venerdì 30 ottobre 2015

BERLUSCONI RILANCIA “ALTRA ITALIA”: “E’ NECESSARIA PER SCONFIGGERE RENZI”


Silvio Berlusconi supera le polemiche, considera capitoli chiusi tutti coloro che sono passati alla corte di Renzi e rilancia il progetto “Altra Italia”. «Il 55% degli aventi diritto non va a votare perché sono delusi sfiduciati e rassegnati. Odiano chi fa politica di mestiere quindi per far cambiare loro idea per recuperare questo consenso dobbiamo affiancare a Forza Italia una fondazione con le migliori personalità che ci sono in Italia unanimemente apprezzate dai cittadini», afferma il Cavaliere partecipando alla direzione di Rivoluzione cristiana, guidata da Gianfranco Rotondi.
Berlusconi contro Renzi: è stato catapultato a Palazzo Chigi
La posta in palio è alta, bisogna disarcionare il governo di centrosinistra. «Noi oggi siamo governati da un signore che con una manovra manipolata, le cosiddette primarie, è riuscito a diventare segretario del Pd e poi si è autocatapultato a Palazzo Chigi», ha aggiunto Berlusconi. «Questo signore che conta sul voto di un italiano su sei non solo governa, ma cambia la legge elettorale secondo la sua utilità e cambia la Costituzione». «Con questa legge elettorale c’è il rischio che si vada a un ballottaggio fra Pd e M5s. Se non interviene qualcosa di nuovo e cioè una crociata per la democrazia che mobiliti tutti gli elettori delusi, rassegnati che ritengono inutile l’esercizio del voto. Sono gli elettori moderati e di buon senso, sono l’Italia del centrodestra». Una battuta anche sul Milan: «Se ho tempo vado io in campo a giocare…».



DOVE FINISCONO I SOLDI DEL CANONE RAI: VERGOGNA



 Varoufakis ha pubblicato punto per punto le diverse apparizioni pubbliche, anche televisive, e i convegni a cui ha partecipato. Risultano così due gruppi di incontri, quello A – oltre venti date sparse in mezza Europa – dove i compensi sono pari a 0 in ogni riga (eccetto i rimborsi spesa) e il gruppo B che “comprende due discorsi/apparizioni per mantenere la mia indipendenza economica da interessi costituiti”. Uno è da 28800 euro per la conferenza annuale Abraaj a Singapore il 21 ottobre con biglietto in business class; l’altro i 24mila euro ricavati da Che tempo che fa da Fabio Fazio.




ELEVATO RISCHIO ESONDAZIONI NEL LAMONE DA SAN MARTINO ALLA GHIARONA


giovedì 29 ottobre 2015

L’EUROPA TRAVOLTA DAI MIGRANTI E PURE L’AUSTRIA ALZA UN MURO


Europa sempre più al collasso: Bruxelles è incapace di far fronte alla crisi. Dalla Siria in arrivo oltre 100mila immigrati. La Slovenia chiede l'intervento dell'esercito. E l'Austria alza una "barriera tecnica" per frenare l'invasione

L'emergenza immigrazione, la paralisi dei governi dell'Unione europea, la sottintesa preoccupazione per la svolta euroscettica in Polonia.



TUTTI I GUAI DI RENZI


Ha anche altri guai, Renzi. Dissensi sulla manovra, dove una parte consistente del Pd lo accusa di essere un facilitatore dell’evasione fiscale, grazie al limite del contante portato a 3000 euro. E la questione Marino, infine… Anzi, no. Non è infine. C’è pure la guerra dei magistrati dichiarata al suo governo, davanti a cui ha alzato le mani mandando al raduno dell’Anm la Boschi come ostaggio. Renzi che fa? Confida nella morbidezza da Coccolino della sua opposizione di sinistra, nel sostegno dei verdiniani che surrogano il frammentarsi di Ncd. Nella voglia di deputati e senatori di far durare il proprio mandato fino alla fine. Ma presumere troppo di sé e della propria fortuna è cinico ma non abbastanza machiavellico: non fa i conti con il cagotto di valentiniana memoria…



LA MANOVRA DEL RAGGIRO: NUOVI DEBITI PER 30 MILIARDI PER I GIOVANI


Analisi nuda e cruda della Legge di Stabilità di Renzi-Padoan che affonda l’Italia in un mare di deficit
UNA LEGGE DI STABILITÀ TUTTA IN DEFICIT, COME NON SI VEDEVA DAI TEMPI DELLA PRIMA REPUBBLICA
PRIMO PUNTO. La Legge di stabilità di Renzi, da 27 miliardi (modello base) o 30 miliardi (“accessoriata”) è tutta in deficit.
1) Non solo sono in deficit le nuove misure che il governo vuole inserire, tutte da discutere in quanto piccole mance per dare poco a tanti: dalla cancellazione della Tasi al rinnovo (si fa per dire) del contratto dei dipendenti pubblici; dal part-time per gli ultra-sessantenni ai super-ammortamenti per le imprese; dalla conferma del bonus 80 euro alla decontribuzione (dimezzata) per le nuove assunzioni. E chi più ne ha più ne metta, per un totale di circa 10-11 miliardi.
2) In deficit è anche, paradosso dei paradossi, la cancellazione delle clausole di salvaguardia che, per il solo anno 2016, hanno un valore di 16-17 miliardi di euro.
Ecco le vere due componenti della manovra di Matteo Renzi: nuove misure (destinate ad avere effetti irrilevanti in termini di crescita del Pil e/o dell’occupazione, perché troppo spezzettate) + sterilizzazione (incredibilmente in deficit) delle clausole di salvaguardia. Ecco come sono composti veramente i 27-30 miliardi della sua Legge di stabilità.




