lunedì 31 agosto 2015

L’EUROPA RISCHIA L’ISLAMIZZAZIONE E IL PAPA NON LO CAPISCE

Luttwak: Duro attacco del politologo americano contro il governo italiano e contro il Pontefice che "non si rende di collaborare al suicidio dell'Eu
"L'Italia ha il Papa. E questo Papa ritiene che si debbano accogliere tutti. Del resto sin dall'inizio ha mandato il segnale sbagliato, quando fece il primo pellegrinaggio a Lampedusa. E invece non si rende conto di collaborare, suppongo involontariamente, a un suicidio epocale, quello dell'Europa cristiana". Il politologo americano Edward Luttwak, intervistato sul Giorno, non ha dubbi: uno dei principali colpevoli dell’invasione di profughi è Papa Francesco.
L’Italia dovrebbe bombardare i barconi vuoti degli scafisti individuandoli con i raggi infrarossi senza aspettare l’autorizzazione dell’Onu. Ne “ha la forza ma non la volontà”, attacca il politologo. Il problema è la Libia che non è più uno Stato “da quando Sarkozy e Obama fecero la stupida guerra per cacciare Gheddafi” e “trattare con le tribù e i radicali islamici sul territorio è pura illusione". Ma "all'invasione dalla Libia – spiega Luttwak - si aggiunge l'invasione attraverso i Balcani. E questa è ancora più imponente” perché “è tollerata, se non addirittura incoraggiata, dal presidente turco Erdogan" che opera per "la progressiva islamizzazione dell'Europa”. “La stragrande maggioranza dei migranti – prosegue Luttwak - è musulmana. E le comunità musulmane, come si sa, sono refrattarie all'integrazione. Parlo in generale. Alla lunga sarà l'Europa cristiana ad adeguarsi ai loro valori e non il contrario”. “Questo Papa farebbe bene a ripassarsi la storia", attacca di nuovo Luttwak che ricorda la fine della civiltà romana: “Arrivarono i barbari dal nord. Ora vengono dal sud. Alle invasioni barbariche seguirono cinquecento anni di secoli bui. Ce ne vollero altri trecento perché l'Europa conoscesse un Rinascimento". "Nell'Europa attuale - è la conclusione dell'esperto di geopolitica - non vedo alcuna volontà di sopravvivenza. I muri non basteranno. Ci vorranno interventi diretti. E la prima a farlo dovrebbe essere l'Italia".

E IO PAGO: NON UN SACRIFICIO COME NOI CITTADINI



PREMIO BANDINI AL TEAM MERCEDES AMG PETRONAS. RICONOSCIMENTO ALL’ING. GABRIELE TREDOZI BRISIGHELLESE. MOSTRA DELLE TUTE A CURA DI MARCO SERENA BRISIGHELLESE.



