mercoledì 30 aprile 2014

INCONTRO DEI CLUB “FORZA SILVIO”

Settore Ufficio Nazionale Club

Invito
Incontro Club Forza Silvio  Sabato 3 maggio - ore 11.00
Hotel Centergross Via Saliceto, 8 – Bentivoglio (Bologna)
Sabato 3 Maggio alle ore 11.00, il Dr Marcello Fiori Coordinatore nazionale dei club Forza Silvio insieme all’  On. Massimo Palmizio Coordinatore Regionale del Movimento politico di Forza Italia ,  incontreranno i Presidenti del Club Forza Silvio della Regione Emilia Romagna. L’occasione rappresenta un momento di incontro e confronto operativo con tutti i  Club dell’ Emilia Romagna al fine di analizzare problematiche organizzative e politiche in questa delicata fase politica. Ti sarei davvero grato se potessi intervenire per facilitare quel lavoro comune indispensabile a far crescere il nostro Movimento nella Regione.
dr. Marcello Fiori (Responsabile nazionale del settore Ufficio Nazionale dei Club)

TETTO MANAGER, A BOLOGNA LA LINEA RENZI PERDE. AL PRESIDENTE HERA 475MILA EURO


Il sindaco Virginio Merola ha dato l’alt al Pd sulla riduzione dello stipendio di Tomaso Tommasi di Vignano chiedendo il ritiro dell'odg che i democratici volevano presentare: "Si può fare demagogia su tutto ma francamente credo che rispetto anche ai risultati che si sono ottenuti, il management aziendale di Hera sia il più sobrio in Italia ed anche uno dei più efficaci". Ma Il segretario bolognese, Raffaele Donini, fa sapere che la partita non è chiusa

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, dà l’alt al Pd sul taglio allo stipendio di Tomaso Tommasi di Vignano, presidente della multiutility Hera (confermato ieri al vertice della società) che guadagna 475mila euro all’anno. Il primo cittadino va così in controtendenza rispetto alla linea del premier Matteo Renzi, deciso a imporre un tetto agli stipendi dei supermanager pubblici di 240 mila euro.

IMMIGRAZIONE, IL FALLIMENTO DI ALFANO


La polizia delle frontiere: "Oltre 800mila immigrati pronti a partire". E avverte: "Il sistema è ormai al collasso". Ci sono 800mila persone, se non di più, pronte a partire dall’Africa verso l’Europa. Il direttore centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere, Giovanni Pinto, sancisce davanti alle commissioni Difesa ed Esteri riunite del Senato il fallimento di Angelino Alfano. Il leader di Ncd, che da quando Enrico Letta è salito al governo manda avanti il Viminale, non solo non ha saputo affrontare un'emergenza senza precedenti ma, accettando dall'Unione europea il diktat dell'accoglienza, ha addirittura aplificato il problema. E a certificare questo flop colossale è il suo stesso ministero dell'Interno. "Sicuramente - ammette Pinto - l’operazione Mare Nostrum ha dato risultati eccellenti, anche se ha incrementato le partenze dalla Libia".

martedì 29 aprile 2014

RICUSATA LA LISTA “BRISIGHELLA PER SGARBI RICORSO AL TAR


MAGDI CRISTIANO ALLAM, CON DONATELLA DONATI A LUGO PER UN CAMBIAMENTO VERO NELLA GUIDA DELLA CITTA’


Mercoledì 30 aprile alle ore 20,30, presso la Sala del Carmine a Lugo, in Corso Garibaldi 16, Magdi Cristiano Allam sarà importante ospite alla manifestazione di sostegno alla candidatura a sindaco di Donatella Donati. A Lugo c’è aria di cambiamento dopo le ultime stanche amministrazioni del PD, che hanno deluso tutta la cittadinanza senza distinzione di colore politico. Forza Italia ha presentato una lista forte ed una candidatura (unica femminile) di grande esperienza e capacità; per la prima volta a Lugo si potrà andare al ballottaggio e Forza Italia sarà sicuramente protagonista della tanto attesa svolta a Lugo.

IL SOLE 24 ORE. 80 EURO NON LI PERCEPIRA’ NESSUNO. ECCO PERCHE’


Il testo definitivo del decreto Renzi (Dl 66/14, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 95/14 di ieri) conferma quasi tutte le anticipazioni della vigilia, con alcune significative novità. Destinatari del nuovo credito introdotto dal comma 1 bis dell’articolo 13 del Tuir, sono, con riferimento alla tipologia del reddito, tutti coloro che percepiranno nel 2014 redditi di lavoro dipendente e alcune categorie di redditi assimilati al lavoratore dipendente. Ne rimangono esclusi i pensionati.

lunedì 28 aprile 2014



RICUSATA LA LISTA “BRISIGHELLA PER SGARBI”, NON PUO PARTECIPARE ALLE ELEZIONI: RICORSO AL TAR


Ieri sera alle ore 22,30 la sottocommissione elettorale circondariale di Faenza ha deliberato la ricusazione della lista elettorale “BRISIGHELLA CON SGARBI” alle elezioni comunali del 25 maggio, con la motivazione di firme mancanti. La vicenda è curiosa il documento principale di presentazione era stato  presentato alle ore 10,30 di sabato, controllato dall’ufficiale elettorale e, consegnata la ricevuta di regolarità al delegato. L’ufficiale elettorale, delegato dal segretario comunale, non ha rilevato la mancanza della firma d’attestazione di autenticità delle cinque firme consegnato all’ufficio elettorale del documento principale. Alle ore 17,30 di sabato il documento non era pervenuto alla commissione elettorale di Faenza perché involontariamente era stata ridata al presentatore, ma aveva ricevuto solo gli allegati con le sessanta firme necessarie. Alcuni errori del Comune come aver perso il documento e non verificato al momento dell’accettazione, la firma mancante ha portato alla ricusazione. Il documento ritrovato e stato riconsegnato all’ufficio elettorale di Brisighella che poi ha rimediato portarlo a Faenza.
La legge prevede il ricorso al TAR Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna entro tre giorni e la lista procederà al ricorso contro l’eliminazione della lista per la partecipazione alle elezioni per errori del Comune di Brisighella e dell’attestatore non rilevato.

domenica 27 aprile 2014

A BRISIGHELLA IRROMPE IL CICLONE SGARBI: PRESENTATA DA GALASSINI LA LISTA CHE PUNTA SUL CRITICO.