VEDERCI CHIARO SULL’UTILIZZO DEL TEATRO PEDRINI BRISIGHELLA


Vogliamo vederci chiaro sulla riapertura del Teatro Pedrini per un’iniziativa di privati con il patrocinio del comune di Brisighella.
Non perché ci scandalizzi l'utilizzo di spazi pubblici se fosse per iniziative di importanti aziende leader una tantum, ma perché il Teatro Pedrini conosce una situazione d’inagibilità tale da rimanere chiuso (1999) al libero utilizzo da parte dei brisighellesi e degli ospiti e ricordiamo le raccolte firme per la riparazione.
E siccome nessuna messa in sicurezza strutturale ha avuto luogo, il tema ci pare essere quello concernente le ragioni tecniche che hanno reso possibile l'autorizzazione comunale e l’eventuale compenso incassato.
La festa andata in scena nella notte di sabato e domenica “Borgo Indie” è in stridente contrasto.
Sappiamo bene che la struttura che deturpa l'interno del Teatro da decenni, è tutto tranne che sicura. Autorizzarne l'uso fino a tarda notte è, dal nostro punto di vista, un errore che avremmo potuto pagare caro.
Ricordiamo che, al tempo della visita per la raccolta firme voluta dal sindaco Missiroli, l'accesso era consentito solo per gruppi di non più di dieci persone alla volta con casco in testa. Che cosa è cambiato da allora? Ve lo diciamo noi, niente.
La sicurezza degli spazi pubblici deve sempre venire prima di ogni considerazione riguardante l’immagine. Certamente, non abbiamo pubblicamente sollevato il problema l’anno scorso sulla questione dell'utilizzo sempre per la stessa associazione - a nostro modo di vedere improprio – del Teatro Pedrini, oggi ribadiamo le nostre perplessità in linea generale per tale uso e su altri.
L'attenzione spasmodica all'apparenza invece che alla sostanza, vale a dire in questo caso al recupero del Teatro, non può essere l'unica cifra per le scelte di questa giunta, ricordiamoci i vari tentativi andati tutti a vuoto 2014 con il Fai, nel 1999 con Sangiorgi per gruppo tedesco.
Prima di tutto ripetiamo il rispetto delle norme e delle regole, lo ricordiamo a chi di competenza a tutti i livelli, per non continuare a farci prendere in giro.
Vincenzo Galassini consigliere provincia di Ravenna Forza Italia.

martedì 27 ottobre 2015

CONTROLLI ANTIDROGA A FAENZA, DENUNCE E SEGNALAZIONI NEI PARCHI E NELLE SCUOLE…..OCCHIO AI FIGLI MINORENNI



LEGGE STABILITA’: RENZI AUMENTA TASSE, PAGHEREMO CARO, PAGHEREMO TUTTO


Adesso bisogna leggere bene la legge di stabilità. Sono passati 10 giorni, 10 giorni di un grande imbroglio di Renzi, perché lui in tutte le televisioni, in tutte le interviste, in tutti i giornali ha dato gli elementi positivi: ‘tagliamo le tasse, tagliamo le tasse, tagliamo le tasse’. Da una prima analisi si vede che non è vero, perché le tasse non le taglia ma le aumenta. Si può vedere tranquillamente che la pressione fiscale aumenterà anche nel 2016 e certamente nel 2017. Pagheremo caro, pagheremo tutto, pagheremo questo imbroglio di Renzi nei prossimi mesi e nei prossimi anni”.
“Lui con le sue chiacchiere mette la polvere sotto il tappeto. Ma ne vedremo anche delle altre: i ticket che aumenteranno, le tasse locali, comunali aumenteranno, le tasse regionali aumenteranno. La partita di giro e di raggiro, con una mano fa finta di togliere e con l’altra mette le tasse, come ha fatto con gli 80 euro. Gli italiani hanno già avuto questa esperienza, Renzi la sta ampliando. Per cui adesso, col passaggio al Senato, verranno fuori tutti i micro e macro imbrogli che finora ha nascosto perché la legge non era disponibile. Lui ha avuto buon gioco a raccontare la sua storia salvo non mettere nelle condizioni l’opinione pubblica di verificare la sua storia. Questo noi l’abbiamo denunciato al Capo dello Stato, ma Mattarella ha firmato: ne prendiamo amaramente atto”.  RENATO BRUNETTA

LE RENZATE HANNO LE GAMBE CORTE - ALTRO CHE TAGLIO DELLA PRESSIONE FISCALE, LA MANOVRA VARATA DAL GOVERNO CONTIENE UNA STANGATA DA 54 MILIARDI DI EURO PER I CONTRIBUENTI - TRA IL 2017 E IL 2019 AGGRAVI SU BENZINA E IVA CHE SALIRA' FINO AL 25%

Dal 2017 scattano gli aumenti di accise sulla benzina e di Iva (dal 10 al 13 per cento l’aliquota agevolata e dal 22 al 25 per cento quella ordinaria): aumenti che comportano 15,1 miliardi di versamenti in più al fisco nel 2017 e 19,5 miliardi in più sia per il 2018 sia per il 2019...





MALPEZZI E LE MONETE D’ORO DEGLI AFFITTI COMUNALI: PARTE SECONDA (E FINALE)


Sia consentita un’ultima replica al Sindaco Malpezzi per quanto riguarda la sua piccata risposta comparsa sui quotidiani locali, su tre punti fondamentali.
1)Il palazzo ex-Baliatico e il Palazzo delle Esposizioni hanno problemi strutturali e funzionali simili, per quando riguarda la loro eventuale destinazione a sede di uffici comunali, per cui non si comprende come l’ASP Prendersi Cura indichi ufficialmente una spesa di ristrutturazione di €/mq. 800= mentre Malpezzi ne spenderebbe ben €/mq. 1.800=. Ovviamente uno dei due enti sta dicendo una bugia: dato che l’ASP non può imporre tasse a piacimento ai faentini, è più probabile che sia questo ente a dire la verità, per cui inviterei Malpezzi a guardarsi bene dallo sparare cifre avventate (e presumibilmente gonfiate per avere il contributo statale) che stridono fortemente con la realtà. Altrimenti può stanziare una piccola somma e saremo lieti di indicargli un tecnico in grado di fare i conti reali e non gonfiati. Inoltre invito i faentini a fare attenzione al futuro destino del Palazzo delle Esposizioni, perché il preventivo di spesa così gonfiato (€/mq. 1.800=), servirà tra pochi anni a Malpezzi per giustificare la sua messa in vendita a privati (già ci siamo dimenticati della proposta indecente dello scambio tra la vendita del palazzo ex Manfredi e la ristrutturazione del palazzo del Podestà?).
2)Che il trasferimento degli uffici comunali in affitto presso l’ASP e presso Faventia Sales (€ 230.000= per anno), anziché presso il Palazzo delle Esposizioni (€ 108.000= per anno), porti “benefici … funzionali e di valorizzazione immobiliare a vantaggio della città” proprio non riusciamo a capirlo: a noi pare che la “valorizzazione immobiliare” sia a tutto vantaggio dei rispettivi proprietari. D’altra parte è noto che Malpezzi vuole trasferire nei Salesiani anche la Scuola di Musica Sarti, pagando un altro affitto, mentre oggi la scuola è sita in un fabbricato comunale ove (ovviamente) non paga nulla. Quindi Pinocchio (cioè i faentini) continuerà ad essere preso per il naso e a pagare più del dovuto.
3)Quanto al rischio di vendita dei fabbricati una volta locati dal Comune, che sarebbero secondo Malpezzi “pericoli del tutto inesistenti e fantasiosi”, vorrei ricordare che l’ASP Prendersi Cura nei prossimi anni verrà fusa in una unica ASP provinciale, se non addirittura dell’Area Vasta Romagna, secondo gli indirizzi della Regione e seguendo lo schema della sanità, per cui tra qualche anno un nuovo direttore generale, non più espressione della politica faentina, potrà tranquillamente vendere gli immobili non strumentali. Per quanto riguarda Faventia Sales ricordo che negli ultimi 5 anni ha già venduto due fabbricati del complesso Salesiani (l’ex casa delle suore e gli uffici al primo piano), per sistemare l’equilibrio “instabile” del suo bilancio e che, data la persistenza di tale “instabilità”, nulla vieta che possa fare altrettanto in futuro, tanto più (repetita iuvant) che il 54% delle azioni è di proprietà di enti privati, per cui il Comune non avrebbe la forza giuridica di bloccare alcuna vendita.
A meno che Malpezzi non voglia vendere anche Faventia Sales e/o il complesso dei  Salesiani al Conami: potrebbe essere una soluzione interessante di questi tempi.