Cena al Parco Ugonia – foto Bornazzini
VIDEO PREMIAZIONE

La Formula 1 è la competizione mondiale più prestigiosa e maggiormente seguita nell'ambito dei motori a livello mondiale ed è quella dove sono concentrati i maggiori investimenti a tutti i livelli. Il Campionato Mondiale di F1 disputa nell'arco di un anno su 19 Gran Premi distribuiti in 19 Nazioni in 5 continenti. "Il Trofeo Lorenzo Bandini" è stato istituito nel 1992, per ricordare la figura umana e sportiva dell'omonimo pilota romagnolo elemento di spicco della Scuderia Ferrari e viene assegnato a colui che si è evidenziato come pilota emergente durante la stagione precedente nelle competizioni di Formula 1 o nelle categorie propedeutiche ed è designato da apposito comitato di esperti. È un evento che si contraddistingue per Prestigio e Valenza su scala Mondiale, un TROFEO molto ambito e riconosciuto al massimo livello di importanza in tutto il mondo delle competizioni a 4 ruote. Ogni anno il dorato CIRCUS della Formula 1 si concentra e si dà appuntamento sulle colline romagnole, nel Borgo medioevale di Brisighella, città legata agli anni della giovinezza del pilota della Ferrari. Il Trofeo Lorenzo Bandini è stato conferito per il 2015 al team di F1 campione del mondo: il team Mercedes AMG Petronas, nell'Anfiteatro di via Spada è stato ritirato da Toto Wolff, team principal della squadra di Brackley, mentre una medaglia del presidente del Senato andata a Paddy Lowe, responsabile tecnico delle frecce d'argento. In Piazza Carducci esposta la monoposto Campione del Mondo della stagione 2014, la F1 W05 Hybrid. Mentre  per le vie del borgo la Minardi PS05 del 2004 ha girato, la monoposto da F1 progettata dall'ingegnere brisighellese Gabriele Tredozi. Nel parcheggio della Stazione Ferroviaria di Brisighella mostra ed esibizione di un Elicottero Esercito Italiano A-129 Mangusta che ha spiccato il volo nel momento culmine della Cerimonia di Premiazione simultaneamente all'inno di Mameli. Nella Galleria Comunale Espositiva la mostra delle tute originali appartenute ai più grandi piloti della competizione (F1 RACING SUITS), dal campione del calibro di Nelson Piquet del 1985 che correva con la Brabham, Ayrton Senna del 1991 su McLaren, Micheal Shumacher del 2006 su Ferrari, Nico Rosberg del 2011 su Mercedes,  a settembre sarà  al GP di Monza. L’autore, nonché curatore della mostra, è Marco Serena (brisighellese), laureato in Storia Contemporanea all’Università di Bologna, da sempre appassionato di Formula 1 e autore di alcune opere tra cui ‘Nel regno di Ayrton’. ‘La F1 ai tempi di Senna’ (Bacchilega Editore, 2009) e ‘Gian Carlo Minardi racconta. Storia esclusiva di 35 anni di gare dalla Formula Italia alla Formula 1′ (C&C, 2010).

RIPETITORI DELLE FS: PROSEGUE L’INSTALLAZIONE NEI CENTRI ABITATI DEL NOSTRO COMUNE



 In questi giorni abbiamo assistito alla realizzazione dei basamenti in cemento armato per la posa in opera di tralicci per l’installazione di antenne ad uso delle Ferrovie dello Stato. Dopo aver realizzato l’antenna di San Martino in Gattara le FS si preparano alla installazione di quelle di Strada Casale e Brisighella. La prima antenna prevista a Sant’Eufemia è stata spostata incredibilmente a Strada Casale (centro sicuramente più abitato) e non ne conosciamo i motivi. Per quanto riguarda quella di Brisighella i cittadini potranno farsi un’ ultima bella passeggiata in via Masironi con a sinistra il Convento dell’Osservanza e a destra il giardino di Palazzo Spada perché tra poco percorrendo la stessa strada si ritroveranno un traliccio alto svariati metri (si parla di 24 – dato non confermato). Una soluzione incredibile a fianco di un complesso conventuale del ‘600, attaccata ad un parco secolare vincolato dalla Sopraintendenza ai beni Architettonici, in posizione ben visibile dal centro e dai tre colli!! Appurato che queste antenne ad esclusivo uso delle ferrovie non hanno un emissioni preoccupanti (dati ARPA) ci poniamo comunque alcune domande:
– perché quando si parla di antenne i cittadini non vengono mai informati e se le ritrovano dalla sera alla mattina nei loro centri abitati e magari vicino alle scuole?
– possibile che non vi fosse altra tecnologia che evitasse un impatto ambientale di questo genere?
– possibile che non si potesse in qualche modo frapporsi alle FS per evitare tale installazione?
Il nostro impegno per l’approvazione da parte dell’Amministrazione di un regolamento e di un piano antenne che regolamenti sul nostro territorio la presenza di ripetitori continua.

