giovedì 15 settembre 2011

IL PROTAGONISMO DEL PROCURATORE E IL FALSO GARANTISMO DEL PD

CICCHITO: RAPPORTO STRETTO TRA PM E UN’AREA POLITICA


 
È capitato a Francesco Saverio Borrelli, adesso tocca Giovandomenico Lepore, procuratore della Repubblica di Napoli. Non c’è niente da fare, gli anni o i mesi che precedono la fine di un incarico sono quelli di una incosciente libertà di parola. Incosciente, perché viene accompagnata dalla consapevolezza che niente e nessuno potranno fare interventi postumi per punire certe esternazioni. Borrelli ha approfittato della popolarità derivante da Tangentopoli per costruirsi un’aura di intoccabilità agli occhi della magistratura associata, per poi poter liberamente tentare di colpire Silvio Berlusconi preannunciando sviluppi giudiziari a mezzo stampa, rilasciando interviste sul merito delle indagini, violando sistematicamente quel dovere di riservatezza che impone ai magistrati di parlare solo con provvedimenti e sentenze. La sua è stata una lunga parabola verso la pensione, accompagnata dall’occhio benevolo di quanti hanno ignorato i suoi comportamenti deontologicamente scorretti perché finalizzati all’obiettivo comune di cancellare Berlusconi dalla scena politica.

C'e' un rapporto stretto tra un'area politica ed alcune procure perche' solo in questo caso ci sarebbero opzioni di un salvacondotto''. E' l'accusa lanciata da Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl a Montecitorio, durante il suo intervento per le dichiarazioni di voto sulla manovra economica. ''Il dialogo e' complicato da procure che intervengono - aggiunge - Ieri il procuratore Lepore ha addirittura evocato l'accompagnamento coatto del presidente Berlusconi. Questa distruzione dello stato di diritto

riguarda tutta la democrazia italiana''. E poi, rivolto alla sinistra: "Non potete lanciarci accuse contraddittorie. Da una parte dite che abbiamo sottovalutato la crisi, dall'altra ci imputate un eccesso di rigore". "Se in questi tre anni avessimo seguito i suggerimenti di Bersani ora saremmo nella situazione della Grecia - ha aggiunto -. Per voi tutta la colpa ha un nome: Silvio Berlusconi. Questo vi porta fuori strada. L'attacco all'euro sta facendo leva anche sulla contraddizione di fondo dell'Europa: l'esistenza di una moneta unica e di politiche economiche diverse. Da qui la catena di destabilizzazione che non sta risparmiando nessuno". Inoltre secondo il capogruppo del Pdl "l'opposizione gioca al 'tanto peggio e tanto meglio'. Alcune parole che usa sono munizioni per gli speculatori. L'ipotesi della crisi di governo comporta solo un salto nel buio". Rivolgendosi al centrosinistra, Cicchitto ha poi aggiunto: "Costituite uno schieramento sociale e politico incapace di governare, che con un esecutivo di emergenza metterebbe il paese a rischio. Per questo rimaniamo al nostro posto". Inoltre per l'esponente del Pdl "il Parlamento si trova di fronte a un uso politico della giustizia che e' inaccettabile".

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