MEMORIA CORTA: ULTIME PAROLE FAMOSE (1999) SUL TEATRO PEDRIN


lunedì 26 ottobre 2015

STEFANO FOSCHINI, PER LAVORO IN BRIANZA, HA INCONTRATO IL PRESIDENTE BERLUSCONI. FORTUNATO!


Stefano Foschini, consigliere comunale a Cotignola,  sabato in Brianza  a pranzo  con amici al ristorante..Da Passone  con amici ha incontrato e parlato con..il Presidente Berlusconi.
 Grande invidia da parte degli amici e consiglieri di Forza Italia della Provincia di Ravenna.



PRESENTATO AGLI INFANTINI CAFE’ DI FAENZA “PIANO B” IL ROMANZO DI RAFFAELLA RIDOLFI E GIANNA BOTTI


Dopo la riuscitissima e simpatica presentazione agli Infantini Cafè del Romanzo di Gianna Botti e Raffaella Ridolfi condotta dal giornalista Francesco Donati, qualcuno ha affermato che a Faenza Forza Italia ha un Piano B. Si tratta invece semplicemente di un romanzo anzi di un Giallo Mediterraneo scritto a quattro mani, le quattro mani scrivono come fossero una, da Gianna e Raffaella. Piano B –dove B, sta per Berlusconi. racconta in maniera verosimile molti intrighi internazionali, molte cose che scottano e coinvolgono da subito il lettore. Intreccio dai ritmi social, tutto giocato sul filo invisibile delle trame digitali di email e sms, scritto col linguaggio diretto che a queste modalità relazionali appartiene. Messaggini e posta elettronica sono i canali quasi esclusivi di una narrazione che si dipana come in una pellicola cinematografica a raccontare una storia di spionaggio. Le autrici non hanno la presunzione di stabilire una verità, pur raccontando sottotraccia moltissime verità certificate sul “complotto”, ma di suscitare dubbi e provocare riflessioni e dibattiti.
Anche a Faenza il libro può essere acquistato alla Libreria Rusconi Corso Aurelio Saffi 19 ed alla cartolibreria delle “cartolibreria delle sorelle Resta “ di Antonio caroli Corso Mazzini, 12


ANALISI SUL TURISMO



UNITI SI VINCE


La strategia di Renzi, che oggi si esprime con Veltroni e Casini, è chiara: occupare il centro, e giocarsela con Grillo emarginando a destra l'alleanza di Forza Italia e Lega, augurandosi che sia a guida lepenista e perciò perdente. La manifestazione dell'8 novembre a Bologna e le scelte di Forza Italia. Auguriamo successo, ma non ci andiamo. Per una questione di metodo, e soprattutto perché con la Lega e Fratelli d'Italia vogliamo vincere subito e nel 2018: con i due polmoni di centro e di destra e con il surplus magnifico del petalo color fucsia, quello del civismo nazionale, che è moderato per sua natura, come dimostrano i casi di Venezia e della Liguria. Intanto coordiniamoci nell'opposizione parlamentare alla manovra.



OCCUPIAMOCI ADESSO DEL FUTURO. CON LUNGIMIRANZA BERLUSCONIANA


La fotografia di questi giorni mostra un'Italia dove a politiche economiche fallimentari si somma una debolezza internazionale assoluta, con la conseguenza di un'immigrazione senza rete e un problema di sicurezza percepito paurosamente dalla gente comune. Il rischio che questo stato di cose si cronicizzi, con una progressione del peggio, è reale.
Oltre che dell'oggi, il pensiero politico lungimirante si cura del futuro. Questo ci insegnano questi vent'anni di guida berlusconiana. Insomma. La situazione drammatica del Paese ci chiede di attrezzarci per una strategia non teorica ma operativa che trascini fuori l'Italia dal pericolo di un renzismo o, in alternativa, di un grillismo. Dobbiamo essere pronti subito, per costruire un centrodestra unito e vincente per le elezioni prossime politiche che, presumibilmente, verranno nel 2018.


LA SINISTRA NON ESISTE BERLUSCONI ORA RIEMPIA IL VUOTO LIBERALE


La sinistra di governo non sa fare di meglio della cattiva imitazione di un governo di destra
Con una sinistra di governo che non sa fare di meglio della cattiva imitazione di un governo di destra e che, dopo la scomparsa del comunismo internazionale e la dissoluzione dell'Unione sovietica, è alla ricerca di un'identità culturale alternativa e sostituiva del marxismo-leninismo e di un ubi consistam per catturare l'elettorato moderato, si è aperto uno spazio per il berlusconismo.
La sinistra la smetta, con Renzi, di promettere riforme, compresa la riduzione della pressione fiscale, che poi non fa. Le faccia sul serio queste benedette riforme! Sul fronte berlusconiano, ci sarebbe ugualmente bisogno di una forte cultura liberale che individuasse e proponesse «una certa idea dell'Italia» contraria allo statalismo e al dirigismo egemoni e capace di inserire il nostro Paese fra quelli capitalisti e di mercato dell'Occidente. A destra, la concentrazione della leadership in una sola persona, invocata a ogni elezione per vincerla, e l'esclusione degli intellettuali che, nel 1994, avevano aderito a Forza Italia e individuato in Berlusconi il proprio leader, ha svuotato il berlusconismo (ora sostituito, trasformisticamente da sinistra col renzismo) eliminando ogni ipotesi di alternativa liberale. Così il sistema politico si è ridotto a una perenne vigilia elettorale priva anche solo di una parvenza di cultura degna di un Paese occidentale.
Dalla tv e dalla lettura dei giornali, l'Italia appare senza uno straccio di proposta alternativa a quella della sinistra orfana dal Partito comunista. È l'effetto della crisi culturale in cui è piombata l'Italia, la cui scuola programmaticamente dominata da reduci ex comunisti, non ancora definitivamente postcomunisti, non ha prodotto una credibile classe dirigente. Il Pci, entrato in crisi con la dissoluzione dell'Urss e la scomparsa del comunismo internazionale, ha generato una classe dirigente priva di una decente identità che non sia il rimpianto dello Stato guida da imitare.

