mercoledì 29 dicembre 2010

RAFFAELLA RIDOLFI HA PRESENTATO UN’INTERROGAZIONE SULLA DONNA MORTA IN OSPEDALE

"Una donna di 63 anni, Renata Marchetti, è morta all'ospedale Civile di Faenza; era ricoverata affidata al Simap Centro salute mentale della Ausl di Ravenna - La consigliera Raffaella Ridolfi ha presentato al sindaco di Faenza un'interrogazione sulla tragedia che si è svolta due giorni fa nel reparto di Neurologia - "Sembra si fosse appartata in bagno per fumare una sigaretta e secondo i primi rilievi della polizia la donna avrebbe avvicinato la sigaretta alla vestaglia sintetica che indossava avrebbe preso fuoco". "La signora avrebbe cercato di raggiungere l'uscita, ma si sarebbe accasciata sulla soglia della porta. Il personale ospedaliero, allertato dal sistema antincendio, ha subito spento le fiamme grazie ad un estintore interno ed avrebbe portato la paziente fuori dal reparto, per meglio procedere con le manovre di rianimazione risultate purtroppo inutili. Le fiamme avrebbero praticamente avvolto solo la 63enne, lasciando gli arredi della toilette quasi integri, tanto che non c'è stato bisogno di evacuare alcun paziente. Il corpo della vittima è stato portato all'obitorio dell'ospedale faentino e l'autopsia dovrebbe essere eseguita, per chiarire le cause del decesso, ad inizio settimana".
Raffaella Ridolfi ha quindi interrogato il Sindaco e la giunta "Per sapere se quanto riportato in premessa corrisponda a verità e del caso quali concrete iniziative intenda assumere il Comune di Faenza di concerto con l'Azienda Ausl di Ravenna e la Provincia affinché vengano accertate le responsabilità e ripristinato un servizio che attraverso un'accurata sorveglianza eviti il ripetersi di drammatici eventi come quello in premessa".

Interrogazione a risposta scritta
premesso che una donna di 63 anni Renata Marchetti è morta domenica 26 dicembre scorso nell'ospedale Civile di Faenza; che la donna originaria di Riolo Terme e residente a Faenza, era ricoverata nel reparto di Neurologia ed affidata al Simap Centro salute mentale della Ausl di Ravenna; che sembra si fosse appartata in bagno per fumare una sigaretta; che secondo i primi rilievi della polizia la donna avrebbe avvicinato la sigaretta alla vestaglia sintetica che indossava avrebbe preso fuoco; che la signora avrebbe cercato di raggiungere l’uscita, ma si sarebbe accasciata sulla soglia della porta; che il personale ospedaliero, allertato dal sistema antincendio, avrebbe subito spento le fiamme grazie ad un estintore interno ed avrebbe portato la paziente fuori dal reparto, per meglio procedere con le manovre di rianimazione risultate purtroppo inutili che la donna avrebbe riportato ustioni di terzo grado al volto ed alle braccia, anche se il decesso potrebbe essere dovuto ad asfissia a causa del fumo sprigionatosi; che risulta illesa la compagna di stanza della vittima, che al momento dei fatti si trovava ancora nel proprio letto; che le fiamme avrebbero praticamente avvolto solo la 63enne, lasciando gli arredi della toilette quasi integri, tanto che non c’è stato bisogno di evacuare alcun paziente; che Il corpo della vittima è stato portato all'obitorio dell'ospedale faentino e l'autopsia dovrebbe essere eseguita, per chiarire le cause del decesso, ad inizio settimana, che la sciagura si sarebbe consumata poco prima delle ore 07,00 e ad accorgersi del dramma sarebbero stati alcuni pazienti ricoverati che hanno visto uscire del fumo dal bagno della stanza; che sembra che la signora avrebbe più volte disgraziatamente appiccato il fuoco all'appartamento in cui abitava e sempre per colpa di un mozzicone di sigaretta. Interroga, il Sindaco e la Giunta per sapere se quanto riportato in premessa corrisponda a verità e del caso quali concrete iniziative intenda assumere il Comune di Faenza di concerto con l’Azienda Ausl di Ravenna e la Provincia affinché vengano accertate le responsabilità e ripristinato un servizio che attraverso un’accurata sorveglianza eviti il ripetersi di drammatici eventi come quello in premessa.
Raffaella Ridolfi

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