OGGI SOLO 3300 INVASORI (AGGIORNATO 4400) IN CROCIERA IN ITALIA A SPESE NOSTRE. CLANDESTINI NO PROFUGHI

Maxi operazione di recupero immigrati al largo e fin sotto le coste libiche. Ed è emergenza. Sedici gommoni e sei barconi stracarichi di migranti hanno lanciato ieri l’Sos raccolto dalla centrale operativa della Guardia costiera di Roma, che ha dirottato diverse unità navali nelle aree segnalate.
La nave Fiorillo, la Diciotti e 4 motovedette, tutte della Guardia costiera, una nave norvegese in forza a Triton e, ancora, mezzi della Marina militare e della Guardia di Finanza hanno lavorato senza sosta visto l’alto numero di migranti che si è riversato in mare per raggiungere l’Italia. In arrivo sulle nostre coste circa 3300 immigrati. E le partenze dalla Libia sono a ciclo continuo. Arriveranno a Vibo Valentia a bordo della Bourbon Argos di «Medici senza frontiere» 319 immigrati recuperati in tre operazioni. Una motovedetta della Capitaneria di porto di Lampedusa ne ha tratti in salvo 111, la CP291 ha soccorso due gommoni con in tutto 187 migranti, 322 sono quelli trasbordati su un’unità navale norvegese. In due interventi la Marina militare ha soccorso quasi mille persone: 507 sono sulla nave Cigala Fulgosi, 432 sulla Vega.
Le interminabili operazioni di soccorso sono iniziate nella notte tra venerdì e ieri, quando la Guardia costiera ha salvato quasi 300 profughi, poi trasbordati su un’unità navale della Guardia di Finanza. Sono oltre 105mila (in realtà essendo migliaia al giorno fate i conti voi) i migranti sbarcati in Italia nel 2015, con dati aggiornati al 19 agosto.
L’enorme ondata che sta investendo le nostre coste mette a dura prova il sistema di accoglienza che, pur oliato, visti i grossi numeri raggiunti, deve fare i conti con un carico non indifferente. Le partenze programmate dai Cpsa verso altre strutture in Italia sono all’ordine del giorno, per garantire posti liberi ai nuovi arrivati. Oneroso il fardello che incombe sulle forze dell’ordine che, malgrado il deficit di unità, devono lavorare sui due fronti: individuare gli scafisti ed effettuare i controlli sull’identità degli arrivati. Roba non da poco, visto che la gran parte degli immigrati non ha documenti.
«Si va oltre lo scafismo di Stato». «Umiliati e beffati dall’Ue, usiamo le nostre forze per alimentare gli affari dei trafficanti e farci invadere. Solidarietà alla nostra Guardia costiera e alla nostra Marina, costrette da un governo di incapaci a sostenere un malaffare che pagheranno gli italiani».

I DATI DI BILANCIO MOSTRANO LA PANZANA DI RENZI

Ieri abbiamo rilevato come i dati di bilancio mostrano come sia una panzana deliberata quella propalata da Renzi sull'abbattimento delle tasse.
E come la caduta dell'economia cinese e i malfermi dati americani ci consegnino a una situazione paurosa, specie perché abbiamo un non-governo. Oggi sul Sole 24 Ore Luca Ricolfi nota che in questi giorni di cadute delle borse causa Cina, i nostri titoli di Stato siano stati tra i più penalizzati d'Europa. Peggio di noi solo il Portogallo, mentre hanno addirittura migliorato le loro posizioni, oltre ovviamente alla Germania, l'Irlanda e il Belgio...
NECESSITA' DI UN NEW DEAL ITALIANO ED EUROPEO. CON RENZI QUESTO E' IMPOSSIBILE
l fatto è che Renzi ancora una volta ha chiesto il pannicello di una maggior flessibilità del deficit invece di chiedere la reflazione tedesca.

IL CAPO DELLO STATO, DI FRONTE ALLA PROSPETTIVA DEL CRASH PARLAMENTARE DEL GOVERNO, MENTRE ARRIVA LA TEMPESTA AUTUNNALE, CHE FARÀ?