SANREMO, ASSENTEISMO AL COMUNE 35 ARRESTI, 195 PERSONE INDAGATE. LO SCANDALO E’ DI AVER INDAGATO DUE ANNI PER CAPIRLO


Invece di andare a lavorare si faceva timbrare il cartellino da un collega compiacente e andava in canoa, vantando la propria performance sui social e segnando anche lo straordinario.
È uno degli esempi accertati dalla Guardia di finanza di Sanremo che hanno lavorato all’operazione Stachanov, portando alla luce un sistema di assenteismo diffuso in Comune.
Il vero scandalo è quello di aver impiegato due anni per capire che 200 persone su 500 non lavorava.
Adesso devono solo licenziare in blocco tutti quei delinquenti, perchè se se la cavano con dei richiami e qualche multa allora vuol dire premiare chi truffa lo Stato e i giudici devono fare giustizia applicando le leggi prima che il popolo si faccia giustizia da solo.



sabato 24 ottobre 2015

EDILIZIA A FAENZA UN FALLIMENTO


LAVORI SULLE STRADE DI CASTELBOLOGNESE, LISTA CAMBIAMO INSIEME: “ASFALTATI ANCHE I CITTADINI


In questi giorni a Castel bolognese sono iniziati i lavori di riasfaltature e ripristino di alcune strade comunali per una spesa complessiva di 200 mila euro. La Lista Cambiamo Insieme attacca l'amministrazione comunale sul come sono stati reperiti tali fondi. Borghesi portavoce della lista e Minardi, capogruppo, affermano: "Ben prima che immediatamente, i nostri valenti amministratori si sono prodigati per annunciare l'avvio dei lavori con l’intenzione di dimostrare che, finalmente, dopo anni qualcosa viene fatto. Alcune buche nelle strade erano talmente di vecchia data da destare l’interesse della sovrintendenza alle antichità".

"Finalmente una buona notizia da Castel Bolognese? Due! Infatti oltre che le strade vengono asfaltati anche i castellani! Questa è la notizia vera - ironizzano i due esponenti di Cambiamo Insieme.-  In Consiglio Comunale il Vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Luca Della Godenza dichiarò: “dobbiamo aumentare l'irpef comunale per recuperare 200 mila euro da destinare alla manutenzione delle strade”. Il Sindaco, che non conosce l’antica saggezza cinese, si unì al suo Vice attestando che l’aumento era esiguo, e non avrebbe influito sulle famiglie.   I nostri amministratori non sanno che a forza di caricarlo, l’asino stramazza al suolo da qui la locuzione “e qui casca l’asino”. E l’asino che prima cascava per le buche nelle strade, ora stramazza per il carico fiscale. Di fronte alla crisi che attanaglia singoli e famiglie deboli la risposta dell’Amministrazione PD e SEL è aumentare le tasse.
Insomma cari castellani oltre che asfaltare le strade hanno asfaltato anche Voi. Intanto nelle casse comunali, sappiatelo, arrugginiscono Due milioni di Euro, è facile rispettare i patti di stabilità sulla pelle dei cittadini!  La nostra lista vigilerà sulle scelte dell’Amministrazione, e continuerà a informarne la cittadinanza, vista la reticenza con cui l’Amministrazione rende pubbliche le proprie decisioni".

PENSAVO FOSSE BRAVA, INVECE ERA UN CALESSE

La promessa di Renzi di ridurre la pressione fiscale è una bugia, un imbroglio, un falso in atto pubblico
PRESSIONE FISCALE ITALIA 2000-2014

Dal grafico emerge che:
• durante il primo governo Berlusconi la pressione fiscale ha toccato il suo picco più basso, pari al 39,1% nel 2005

LA RIFORMA FANTASMA

 Renzi bugiardo professionista, promette e non mantiene per metodo, e non fornisce ancora il testo della Legge di Stabilità. La manovra, come emerge dalle carte spedite a Bruxelles, batte un nuovo record: è restrittiva ed è pure in deficit. Aumenta le tasse, e Renzi mente. Giavazzi e Alesina sul Corriere ci danno ragione . Sono passati sette giorni dalla scadenza dei termini previsti dal semestre europeo per l’invio della Legge di Stabilità a Bruxelles, ma il testo della manovra non è stato ancora consegnato né al Parlamento né al Quirinale. La cosa, purtroppo, non sorprende più. Non è una novità per questo governo approvare provvedimenti senza avere un testo definitivo da far analizzare alle Camere, anzi. Può essere quasi considerato un vero e proprio modus operandi.
Le divisioni che abbiamo visto sui giornali, il dibattito all’interno del Pd e della maggioranza, ed i proclami del presidente del Consiglio sono, pertanto, fondati sul nulla, su anticipazioni che da un momento all’altro possono essere smentite con un sorriso spudorato del Premier, come è avvenuto con l’Imu e la Tasi sulle case di lusso e sui castelli.
Condotta inammissibile, che non fa altro che alimentare una serie di dubbi. Per dirla in maniera andreottiana, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
Per questo, che nessuno se ne abbia a male, chiediamo al Mef tutto il carteggio con l’Europa (tabelle comprese) da poter confrontare con quanto verrà consegnato (speriamo presto) alle Camere. Giusto per essere sicuri che non ci siano omissioni/discrepanze tra le due versioni.
Siamo seriamente preoccupati per l’irresponsabilità con cui il presidente Renzi gestisce i conti pubblici italiani. Il governo ha presentato una manovra tutta in deficit per 27-30 miliardi di euro. Soldi che il Premier intende far pagare ai nostri figli.

