venerdì 21 novembre 2014

CANDIDATURA NAUFRAGATA: CASSANI PRINCIPALE COLPEVOLE, NON PUO’ RIMANERE DOV’E’.


Mancano solo pochi giorni e probabilmente l’imbarazzo sarà risolto. Ouidad Bakkali sarà eletta consigliere regionale e il problema “ora che abbiamo perso, dove colloco Cassani?” potrà finalmente risolversi. Manca solo un anno e mezzo di mandato e così Fabrizio Matteucci farà anche la “bella figura” di non dargli più uno stipendio da amministrativo ma direttamente come assessore.
Ovviamente ci riferiamo, col senno di poi, ma finalmente con qualche documento reale in mano, alla questione della naufragata candidatura a capitale europea della Cultura, allo staff e soprattutto al suo coordinatore. Il report della commissione ci sembra impietoso proprio su quella figura. Quando si dice che serviva un direttore artistico e che il “coordinamento” ha livellato in basso la qualità, ci sembra una bocciatura proprio per la filosofia e per l’uomo che l’ha proposto e che ora il Sindaco Matteucci vorrebbe tener lì a occuparsi delle macerie da lui stesso prodotte.
Ma non ci stupisce. Come abbiamo detto in tempi non sospetti, e come – proprio per non apparire
affossatori di un progetto che se fosse nato avrebbe portato benefici a tutti – abbiamo scelto di tenere per noi negli ultimi mesi prima del verdetto – era inconcepibile per una giunta come quella di Matteucci fare scelte diverse da quelle della nomina di un coordinatore e non di un direttore artistico perché hanno governato la candidatura esattamente come governano il loro partito e come governano la città. Pseudo centralismo democratico, autoreferenzialità all’ennesima potenza, nessuno sguardo sul resto del mondo, neppure per copiare. Così è andata ed è ancora peggio leggere nel giudizio dei commissari che simili approcci erano già stati bocciati in altri anni e con precedenti candidature, perché fa pensare che chi stava lavorando a Ravenna in quello staff non avesse neppure ben studiato i precedenti né analizzato le altre sconfitte.
Quindi a prescindere da tutto, Cassani non può più rimanere a capo di una struttura che non ha più ragioni di esistere e poiché non può essere licenziato se non con ulteriori costi a carico dell’amministrazione comunale secondo noi farebbe un gesto molto dignitoso dimettendosi. Tanto, come la trasmissione “Report” ci ha recentemente ricordato, un posto per lui il partitone lo troverà e non rimarrà certo disoccupato.
Intanto c’è una prima opportunità per i ravennati affinchè si esprimano su questi fatti, ed è domenica
prossima con queste elezioni regionali. Ci auguriamo che non perdano l’occasione. Alberto Ancarani

Nessun commento:

Posta un commento