domenica 30 novembre 2014

DOMANI MATTINA IN PIAZZA A FAENZA, RAVENNA


LEGITTIMITA’ PIANO SOSTA: INTERROGAZIONE


Premesso che: Il 25 agosto 2014 la Suprema Corte di Cassazione civile, sezione sesta, con ordinanza n. 18575 ha stabilito che: “Se è vero che l'art. 7 comma 8 del Codice della strada prevede l'obbligo, in capo al conducente, di esporre il ticket di sosta nelle apposite aree destinate a parcheggio, è altrettanto vero che lo stesso Codice prevede l'obbligo, a carico dell'ente locale, di predisporre aree di parcheggio gratuite laddove ci sono zone di sosta a pagamento. Sono illegittime quindi le contravvenzioni elevate a carico di chi non ha esposto il ticket in un’aria di parcheggio a pagamento se mancano aree di parcheggio gratis.
Considerato che: Il Piano sosta di Faenza non prevede in un’area assai estesa stalli gratis neppure per i portatori di Handicap; le strisce blu del piano sosta sono anche in zone della città che non si possono considerare di pregio storico ed artistico come fuori dalle mura in Via Martiri Ungheresi o nel parcheggio adiacente all’Ospedale in Via San Giuliano o in Piazza Ricci; se non ritenga che la delibera che determina che Faenza è una città d’arte non è idonea ai fini ella questione Piano Sosta a definire con esattezza le zone di particolare valore storico e particolare pregio ambientale della città. Interroga il Sindaco e la Giunta: Se non ritenga che il Piano sosta di Faenza sia in palese contrasto con le sentenza che si invia in allegato; se non ritiene di dover rivedere alla luce della stessa il Piano sosta con la previsione di stalli gratis in diverse aree della città e di verificare le delibere poste in essere per definire e motivare con esattezza le zone di particolare valore storico o pregio ambientale della città. Raffaella Ridolfi

PROMOZIONE TURISTICA: INSERIRE EXPO 2015


Premesso che: C’è stata un’assemblea della società Terre di Faenza dalla quale sarebbe emerso che: vi sono diversi soci morosivi è un bilancio in passivo non vi è un piano per il 2015 vi sarebbe la volontà di aprire al comprensorio di Imola la possibilità di entrare in Terre di Faenza l’ex assessore regionale al turismo Pasi ingaggiato per risollevare le sorti della società ha dato le dimissioni non lasciando nessuna traccia degna di nota del lavoro fatto in due anni; non vi è un strategia per entrare in ambito regionale nel piano di promozione legato ad Expo 2015; già lo scorso anno Terre di Faenza evidenziava problemi di bilancio; il turismo nel comprensorio faentino a parte qualche dato isolato da tempo registra dei segni negativi
Interroga il Sindaco e la Giunta: Se quanto riportato in premessa corrisponde al vero;
come è la situazione attuale di Terre di Faenza legata alla governance e al bilancio;
quale la strategia per il 2015 e per poter far accedere l’ambito faentino legato al turismo al più grande evento promozionale planetario l’Expo2015 che si terrà a Milano. Raffaella Ridolfi

NAPOLITANO SPIEGHI PERCHE’ HA TANTA FRETTA DI LASCIARE IL COLLE


Forse qualcuno dovrebbe spiegarci che cosa sta succedendo. Da giorni siamo inseguiti dalle voci. In principio il capo dello Stato avrebbe dovuto salutare il 31 dicembre, congedandosi dagli italiani con il consueto sermone di Capodanno. Infine, ecco che qualcuno ha fatto filtrare la possibilità che il presidente della Repubblica ponga fine al suo mandato (che, ricordiamolo, è iniziato un anno e mezzo fa) prima di Natale, forse addirittura nei prossimi giorni. Ora, è evidente che Giorgio Napolitano ha tutta una serie di buoni motivi per gettare la spugna. Il primo ovviamente è quello anagrafico: essendo alle soglie dei novant’anni molto probabilmente non ha più l’energia per assolvere al delicato compito. Essere la prima carica dello Stato richiede un vigore fisico che - salvo eccezioni - spesso mal si concilia con le esigenze di riposo e di recupero di chi ha superato gli ottant’anni e si appresta a tagliare il traguardo dei novanta. Gli incontri con gli esponenti politici, la lettura degli atti su cui si deve esprimere un giudizio, l’approfondimento delle tematiche giuridiche e istituzionali sono attività che assorbono enormi quantità di tempo e di energia. Per non dire poi dei viaggi, delle cerimonie, dei discorsi. Insomma, se il capo dello Stato non ce la fa più ha tutta la nostra comprensione.
E però la fretta con cui si vuole concludere il suo mandato o per lo meno la fretta di cui parlano alcuni dei giornali a lui più vicini lascia intendere che il problema non sia solo la comprensibile stanchezza di un uomo molto vissuto, ma che ci sia forse per il buco finanziario che l’Europa denuncerà quanto prima e vuole lavarsene le mani? Vedremo i prossimi giorni.

CALMA E SANGUE FREDDO LASCIATE LAVORARE “BERLUSCONI”


Bizzarrie tipiche italiane. Renzi, boicottato dai suoi, non è più quella formidabile macchina elettorale di qualche mese fa. Grillo si è dimezzato, l'Ncd di Alfano al Nord praticamente non esiste. Forza Italia continua nell'emorragia di consensi. Insomma, è un casino, provocato e aggravato dall'astensionismo record. Che ormai non è più solo protesta verso chi ci governa, ma distacco, disinteresse, rassegnazione. Siamo tornati all'Italia dell'Ottocento, quando la politica era questione interna a una élite e il popolo subiva eletti e governi.
Il risultato di Forza Italia era purtroppo previsto ed è una verità il sorpasso - in Emilia - subito dalla Lega grazie anche a un candidato co-scelto e benedetto da Berlusconi stesso. Ricordiamo lo scandalo del finanziamento pubblico ai consiglieri regionali, che sarà regolare, ma ha  fatto incazzare tutti gli iscritti –ho votato perchè dirigente ma come elettore sarei stato volentieri a casa come hanno fatto i nostri  simpatizzanti.  Quello che devono evitare i dirigenti di Forza Italia è di farsi prendere dal panico come ha fatto ieri Fitto («azzeriamo il partito»), uno che in Puglia, suo feudo, perse due elezioni quando il Pdl vinceva ovunque a mani basse oppure Cattaneo che non è stato capace di farsi confermare Sindaco di Pavia dopo il primo mandato, ed attenti i pacchi voti –ricordiamo Fiorito e company. L'arte della politica è anche saper aspettare il momento propizio. E se il trend di Renzi è quello visto in Emilia Romagna, non penso che passerà tanto tempo prima di tornare ad avere soddisfazioni lasciando lavorare in pace Berlusconi. Vincenzo Galassini consigliere provinciale Ravenna forza Italia

