venerdì 2 settembre 2011

E’ EMERGENZA BADANTI


Il grave e preoccupante episodio della badante russa arrestata dai Carabinieri di Reggio Emilia, peraltro già tornata in libertà, per avere picchiato e rapinato l’anziano che assisteva, com’è stato riportato dalla stampa, rafforza la necessità di una qualificazione delle badanti stesse che assistono le persone anziane presso le loro abitazioni, gli ospedali pubblici e le cliniche private convenzionate. Non può essere sottaciuto, ne’ ulteriormente tollerato, il fatto che gran parte delle badanti che assistono gli anziani reggiani siano prive di ogni qualifica e competenza professionale, sia in campo infermieristico che psicologico. Non è accettabile che migliaia di anziani siano affidati a persone inesperte che si limitano a gestire la loro tutela fisica e, semmai, si preoccupano di sposarli per sottrargli il patrimonio ed avere il diritto di reversibilità della pensione. Per quanto riguarda le badanti già in possesso di regolare permesso di soggiorno, la Regione, con la collaborazione delle Ausl, dovrebbe provvedere ad una loro qualificazione professionale attraverso appositi corsi obbligatori e la creazione di uno specifico albo: l’iscrizione a tale albo dovrebbe divenire il prerequisito indispensabile per poter svolgere la loro attività professionale presso privati o presso ospedali e cliniche . E’ un dovere morale verso le persone anziane ed i portatori di handicap, al quale le Amministrazioni locali non possono sottrarsi. Personalmente intendo presentare un’ interrogazione per chiedere cosa la Regione Emilia Romagna e l’assessorato ai servizi sociali, intendano fare per risolvere la situazione di caos ed anarchia attualmente esistente nel campo dell’assistenza a domicilio delle persone anziane.

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