Il Capo dello Stato si rende conto, ne siamo certi, dei segnali pesantissimi che noi gli sottoponiamo ogni giorno di crisi parlamentare, politica ed economica.
Non è possibile aspettare passivamente il crash parlamentare che travolgerà Renzi e ci esporrà senza difese all'autunno nero.

domenica 30 agosto 2015

ALLA PRANDINA (PD) CLANDESTINI E PUTTANE, E NOI PAGHIAMO PER UN BORDELLO IN CENTRO, ALTRO CHE GUERRA

PADOVA. Il sesso a pagamento non può essere tollerato in una struttura gestita della Prefettura, nell’ambito di un programma di accoglienza organizzato dal Ministero dell’Interno. Invece all’ex Prandina succede anche questo. Nella tendopoli dove attualmente sono accolti 320 profughi (dati ufficiali della Prefettura, in realtà oltre 400) c’è chi ha utilizzato i 2 euro e 50 cent di contributo diurno per fare sesso. Con chi? Con altre donne africane accolte nello stesso campo. Chi gestisce i migranti è corso ai ripari trasferendo in altre strutture sei nigeriane individuate come “fulcro” di questo mercato clandestino. Il problema è che il malcostume si è diffuso anche tra le donne sposate che cercano di rimediare qualche spicciolo nello stesso modo. Dopo l'attività di compravendita tra gli immigrati ospitati al Prandina si e' diffusa ora la voce di una seconda attività che avviene all'interno della tendopoli: sesso a pagamento. Una voce questa prontamente smentita con fermezza dal vicecapo gabinetto della prefettura di Padova: il dottor Alessandro Sallusto. Tutto questo mentre il numero dei profughi aumenta e il sindaco Massimo Bitonci chiede ulteriori controlli. 

CENTINAIA DI FEDELI AI FUNERALI DI MONS. PIANCASTELLI NELLA COLLEGIATA DI BRISIGHELLA

UN LUNGO APPLAUSO ALLA PARTENZA DEL FERETRO PER IL CIMITERO DI FOGNANO



8/08/2015 – Si sono svolti questo pomeriggio nella Chiesa Collegiata di Brisighella i funerali di mons. Giuseppe Piancastelli, parroco di Brisighella e direttore del settimanale diocesano ‘Il Piccolo’, scomparso all’eta’ di 73 anni. Centinaia i fedeli che hanno preso parte al rito funebre, celebrato da S. Ecc. Mons. Mario Toso, vescovo di Faenza e Modigliana e che hanno voluto portare un ultimo saluto a Mons. Piancastelli, amatissimo dalla comunità locale e conosciuto nel territori faentino per il ruolo che ricopriva come delegato per le comunicazioni sociali e la cultura e l’impegno, dopo la nomina di don Stefano Vecchi, parroco di Fognano per un mese, di rinnovare in modo radicale la struttura della parrocchia in base alle nuove realtà diocesane. Un lungo applauso dei brisighellese al feretro quando è partito per il cimitero di Fognano dove don giuseppe è stato sepolto nella tomba di famiglia.

FRA 13 GIORNI LA PRESENTAZIONE DEL “QUADRO” DELLA MEMORIA STORICA: “FESTE MEDIEVALI DI BRISIGHELLA GLI ANNI D’ORO 1980-1995” DI GALASSINI E VITALI.

                                                 I Mangiafuoco  foto Verter Panzavolta

SCOSSA DI TERREMOTO NEL POMERIGGIO DI VENERDI 28 TRA FAENZA E BRISIGHELLA, MAGNITUDO 2,4 A 14 KM DI PROFONDITA’

Praticamente in contemporanea registrata una scossa leggermente più forte (3.1) in mare aperto, al largo della costa fra le province di Forlì-Cesena e Rimini
Trema di nuovo la terra nel faentino. Secondo quanto riportato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nel pomeriggio di venerdì 28 agosto, alle ore 16, tra Faenza e Brisighella, è stata registrata una scossa di magnitudo 2.4 a una profondità di 14 chilometri. Praticamente in contemporanea, tre minuti prima, si è verificata una scossa di terremotoin mare aperto, al largo della costa romagnola con epicentro fra le province di Forlì-Cesena e Rimini, di magnitudo 3.1 e ad una profondità di 10 chilometri. In entrambi i casi nessuna segnalazione di danni a persone o cose.
Si può probabilmente parlare di movimenti di assestamento, considerando che qualche ora prima un'altra scossa era stata avvertita sull'Appennino Bolognese, nei dintorni di Lizzano in Belvedere, Gaggio Montano e Porretta Terme: i sismografi hanno indicato una magnitudo 2.2 ad una profondità di 10 chilometri.