REALIZZARE IL PROGETTO PONTE MESSINA RIPRISTINANDO L’APPALTO


Comitato Ponte Subito: Diretta a Ufficio del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e della sua Segreteria particolare A Matteo Renzi ed al Parlamento italiano
16 nov 2014 — La petizione per il Ponte è partita molto bene. Ora è necessario che ogni sottoscrittore CONDIVIDA la petizione sulla propria pagina di Facebook e solleciti i propri amici a sottoscriverla. È nell'interesse di quanti ci credono far aumentare i sottoscrittori e dimostrare a Renzi che non siamo una sparuta minoranza.

giovedì 27 novembre 2014

LA FINE DEL PD

CHIEDO SCUSA PER IL MANCATO AGGIORNAMENTO NEL PERIODO DELLE ELEZIONI MA SONO RICOVERATO IN OSPEDALE A FAENZA, DA VENERDI  21 HO VOTATO FORZA ITALIA, ORA STO BENE SPERO DI TORNARE A CASA PRESTO, Galassini


La fine del Pd – Il Partito democratico non esiste più. È finito ieri, al termine di una calda seduta parlamentare per il voto finale alla Camera dei deputati sul cosiddetto Jobs Act. Ben 40 democratici sono usciti dall’Aula, insieme alle opposizioni, al momento della votazione, 2 hanno votato contro, altri 2 si sono astenuti. 44 parlamentari del Pd contro Renzi e il suo governo. Una maggioranza che non c’è, questo ci hanno detto le laceranti spaccature dentro il Partito democratico.

Il ‘P’ contro il ‘D’ – Durissima la presa di posizione di Rosy Bindi, ex Presidente del Pd: “Oltre a non condividere il merito, io ho voluto prendere le distanze dal messaggio che il premier ha costruito in questi mesi. Le sue parole hanno scavato un solco tra il governo, il segretario del Pd e il mondo del lavoro, la parte più sofferente dell'Italia”. A una domanda sull'eventuale scissione, l'esponente democratica risponde che “se il Pd torna a essere il partito dell'Ulivo, che unisce e accompagna il Paese, non ci sarà bisogno di alternative. Ma se il Pd è quello di questi ultimi mesi, è chiaro che ci sarà bisogno di una forza politica nuova”. Scissione in vista per il Pd. Guerra intestina senza esclusione di colpi.

Stato confusionale – Il voto sul cosiddetto Jobs Act di ieri alla Camera ha certificato lo stato confusionale della maggioranza che sostiene questo moribondo governo. Ieri il Jobs Act è stato approvato per il rotto della cuffia con l’esecutivo in imbarazzante difficoltà e costretto a convocare d’urgenza in Aula ministri e sottosegretari, che sono arrivati con il fiatone per evitare l’incombente rischio della mancanza del numero legale.

Scatola vuota – La protesta delle opposizioni, che in massa hanno deciso di non partecipare al voto finale sul provvedimento, denuncia l’imbroglio di questa non riforma che peggiorerà il nostro mercato del lavoro, che non produce nuovi posti, e che irrigidisce ulteriormente uno scenario che invece andava fortemente semplificato. Renzi non sta portando avanti nessuna riforma del mercato del lavoro. Questo deve essere chiaro all’opinione pubblica.

Collasso democratico – Sono i 148 deputati incostituzionali che Renzi vuole usare per cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. Non si fa, non si può. A proposito: non sono ancora stati convalidati. Tra di loro c’è la ministra delle Riforme Boschi, ovvero la incostituzionale che cambia la Costituzione. A Renzi che fa sapere “andiamo avanti comunque”, cioè a prescindere dal sì o dal no di Berlusconi, rispondiamo che questo modo di agire significherebbe usare deputati incostituzionali per far passare a colpi di una maggioranza incostituzionale una riforma costituzionale. Saremmo al collasso democratico. Un premier già di suo non eletto, butterebbe nella spazzatura ogni decoro democratico.

GENIALITA’


Berlusconi una volta di più ha dimostrato di essere un'altra cosa. La formula da cui si evince il senso di tutto il suo impegno politico di statista indispensabile a questo Paese sta nella risposta ad una domanda sul Patto con Renzi: non con Renzi, "il mio Patto è con l'Italia". Da lì ne è venuto un mix di genialità e di realismo. Genialità per vincere, realismo nel considerare gli attuali rapporti di forza.

Vittoria di Pirro – La vittoria di Renzi è una vittoria di Pirro. Ha avuto il 49 per cento del 37 per cento in Emilia-Romagna. C'è una debolezza enorme in questo prevalere di Renzi. E' dimostrato il suo precipitare nel consenso nonostante l'occupazione semi-totale del video.

Vittoria di vice-Pirro – La vittoria di Salvini è, simmetricamente, quella di un vice-Pirro. Ha avuto il candidato marcatissimamente leghista, eppure in termini di voti assoluti ne ha avuti meno del 2010. Ha avuto il doppio e più dei voti locali di Forza Italia. Ok. Spostiamoci in Calabria. Qui Forza Italia ha avuto non il doppio ma venti volte i voti della Lega, la quale lì non è neppure riuscita a presentarsi.

Generosa speranza – Assegnare a Renzi la possibilità di cambiare la legge elettorale dicendo sì al premio di lista e confidando che poi la Lega sarà costretta a unirsi a noi, è una generosa speranza. Davvero possiamo fidarci di Renzi quando promette di non andare al voto con suo comodo dopo aver disegnato con il nostro consenso una legge a sua misura? Non ha mantenuto nessunissima promessa e noi dovremmo credere a scatola chiusa alla disponibilità a discutere insieme sul candidato al Quirinale? Accettare le variazioni del Nazareno così stravolgenti è un passo su cui riflettere mille volte.

Centravanti si o no? – Se davvero, stante la generosa offerta di Berlusconi, noi dovessimo assegnare a Salvini il ruolo di centravanti di sfondamento-candidato premier, dovremo essere noialtri a chiedere di unirci alla Lega. Se riconosciamo di fatto una supremazia elettorale del Matteo numero 2, con quale argomento potremmo esigere per Forza Italia il ruolo di Bluetooth, di federatori? Chi deciderà è il più forte. Che secondo noi non è affatto la Lega, salvo regalargli un primato che non esiste nella realtà. Se si cede il primato, il regista lo sceglie la Lega. Il programma sarà a dominanza leghista.