Sgarbi con Galassini.

Faenza notizie: Vittorio Sgarbi scende in campo a Brisighella. E sarà bagarre nel Comune collinare il 25 maggio. "Visto il rifiuto del sindaco Missiroli della lista Brisighella Insieme di impegnarsi da subito ad indicarlo assessore alla cultura - si legge in una nota - (Sgarbi, ndr) ha chiesto a Vincenzo Galassini di scendere in campo per presentare la lista con il suo nome "BRISIGHELLA CON SGARBI" confermando l'impegno di assumere l'incarico di assessore alla cultura." Galassini - già sindaco di Brisighella e poi esponente di Forza Italia - ha subito accolto la proposta e ha "ringraziato il prof. Sgarbi che offre a Brisighella la straordinaria occasione di averlo come Assessore, per il prestigio, la personalità, per la sua alta cultura e per quanto egli sarà in grado di dare e portare a Brisighella, città che ama."
La nota prosegue con un parallelo storico: "Come avvenne dal 1961 al 1971, con il Sindaco dott. Achille Albonetti, che rivestì un ruolo di assoluto rilievo in molteplici organizzazioni internazionali e nazionali. Seppur abitasse e vivesse a Roma. Albonetti portò benessere a Brisighella attraverso la creazione di industrie, le Terme, il PRG, la difesa dell'ambiente e del territorio, evitando, fra i tanti benefici, la demolizione del "Borgo". Per la sua levatura, fu mentore a uomini che hanno continuato l'impegno per il bene di Brisighella, come Pelliconi (DC), Piancastelli (PCI), Bartoli (PRI). La lista BRISIGHELLA CON SGARBI si pone come naturale continuazione di questa visione e di un rinnovato progetto." La Lista di Vittorio Sgarbi viene a completare un quadro che a Brisighella si fa alquanto complesso. Galassini lo avevo promesso: farò di tutto per ostacolare i piani di Missiroli e del duo Laghi-Farolfi. Detto, fatto. La candidatura di Sgarbi rimescola le carte. La rielezione di Missiroli a questo punto è più che mai in bilico.

giovedì 24 aprile 2014

PAROLE, PAROLE…….


Berlusconi – La campagna elettorale è iniziata e ancora una volta come è successo negli ultimi venti anni il protagonista è solo lui. E non ce n'è per nessuno.
Concretezza – La concretezza e l'onestà di Berlusconi gli hanno sempre fatto promettere cose che avrebbe realizzato e non illusioni come fa Renzi. Perché non è onesto dire che si hanno le soluzioni ai problemi quando non è vero, così si perde la credibilità come è già avvenuto quando ha scalzato Letta per prendere il suo scranno a Palazzo Chigi.
Ahi, ahi Renzi – Ha fatto un’Opa sul suo partito ma non ha la maggioranza in Parlamento. Non lo controlla. Ahi ahi Renzi, che guai!
Ncd & Udc – Ncd è una neo Udc. Alfano e Casini appiattiti totalmente come la Bassa Padana. Senza identità alcuna. Senza quid ma neanche quod.
Nulla – Renzi non ha portato a casa nostra nulla se non tasse, patrimoniale, stress, violenza. Nel tran tran delle sue chiacchiere peroniste lascia che disoccupazione e povertà salgano alle stelle.
Calcio – Renzi non giocherà la Partita del Cuore. Giusto così. C’è differenza tra un calciatore e un pallonaro professionista.
Riforme – Attendiamo con grande preoccupazione la riforma fiscale di cui non si vede traccia...

TORNA BERLUSCONI PROTAGONISTA E RENZI SI SQUAGLIA NEL LAGO DELLE SUE CHIACCHIERE. SORPRESE IN ARRIVO


Qualcuno si sta accorgendo che un vulcano dato per spento si sta risvegliando. Anzi, aggiorniamo la metafora, visto che non ha mai avuto bisogno di risvegliarsi. Trattasi di Berlusconi.
Il rumore è quello di legacci che si rompono, è quello di un Prometeo incatenato che si sta liberando. È un paradosso. Ma ora che conosce i confini della sua pena, potrà esprimersi. Certo: con una metrica definita da altri, invece che in versi liberi, ma le poesie più belle sono in endecasillabi, neanche sciolti. Tranquilli: la rima la trova. Ed è il protagonista dei giorni che verranno. Per questo c’è nervosismo a sinistra e nei Cinque Stelle. I giornaloni si interrogano sulle mosse di Berlusconi.  Si domandano quali armi segrete tirerà fuori, visto che è il migliore di tutti nelle campagne elettorali. L’arma segreta è presto detta: è lui stesso, nella sua sincerità, e capacità di esprimere il sentire profondo del popolo italiano, in specie il ceto medio. È la sua gente. Sono quelli che più di tutti hanno pagato e stanno pagando la crisi, e che Matteo Renzi sta invano cercando di circuire con promesse da magliaro, mentre sta appioppandogli nuove tasse. Con Berlusconi finalmente sciolto dal vincolo del silenzio, in cui era confinato da 14 mesi, ha poco da ballare sull’aia con la Maria Elena Boschi.
Per questo Renzi è inquieto e sta esagerando. Ha finora avuto cinque ore al giorno di televisione. Da quando è a Palazzo Chigi invade i prati della nostra vita come uno sciame di cavallette.
È obbligato a restare dov’è, a occupare il video, per paura che quando appena appena si scosti, lasci intravvedere che ha distrutto tutto con le chiacchiere. Ieri abbiamo assistito a un’ennesima performance al Tg1, dove dinanzi a domande offertegli come babà al rum ha insultato chi cerca di fargli obiezioni additandolo paradossalmente con il titolo di chiacchierone di cui è primatista galattico.
Matteo è sempre più ansioso, si sta accorgendo che la realtà è più testarda del suono delle parole, anche se sono folte come foreste amazzoniche, e presto o tardi presenta il conto.
Questo conto ce l’ha in mano Silvio Berlusconi.
I giorni che verranno saranno una iniezione di verità. Ne vedremo delle belle. La mongolfiera di Renzi sarà sgonfiata.
Ci sono solidi mattoni su cui costruire la riscossa dell’Italia in Europa.