venerdì 28 agosto 2015

LE ILLUSIONI PERDUTE DEL FANFARONE


Padoan e Poletti, facce da ministri tristi, annunciano la sconfitta di Renzi sul campo delle tasse e del Jobs Act. Non ci sono coperture per abbattere le imposte. I numeri dei contratti di lavoro sono ciclopiche balle, e lo ammette persino il Ministero. La necessità urgente di una alternativa. Centrodestra unito, finalmente anche Salvini abbandona le velleità di far da solo. Occorre aprire subito il cantiere delle idee e dei programmi. E il tavolo delle regole e delle candidature
DUE VOLTI DA COMMISSARI DEL POPOLO PRONTI PER LA FUCILAZIONE. PADOAN CONFESSA: LA FLESSIBILITA' CHIESTA ALLA MERKEL A EXPO NON SERVE A NIENTE, OCCORRE UN TAGLIO PERMANENTE DELLE SPESE. NEI MODI, NEI TEMPI E NELLE QUANTITÀ INDICATE DA RENZI È UNA MISSIONE IMPOSSIBILE
IL BANDITO GIULIANO (POLETTI). ANNUNCIA DI AVER MENTITO SUI DATI DEL LAVORO. SI SCUSI E SI DIMETTA LUI, E SI SCUSI IL PREMIER CON GLI ITALIANI
C'è un'altra faccia che parla prima ancora delle parole che la bocca pronuncia. Quella di Giuliano Poletti.
Il bandito Giuliano, dicendolo con simpatia. E' stato lui in questo 2015 a fornire la trama per la narrazione renziana delle riforme da cui l'Italia sta emergendo gloriosa incoronando il demiurgo Matteo.
Il ministro del Lavoro ha comunicato con una faccia tosta, a dire il vero piuttosto paonazza, che c'è stato un piccolo errore nel diffondere i dati sull'incremento dei posti di lavoro dovuti al Jobs Act. Li ha semplicemente raddoppiati rispetto alla realtà.



CLAMOROSA PRESA IN GIRO


A Ravenna premi per quasi 10.000 euro a testa per tutti i dirigenti. Tutti. Ravenna, città che per ripianare il bilancio vende ogni anno patrimonio, Ravenna che ha mancato la partita di capitale europea della cultura 2019 quest'anno. Ravenna che perde 85.000 presenze nel ricettivo solo nei primi 7 mesi dell'anno. Ravenna città da cui sono partiti una ventina di foreign fighters. Ravenna, città dove si perde Red Ronnie...ecco, solo per ricordare alcune cose tra il serio e il faceto, ha tutti i dirigenti che sono dei fenomeni. Non vi pare una clamorosa presa in giro? Solidarietà ai ravennati che non hanno gli occhi coperti dalle veline di partito. Paolo Savelli


EMERGENZA PROFUGHI NEL RAVENNATE, “STRUTTURE PUBBLICHE O PRIVATE” ?
Emergenza profughi nel ravennate. Il capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia, Alberto Ancarani, ha presentato un'interrogazione al sindaco Fabrizio Matteucci, chiedendo "se abbia già reperito o adibito strutture pubbliche per l'ospitalità o se preferisca che venga emanato il bando per i privati". Esordisce l'esponente del centrodestra: "Il Prefetto pare abbia riunito i sindaci della Provincia per informarli che gli attuali alloggi messi a disposizione dei profughi, a causa del costante incremento degli stessi, non sono più sufficienti a recepire i nuovi arrivi previsti dal ministero". Ancarani sottolinea che "qualora i sindaci non diano soluzioni che il prefetto giudichi convincenti e realizzabili la prefettura emanerà un nuovo bando nei confronti dei privati per il reperimento di strutture senza tener conto dell’opinione dei sindaci, dunque non salvaguardando alcun territorio, a partire dai lidi e giocando sugli ormai noti 35 euro per profugo che il privato percepisce se aderisce al bando". L'esponente di Forza Italia tiene conto che "appare opportuno che la cittadinanza non apprenda la scelta del comune a cose fatte, ma possa essere informata passo passo sulle scelte di quest’ultimo su un tema così delicato". Per queste ragioni ha presentato un question time al sindaco per capire "se abbia già reperito o adibito strutture pubbliche a tale scopo o se preferisca che venga emanato il bando per i privati".