COSA ASPETTA IL SINDACO DI BRISIGHELLA PER ESPRIMERE IL SUO PARERE SUL RESTRINGIMENTO DELLA STRADA DI BRISIGHELLA: E’ D’ACCORDO CON IL SINDACO DI FAENZA?

Lavori in corso: Con il procedere dei lavori i faentini iniziano a prendere coscienza dell’enorme errore che viene commesso in via Canal Grande. Per ricavare una pista ciclabile, alla strada vengono tolti di netto 3 metri di carreggiata: per il momento a delimitare solo delle strisce gialle, ma verso est (a sinistra nella foto) saranno posizionati degli alti cordoli non sormontabili. Auto e camion quindi non solo sfrecceranno addosso a marciapiedi e passi carrabili delle proprietà ivi presenti -aumentando le difficoltà di manovra per chi si immette dalle laterali- ma anche chi deve svoltare da via Canal Grande su strade e passaggi privati causerà file ed attese dovendo concedere la precedenza a chi proviene dalla parte opposta, problemi che fino ad oggi non c’erano perchè la strada era larga abbastanza per bypassare chi era in attesa di girare. In merito il consigliere provinciale Galassini ha presentato interrogazione in Provincia, non hanno espresso il loro parere il comune di Brisighella e le  associazione di categoria, le forze politiche……

mercoledì 26 novembre 2014

Pianeta alla Stampa: Sconcertato da Massimo Gramellini

Ai Responsabili Uffici e Dipartimenti Nazionali Forza Italia

Carissimi colleghi,

mi permetto di segnalare alla Vostra attenzione la lettera da me inviata al direttore de La Stampa per manifestare lo sdegno mio e del Partito per l’articolo cinico e razzista nei confronti delle persone anziane di Massimo Gramellini pubblicato su La Stampa del 20 novembre.
Lo faccio,sia perché credo giusto che ogni nostra azione sia pubblicizzata all’interno,sia perché nella difesa del nostro asset elettorale più significativo ( gli anziani ) ci debba essere l’impegno di tutto il gruppo dirigente. 
Si rende necessario un contributo corale per una un’azione di consolidamento del nostro patrimonio elettorale maggiore (primum vivere) per poi battersi,(insieme !) per ripristinare  le vecchie condizioni di rappresentatività elettorale secondo una logica di interclassismo anagrafico ( deinde philosophari).
Vorrei chiarire che non si tratta di una voglia di egemonia  corporativa che il responsabile dei Seniores vuole imporre,ma di costruire insieme una immagine del nostro Movimento in cui tutte le componenti anagrafiche cooperino per il successo.
Nel farlo intendiamo mettere da parte il discorso della " maggiore " esperienza che potrebbe essere vissuto come discriminatorio per i giovani, preferendo privilegiare il " sapere" che puó essere patrimonio di tutti.
I seniores,hanno al proprio interno tutte le pulsioni politiche e sociali del nostro paese e queste sensibilità e conoscenze devono essere messe al servizio di quanti altri,all’interno, specialmente i più giovani,hanno voglia di impegnarsi per dare una prova di non rassegnazione alla deriva del Paese , come il Presidente Silvio Berlusconi sta efficacemente testimoniando.
Le concrete proposte del Presidente a favore dei pensionati e delle persone anziane e le relative programmate manifestazioni nazionali , confermano la volontà di Forza Italia di dare un forte segnale per la tutela di questa fascia di popolazione.
Per valorizzare maggiormente queste opportunità , ritengo sia utile promuovere una comune riflessione su questi temi in modo da esprimere sinergie e cointeressenze delle varie componenti finalizzate a un contributo unitario di tutti .
In attesa di considerazioni al riguardo invio cari saluti.

                                            Enrico Pianeta

"Barra dritta", la sconfitta non spaventa Berlusconi

Il Cavaliere dopo la sconfitta di Fi: "Non ho potuto fare campagna elettorale ma appena potrò tornare vedremo un altro film". Oggi l'ufficio di Presidenza


Un risultato così non se l'aspettava proprio. È vero che Berlusconi non pensava di vincere, soprattutto perché il centrodestra, in Emilia Romagna e in Calabria, s'è presentato frantumato.

Ma una tale débâcle era impensabile alla vigilia. L'umore è tendente al nero, quindi; peggiorato da quella nota di Fitto che il Cavaliere ritiene ingiusta ma soprattutto intempestiva. «Ma come? Proprio poche ore dopo un risultato così mi attacca in questa maniera?». La delusione e l'irritazione nei confronti dell'ex ministro è tanta: «Usa parole di miele ma i suoi atteggiamenti sono di fiele. Proprio quando occorre stare tutti uniti...». A rispondere per le rime all'ex governatore della Puglia lascia che siano Giovanni Toti e Alessandro Cattaneo ma il pensiero dell'ex premier è il seguente: «Quando si vince gli onori sono di tutti e quando si perde gli oneri sono addossabili solo al sottoscritto?». Domanda retorica la cui risposta potrebbe sortire uno scontro aperto. Forse già oggi all'ufficio di presidenza di Fi, che si preannuncia teso, convocato per le 15. A colpire Berlusconi sono i numeri di chi è rimasto a casa: «Un'astensione così non me l'aspettavo proprio - dice a chi lo sente - Ormai c'è un sentimento diffuso di paura del futuro e il dramma è che la politica non sembra capace di dare più risposte». Neppure Renzi, l'uomo forte che pareva avesse il vento in poppa: «Nemmeno lui è riuscito a fare da traino».
Berlusconi non nasconde la testa sotto la sabbia e analizza pure il flop di Forza Italia. Le cause di un risultato così floscio dove, in Emilia Romagna, la Lega ha addirittura doppiato gli azzurri? «Salvini è bravo ma ha avuto la possibilità di battere palmo a palmo la Regione. Ha fatto campagna elettorale pancia a terra. Io invece...». Il Cavaliere è convinto che se avesse avuto piena libertà il risultato sarebbe stata diverso: «Io posso andare soltanto a Roma e Milano. Non ho potuto andare né in Emilia né in Calabria; a me le piazze sono precluse. Ma appena sarà fatta giustizia e avrò piena mobilità politica vedremo un altro film». Insomma, Forza Italia ha giocato una partita con il leader costretto in tribuna.
Un lunedì nero per l'ex premier, insomma, infastidito pure dall'uveite che continua a fare male. Visita di prima mattina all'occhio sinistro e poi summit all'unione conciatori italiani: una delle tante categorie che, fiore all'occhiello del Paese, ora ha l'acqua alla gola per la crisi. La visita agli imprenditori è segno che il Cavaliere non molla e non intende mollare. «È in palla più che mai - giurano nel suo entourage - e convinto che il centrodestra debba tornare unito». Già, l'unione del centrodestra. Questa settimana dovrebbe essere fondamentale per il capitolo alleanze ma l'esito del voto in Emilia e Calabria costituisce un freno in più.

