venerdì 10 luglio 2015

LA PRIMA CASA DA OGGI E’ PIGNORABILE: MOSSA A TRADIMENTO DEL GOVERNO RENZI


La prima casa diventa pignorabile. Lo ha deciso la maggioranza che sostiene il governo Renzi che ha bocciato le mozioni dell’opposizione.  Tutti respinti i documenti della opposizione, volti a bloccare gli espropri delle prime case. Tra queste appunto la mozione di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale nella quale si chiedeva che la prima casa non fosse pignorabile. Come ha spiegato Gaetano Nastri illustrando nell’Aula della Camera a fronte della grave crisi economica che perdura colpendo le famiglie, «il governo deve ad adottare le opportune iniziative, anche normative, volte a ridurre il fenomeno delle espropriazioni di immobili adibiti ad abitazione principale, prevedendo l’impignorabilità totale della prima casa di abitazione». Una richiesta caduta nel vuoto.
«Da oggi è possibile perdere la prima casa anche per un piccolo debito, diciamo grazie a Renzi, è lui che porta via il bene primario degli italiani. Siamo un paese dove il governo porta sempre più alla disperazione ed alla povertà le famiglie», denunciano i deputati di M5s. Accanto alla contestazione dei deputati del Movimento 5 Stelle è arrivato anche l’allarme di Paola Binetti. «Sorprende – denuncia la deputata di Area poolare – che il governo per dare parere favorevole alla mozione chieda che venga tolto proprio il primo punto: quello che parla di impignorabilità della prima casa. Ciò in flagrante contraddizione con quanto disposto sia dal decreto-legge “del fare”, in cui all’articolo 52 si dice chiaramente che l’agente della riscossione non può dare corso all’espropriazione se la casa è l’unico immobile di proprietà del debitore» sia «con la sentenza della Corte di cassazione, del 12 settembre 2014, che stabilisce l’impignorabilità da parte di Equitalia». Richieste cadute nel vuoto.

 


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