“BRISIGHELLA OLTRE I PARTITI”: LA LISTA DEI CANDIDATI


Quarantun'anni, l'età media dei dodici candidati, quattro donne e otto uomini, della Lista "Brisighella oltre i partiti", che il candidato alla carica di Sindaco del Comune di Brisighella, Dario Laghi, ha finito di comporre. "Ho avuto il privilegio di scegliere personalmente tutti i candidati alla carica di Consigliere Comunale della mia lista, spiega Laghi, sulla base delle loro capacità, competenze e della loro rappresentatività, libero da ogni vincolo di partito. È una lista ben assortita, sotto il profilo delle diverse professionalità, della provenienza territoriale e dell'età. Son ben cinque i candidati dai 23 ai 29 anni, che portano una ventata di freschezza, una forte energia e una grande carica innovativa". Prosegue Laghi: "Ma sono altrettanto utili e significative l'esperienza, la maturità e la saggezza di cui sono portatori tutti gli altri candidati. Insieme abbiamo costruito un gruppo coeso e affiatato e abbiamo condiviso un progetto attorno a Brisighella e alla sua gente". Questa la lista:
Marta Farolfi Brisighella 52 anni Imprenditrice agricola
  • Lorenzo Valtieri Marzeno 25 anni Ingegnere; Maurizio Savorani Fognano 52 anni Imprenditore agricolo ; Luciano Albonetti Brisighella 54 anni Operaio ; Gessica Spada Brisighella 26 anni Praticante avvocato ; Davide Ciani Fognano 23 anni Dipendente GdO ; Bianca Lanzoni Fognano 57 anni Impiegata ; Luca Naldoni San Martino 29 anni Imprenditore ; Donatello Casadio Brisighella 61 anni Albergatore ; Selena Samorì San Cassiano 40 anni Ragioniera ; Luca Conti Brisighella 28 anni Praticante avvocato ; Pietro Savorani Fognano 54 anni Impiegato

L’ONESTA DEL GIUDICE DIPENDE DAL LIVELLO DI RICCHEZZA DELL’INDAGATO


È una brutta scivolata dei giudici collegare l’ammontare della loro retribuzione all’indipendenza nello svolgimento della loro funzione: sarebbe come dire che al di sotto di un certo livello di stipendio essi sarebbero – legittimamente – corruttibili.
Se le cose stanno così, non si capisce come essi possano condannare i politici corrotti, se guadagnano meno di loro, oppure i ladri o i truffatori più o meno indigenti

A CERVIA DALLA LEGA ALL’ EDERA INSIEME PER SOSTENERE SAVELLI E IL SOGNO DEL BALLOTTAGGIO



Ampia coalizione per il giovane avvocato che sfida lo storico primato del Pd di Federica Angelini

È riuscito in un’impresa senza precedenti a Cervia e forse in tutta la provincia: unire tutte le forze di centrodestra, incluso il Pri. Paolo Savelli sarà sostenuto dai simboli quindi dell’Edera, di Forza Italia, dell’Ncd, dell’Udc e, notizia questa dell’ultima ora, anche della Lega Nord. Per quanto, dopo lo scioglimento del Pdl in cui credeva, Savelli non abbia più la tessera di alcun partito (all’epoca si dimise anche da consigliere comunale dove era stato il più votato). Quando gli chiediamo cosa e chi voterà alle europee, come tanti civici ci risponde sibillinamente: «Vedrò le candidature prima di decidere».
Avvocato, gentile e cortese nei modi, giovane, cervese doc, sulla sua bacheca di Facebook ama regalare perle di saggezza romagnola e battute in dialetto. Sta conducendo una campagna elettorale, dice, «tutta basata sul concreto» e non tanto sulla polemica e dice di essere orgoglioso ed emozionato dall’appoggio di una coalizione così vasta e, appunto, senza precedenti. Nessuna delle cinque forze a suo sostegno sembrano al momento godere di ottima salute. Dovrà vedersela oltreché con il candidato Pd Luca Coffari e il candidato Prc-Pdci Antonio Antonelli, anche con il civico indipendente Michele Fiumi e con il grillino Alessandro Marconi, questi ultimi due entrambi potenzialmente rivolti anche al suo elettorato. «Sono convinto però – ci dice l’avvocato classe 1977 – che alle amministrative prevalgano logiche diverse, si faccia più attenzione a quel che accade sul territorio». Quando gli chiediamo quale di tutte le scelte fatte dalle passate amministrazioni del Pd gli sembra la più sbagliata ci risponde che difficilmente si può scegliere: «Quando ero in consiglio comunale ho votato contro credo al 90 percento delle delibere, abbiamo fatto la battaglia contro il grattacielo, contro questa organizzazione dei servizi sociali, credo che in generale Cervia sia stata lasciata indietro, abbia dovuto spesso subire supinamente decisioni prese altrove, a Ravenna, Bologna o perfino Roma». Su www.paolosavelli.it c’è un programma articolato in vari punti, per esempio la salt valley e l’insediamento di nuove industrie, l’attenzione all’entroterra del Comune, e che in alcuni tratti si sovrappone a quello di altri candidati. Sul bilancio Savelli risponde «che la bassa tassazione si deve all’alta presenza di attività produttive e di seconde e terze case, oltre a una sollecitazione continua dell’opposizione in questo senso, ma noi siamo convinti che si potrebbero anche risparmiare ancora almeno due milioni di euro l’anno dalla spesa corrente con una riorganizzazione». Anche Savelli lamenta l’eccessiva cementificazione del territorio e denuncia la nuova ultima lottizzazione della zona Amati e su Pentagramma dice: «Temo che si sia solo tentato di eliminarlo dai temi di campagna elettorale, in realtà non c’è alcun impegno formale e tornerà sicuramente magari rivisto al ribasso, e al ribasso saranno anche gli oneri che Pentagramma dovrà spendere in opere pubbliche e considerando che a noi sembravano inadeguati già i 18 o 20 milioni...

