La differenza di proposta politica ed
esistenziale tra centrosinistra e centrodestra oggi si mostra nella sua
essenza, grazie al paragone tra gli atti dei due leader. Renzi va a New York
per se stesso e per rubare la coppa alle tenniste. Berlusconi va a Yalta per
l'Italia e per la pace. Per affrontare la tragedia dei profughi non basta l'accoglienza,
occorre annichilire lo Stato Islamico. E senza alleanza tra Stati Uniti
d'America, Europa e Federazione Russa, la sconfitta è certa. Chi attacca il
nostro leader merita la medaglia al valore del Califfo
RENZI IN DIFFICOLTA' GIOCA LA
CARTA DELLA PROPAGANDA PIU' SFACCIATA, E VA A NEW YORK A RUBARE LA COPPA ALLE
NOSTRE RAGAZZE
IL MOTTO DEL GIGLIO CARNIVORO: “DOV'E' LA FESTA?”.
GIA' CHE ERA IN AMERICA POTEVA FARE UN SALTO DALL'AMICO OBAMA A CONVINCERLO AD
IMPEGNARSI PER LA LIBIA. FIGURIAMOCI Nel momento in cui i sondaggi lo
vedono sotto nel consenso elettorale (siamo avanti noi del centrodestra),
quando il 73 per cento degli italiani (sondaggio Pagnoncelli) vuole
l'elezione diretta del Senato e lui si ostina nel no, mentre gli mancano 40
voti a Palazzo Madama per far passare la sua riforma costituzionale; intanto
lui che fa? Vola e va. Dov'è la festa, che la rubo? Ogni volta che il Re si
rivela nudo al popolo, ecco che cerca di fingersi ricoperto di manti di seta
turchese. Ma l'incantesimo funziona cinque minuti, perché la realtà è
spietata. Anche se il potere mediatico coopera a occultarla, poi casca giù
tutto. La cosa si è fatta chiara con il viaggio a 4 New York. Non sono i
centocinquantamila o duecentomila euro costati ai contribuenti (anche questo
conta, peraltro), ma il tempo rubato a qualcosa di più importante. La coppa la
vincono comunque le tenniste, sono loro che lavorano. Ma la pace è un lavoro
che tocca al governo e soprattutto al presidente del Consiglio, e gli aerei di
Stato servirebbero a correre a Bruxelles, o a cercare alleanze a Parigi e
Madrid, magari persino per fare un'improvvisata alla Merkel; oppure, visto
che era a New York, un salto a Washington, a bussare alla Casa Bianca da Obama,
in combinato disposto con l'azione per la pace di Berlusconi nella
Federazione Russa, da Putin. Figuriamoci, ahinoi.
BERLUSCONI OVVERO LA CONSAPEVOLEZZA DELLO
STATISTA, CHE VUOLE COSTRUIRE LA COALIZIONE CONTRO LA SORGENTE
DELL'IMMIGRAZIONE INCONTROLLATA. ANNICCHILIRE L'ISIS