La tornata elettorale, infatti, è servita a radiografare i rapporti di forza tra gli aspiranti alleati. Risultato: la Lega mostra i muscoli e, forte d'aver quadruplicato i voti in undici mesi, archivia preventivamente qualsiasi possibilità di liaison con Alfano. «Andare con Angelino? Non mi sfiora neanche l'idea», taglia corto Salvini. E l'Ncd? Al di là dello scambio di carinerie con Cicchitto («Salvini? Mi fa schifo sul piano politico», ndr ) gli alfaniani aprono a un percorso di riavvicinamento con gli azzurri: «Se qualcuno pensa di costruire l'alternativa a Renzi con veti, presunzione di verità e continue e ingiustificate aggressioni personali, non andiamo sicuramente lontano», mette in guardia Nunzia De Girolamo, riferita al Carroccio. Insomma, per Berlusconi un'altra grana: mettere insieme cani e gatti.

Cristiano Cavina ospite del Masini giovedì 27

Dopo il primo appuntamento con Davide Enia, "Il ridotto degli autori e dei lettori" prosegue, giovedì 27 novembre alle ore 21 presso il ridotto del Teatro Masini, con Cristiano Cavina che presenterà il suo nuovo romanzo "La pizza per autodidatti", edito da Marcos Y Marcos. A condurre l’incontro e a intervistare lo scrittore sarà l’assessore alla Cultura e vicesindaco di Faenza, Massimo Isola.
IL ROMANZO
Non ha scelto lui il mestiere del pizzaiolo! È stato un matrimonio combinato e, all’inizio, erano dolori: gli venivano pizze con gli spigoli e, il sabato sera, niente discoteca… Ma dopo vent’anni, con un forno e una pallina di impasto, riesce a fare ciò che vuole, anche bendato. Alla pizzeria “Il Farro” di Casola Valsenio, Cristiano Cavina è il “pizzaiolo quando c’è”; i giorni in cui non c’è, può essere a Roma per lo Strega o davanti ad un buffet con Doris Lessing. La pizza per autodidatti è come la sua vita: unisce mondi apparentemente lontani, tra consigli preziosi sulla preparazione della pizza e racconti di vita esaltanti. Un romanzo che ha il calore del sangue romagnolo dell’autore e lo slancio delle sue avventure “senza rete”.
L’AUTORE
Cristiano Cavina nasce a Casola Valsenio nel maggio del 1974: “Made in Casola” è il marchio in calce ai suoi romanzi e alle sue mail.
Si nutre di storie fin da piccolo, ascoltando i racconti degli anziani al bar; quando poi scopre i libri, la sua strada è tracciata. Scrive di ciò che conosce bene: la sua infanzia in Alla grande (premio Tondelli) e Un’ultima stagione da esordienti; l’epopea di Nonna Cristina in Nel paese di Tolintesàc; la sua storia di figlio senza padre e di padre fuori dagli schemi nei Frutti dimenticati (premio Castiglioncello, premio Vigevano, premio Serantini, Selezione premio Strega); il lavoro nell’immensa cava di gesso alle porte di Casola Valsenio in Scavare una buca; i suoi anni di scuola superiore in Inutile Tentare Imprigionare Sogni.
In La pizza per autodidatti trasmette la sua esperienza di ‘pizzaiolo quando c’è’ nella Pizzeria Il Farro di Casola Valsenio: tra impasti, temperature e ricette, ci svela l’importanza del forno per un narratore come lui.

INGRESSO GRATUITO

martedì 25 novembre 2014

In Emilia_Romagna Forza Italia non è più protagonista. Occorre una forte e rinnovata iniziativa politica degli Azzurri del '94

Il disastroso risultato delle elezioni regionali in Emilia Romagna, non è solo figlio di scelte politiche incomprensibili e del venir meno dello spirito del '94, ma anche dell'inconsistenza e del livello di manifesta inadeguatezza di dirigenti parassiti e traditori che hanno vissuto il berlusconismo solo per ottenere e che Silvio Berlusconi farebbe bene ad azzerare per ripartire da quelli del '94 ...
e dai giovani che hanno dimostrato le loro capacità di resistere mettendoci la faccia nel momento più difficile con orgoglio e responsabilità, senza scappare come topi o fomentare un clima di inutili divisioni che non fanno che aggravare la situazione. Noi confermiamo fiducia e gratitudine a Silvio Berlusconi che è ancora l'unico in grado di rilanciare la maggioranza dei moderati, salvando il Paese dal disastro economico e dal pericolo per la libertà che il renzismo rappresenta. Prima che sia troppo tardi speriamo che il miracolo avvenga. Avviso ai naviganti:

Le nostre riflessioni politiche non devono essere scambiate o peggio ancora lette e utilizzate per deprecabili lotte intestine o ricerca di capri espiatori. Gli errori politici risiedono nei palazzi romani e non sono nel dna di dirigenti regionali e locali che sono nati con Forza Italia nel 93 e nel 94. Nessun repulisti ma unità e confronto sulla politica e inclusione di esperienze vecchie e nuove nel lavoro e nella direzione di Forza Italia come chiede il Presidente Berlusconi

venerdì 21 novembre 2014

I SINDACI INVITANO A VOTARE PER IL PD, GALASSINI INVITA A VOTARE PER RAFFAELLA RIDOLFI



I SINDACI AVEVANO DICHIARATO DOPO LE ELEZIONI CHE RAPPRESENTAVANO “TUTTI I CITTADINI”: COSA E’ SUCCESSO SONO DIVENTATI PD-RENZIANI E NON ESPRIMONO CERTO IL PARERE DEI LORO CITTADINI!