LA GERMANIA NON SI FA PROBLEMI COME I CATTO-COMUNISTI ITALIATO: CAMPO DI RIFUGIATI DISTRUTTO DALLE RUSPE


I moralizzatori tedeschi non sono poi così “moralizzanti” quando le cose accadono a casa loro! Da tempo centinaia di rifugiati si erano accampati nel quartiere di Kreuzberg a Berlino. Ma le autorità, stufe dei disagi e della sporcizia, hanno dato un ultimatum: “o vi trasferite in una struttura adibita o vi arrangiate, ma il campo sarà distrutto”.
Molti di loro hanno accettato il compromesso, altri però pensavano di poter fare la voce grossa… Così la polizia è arrivata con le ruspe e, senza troppi problemi, hanno distrutto l’accampamento. Regalando ai “dissidenti” l’ordinanza di lasciare la città…

A PROPOSITO DI TEATRO COMUNALE………


Il sindaco Missiroli nell’articolo di sabato 19 aprile sul Resto del Carlino sul prof. Sgarbi afferma “…non so quanto possa essere funzionale un assessore, ma vorrei coinvolgerlo su alcuni progetti, a partire dal restauro del teatro Pedrini…….”. Il sindaco certamente non gira per il suo paese perché avrebbe visto e fatto riparare il canale d gronda o la doccia che sta devastando esternamente e, forse anche internamente, il Teatro Predini presentato anche dal FAI nei giorni scorsi.
Il teatro che non è la priorità per Brisighella, in questo momento, ha certo bisogno di manutenzione ordinaria………..
Ricevo e pubblico

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martedì 22 aprile 2014

BERLUSCONI CON IL VOSTRO AIUTO FAREMO VINCERE I MODERATI

ALFANO NCD, PICCOLI PARTITI IL CANCRO
...gli Italiani (i moderati) non sanno cosa farsene di un partitino del cinque o anche sei per cento, totalmente irrilevante, al massimo utile a quei ricatti di bassa lega che sono il cancro della politica. (alessandro sallusti, il giornale)

E IO PAGO: BUTTATI 300MILA EURO AL GIORNO OPERAZIONE “MARE NOSTRUM”


Roma - Sbarchi, fughe, polemiche. È stata una Pasqua trafficata sulle coste a Sud della Sicilia, che ha riacceso i riflettori su Mare Nostrum, la task force messa in piedi dal governo Letta per affrontare l'emergenza migranti: ci costa 9 milioni al mese, vale a dire 300mila euro al giorno ma - secondo molti - finisce per attrarre invece che respingere i disperati con il sogno dell'Europa.  Gli ultimi «acquisti» nel giro di poche ore tra domenica e ieri: tre sbarchi rispettivamente da 434, 176 e 218 persone a Pozzallo, nel Ragusano; un soccorso a opera della nave San Giorgio della Marina Militare per 321 migranti in difficoltà su un barcone di legno nelle acque a Sud di Lampedusa.  Forza Italia: «La Marina non può diventare un traghetto per clandestini. Siamo ormai alla farsa, con la segnalazione delle partenze da parte degli scafisti stessi, che fa scattare l'intervento delle navi italiane che portano da noi quantità sterminate di clandestini»,

NON PERDERE L’OCCASIONEDI STORICA DI AVERE VITTORIO SGARBI ASSESSORE A BRISIGHELLA

sabato 19 aprile 2014

BERLUSCONI CON IL VOSTRO AIUTO FAREMO VINCERE I MODERATI

Cari Amici,
nei vent’anni passati sono sempre stato candidato alle europee portando intorno a tre milioni di voti. Questa volta sono stato colpito da una ingiustizia enorme, c’è stata una sentenza mostruosa che sono convinto la Corte europea annullerà. Nella decisione ultima del Tribunale di sorveglianza c’è stato anche l’affidamento ai servizi sociali ad una residenza di anziani in difficoltà, “La Sacra famiglia" di Cesano  Boscone.  Questo non mi ha fatto assolutamente dispiacere perché io ho cercato sempre di aiutare chi ha avuto e ha bisogno, e anzi per quanto riguarda la residenza degli anziani, ci sono andato  spesso accompagnando mia mamma e cercando di portare a queste persone conforto e magari aiuti concreti. Comunqe nella scheda elettorale ci sarà il simbolo di Forza Italia e nel simbolo, Forza Italia ha voluto mettere il nome Berlusconi. Questo garantisce a tutti i moderati che io, durante  questa campagna elettorale, sarò in campo. E’ assolutamente vero che non si possono dividere più le elezioni tra elezioni per l’Europa ed  elezioni nazionali perché ormai la politica è insieme, nazionale ed europea. Noi stiamo scontando  questo fatto perché l’Europa a trazione tedesca ci ha imposto la politica di rigore che ha  portato soltanto crisi. Quindi in Europa dobbiamo riscrivere, e dobbiamo essere forti per questa  ragione, tutti i trattati europei qualcuno dei quali abbiamo firmato sotto la minaccia della  pistola alla tempia dell’imbroglio degli spread. Dobbiamo soprattutto che si possa ottenere lo  sforamento del 3% di deficit che è qualcosa di imprescindibile. Dobbiamo anche allontanare nel tempo o addirittura cancellare il fiscal compact. Per quanto riguarda Alitalia, gli ultimi governi  ma anche l’attuale governo, non hanno fatto nulla di veramente concreto e significativo nella direzione di un sostegno alle imprese. La riduzione dell’Irap è diventata un fantasma su cui non  si può fare conti concreti; non c’è stata nessuna riduzione delle tasse, anzi i governi della  sinistra hanno intanto mantenuto la tassa -l’Imu - sulla casa che invece noi consideriamo sacra.
Poi c’è stato recentemente anche l’aumento dell’imposta sui risparmi privati, sulle rendite finanziarie. Comunque la si giri la frittata, comunque si sia capaci di presentare con brio, con slide e con tutto il resto le misure del governo, non si riesce ad evadere da quella che è la ricetta sempiterna della sinistra, cioè sempre più tasse. Credo che dobbiamo offrire a tutti i moderati una chiara fotografia della situazione. Oggi non siamo più in una democrazia, che significa governo del popolo. Se i governi non sono eletti dal popolo, non c’è più una democrazia. E io penso che se noi riusciremo a rendere la maggioranza dei moderati consapevole di questo, la maggioranza numerica dei moderati che adesso nessuno contesta esserci forse riuscirà a trasformarsi in una maggioranza politica. E quindi noi con questa richiesta, con questo appello che facciamo alla maggioranza degli italiani, pensiamo non solo di poter arrivare ad un ottimo risultato nelle elezioni del parlamento europeo, ma alle elezioni politiche che seguiranno  - che non potranno andare oltre un anno, un anno e mezzo -  pensiamo di riportare con i moderati una grande vittoria che dia la possibilità di avere una grande maggioranza in parlamento, magari senza alleati, che possa eleggere e sostenere un governo tutto formato da ministri che appartengono a Forza Italia.