giovedì 22 ottobre 2015

IL NUOVO AEREO DI MATTEO RENZI, UN AIRBUS 340-500 DI ETIHAD


È l'”Air Force One” italiano, il nuovo aereo voluto da Matteo Renzi per l’ammiraglia di Repubblica italiana. Si tratta di un Airbus 340-500 (preso a leasing da Ethiad) con la scritta “Repubblica Italiana” e una bandiera tricolore che corre lungo la coda del velivolo.
L’aereo sostituirà l’Airbus 319 attualmente in uso. Il mezzo, una volta in Italia, verrà immatricolato con la registrazione italiana: al momento, infatti, c’è ancora la matricola degli Emirati, A6-EHA.
Secondo fonti non confermate, l’equipaggio a bordo dell’Airbus inizialmente sarà arabo, perché il personale del 31° stormo sta finendo l’addestramento necessario.
Con il nuovo aereo il premier effettuerà quasi sicuramente il suo viaggio istituzionale in Cile, Perù, Colombia e Cuba, accompagnato da decine di giornalisti e imprenditori italiani.




VERSO MADRID CONTRO IL CAOS PER LA PACE


Berlusconi torna in campo da leader europeo. Contro il caos internazionale. La nostra riscossa è per il ritorno dell’Italia al centro del mondo. Contro il dilettantismo presuntuoso di Renzi & Co. La magnanimità del nostro leader che incontra la Merkel.
La presenza di Silvio Berlusconi a Madrid per il congresso del Partito popolare europeo sarà l'occasione per definire il peso che il Presidente ha acquisito nel corso di questi anni nei consessi internazionali. Non a caso la scelta di incentrare il proprio discorso su questioni fondamentali quali l`immigrazione, la sicurezza e il ruolo dell`Unione europea rappresenta un momento decisivo per il suo ritorno in campo europeo. La riscossa passa anche dall'Europa, dalla centralità della sua figura nella grande famiglia dei popolari del Vecchio Continente, partendo proprio da un bilaterale con la cancelliera Angela Merkel. Sta proprio qui la differenza tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Il primo fa sempre gli interessi dell'Italia, il secondo fa sempre in Italia e anche fuori i propri interessi.

 



CAOS MANOVRA


Sono passati sei giorni dalla scadenza dei termini previsti dal semestre europeo per l’invio della Legge di Stabilità a Bruxelles, ma il testo della manovra non è ancora arrivato in Parlamento. Ennesimo impegno non mantenuto da Matteo Renzi. Per dirla in maniera andreottiana, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Per questo, che nessuno se ne abbia a male, chiediamo al Mef tutto il carteggio con l’Europa (tabelle comprese) da poter confrontare con quanto verrà consegnato (speriamo presto) alle Camere. Giusto per essere sicuri che non ci siano omissioni/discrepanze tra le due versioni.
I rumors non sono rassicuranti… – Per adesso, i rumors e le bozze che il governo fa girare non sono per niente rassicuranti. Infrange le regole Renzi, aumenta il deficit e aumenta il debito pubblico, il tutto incurante della congiuntura internazionale instabile e che volge al peggio. Altro che riduzione delle tasse, altro che segno più, altro che risanamento, altro che crescita, altro che fiducia. Renzi sta preparando il terreno per una nuova, grave e gravosa stretta di bilancio, che ci arriverà tra capo e collo tra il 2017 e il 2018. E saranno guai.




mercoledì 21 ottobre 2015

VENERDI A FAENZA: PRESENTAZIONE LIBRO "PIANO B" INFANTINI CAFE'.


TIZIANO CERICOLA:” MALPEZZI E LE MONETE D’ORO DEGLI AFFITTI COMUNALI”.


Recentemente il Sindaco Malpezzi con l’Assessore al Bilancio e Lavori Pubblici Zivieri (nuova versione del duo del “Gatto&Volpe” di collodiana memoria), hanno trionfalmente annunciato che taglieranno i costi per affitti passivi degli uffici comunali, riportandoli anche in centro storico: insomma due piccioni con una fava.
Si tratta dello spostamento dei Servizi Sociali (compresa la Ludoteca ora sita nel Palazzo delle Esposizioni), che andranno presso i Salesiani di proprietà di Faventia Sales spa (circa mq. 1.500= per un canone annuo di € 150.000=) e della Polizia Municipale, che andrà nell’ex Baliatico di proprietà dell’ASP Prendersi Cura (circa mq. 1.000= per un canone annuo di € 80.000=); viene quindi prevista una spesa totale di € 230.000= annuali (per mq. 2.500= totali) a fronte del canone complessivo di € 328.860= dovuto alla Curia per gli spazi presso il Seminario Vescovile (che però erano di circa mq. 3.200= perché c’erano anche altri uffici). Valutando la questione si nota però che l’ineffabile coppia del “Gatto&Volpe” hanno detto a “Pinocchio” (cioè ai faentini) solo una parte della notizia, tacendo la parte più gustosa.
C’era e c’è ancora una soluzione più giusta per questi uffici comunali, che riduce ulteriormente la spesa annuale e, soprattutto, non porta lucro ai nuovi proprietari dei fabbricati in esame, a danno solo dei faentini.
La soluzione è quella di spostare i Servizi Sociali e la Polizia Municipale presso l’ormai abbandonato Palazzo delle Esposizioni in corso Mazzini: si tratta di un immobile di proprietà comunale, abbastanza vasto per contenere entrambi i servizi, senza necessità di spostare la Ludoteca (che sta bene dove sta), dotato di un grande parcheggio interno per le auto della P.M.. Considerando che l’ASP Prendersi Cura ha dichiarato che la ristrutturazione dell’ex Baliatico costerà circa € 800/mq., possiamo usare la stessa cifra per i lavori di sistemazione del Palazzo delle Esposizioni (più o meno sono nelle stese condizioni), che moltiplicati per mq. 2.220= (la Ludoteca non viene toccata e sono circa mq. 280= in meno da sistemare) comporta una spesa totale di € 1.776.000=, che può tranquillamente essere coperta