29 – 30 NOVEMBRE “NO TAX DAY” SULLA CASA


LA LETTERA DI MOBILITAZIONE DEL PRESIDENTE

Care amiche e cari amici,
come forse già saprete, il nostro movimento politico ha organizzato per il fine settimana del 29 e 30 novembre, la prima di una serie di mobilitazioni che debbono vedere Forza Italia tornare protagonista sul territorio. L’iniziativa, dedicata al sostegno delle proposte che abbiamo presentato in Parlamento per abbassare le tasse sulla casa, coincide anche con l’ultimo fine settimana della nostra campagna di adesioni, fondamentale per il rilancio e il rinnovamento di Forza Italia.
Questo sforzo organizzativo servirà a dare un segnale chiaro della nostra opposizione alle politiche economiche e fiscali di questo Governo e della nostra volontà di presidiare con determinazione gli interessi legittimi delle famiglie e delle imprese italiane
A questa iniziativa ne seguiranno altre in preparazione delle elezioni regionali di primavera, dedicate a ribadire i temi chiave del nostro credo liberale, fatto di meno tasse e meno spesa pubblica, coniugato al sostegno alle classi più deboli, come quelle dei pensionati, dimenticati dall’attuale maggioranza.
Conto sul Vostro impegno per la riuscita di questa mobilitazione in tutte le città capoluogo di Provincia
Un abbraccio affettuoso (tra poco torno in campo innocente e alla grande!)
Silvio Berlusconi


Domenica 23 novembre alle elezioni regionali VOTA FORZA ITALIA

Venerdì 21 NOVEMBRE 2014 ore 16,00
NH Jolly Ravenna Piazza Mameli, 1. Ravenna
On.Prof. RENATO BRUNETTA
Presidente dei Deputati di Forza Italia
Chiuderà la Campagna Elettorale
Con i candidati al Consiglio Regionale Emilia-Romagna di Forza Italia:
ALBERTO ANCARANI Capogruppo FI al Comune di Ravenna
RAFFAELLA RIDOLFI Capogruppo FI al Comune di Faenza
LORENZO FERRI Responsabile Forza Italia Giovani
DEBORAH PIRAZZINI Responsabile Forza Italia Cervia

Presiede: BRUNO FANTINELLI Responsabile Provinciale FI Ravenna 

HERA ORA


di Rodolfo Ridolfi*  Il servizio televisivo di Milena Gabanelli su Hera ha suscitato un certo clamore e anche sorpresa, ma non in chi molte denunce le aveva raccontate e raccolte nel libro “Le coop rosse” nella parte dedicata a Hera e che Report otto anni dopo scopre e riporta in superfice. Muovendo da questa riflessione ripropongo alcune considerazioni contenute nel libro:
Hera è inquadrabile fin dall’origine in un intreccio sempre più tentacolare tra coop rosse, partito (Pci-Pds-Ds-Pd) e governo. In questo intreccio gli interessi, le strategie e gli uomini si sovrappongono fino a confondersi. Una realtà dove la coop finanzia il partito prima delle elezioni, il partito poi forma la giunta locale o il governo regionale e nazionale che tra i loro primi atti vi finanziano le coop con il denaro pubblico, le coinvolgono nei grandi appalti, a volte perfino nelle grandi operazioni definite con accordi internazionali.
Un esempio per tutti, quello della Hera Spa, che ha le coop nel dna e nel cda
Come è nata e si è costituita Hera? La letteratura ricorda che le sfide del terzo millennio, tra le quali vale la pena annoverare la produzione energetica, la gestione della risorsa acqua e la problematica ambientale legata allo smaltimento dei rifiuti, convincono, nel 1999, il ministro dell’industria Pier Luigi Bersani (che prima ricopriva la carica di Presidente della Giunta della Regione Emilia-Romagna), assecondando le sfide europee, a liberalizzare il mercato dell’energia. Il suo successore, Enrico Letta, provvederà in seguito a liberalizzare quello del gas. Il combinarsi di alcuni fattori (tra i quali l’appartenenza di quasi tutte le municipalizzate a Comuni ed autonomie locali governate da una maggioranza di sinistra e la necessità di dare nuovo respiro al mondo cooperativo nella Regione Emilia-Romagna) ci ha fatto sorgere il convincimento che Hera spa altro non sia che lo sviluppo del modello economico emiliano-romagnolo, un intreccio ed una riconversione di quel modello fondato sulle cooperative, che non si accontenta più di operare in ambito regionale, ma che aspira a colonizzare l’Italia a colpi di Opa, borsa, salotti buoni e business dei rifiuti. Dal 2000 il Presidente della Giunta della Regione Emilia- Romagna è Vasco Errani, che opera in continuità con la politica iniziata da Bersani, e persevera nel forte impegno teso a varare una serie di leggi funzionali alle esigenze concrete di questo nuovo “capitalismo rosso”. Così ecco che il 1° novembre Il ministro dello Sviluppo Pierluigi Bersani, nelle vesti di stratega del sistema coop, con un disegno lucido quanto ambizioso vuol fare di Hera Spa il nucleo forte di un nuovo modello di capitalismo rosso nel settore dei servizi pubblici. In pratica, una terza filiera da affiancare alle Coop (distribuzione commerciale) e all’Unipol (finanza e assicurazioni) per garantire al Pci-Pds-Ds un retroterra economico sempre più solido, assai utile per affrontare i costi della politica, ma

CANDIDATURA NAUFRAGATA: CASSANI PRINCIPALE COLPEVOLE, NON PUO’ RIMANERE DOV’E’.


Mancano solo pochi giorni e probabilmente l’imbarazzo sarà risolto. Ouidad Bakkali sarà eletta consigliere regionale e il problema “ora che abbiamo perso, dove colloco Cassani?” potrà finalmente risolversi. Manca solo un anno e mezzo di mandato e così Fabrizio Matteucci farà anche la “bella figura” di non dargli più uno stipendio da amministrativo ma direttamente come assessore.
Ovviamente ci riferiamo, col senno di poi, ma finalmente con qualche documento reale in mano, alla questione della naufragata candidatura a capitale europea della Cultura, allo staff e soprattutto al suo coordinatore. Il report della commissione ci sembra impietoso proprio su quella figura. Quando si dice che serviva un direttore artistico e che il “coordinamento” ha livellato in basso la qualità, ci sembra una bocciatura proprio per la filosofia e per l’uomo che l’ha proposto e che ora il Sindaco Matteucci vorrebbe tener lì a occuparsi delle macerie da lui stesso prodotte.
Ma non ci stupisce. Come abbiamo detto in tempi non sospetti, e come – proprio per non apparire
affossatori di un progetto che se fosse nato avrebbe portato benefici a tutti – abbiamo scelto di tenere per noi negli ultimi mesi prima del verdetto – era inconcepibile per una giunta come quella di Matteucci fare scelte diverse da quelle della nomina di un coordinatore e non di un direttore artistico perché hanno governato la candidatura esattamente come governano il loro partito e come governano la città. Pseudo centralismo democratico, autoreferenzialità all’ennesima potenza, nessuno sguardo sul resto del mondo, neppure per copiare. Così è andata ed è ancora peggio leggere nel giudizio dei commissari che simili approcci erano già stati bocciati in altri anni e con precedenti candidature, perché fa pensare che chi stava lavorando a Ravenna in quello staff non avesse neppure ben studiato i precedenti né analizzato le altre sconfitte.
Quindi a prescindere da tutto, Cassani non può più rimanere a capo di una struttura che non ha più ragioni di esistere e poiché non può essere licenziato se non con ulteriori costi a carico dell’amministrazione comunale secondo noi farebbe un gesto molto dignitoso dimettendosi. Tanto, come la trasmissione “Report” ci ha recentemente ricordato, un posto per lui il partitone lo troverà e non rimarrà certo disoccupato.
Intanto c’è una prima opportunità per i ravennati affinchè si esprimano su questi fatti, ed è domenica
prossima con queste elezioni regionali. Ci auguriamo che non perdano l’occasione. Alberto Ancarani