venerdì 18 aprile 2014

FAENZA: VIA MURO GIOCO DEL PALLONE, LA NUOVA ZONA LAVORATORI DEL PIANO SOSTA E’ INACCESSIBILE





25 MAGGIO 2014, BERLUSCONI E FORZA ITALIA ALLA BATTAGLIA PER L’EUROPA. CON QUALI ARMI, PER QUALI OBIETTIVI


Sono le cose che ci vengono meglio. Partire in una missione avendo tutti contro, essendo dati per nati morti da qualsiasi bookmaker da Londra a Maracaibo. Ci ricorda moltissimo il clima che accompagnò nel 1994 l’avvento di Forza Italia, con la sinistra e l’universo dei mass media a prefigurarci stritolati sotto gli allegri cingoli della “gioiosa macchina da guerra”. Il numero uno pro-forma era Occhetto, ma dietro di lui, il vero uomo dell’apparato rosso era Massimo D’Alema. Finì come finì. Con la nostra vittoria e con il loro rancore che ha cambiato molti nomi ma dura da vent’anni e si esprime ancora, nella sua espressione più proterva, nel medesimo D’Alema. Rieccoci. La nostra arma numero uno ha un nome che comincia per B. Ma non c’entra niente con il culto della personalità. Silvio Berlusconi non è una statua cui portare tributi, ma è una cosa sola con un popolo, che si identifica con lui. Non c’è un altare su cui situarlo, non è sopra, è in mezzo, ed è dentro questa Italia.
Per questo sul simbolo Forza Italia c’è il suo nome. Il nome Forza Italia coincide con il nostro programma alle europee. Più Italia in Europa è la traduzione in linguaggio contingente della nostra identità.
Dovremo affrontare due facili e disastrosi populismi. Quello di Renzi, che si procura consensi distribuendo mance alle categorie che ha scelto di strumentalizzare per i suoi comodi. In realtà è prono alla Germania, come dimostra la scelta di sponsorizzare come Presidente della Commissione europea, cioè premier d’Europa un tedesco di nome Schulz. Berlino comanda già ora, avendo un portoghese che guida Bruxelles, figuriamoci se arriva il potentissimo uomo di sinistra teutonica, detto il Kapò.
Poi c’è Grillo. Chiunque abbia visto le opinioni espresse dai suoi eletti a Montecitorio e a Palazzo Madama, e abbia appreso le cifre delle loro dichiarazioni dei redditi prima di pescare il biglietto della lotteria parlamentare, constata che sono gente di estrema sinistra, fanigottoni, a 40 anni senza reddito, bravi solo a ciacolare sul Web e a formare comitati per vietare strade e ferrovie.
Berlusconi con la sua saggezza e il suo sogno ragionevole di un’altra Europa, dove l’Italia si faccia rispettare, e impedisca il drenaggio di risorse fuori dai nostri confini, è consapevole però che uscita dall’euro e secessione dall’Ue ci trasformerebbero in una preda facilissima da inghiottire da arabi e superpotenze, con debito pubblico e inflazione argentine.
Il nostro programma ha un merito: di essere un sogno realistico, una follia ragionevole. Con un leader di levatura mondiale a realizzarlo. Un innocente perseguitato, la cui figura va illustrata dovunque, per la grandezza che ha. E restituirà vigore all’Italia, e all’Europa, oggi impotente e chiusa nell’orticello tedesco dalla Merkel e dai suoi servi passati e presenti, Monti e Renzi…
Noi siamo un’altra cosa, amiamo l’Italia, siamo la Forza Italia di Berlusconi.

“CARPE DIEM”. PER TUTTI, UNA SERIA RIFLESSIONE: SGARBI SINDACO DI BRISIGHELLA.


Il prof. Vittorio Sgarbi, invitato da Vincenzo Galassini, sarà oggi venerdi 18 a Brisighella al salone delle Terme alle ore 18 per presentare il suo ultimo libro "Il Tesoro d'Italia", la lunga avventura dell'arte edito da Bompiani, sarà un’occasione eccezionale per ascoltare il critico d’arte con la sua dotta efficacia e vivacità ma sarà anche un’importante occasione per ascoltare la sua idea sulla proposta ricevuta per la candidatura a Sindaco di Brisighella.
Il professore ha richiesto la presenza dei candidati a Sindaco di Brisighella, proposta accolto, sentiremo le sue idee in proposito. Personalmente credo che non si può perdere l’occasione di avere il prof. Sgarbi candidato Sindaco di Brisighella, per il prestigio, la personalità, uomo di alta cultura e per quanto può dare e portare a Brisighella.
Un’esperienza identica avvenne dal 1961 al 1971, con il sindaco il dott. Achille Albonetti, che ha rivestito ruoli di assoluto rilievo in molteplici organizzazioni internazionali e nazionali, oltre che in imprese ed enti pubblici e privati, ed ha acquisito una larga notorietà negli ambienti economici, diplomatici e internazionali (presidente Total e UPI). Albonetti abitava e viveva  a Roma, veniva solo per i consigli comunali,  ma ha portato a Brisighella benessere con le industrie, le Terme, il PRG, la difesa dell’ambiente e del territorio ed evitato la demolizione del “Borgo” e nel frattempo formato, per la sua levatura,  uomini, futuri Sindaci che hanno continuato l’impegno per il bene di Brisighella come Pelliconi (DC), Piancastelli (PCI), Bartoli (PRI), con forti discussioni e contrasti fra le forze politiche di allora ma Brisighella ottenne un indiscusso successo in tutti i campi ed oggi dobbiamo ringraziare il dott. Albonetti, che vive ancora a Roma.
Il prof. Sgarbi deve candidarsi a Sindaco di  Brisighella per il bene dei brisighellesi e tutti dovremmo fare una seria “riflessione e forse un passo indietro”,  i candidati sindaci di partito o “senza partito”, un sacrificio per tutti, vedremo cosa sarà possibile ottenere ascoltando le sue parole venerdì  dopo la presentazione del libro al Solone delle Terme.
 “Carpe diem”, non perdiamo l’attimo fuggente.  Vincenzo Galassini ex sindaco di Brisighella