DONATELLA DONATI FORZA ITALIA LUGO: IL SINDACO DEVE CONFRONTARSI






DON GIUSEPPE PIANCASTELLI IMPROVVISAMENTE CI HA LASCIATI: LA STAMPA LOCALE





Resto del Carlino


Corriere di Romagna



giovedì 27 agosto 2015

IL PIFFERAIO MAGICO


Renzi è tornato ed è il peggior Renzi di sempre. Pericoloso per la democrazia, capace di truccare se stesso lanciando proposte di centro per occupare da solo il potere. Calunniatore del berlusconismo. Scippatore di un potere sulla sinistra su cui adesso getta irrisione. Il piano del Fiorentino ha due limiti: l'autunno nero, e la nostra alternativa. L'unica chance per il Paese è l'unità del centrodestra. Aprire subito il cantiere delle idee e dei programmi, e con esso il tavolo delle regole e delle candidature. Non c'è tempo da perdere
Ieri Renzi è riapparso, dopo il nascondimento d'agosto, più uguale a se stesso di sempre. Un Renzi al diapason di se stesso, sovraccarico del suo ego. Un ego pericoloso. Una volta decodificato, si rivela essere una sequenza di imbrogli e bluff. Come scrive Maurizio Belpietro, la sua narrazione è una “storyballing” da pifferaio tragico. Il fatto è che se riesce nel suo sortilegio, il gioco democratico è finito. Addio speranza di libertà e prosperità. La giornata di ieri è stata per Renzi una scelta cosciente di eccessi. E' la classica tecnica di chi è in difficoltà. Impegni, affermazioni, attacchi, irrisioni, semplificazioni, retorica, tutto all'estremo. L'idea di fondo comunicata è: in Italia ci sono solo io, chi non è con me è fuori dal consesso civile, è o un idiota o un barbaro disumano. Chi si oppone è destinato alla non esistenza. Opporsi a che cosa? Ai contenuti è impossibile opporsi: non ce ne sono, la sua è una sequenza di generiche farloccate. Ecco: il centro di tutto è la sua persona, l'enorme pallone gonfiato che ieri è rotolato da Rimini, a Pesaro, all'Aquila.

GOVERNO RENZI: SANITA’, TERREMOTI, WELFAR UN TETTO DI SPESA A TUTTO MA NON ALL’IMMIGRAZIONE!!



 Perché la politica riduce tutto a un dato ragionieristico e non altrettanto avviene per l’immigrazione?
Ci hanno spiegato che sanità, pensioni, stipendi, scuole, giustizia, polizia devono contenere le loro richieste entro limiti fissati. Esiste un confine economico della alla spesa per l’accoglienza? Non porsi il problema è volerlo nascondere. Gli intellettuali dal  loro palco ci diranno che siamo dei cinici economisti. In realtà ribaltiamo esattamente lo stesso ragionamento che essi ci fanno quando chiediamo di mettere un po’ di benzina nel motore dell’economia che non gira: se ogni attività pubblica oggi cade sotto la mannaia della dura legge dell’austerity, perché ce n’è una al di fuori del controllo?



SVIZZERA: “SENZA DOCUMENTI IN REGOLA NON SI PASSA”. COSI’ LA DOGANA FERMA I MIGRANTI


Chiasso – Ci avevano detto che alle estremità meridionali della Svizzera l’estate quest’anno era particolarmente rovente. Ma una volta arrivati al parcheggio della dogana l’asfalto non sembra ribollire sotto i pneumatici (il termometro segna ventidue gradi) e l’aria che tira non è esattamente da tafferugli come descritto da qualche nostro collega con l’antifurto ipersensibile: le macchine vanno e vengono sotto il valico, alcune sono sottoposte ai rituali controlli per poi essere congedate, tir e furgoni esibiscono le merci a bordo e, soprattutto, non c’è traccia di profughi in coda alle transenne.