giovedì 20 novembre 2014

29 – 30 NOVEMBRE IL NO TAX DAY: “SEGNO CHIARO DI OPPOSIZIONE”


Il Cavaliere scrive ai dirigenti di Forza Italia: "Con Renzi al governo un salasso per la classe media"
Per dire "no" a una legge di Stabilità profondamente dannosa, il Cavaliere guiderà il popolo del centrodestra nel "No tax day", un appuntamento di piazza che segna una netta presa di distanza con Renzi. "Questo sforzo organizzativo - ha spiegato il leader di Forza Italia - servirà a dare un segnale chiaro della nostra opposizione alle politiche economiche e fiscali di questo governo e della nostra volontà di presidiare con determinazione gli interessi legittimi delle famiglie e delle imprese italiane".
Il "No tax day" sarà la prima di una lunga serie di mobilitazioni che vedranno Forza Italia tornare a essere protagonista sul territorio. In una lettera indirizzata ai parlamentati, agli eletti e coordinatori azzurri, Berlusconi rilancia con forza gli appuntamenti del 29 e 30 novembre dedicati a sostenere le proposte presentate dai parlamentari azzurri per abbassare le tasse sulla casa. "La manifestazione - fa notare il Cavaliere - coincide anche con l’ultimo fine settimana della nostra campagna di adesioni, fondamentale per il rilancio e il rinnovamento di Forza Italia". Al "No tax day" seguiranno altri appuntamenti in preparazione delle elezioni regionali di primavera. L'obiettivo di Berlusconi è ribadire, con forza, quei temi chiave del credo liberale, fatto di meno tasse e meno spesa pubblica, coniugato al sostegno alle classi più deboli, come quelle dei pensionati, dimenticati dall'attuale maggioranza.
"La politica economica del governo Renzi, così come quella dei due governi che lo hanno preceduto, tutti e tre non votati dai cittadini - denuncia Berlusconi - ha tartassato soprattutto la classe media italiana e con i governi del cieco rigore prima, con i governi guidati dalla sinistra poi, la classe media è quella che ha pagato il conto della varie manovre". Nella lettera ai dirigenti di Forza Italia, il Cavaliere spiega come alla classe media sia stato fatto pagare prima "il finto risanamento predicato dal governo Monti", poi "le politiche di redistribuzione del reddito che Renzi ha avvivato a favore del proprio elettorato di riferimento". Gli 80 euro, per esempio, sono stati finanziati con la tassa sul risparmio gestito. "Le prime misure del governo Renzi - continua - hanno confermato tutte le tasse introdotte sugli immobili, case, capannoni industriali, laboratori, negozi, annessi agricoli, aumentando anche le aliquote consentite agli enti locali per le addizionali". E non è finita qui. Perché la legge di stabilità non solo ha confermato tutte le tasse già esistenti, ma ha anche introdotto un aumento delle tasse sulla previdenza complementare, cioè sulle pensioni integrative dei professionisti, espressione tipica della classe media Italiana. "Per opporci a questo salasso perpetrato sulla classe media e per riconquistare la fiducia dei nostri elettori - conclude il Cavaliere - Forza Italia ha presentato un emendamento alla Legge di Stabilità volto a riportare la tassazione sugli immobili al livello del governo Berlusconi del 2008, quando sugli immobili delle famiglie e delle imprese gravavano circa 11 miliardi di euro di imposte, oggi sono circa 33/34 miliardi". Basta tasse. Silvio Berlusconi lo dice chiaramente. E lancia un segnale di netta opposizione al premier Matteo Renzi e alle politiche economiche del governo



 Venerdì 21 NOVEMBRE 2014 ore 16,00
NH Jolly Ravenna Piazza Mameli, 1. Ravenna
On.Prof.RENATO BRUNETTA 
Presidente dei Deputati di Forza Italia
Chiuderà la Campagna Elettorale
Con i candidati al Consiglio Regionale Emilia-Romagna di Forza Italia:
ALBERTO ANCARANI Capogruppo FI al Comune di Ravenna
RAFFAELLA RIDOLFI Capogruppo FI al Comune di Faenza
LORENZO FERRI Responsabile Forza Italia Giovani
DEBORAH PIRAZZINI Responsabile Forza Italia Cervia
Presiede: BRUNO FANTINELLI Responsabile Provinciale FI Ravenna

Domenica 23 novembre alle elezioni regionali 

BRISIGHELLA: MONTE RONTANA – MONTE MAURO


Rontini sindaco


mercoledì 19 novembre 2014

FAENZA: VENERDI 20 NOVEMBRE TRADIZIONALE COMIZIO DI FORZA ITALIA PER LA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DELLA CANDIDATA RAFFAELLA RIDOLFI


SIAMO ARRIVATI ALLA FINE, L’ITALIA SI SGRETOLA: PRELIEVO FORZOSO SOTTO I 100MILA EURO


Nessuno è al sicuro. Il documento «segreto» della Commissione europea e della Bce, che prevede l’intervento diretto di azionisti, detentori di obbligazioni e correntisti in eventuali salvataggi bancari, ha in sé una minaccia per tutti i risparmiatori. Secondo i rumor di Bruxelles, il testo conterrebbe una disposizione che elimina, in questi casi gravi, il paracadute che tutela i correntisti con disponibilità inferiori a 100mila euro.

