martedì 2 luglio 2013

ARCORE SOLIDARIETA’ A BERLUSCONI: IDEALMENTI C’ERAVAMO ANCHE NOI


Diverse centinaia di sostenitori si sono riuniti davanti all’ingresso di Villa San Martino ad Arcore per portare la solidarietà a Silvio Berlusconi dopo gli ultimi, violentissimi assalti della magistratura italiana. Nonostante gli avvocati gli abbiano consigliato di restare a casa, il Cavaliere è uscito per incontrare i suoi sostenitori. Poco prima delle 20 Berlusconi è uscito da Villa San Martino per salutare le centinaia di militanti che gli hanno manifestato solidarietà dopo le ultime sentenze: ha abbracciato i presenti e stretto le mani alle persone che ci tenevano a dimostrargli personalmente la propria vicinanza. Per l’occasione i simpatizzanti, giunti con pullman organizzati e auto proprie, hanno rispolverato bandiere e cartelli di Forza Italia. "No alla giustizia politicizzata", recita un manifesto raffigurante una dea bendata con una bilancia in una mano e una falce e martello nell’altra. Non mancano i cartelli contro il pm di Milano Ilda Boccassini: "Boccassini ai lavori socialmente utili dopo una vita per lavori inutili a carico del contribuente". La prima a prendere la parola è stata Iva Zanicchi che ha invitato i presenti a chiamare il leader del Pdl: "Lui non resiste, verrà fuori perché sente l’amore che sprigioniamo". La parlamentare Laura Ravetto ha spiegato di essere accorsa ad Arcore per "rappresentare l’orgoglio di nove milioni di elettori". Tra i parlamentari Lucio Malan, l’ex portavoce del Pdl Daniele Capezzone, Stefania Prestigiacomo e Daniela Santanché. "Tutto il popolo dei moderati è al fianco di Silvio Berlusconi - ha spiegato la deputata del Pdl Annagrazia Calabria - non possiamo permettere che si cerchi costantemente un modo per eliminare dalla scena politica colui che ne è stato il protagonista negli ultimi vent’anni e vogliamo dimostrargli che gli siamo vicini e combatteremo con lui". Avendo deciso di non tenere un discorso, la regia della manifestazione ha messo il vecchio inno di Forza Italia. L’uscita di Berlusconi è stata dovuta all’insistenza delle alcune centinaia di persone che si sono radunate davanti a casa sua e che anche dopo l’annuncio che lui non sarebbe uscito, hanno "resistito" pur di ricevere un saluto dal Cavaliere


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