MATTEO DEL GRILLO


 Eugenio Scalfari gli dedica i versi resi famosi da Alberto Sordi. <Ma la sinistra, la vera essenza della sinistra, qual è? Non voglio ripetermi, ma i valori principali della sinistra autentica e di tutti i tempi sono quelli dell'eguaglianza, della libertà e della dignità. Il resto è trasformismo, privilegi, clientele, malaffare. Oppure autoritarismo se non addirittura dittatura: uno comanda, gli altri obbediscono. In un vecchio film interpretato da Alberto Sordi e intitolato “Il marchese del Grillo”, Sordi recita un sonetto orecchiando il poeta romanesco che nei suoi versi principali suona così: "Io so io e voi nun sete un c... /sori vassalli buggeroni/ e zitto. / Io fo dritto lo storto e storto er dritto/ e la terra e la vita io ve l'affitto". Mi pare che si attaglia perfettamente al trasformismo italiano quando diventa autoritario>.
ZELO DA ZERBINOTTO – In coda a Matteo del Grillo, rinunciando a qualsiasi coerenza di pensiero, alla dignità delle proprie idee, senza dare spiegazione dei propri mutamenti di sguardo sulla realtà, vediamo con spavento persone che hanno subito una specie di incantesimo di servilismo senile. Una vita di studi, dure battaglie per difendere posizioni magari criticabili, ma assunte grazie a quella che Hegel chiamava “la fatica del concetto”. Ed ecco, basta una parolina del Grillo (“Io so io e voi nun sete
un c... / sori vassalli buggeroni/ e zitto”) e un professore come Pier Carlo Padoan si rifodera l'anima, e lo proclama pure. A novembre del 2014 Padoan, durante un question time alla Camera, dove non si deve mentire, né si può smentire, disse: «La scelta di limitare la circolazione del contante e di procedere a un progressivo abbassamento della soglia è motivata dall`esigenza di fare emergere le economie sommerse», onde «aumentare la tracciabilità delle movimentazioni finanziarie per contrastare il riciclaggio, l`evasione e l`elusione fiscale». Ieri camminando sul soffitto delle sue convinzioni ha proclamato: «C'è chi dice che aumentando il contante aumenta l`evasione: non è vero». Il Grillo non chiedeva tanto. Gli bastava che uno stesse “zitto”. Zelo da zerbinotto. Ci vergogniamo per lui.

lunedì 19 ottobre 2015

CALO DEGLI ARRIVI E PRESENZE A BRISIGHELLA, FAENZA, RIOLO TERME. IN CRESCITA A CASOLA VALSENIO

CORRIERE DI ROMAGNA di RICCARDO ISOLA  FAENZA.
Un mese di agosto dal segno rosso per il turismo della Romagna faentina. Dopo sette mesi di  trend positivo, arriva quindi il primo  generale stop. I dati di agosto, salvo Casola Valsenio, registrano un  calo generalizzato a Brisighella, a Faenza e a Rido Terme.  Il totale nei comuni del  comprensorio la riduzione degli arrivi rispetto ad un  anno fa è del 14,4'n: erano  9.548, sono stati quest'anno  8.174. Stessa considerazione  la si può fare sulla comparazione negli otto mesi. Qui  però la riduzione è di appena lo 0,l0. Gli arrivi erano 54.403, sono stati 53.365. Ravenna anch'essa. In questo agosto un brusco stop si registra negli arrivi: -35,7%. Negli otto mesi  siamo a -4,5%. Stesso discorso sul versante delle presenze.
A maggio Riolo  Terme registra un -11,5%  rispetto all'agosto 2014.  Dato che si inverte per il  saldo nel periodo gennaio-agosto. La città collinare segna, infatti, un  +15,3% con 45.806 arrivi contro i 39.738 di dodici  mesi fa.
Anche Brisighella ottiene un netto segno meno sugli arrivi mensili (-9,4%)  che s'inverte invece a bilancio degli otto  mesi registrando un 1,5%. Le presenze del borgo medievale collina re crollano, ad agosto, del  31,8% (erano 8.987 nel  2014 sono state di .130) e  scendono del 9,7% negli otto mesi (erano 25.062 sono state 22.622).
Infine Casola Valsenio registra una buona performance turistica nel  mese di agosto. II paese  delle erbe e dei frutti-dimenticati nel singolo mese cresce del 71,6% che diventa un buon +5,2% negli  otto mesi. Anche se  con numeri quantitativi  inferiori rispetto alle altre realtà faentine. Casola  Valsenio segna una crescita anche sugli arrivi.  Questi, ad agosto, sono  stati il 65,6% in più rispetto allo stesso mese del 2014. Da gennaio ad agosto il saldo comparato  porta invece ad una decrescita del 3,6% rispetto allo stesso periodo del  2014.
L'area collinare,  composta da Brisighella,  Casola Valsenio e Riolo  Terme, ottiene così un bilancio eterogeneo. Da  gennaio ad agosto, rispetto aUo stesso periodo dello scorso anno. il comprensorio collinare dimostra come gli arrivi sono  diminuiti dell’ l,4% (erano 20.373 sono 20.087)  mentre le presenze crescono del 5,3% (70.534 di quest'anno contra le  66.985 del 2014).
Stessa sorte a bilancio  per le presenze. Nel mese  di agosto la Romagna  faentina registra un -12,9% con 26.853 soggiorni rispetto ai 30.821 di un  anno fa. Rimane invece  positivo il consultivo degli otto mesi con 155.602  presenze contro le 149.837  di un anno fa (+3,8%).  Per quanta riguarda i  singoli comuni a vocazione turistica, Faenza perde quasi 1'11% degli arrivi rispetto al mese dello  scorso anno (erano 5.250  sono stati 4.689).  Segno inverso per il  consultivo sugli otto mesi. Da gennaio ad agostc  Faenza registra comunque un +1,2% rispetto allo scorso anno (32.734 contro i 32.352 del 2014). Sul versante delle presenze i dati per il capoluogo manfredo confermare il segno rosso. Il confronto mensile fa registrare 'una perdita di presenza;dell'l,8% mentre il sale  da gennaio ad agosto rimane positivo con il 3  in più (erano 81.452 solo  83.940). Riolo Terme  a.  

LEGGI ARTICOLO

FORZA ITALIA IN ASCESA

Certe idee sono nell’aria. Ma è bello ritrovarsele confermate da numeri estratti dal corpo vivo della società, per di più proprio da chi – come il quotidiano di Ezio Mauro – ci dà costantemente per morti e frantumati. Il sondaggio di Demos pubblicato ieri da Repubblica fissa sulla carta un punto: Forza Italia è in ascesa

Renzi sta facendo perdere consensi al Partito democratico, mentre fa aumentare i propri. Un destabilizzatore che inghiotte quel che gli serve al momento

sabato 17 ottobre 2015

CAMPO VIRTUS: SI AMPLIERA’ DAVVERO?