LA NUOVA PISTA CICLABILE CHE IL COMUNE DI FAENZA REALIZZA IN VIA CANALGRANDE PREVEDE LA RESTRIZIONE DELLA CARREGGIATA STRADALE DI MT. 2.50. LA PROVINCIA DI RAVENNA E IL COMUNE DI BRISIGHELLA HANNO CONCORDATO IL PROGETTO CHE PENALIZZA IL COLLEGAMNETO CON LA VALLE DEL LAMONE, COSA NE PENSANO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA


Il consigliere provinciale Forza Italia Vincenzo Galassini ha presentato un’ interrogazione alla Provincia di Ravenna
Premesso: Il Comune di Faenza prevede il completamento itinerario ciclo-pedonale via Canal Grande con una spesa di €. 410.000,00 con il contributo regionale di 266.500,00 pari al 65,00%.
L'intervento prevede la realizzazione di una pista ciclabile in sede propria lungo la via Canal Grande dalla rotatoria denominata “Donatori di Sangue” sulla circonvallazione, alla rotatoria denominata “100 km del Passatore” di Bocche dei Canali per una lunghezza complessiva di circa 1.500,00 ml.
A completamento dell'intervento generale si conferma la realizzazione del percorso pedonale di circa 260,00 ml. collegante via Canal Grande con le scuole Don Milani e il recupero di un'ampia area verde denominata “Punta degli Orti” della superficie di circa 3,100 Ha.
Con le opere progettate, si ritiene di dare un sostanziale contributo al raggiungimento degli obiettivi riassumibili in: -completamento di itinerari ciclopedonali esistenti; -collegamento di poli d'attrazione (scuole-centri commerciali-aree residenziali,ect...); -miglioramento della sicurezza degli utenti deboli; -valorizzazione del verde.
La nuova pista ciclabile sarà ricavata nell'attuale sede stradale (vedi riga gialla disegnata), avrà una larghezza di ml.2,50 per consentire il traffico ciclabile nelle due direzioni e separata dal traffico veicolare da un cordolo in cls di cm.50 di larghezza con un'altezza f.t. di circa 25 cm. pavimentata con microtappeto in materiale bituminoso e inerti basaltici di varia granulometria.
Al fine di garantire un efficace ed efficiente servizio di raccolta dell'RSU l'intervento prevede lo spostamento delle attuali postazioni di cassonetti per la raccolta dei rifiuti nelle nuove isole ecologiche poste sul nuovo limite di corsia. 
In corrispondenza dell'intersezione con via Costa via Bordini il transito dei ciclisti verrà inoltre regolamentato dall'impianto semaforico esistente opportunamente integrato con nuove lanterne.
Un secondo tratto di pista pedonale consentirà inoltre di collegare la nuova viabilità ciclabile pedonale di via Canal Grande con il plesso scolastico Don Milani completando un percorso esistente interamente immerso nel verde. La pavimentazione si collegherà al tratto esistente.
Infine sul tratto finale di via Canal Grande dalla rotatoria Bocche dei Canali per un centinaio di ml. al fine di perfezionare il raccordo tra la pista ciclabile e il pedonale occorrerà intervenire sulla piattaforma stradale su ambo i lati.
Gli interventi previsti si collocano pienamente e coerentemente nel percorso di sviluppo urbanistico, funzionale e culturale della città dando attuazione sostanziale alle politiche locali in tema di mobilità e  obiettivi correlati
Non è indicato se il progetto ha ottenuto il parere: della Provincia di Ravenna, del Comune di Brisighella, di Marradi, dell’Unione dei Comuni della Romagna,
Essendo l’unico collegamento dalla via Emilia, dall’Autostrada A14, nessuno ha considerato che la strada, di proprietà del Comune di Faenza si restringe di oltre Mt. 2,50, rimanendo solo due corsie rispetto a tre attuali;
Nell’anno 2009 la Provincia di Ravenna su proposta di Forza Italia, come in tutti i comuni fu approvato unanimemente un ordine del giorno affinchè la Provincia cominciasse la progettazione del raccordo Bocche dei Canali  Via S. Orsola, ma la Giunta non hai mai attuato  la progettazione,
Ora ci troviamo la restrizione della carreggiata con notevole, come via Oberdan, danno per l’intera vallata del Lamone con un “blitz”, che pochi conoscevano, grave il parere della Regione Emilia - Romagna
CHIEDO:
1.     La Provincia di Ravenna era a conoscenza del progetto di notevole restringimento del collegamento via emilia con la  SP 302
2.     La Provincia di Ravenna ritiene che il progetto del Comune di Faenza, finanziato al 65% dalla Regione Emilia-Romagna, LEDA i collegamenti con la Vallata del Lamone per il restringimento di oltre mt. 2.50 della sede viaria
3.     La Provincia di Ravenna intende intervenire per tutelare l’economia della vallata del Lamone
4.     La Provincia di Ravenna al momento della progettazione dell’allargamento di “Pontelungo” era a conoscenza del restringimento del tratto di Via Canal Grande;
5.     La Provincia di Ravenna che ha partecipato al finanziamento di piste ciclabili non considera sufficiente la pista ciclabile, parallela esistente di Via Firenze che arriva alla rotonda della 100 KM
6.     La Provincia di Ravenna potrebbe intervenire affinché la pista ciclabile sia trasferita da lato opposto utilizzando gli spazi delle bocche dei Canali dove è previsto il verde.
7.     Le associazioni di categorie, commercianti, artigiani, industriali, erano state coinvolte del problema e quale il loro pensiero in merito.
8.     Le associazioni di categorie, commercianti, artigiani, industriali, a oggi si sono posti il problema del restringimento che non permetterà come ora in caso di guasto che auto e autotrasporti possono sostare fino all’arrivo dei soccorsi intralciando il traffico.
9.     Il Comune di Faenza si è posto il problema che aumenti cittadini della vallata del Lamone utilizzerrano così il traffico locale della zona PEEP (via Corbari…)
10.   L’Ufficio di Piano del Comune di Faenza, che ha costa  strabiliante, ha espresso parere favorevole come pure l’Ufficio Polizia Traffico;
11.   Il Comune di Faenza nella progettazione ha eseguito un’indagine o una statistica per verificare l’uso della pista esisterne e di quelle nuove;
-       - Consigliere Provincia di Ravenna Forza Italia Vincenzo Galassini

IL PROGETTO CHE DANNEGGIA LA VALLATA DEL LAMONE IL PRIMO TRATTO DA TRE CORSIE DIVENTA A DUE PER RICAVARE L’ENNESSIMA PISTA CICLABILE


INCONTRO CON MARCELLO FIORI, RESPONSABILE NAZIONALE CLUB FORZA SILVIO


Bella serata a Faenza all'Hotel Cavallino con Marcello Fiori a sostegno dei candidati alle elezioni regionali di Forza Italia, che ci piace il suo modo molto pacato di dire anche cose scomode ...... Ci hai levato le parole di bocca!