giovedì 17 aprile 2014


FORZA ITALIA, LE LISTE PER LE EUROPEE


Chiuse le liste di Forza Italia per le europee. Tra i 73 candidati “30 donne“. E’ quanto sottolineano fonti del partito spiegando che l’ultimazione delle liste ha avuto la sua accelerazione finale ieri nella serata. Il Cav in campo - Tra i candidati anche Domenico Giovanni Arena, Johnny D’Andrea; Federica de Benedetto e il calabrese Santo Raffaele Mercuri. Resta fuori l’ex europarlamentare Riccardo Ventre. Dopo il vertice per le liste Giovanni Toti ribadisce ancora una volta la volontà di Silvio Berlusconi di restare in campo per la campagna elettorale: "Silvio Berlusconi sarà in campo anche in questa campagna elettorale per le elezioni Europee per far sì che Forza Italia guadagni in Europa una delegazione forte così da difendere gli interessi degli italiani a Bruxelles". Eccoi candidati Nord-est -  Elisabetta Gardini, Amalia Sartori detta Lia, Simone Furlan,
 Massimiliano Barison, Elisabetta Bolzoni, Walter Ferrazza, Fabio Filippi, Paolo Gottarelli, Mattia Sebastiano Malgara detto Mattia, Ilaria Paparella, Francesca Rescigno, Gianpiero Samorì, Sandra Savino, Remo Sernagiotto.

TEMPI LUNGHI E NON RISPETTO IMPORTO PER FONDI EUROPEI PER I CASI DI RIOLO TERME E BRISIGHELLA

Parco Pertini Centro Servizi per fruizione turistica del Parco e del centro Storico di Riolo Terme

La Provincia di Ravenna nell’aprile di CINQUE anni fa su proposta della Regione Emilia-Romagna programmò una serie d’interventi con Fondi Europei, che vengono assegnati dai vertici e accettati dalle Provincie e Comuni come quello del progetto POR/FERS 207/2013 per la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, discutibile quello di Riolo Terme, ma stante ciò, i finanziamenti sono sembrati insufficienti, perché divisi con il parametro di accontentare tutti nel rispetto del numero degli abitanti per ogni Comune e non per la reale spesa. Per questo ho richiesto alla Provincia di Ravenna i motivi del raddoppio della spesa per la realizzazione, del “Centro Servizi”, di Riolo Terme, ovvero ristorante per feste previsto come “valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale”, dove la spesa finale è raddoppiata e il ritardi di cinque anni per l’inizio dei lavori a Brisighella e anche in questo caso la somma finale duplicherà e iniziato fuori tempo massimo. L’unico comune che ha rispettato i tempi è Casola Valsenio per il risanamento  della Chiesa di Sopra,  ora vi è un B&B, chiedo se era previsto  nel bando iniziale.
INTERPELLANZA

PROGETTO POR/FERS 207/2013, INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE E CULTURALE: DELIBERA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE N. 31 DEL 31.3.09 SONO STATE RISPETTATE LE SPESE E UTILIZZATI IN TEMPO


Brisighella, convento  S. Maria degli Angeli in comodato uso comune di Brisighella

mercoledì 16 aprile 2014

LA SEGNALETICA ORIZZONTALE PARCHEGGI OSPEDALE DI FAENZA


 La segnaletica orizzontale nel parcheggio dell’ospedale di Faenza è ormai del tutto inesistente;
a causa di tale condizione la Polizia Municipale non sarebbe in grado di elevare contravvenzioni nei confronti di chi non rispetta gli stalli perché la delimitazione degli stessi non è visibile. Interroga il Sindaco e la Giunta Se sono stati calendarizzati i lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale nel parcheggio dell’Ospedale e per quando;
se non ritenga opportuno intervenire quanto prima anche in ragione di una storica scarsità di parcheggi nei pressi dell’Ospedale.

SERIE DI MORTI SOSPETTE ALL’OSPEDALE DI LUGO, UNA PERSONA INDAGATA


Nessun pericolo per i pazienti, la persona sotto indagine non è attualmente in servizio - Richiesta l'autopsia per un decesso avvenuto la settimana scorsa, 40 i casi ora al vaglio degli inquirenti

"Come riportato oggi nelle cronache locali del Corriere di Romagna, nell'articolo di Carmelo Domini, per capire le cause dell'arresto cardiocircolatorio di una signora di 80 anni, ricoverata la settimana scorsa e poi improvvisamente deceduta, l'Ausl aveva disposto un'indagine interna, rilevando un valore anomalo di potassio nel sangue della donna. Il potassio, come già tristemente noto per casi simili avvenuti in passato, è una sostanza in grado di creare scompensi cardiaci, e nelle persone anziane o gravemente malate, può rivelarsi fatale. Inoltre è una sostanza che tende a svanire velocemente, non lasciando tracce, se non rilevata in tempi brevi dopo il decesso. Le indagini sono partite da una segnalazione alla Magistratura da parte della Direzione Generale dell'Ausl Romagna, in seguito a presunte situazioni di irregolarità all'interno di un reparto dell'Ospedale di Lugo, riportate dalla stampa. E sono tuttora in corso. L'inchiesta è portata avanti dal sostituto procuratore Angela Scorza insieme ai Carabinieri di Ravenna. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero circa una quarantina di cartelle cliniche tutte relative a morti avvenute nello stesso reparto con modalità simili.  Gli inquirenti hanno inteso rassicurare la pubblica opinione affermando che "non sussiste pericolo per i degenti e i pazienti" poichè la persona indagata ora non è in servizio e quindi - aggiungiamo noi - si presume non sarà fatta rientrare al lavoro finchè non saranno concluse le indagini.

LA CONFERENZA DEL PROF. VITTORIO SGARBI SUL LIBRO “IL TESORO D’ITALIA” E L’INCONTRO CON I BRISIGHELLESI, VENERDI 18 APRILE 2014 ORE 18 E’ STATA TRASFERITA AL SALONE DELLE TERME.


L’interessante conferenza del prof. Vittorio Sgarbi che si terrà a Brisighella Venerdì 18 aprile 2014 è stata spostata al Salone delle Terme. La cittadinanza è invitata a partecipare l’ingresso è libero, Sarà una serata eccezionale!! .