MANOVRA, RENZI:” GIU’ LE TASSE”. MA RESTA IL GIALLO DELLE COPERTURE BERLUSCONI BOCCIA RENZI: “MI COPIA MA SBAGLIANDO”


Il Cav si rivolge a Renzi sull'Imu: "Lo ringrazio, se io due volte al giorno sono nel giusto, lui in un anno la prima cosa giusta che dice è che toglie la tassa sulla casa"
"Sono felice mi sembra di essere tempi della scuola mi copiano tutti, ha copiato il ponte sullo Stretto e i limiti al contate. Copia sempre un pò male, per il ponte parla solo dei treni. Dobbiamo essere felici se toglie la tassa sulla casa che è una cosa sacra". Lo afferma Silvio Berlusconi alla conferenza regionale degli amministratori locali. Poi il Cav si rivolge a Renzi sull'Imu: "Lo ringrazio, se io due volte al giorno sono nel giusto, lui in un anno la prima cosa giusta che dice è che toglie la tassa sulla casa". E ancora: "Mi fa molto piacere, Renzi ha detto che dico 700 cose giuste all’anno, fa piacere un riconoscimento che viene da un avversario. Ho sentito che stamattina a una radio Renzi ha detto che sono come un orologio rotto, due volte al giorno segno l’ora giusta. Lo ringrazio, io almeno due ore al giorno segno l’ora giusta, lui in un anno ha fatto una sola cosa giusta, togliere la tassa sulla casa". A questo punto il Cav. entra nel merito della legge di stabilità. "Come dice bene Renato Brunetta, non è una partita di giro, ma di raggiro, come è avvenuto già sugli 80 euro". Insomma Berlusconi punta il dito contro i provvedimenti adottati da Renzi in Consiglio dei Ministri. Una manovra quella variata dal premier che di fatto, per il momento, non ha le coperture. E di fatto a Bruxelles sono già pronti a smontare la manovra pezzo per pezzo.
Il premier rottama le slide e sponsorizza la legge di Stabilità in 25 tweet: "Per la prima volta le tasse vanno giù". Ma è un bluff: abolisce le imposte sulla casa, ma rimanda di un anno i tagli per le imprese. Rimanda la flessibilità sulle pensioni e infila il canone Rai nella bolletta elettrica
I numeri annunciati dal premier in conferenza stampa sono tutti da verificare. A chi glielo chiede lui si fionda a rassicurare: "Avete sempre questa preoccupazione. State tranquilli. Le coperture ci sono tutte". In realtà, la metà delle coperture sarà garantita da una maggiore flessibilità del rapporto deficit/Pil che, comunque, dovrà ottenere il via libera dall’Unione europea. Il Consiglio dei ministri ha, infatti, varato una manovra che vale poco meno di 27 miliardi nella versione base, cioè senza lo 0,2% di spazio di patto in più per la clausola migranti, e 30 miliardi nella versione "accessoriata". Eppure, oltre ai 5 miliardi di euro racimolati dalla spending review, Padoan non spiega come coprirà tutti gli interventi. Di questi almeno la metà (13,4 miliardi circa) sarà in deficit sfruttando la maggiore flessibilità che Bruxelles dovrebbe accordarci. "Dei 10 miliardi di euro preventivati, solo 5 sono stati confermati - tuona la Cgia di Mestre - la manovra non ha prodotto i risultati sperati". A partire dalle misure sulle pensioni: no tax area per i pensionati, opzione donna, settima salvaguardia per gli esodati e part time per chi è vicino all’età di uscita dal lavoro. Al momento non c’è la flessibilità in uscita. "Vogliamo evitare - spiega Renzi - interventi che alla lunga si dimostrino per alcuni aspetti complicati".

INTRIGO INTERNAZIONALE

Senza verità, niente libertà. La sospensione della democrazia perdura come effetto del golpe del 2011. Se non si riconosce la natura dei fatti che portarono alla caduta del governo legittimo, e il passaggio ad altri tre premier senza riscontro di voto popolare, l’organismo democratico marcisce. E l’Italia sarà sempre alla mercé di poteri esterni alla sovranità popolare. Non pretendiamo sia accettata una verità confezionata. Proponiamo al Presidente emerito di convincere Renzi a istituire una Commissione di inchiesta parlamentare per cercare insieme la risposta a troppe domande inevase’ vero, abbiamo un’ossessione. Non è una patologia, come in una sorta di confessione dell’odio ideologico e di classe ha scritto di suo pugno il senatore Giorgio Napolitanoa proposito di Silvio Berlusconi. Certo, trattasi di ossessione per la verità. E capiamo che un vecchio bolscevico – absit iniuria verbis – come il Presidente emerito della Repubblica ed ex aedo dei carri armati sovietici su Budapest, la consideri una specie di peste. Non ci possiamo fare niente. Uno ce l’ha o non ce l’ha.

RENZI REGALA ALLE BANCHE IL MONOPOLIO DEL MERCATO IMMOBILIARE


Matteo Renzi ha presentato il ddl concorrenza, descrivendolo come una misura per ridurre i privilegi del mondo delle lobby. Il ddl concorrenza è in realtà un regalo a Intesa e Unicredit. Che si stanno espandendo sempre più nel mercato immobiliare eliminando le tutele per i cittadini.
Le banche potranno creare un monopolio, occupandosi di tutto: compravendita, mutuo, e pure assicurazione. Il problema per i cittadini non sono i notai o le loro funzioni, ma le esorbitanti tasse di registro e sugli immobili che devono riscuotere per conto dello Stato. E’ riducendo quelle, e non regalando un mercato alle banche, che si incentiva l’iniziativa privata.

RIORDINO ISTITUZIONALE, 3 MILIONI DI DALLA REGIONE EURO PER LA PROVINCIA DI RAVENNA. ORA PAGA LA REGIONE



Al via i primi finanziamenti alle Province e alla Città metropolitana di Bologna invece del Governo paga la Regione……….
Oltre 31 milioni alle Province e alla Città metropolitana di Bologna per garantire la continuità dei servizi legati ai compiti delegati, in attesa dell’attuazione del processo di riordino istituzionale. La Giunta regionale ha approvato la delibera che stanzia la prima tranche delle risorse previste per il 2015. “Con questo atto diamo ‘respiro finanziario’ alle Province in questa fase di prima attuazione della legge di riordino - sottolinea l’assessore regionale al Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti - e diamo concretezza all’impegno assunto d’intesa con gli Enti territoriali, per garantire i servizi e la continuità dell’attività amministrativa”.
I fondi regionali sono ripartiti tra gli Enti interessati. Nel dettaglio alla Città metropolitana di Bologna sono destinati 4,90 milioni di euro; a Piacenza 2,96 milioni; a Parma 3,23 milioni; a Reggio Emilia 3,47 milioni; a Modena 4,04 milioni; a Ferrara 3,29 milioni; a Ravenna 3,44 milioni; a Forlì-Cesena 3,49 milioni e a Rimini 2,34 milioni.