STIPENDIATI D’ORO IN RIVOLTA PER DIFENDERE I LORO LURIDI PRIVILEGI


Roma. I super-pagati dipendenti di Camera e Senato hanno presentato ricorso contro la manovra varata il 6 ottobre dalle presidenze delle Camere che taglia un migliaio di buste paga sulle quasi 2.500 della forza lavoro del Parlamento.
Questa rocciosa élite di dipendenti pubblici (alcuni qualificatissimi altri con normali funzioni di centralinista o impiegato) quest’anno costerà ai contribuenti italiani la bellezza di 384 milioni di euro, per un esborso medio a cranio leggermente superiore ai 150.000 euro.
Il che vuol dire che al pugno di stipendi che svettano dall’alto dei loro 500.000 euro lordi annui se ne aggiungono molti legati a mansioni, sempre importanti, ma più semplici che arrivano a quota 90 mila euro lordi dopo soli 20 anni di servizio e a ben 136 mila dopo 40 anni. Per completare il quadro occorre sapere che, a dispetto dei fiumi di inchiostro scritti contro la casta politica, Camera e Senato spendono molto di più per i loro dipendenti che per i politici. I dipendenti di Montecitorio, ad esempio, assorbiranno nel 2014 ben 258 milioni contro i 145 milioni destinati agli onorevoli. Rimborsi compresi.

martedì 18 novembre 2014

RAVENNA:VENERDI 21 NOVEMBRE ore 16 HOTEL N H - JOLLY Piazza Mameli 1 RENATO BRUNETTA



Presidente dei Deputati di Forza Italia. Chiuderà la Campagna Elettorale Con i candidati al Consiglio Regionale Emilia-Romagna di Forza Italia:
ALBERTO ANCARANI Capogruppo FI al Comune di Ravenna RAFFAELLA RIDOLFI Capogruppo FI al Comune di FaenzaLORENZO FERRI Responsabile Forza Italia Giovani DEBORAH PIRAZZINI Responsabile Forza Italia Cervia
 Presiede:BRUNO FANTINELLI Responsabile Provinciale FI Ravenna
Domenica 23 novembre alle elezioni regionali Vota Forza Italia RSVP a forzaitaliara@gmail.com -3466829146

W IL CURRICULUM: REPORT 16 NOVEMBRE 2014, ELEZIONI REGIONALI 2014

DOPO IL SERVIZIO DI REPORT SU HERA CHE COSA HA DA DIRE IL SINDACO MALPEZZI

Il Sindaco Malpezzi in Consiglio comunale quando gli abbiamo chiesto di tagliare lo stipendio di Tomaso Tommasi di Vignano, uno dei più alti d’Italia, essendo il Comune di Faenza socio di Hera, ci ha risposto che Hera lo stipendio giusto per un grande Manager, allineandosi alla “favola” dispensata dal partito PD del quale ha preso la tessera. Oggi gli consiglio di guardare e riguardare su internet il servizio di Report, che in verità sulla commistione della stessa società con il PD non ha scoperto nulla, perché è già tutto scritto nel libro “Le Coop Rosse” edito nel 2007 al quale mi onoro di aver dato il mio contributo, e di farci sapere in Consiglio comunale se conferma la sua opinione o se non ritenga di dover rivedere qualcosa, magari anche sui servizi forniti dalla stessa ai cittadini. Raffaella Ridolfi 



lunedì 17 novembre 2014

BERLUSCONI LANCIA LA RISCOSSA DEL CENTRODESTRA. UNITI SI VINCE. E SULLA LEGGE ELETTORALE MESSAGGIO CHIARO A RENZI: CARO MATTEO I PATTI SI RISPETTANO, ACCANTONARE LE MODIFICHE ALL’ITALICUM NON CONDIVISE


NON CI FAREMO ROTTAMARE DA RENZI E DALLE SUE SCATOLE VUOTE. IL PREMIER NON PARLA DEI PROBLEMI REALI DEL PAESE E SCAPPA DAL DISAGIO E DAL FANGO. ITALIA MAGLIA NERA IN EUROPA

L’IMBROGLIO DELLA LETTERA DI JUNCKER A RENZI PER COMPENSARE LA VERA LETTERA IN ARRIVO DA KATAINEN. “IL GIORNALE” CI SPIEGA COME BRUXELLES STRONCHERA’ L’ITALIA

L’EUROPA AVRA’ LE SUE COLPE, MA SE GLI ALTRI CRESCONO E NOI NO CI SARA’ UN MOTIVO. IL GOVERNO INCAPACE DI “CAMBIARE VERSO”.


LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI ISCRIZIONE ALBO SCRUTTORI SCADE IL 30 NOVEMBRE


Come sapete il prossimo 30 novembre scadono i termini per la presentazione delle domande per l'iscrizione nell'Albo degli Scrutatori presso il proprio comune di residenza; in questo modo, in occasione delle prossime elezioni, si potrà essere scelti per far parte dei seggi elettorali.
La rilevanza del ruolo di scrutatore deriva anche dai maggiori poteri rispetto a quelli attribuiti ai rappresentanti di lista, pertanto, come sottolineato più volte dal Presidente Silvio Berlusconi, in ogni comune dobbiamo attrezzarci per difendere e tutelare la regolarità del voto. Di non poco conto anche la considerazione che per l'ufficio di scrutatore sia prevista una retribuzione da parte dello Stato. Pertanto Vi invito ad individuare, per ciascuna delle sezioni elettorali del Vostro comune, il nominativo di un nostro socio ed iscriverlo (utilizzando il modulo di seguito), secondo le modalità previste dalla legge, all'Albo delle persone idonee all'ufficio di presidente e scrutatore di seggio elettorale, nonchè a fornire l'elenco al Coordinamento della Vostra provincia. In tal modo, quando saranno fissate le elezioni, la Commissione Elettorale Comunale, ove sarà presente un nostro rappresentante, potrà indicarvi quale scrutatore di una sezione del vostro comune. Potrete, pertanto, nel rispetto del ruolo istituzionale che vi verr affidato, verificare e fare in modo che lo scrutinio si svolga nel rispetto delle regole e a tutela della volontà degli elettori verso i partiti, compreso il nostro.