RITORNIAMO AL 18 APRILE 1948. QUANDO L’ITALIA SCELSE DI ESSERE “LIBERA E FORTE”


di Rodolfo Ridolfi - Siamo tutti figli del 18 aprile 1948, perché quel giorno fu il popolo vero, fu l'Italia profonda, dal nord al sud, che seppe difendere, unita, un patrimonio comune di valori ereditato nei secoli; perché quel giorno il nostro popolo seppe dire “no” ad una ideologia che, se avesse vinto, avrebbe portato in Italia il terrore rosso che già aleggiava sui Paesi dell'est europeo, consegnati a Stalin dagli accordi di Yalta; perché, infine, il 18 aprile non vinse, come invece troppo comunemente si crede, il partito che ci avrebbe portati verso il cattocomunismo e la partitocrazia. Il 18 aprile fu giustamente definito una seconda Lepanto, in quanto se Lepanto ha impedito ai musulmani di invadere l'Europa, il 18 aprile ha impedito ai comunisti di conquistare l'Italia. Se il 25 aprile del '45 segnò la fine del nazifascismo per l'opera determinante delle truppe anglo-americane e dei resistenti, il 18 aprile del '48 fu la data in cui, con il voto, l'Italia decise per la democrazia e la libertà, sconfiggendo il pericolo frontista. Come non sottolineare l'intelligenza politica, la lungimiranza ed il coraggio di Saragat, il quale si staccò da un partito socialista, ormai succube del Pci, per dar vita ad un socialismo liberale e democratico. Sessantasei anni sono passati da quel 18 aprile 1948, quando, alle prime elezioni dell'Italia repubblicana, i partiti del centro-destra ottenevano il 48,5% dei suffragi, battendo di oltre diciassette punti la lista di Unità Popolare, formata da Pci e Psi. Il significato della vittoria del 18 aprile va sicuramente al di là del pur considerevole risultato ottenuto dalla Dc, e supera di gran lunga la sigla stessa, sotto la quale tutti quei consensi vennero raccolti. Il 18 aprile vinsero i Comitati Civici, creati

lunedì 14 aprile 2014

BILANCIO 2014: L’AMMINISTRAZIONE “GIOCA D’AZZARDO” CON 2,8 MILIONI DI EURO


Nel Bilancio del Comune di Faenza che verrà approvato a breve sono inseriti nelle entrate 2,8 milioni di euro che gli uffici e l'amministrazione stimano di incassare in base alle disposizioni del D.L. 16/2014 "Salva Roma Ter" che istituisce un fondo di 625 milioni per i Comuni.
La capogruppo di Forza Italia Raffaella Ridolfi riporta l'articolo di legge su cui si basa tale decisione: "Art. 1 comma 1 lettera d) "il comma 731 è sostituito dal seguente: "731. Per l'anno 2014, è attribuito ai comuni un contributo di 625 milioni di euro. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'interno, è stabilita, secondo una metodologia adottata sentita la Conferenza Stato città ed autonomie locali, la quota del contributo di cui al periodo  precedente di spettanza di ciascun comune, tenendo conto dei gettiti standard ed effettivi dell'IMU e della TASI".
"Ad oggi del Decreto dei Ministeri sopra richiamato per determinare la quota di contributo ai Comuni non c'è notizia, anche perché il termine per la redazione dello stesso è stato spostato a domani 15 aprile. Il calcolo dell'amministrazione comunale di Faenza di 2,8 milioni di euro è quindi un esercizio puramente matematico di proiezione che non ha alcun fondamento per ora" sottolinea la Ridolfi.
"Non vorremmo - prosegue la consigliera - che un tale calcolo se erroneo portasse poi durante l'anno ad aumentare la leva fiscale, ovvero inasprire il livello di tassazione, da noi già considerato altissimo, lamentando che il Governo Renzi è stato avaro e baro nei confronti dei Comuni.
La TASI per volontà dell'amministrazione Malpezzi sarà al massimo sulle prime case e terreni agricoli questo proprio per poter drenare quei 2,8 milioni di euro dallo Stato che però non si sa bene come siano stati calcolati. Tralasciamo ogni commento sulla Mozione votata dalla maggioranza per evitare la maggiorazione dello 0,3 per mille di addizionale comunale perché la vicenda ci sembra ridicola ed ipocrita".
"L'altra nota dolente - aggiunge l'esponente di Forza Italia - riguarda il Piano sosta che è stata una vera e propria leva fiscale, una "patrimoniale sull'auto", se si calcola il gettito e le proiezioni dell'amministrazione per il 2014 che, facendo due calcoli facili, ha pesato su ogni faentino, neonati compresi, per 20 euro circa a testa e quindi in una famiglia media di 4 persone ha avuto e avrà lo stesso impatto della TASI al 2,5 per mille imposta dal Governo, ovvero quella senza la maggiorazione dello 0,8 per mille comunale".

COSA NON SI FA PER TORTURARE UN’AVVERSARIO POLITICO


Dell’Utri – Mistero Bianconi. Scrive sul “Corriere della Sera” Gio. Bia. (Giovanni Bianconi) vicinissimo a magistrati e inquirenti. “Se…la Corte di Cassazione dovesse confermare la condanna e farla diventare definitiva, si passerà a una richiesta di estradizione per l’esecuzione della pena. Allora comincerà la disputa sul reato contestato, previa traduzione in libanese della sentenza (si tratta di oltre 600 pagine) o almeno di una sintesi che i magistrati starebbero già preparando”. Molto istruttivo: il libanese non esiste; la sentenza non esiste ancora. Come si fa a tradurre una sentenza che non c’è in una lingua che non esiste? Cosa non si fa per torturare un avversario politico.

GRATTA, GRATTA


Debiti della PA – La prima promessa mancata di Renzi: il 12 marzo aveva annunciato il pagamento entro luglio 2014 di 68 miliardi di debiti della Pa, che si
aggiungevano ai 22 già pagati dal governo Letta. Ebbene, nel Def è previsto il pagamento solo di 13 miliardi. Perché così pochi?
Fannulloni – Brunetta che voleva convertire i fannulloni al lavoro pena il licenziamento fu linciato. Ora sindacati e sinistra lasciano tranquillamente calpestare da Renzi milioni di dipendenti pubblici trattati come complici di una macchina mostruosa.
Bankitalia – Il governatore Visco dà una legnata al governo e al ministro dell'Economia su banche e coperture assenti. Gli 80 euro non arriveranno...