IUS SOLI, I DUBBI DI ANCARANI FORZA ITALIA


Introdurre nel nostro ordinamento il principio dello IUS Soli – temperato o pieno poco importa – è consegnare il nostro paese, già provatissimo da migrazioni epocali di cui siamo protagonisti nostro malgrado, a meta ancor più ambita". Avremmo volentieri fatto a meno di intervenire su un argomento di competenza parlamentare, che investe fortemente i consiglieri comunali nei suoi esiti ma ovviamente senza consegnare loro alcuna leva per decidere. Dunque vorremmo tacere. Se non fosse che da due giorni le cronache locali sono investite di sperticate lodi al provvedimento sulla cittadinanza, appena licenziato da una delle due Camere (e dunque per fortuna non ancora divenuta legge!) senza che compaia alcun controcanto. La facciamo breve. Introdurre nel nostro ordinamento il principio dello IUS Soli – temperato o pieno poco importa – è consegnare il nostro paese, già provatissimo da migrazioni epocali di cui siamo protagonisti nostro malgrado, a meta ancor più ambita di cosiddetti migranti che pensano di trovare fortuna (e cittadinanza!) in Italia. Insomma: se oggi come non mancano di ricordare molti buonisti nostrani, l’Italia è solo una meta di transito, introducendo lo IUS SOLI sarà piuttosto una meta per una migrazione calcolata con prospettiva di stabilità per chi raggiunge il nostro paese. Quella licenziata alla Camera si può infatti definire una legge sulla CITTADINANZA-GRAVIDANZA, perché diventa un vero e proprio invito alle donne incinte non italiane a trasferirsi ad ogni costo in Italia pur di consegnare una cittadinanza diversa ai loro figli. Sia ben chiaro. Lo Ius Soli può non essere il male assoluto e ancor meno lo può essere se previsto in modo temperato. Ma non tutti i paesi sono uguali e il nostro, in particolare, è il meno adatto ad introdurre un simile principio. La facilità con cui siamo raggiungibili e penetrabili, la mollezza del nostro sistema burocratico e giudiziario e la nostra posizione geografica, unite al clamore suscitato in paesi a noi vicini nella sciagurata ipotesi in cui il provvedimento divenisse realmente legge ci trasformerebbero in un vero e proprio suk, che nessun afflato di politicamente corretto ci convincerà mai a vedere positivamente.
L’approvazione di quella legge è nefasta per l’Italia e dunque per Ravenna, checchè ne pensino il Sindaco o l’assessore alla Cultura del nostro Comune.
A differenza loro confidiamo, anche per il bene di coloro che oggi non se ne rendono conto, che il Senato non la faccia passare. Alberto Ancarani (Forza Italia)

SABATO 17 OTTOBRE CONSEGNA DEL PREMIO BRISIGHELLA “DIONISIO NALDI” 2015


mercoledì 14 ottobre 2015

RIFORME, I VERDINIANI CHE DICEVANO: “RENZI SI FERMI, L’ITER E’ UN ERRORE”. SOLO 5 SU TREDICI DISSERO SI, OGGI BLINDANO LA LEGGE.


Lo dice il capo del governo: "Il gruppo di Verdini ha già votato le riforme". Lo ripete la Boschi: "Sono senatori che un anno fa hanno votato sì con Forza Italia". Lo ribadisce l'ex coordinatore di Fi: "Sempre coerenza". Eppure in 8 non c'erano un anno fa. Oggi daranno il margine di sicurezza per l'approvazione finale. Dai lombardiani Compagnone e Scavone (ex Gal) a Falanga e Longo, fittiani per due mesi, ecco chi sono.  Un ulteriore passo verso il regime – Oggi un ulteriore passo verso l’implementazione di un regime si compirà con un voto incostituzionale e moralmente riprovevole, nato com’è sulla base di un trasloco spudorato di senatori che hanno tradito il loro patto con gli elettori. Se c'è un filo conduttore nell'atteggiamento di Renzi è quello di utilizzare gli altri per imporre le riforme che gli convengono. Il presunto compromesso somiglia più ad una mozione congressuale per l'unità del Pd che non ad una Costituzione. Inoltre per assicurarsi il consenso necessario in Aula, Renzi ha promosso un'offensiva all'interno di Forza Italia, ha "comprato" senatori eletti nelle liste di Forza Italia e, grazie a Verdini, ha messo in piedi un gruppo di appoggio alle sue riforme. Forza Italia non vota questo scempio – Non partecipare, in modo chiaro e deciso, al voto finale (che è cosa ben diversa dall'usurata polemica sull'Aventino) può essere una risposta all'altezza della situazione, specie se condivisa con le altre opposizioni, per una serie di ragioni. In primo luogo si getta un'ombra sulla legittimità della decisione. La volta scorsa il coinvolgimento di Forza Italia copriva in parte il fatto che le riforme vengono approvate da un Parlamento i cui equilibri interni (premio di maggioranza) sono stati giudicati dalla Consulta illegittimi: sul piano sostanziale, infatti, il Pd e Forza Italia sono stati i due partiti di riferimento della maggioranza degli italiani nelle ultime elezioni. L'assenza di Forza Italia nel voto finale rende palese che la Riforma Costituzionale ha coinvolto solo una estrema minoranza degli italiani.



RENZI MARINATO


Gli scontrini di Renzi come quelli di Marino? Fummo i primi a raccontarli. Lo scrivemmo già più di 2 anni fa: “Renzi è il massimo populista, con l’invito a tagliare spese, pranzi e pranzetti della casta, e poi ci scivola anche lui, come Batman Fiorito, sull’aragosta. Aragosta e non solo. Tanto che nel 2012 la Corte dei Conti ha aperto un’indagine sulle spese di rappresentanza effettuate dalla Provincia durante il mandato di Renzi, che ammontano a circa 600 mila euro”. Marco Travaglio ha (ri)fatto le pulci al quinquennio di Renzi da Presidente della Provincia di Firenze: “Al confronto, Marino è un dilettante col braccino corto. Matteo il Magnifico faceva le cose in grande”. Se tanto ci dà tanto, Renzi è prossimo alle dimissioni? Neanche per idea.

 



E IO PAGO: VITALIZIO AI PARENTI DEGLI IMMIGRATI