martedì 27 settembre 2011

TERRE NALDI: E’ BUCO O NON BUCO?


Abbiamo pubblicato integralmente, alla pari di altri media locali, l'intervento dell'ex amministratore di 'Terre Naldi' (dallo stesso titolato "quale buco?") in cui contestava la denuncia riportata sui giornali dell'importante perdita che i faentini hanno dovuto ripianare. Non è dato entrare dettagliatamente nel merito della questione non essendo disponibili i bilanci dell'Ente, ma assumendo le informazioni che lo stesso amministratore fornisce un paio di osservazioni sorgono comunque spontanee. Intanto se il bilan-cio di un'azienda si chiude in perdita, e questo fu il caso, di "buco" è certamente lecito parlare. Gli am-ministratori cui, ovviamente, non piace essere additati per scarsa capacità, si difendono sostenendo a loro discolpa che "Queste perdite si sono verificate per mancate entrate e non per spese della Società: non sono entrati 200.000 euro di premio estirpazione vigneti (...) per un residuo passivo di attività per il biennio di circa 70.000 euro. Questo rappresenta la reale perdita della gestione agricola del 2009". Con tutto il rispetto vorremmo far presente che il 'premio estirpazione vigneti' fosse anche stato erogato, sarebbe stato un "introito straordinario" che andava certamente a migliorare il bilancio dell'Ente in quell'anno, ma non è certo titolo di merito per un amministratore dover pareggiare i conti ordinari con proventi straordinari. Traducendo un po' alla buona per gli inesperti di economia, se in una famiglia alla fine dell'anno si è costretti a vendere l'auto per pareggiare le spese appare evidente che non si possa festeggiare dicendo che le entrate sono state uguali alle uscite, dato che la macchina la vendi una volta e poi non ce l'hai più; occorreva invece fare minori spese. Appare invece magari ingiusta ma certamente pragmatica la decisione del Sindaco di non perseguire i vecchi amministratori: tutti sappiamo la situa-zione in cui versa la giustizia italiana e anche in caso di ragione (e fra quanti anni?) le probabilità anche solo di rifarsi delle spese di giudizio appaiono incerte. Valeva la pena imboccare la via giudiziaria per provare a riprendere qualche soldino? Obbiettivamente più i rischi che le buone prospettive.

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