CI VOGLIONO MORTI PERCHE’ HANNO PAURA. LA RISCOSSA DI BERLUSCONI E FORZA ITALIA PER VINCERE


La prova paradossale che anticipa la nostra riscossa nelle urne e nel Paese è il fatto che ci danno per morti, e poi cercano di ucciderci. Se fossimo già stecchiti perché organizzare ogni ora del giorno e della notte agguati giudiziari, trappole mediatiche, abbandoni a orologeria? Lo si capisce dai titoli dei giornaloni, ma anche dai talk show. Sono almeno tre settimane che il "Corriere della Sera" annuncia con mestizia e con il sorriso a fior di labbra che il nostro leader e il suo movimento giacciono insepolti, e si cercano volontari per sotterrarli. Salvo oggi stesso, con un editoriale di Antonio Polito, già senatore dei  Il Mattinale – 14/04/2014  democratici, e dunque ovviamente imparziale, ridichiararci mortissimi.
E insistere sul trattamento Dell'Utri – ignobile caso di custodia cautelare per un uomo libero sottoposto a un processo alle intenzioni senza diritto di difesa – per spandere tenebre sull'uomo più capace di dar luce di speranza al popolo italiano che sia apparso da decenni.
Diciamolo. Berlusconi fa paura.
Hanno sperato che il Tribunale di Sorveglianza gli mettesse il bavaglio, e già lo vedevano compilare da sepolto vivo come Silvio Pellico un testo edificante, lontano dalle campagne elettorali.
Non andrà così. Qualunque espediente truffaldino escogiti il nuovo potere renzian-grillino, se le condizioni minime di libertà di espressione e di comunicazione del pensiero saranno garantite, il 21 per cento di consensi che oggi viene attribuito alle nostre liste per le elezioni europee prenderà un ascensore rapido. Ricordiamo un numeretto: 12. Questa era la percentuale che aveva il Pdl quando nel dicembre del 2012 Berlusconi fulminò Monti togliendogli la fiducia.  Nel giro di due mesi il Pdl aumentò di dieci punti (in realtà – al netto dei brogli – molti di più).  Ora l'obiettivo è il medesimo. E abbiamo uno strumento potente in più: i Club Forza Silvio, comunità umane e politiche innervate tra la gente e sentinelle del voto.

CARITAS. NON DICONO “NON FATE ENTRARE PIU’ CLANDESTINI”, NO, PREFERISCONO L’ALTRA OPZIONE: “DATECI PIU’ SOLDI”


Come dire, ‘vittime del proprio successo’. Ormai nemmeno la Caritas riesce più a mantenere le migliaia di clandestini che sbarcano quotidianamente, anche perché, ogni tanto, devono pur fingere di sfamare qualche italiano colpito dalla crisi. Ma proprio ‘ogni tanto’.
Alfano è riuscito nell’impresa di prosciugare anche l’8 per mille, impresa mai riuscita prima d’ora a memoria d’uomo.
Ma tranquilli, non dicono ‘non fate entrare più clandestini’, no, preferiscono l’altra opzione: ‘dateci più soldi’.

L’IRONICO DESTINO DEGLI ANTICAV E LE “CONVERSIONI IN TARDA ETA’”


Il paradosso è che mentre ci si applica per eliminare dalla scena politica Berlusconi, le sue battaglie trovano spazio laddove ieri erano contestate o negate
Si chiamano “segni dei tempi”: sono quelle manifestazioni apparentemente scollegate tra loro che individuano una trasformazione in atto di portata eccezionale. I filosofi li chiamerebbero “epifenomeni”; noi, che siamo più terra terra e anche più cattivelli, le chiamiamo “conversioni in tarda età”. E così succede che ieri, sul Corriere della Sera, due dei principali editorialisti del quotidiano dei poteri che contano, hanno scritto cose che non ti aspetteresti neppure dai più agguerriti berluscones. 
Il primo è Ernesto Galli Della Loggia: in un articolo sulle difficoltà della sinistra ad intercettare il consenso, lo storico individua “il fatto che oggi i suoi esponenti vengono percepiti – giustamente – come una parte dell’élite della società europee, in molti casi ai vertici del potere. Si pensi ad esempio come la sinistra domini il sistema dei media”; ed aggiunge poi che la sinistra è “prona da tempo alla medesima vuota ideologia dell’europeismo a prescindere”. Il secondo è l’ex ambasciatore Sergio Romano che, parlando del caso Dell’Utri, è costretto ad ammettere che “in Italia la giustizia si è inevitabilmente politicizzata; e il passaggio di tanti magistrati alla vita politica” rende l’anomalia “ancora più vistosa”. Per un attimo si rimane senza fiato: Galli della Loggia e Romano sembrano attingere alle argomentazioni che in questi anni il centrodestra ha sollevato per spiegare il deficit democratico del nostro Paese, il rischio di delegittimazione giudiziaria della sovranità politica e le contraddizioni di un sistema sbilanciato a favore di gruppi ristretti di potere economico di cui la sinistra è il referente politico. Quando Berlusconi denunciava l’uso politico della giustizia, gli rispondevano con le inchieste a suo carico che servivano a zittire qualsiasi osservazione oggettiva sull’anomalia di un sistema in cui la separazione dei poteri non serve più a bilanciarli, ma a consentire ad uno di essi (quello giudiziario) di non avere più limiti. E quando Berlusconi, da presidente del Consiglio italiano (per la cronaca, l’ultimo ad essere eletto dai cittadini nel 2008) sollevava il problema di un’Europa le cui politiche erano lontane dai bisogni della gente e dai nostri interessi nazionali, i professori tanto cari ai tecnocrati di Bruxelles e ai banchieri di Goldman Sachs rispondevano con l’accusa di populismo, perché si sa, tutto ciò che odora di “popolo” disgusta le élite e fa a loro lo stesso effetto dell’aglio al conte Dracula. Il paradosso è che mentre ci si applica per eliminare dalla scena politica Berlusconi, le sue battaglie trovano spazio laddove ieri erano contestate o negate. E’ l’ironico destino dell’antiberlusconismo.