DON GIUSEPPE PIANCASTELLI IMPROVVISAMENTE CI HA LASCIATI


Lutto per i brisighellesi e  nel presbiterio di Faenza è , scomparso mons. Giuseppe Piancastelli , parroco di Brisighella e direttore del settimanale diocesano ‘Il Piccolo’ . All’età di 73 anni e dopo 49 anni di servizio sacerdotale, è morto improvvisamente oggi poco prima di una celebrazione religiosa, proprio un funerale. Alcuni parrocchiani non vedendolo arrivare si sono allarmati e lo hanno trovato riverso nella canonica privo di vita. Don Piancastelli era nato a Rimini il 29 maggio 1942, ma ha vissuto a Fognano e ordinato presbitero il 28 giugno 1966. Licenziato in teologia dogmatica nel 1966 è nominato vicario cooperatore della parrocchia di San Giuseppe Artigiano in città e nel 1967 viene nominato addetto all’ufficio catechistico. Nel 1975 è consulente ecclesiastico del movimento dei maestri cattolici a cui si aggiungono nel 1979 il movimento per l’impegno culturale e nel 1979 la consulta diocesana per l’apostolato dei laici. Presta servizio come vicario cooperatore presso la parrocchia di S. Antonino in Faenza dove anima anche l’intensa vita culturale soprattutto con la gestione del rinnovato cinema Europa. Il 25 settembre 1990 viene nominato parroco della parrocchia di San Michele Arcangelo in Brisighella con il titolo personale di arciprete e i privilegi concessi dalla Sede Apostolica (protonotario apostolico con il titolo di monsignore durante munere). Iscritto all’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia- Romagna, il 5 febbraio 2000 viene nominato delegato del centro per le comunicazioni sociali e la cultura. È stato direttore responsabile del settimanale diocesano Il Piccolo, fino all’ultimo: il numero in uscita questa settimana porta la sua firma. I funerali si terranno venerdì alle 16 a Brisighella con partenza dall’obitorio di Brisighella dove il feretro è esposto..


mercoledì 26 agosto 2015

SALLUSTI: “ ECCO PERCHE’ RENZI NON ARRIVERA’ A MANGIARE IL PANETTONE”


Ci sono tanti fattori che remano contro il Presidente del consiglio Matteo Renzi. E iniziano a essere talmente tanti, che forse si sta apparecchiando la resa dei conti. L'ultima in ordine di tempo è la bufera sollevata dalla Cina nei mercati finanziari, che si lega a doppio filo con le riforme in materia economica che Renzi e il governo devono partorire in autunno, e che cade sotto il nome di legge di stabilità. Come spiega Alessandro Sallusti nel suo editoriale sul quotidiano il Giornale, quello che aspetta Renzi è un autunno rovente, durante il quale dovrà districarsi fra il sali e scendi dei mercati finanziari, crisi economica, questione immigrati e numeri risicati per l'approvazione delle riforme. Per non parlare poi delle spalle scoperte che si ritrova, con un partito che non lo appoggia più, o almeno non nella sua totalità, nel percorso di governo. È sempre più evidente come il premier non abbia più al suo seguito un partito compatto. Ammesso ovviamente che lo abbia mai avuto in passato. Infatti già dalle scorse settimane Matteo Renzi è a caccia di alleanze, di numeri e di voti che gli consentano di passare indenne le prove d'autunno. E le sta davvero cercando ovunque, fra forzisti titubanti e grillini insoddisfatti, per non parlare dei lupi solitari oscillanti fra le vecchie conoscenze e le nuove prospettive.
Storia - Come si suol dire, la storia insegna. Ma fra il dire e il fare, ci sta sempre di mezzo il mare. Sallusti ricorda che nell'ormai lontano 1960 il primo ministro della Dc Fernando Tambroni fece quello che sta tentando di fare Renzi oggi, ovvero di ottenere la fiducia grazie a numero determinante di voti esterni al partito di appartenenza, e in particolare Tambroni accalappiò i voti dei missini, gli esponenti del Movimento sociale italiano. Si gridò allo scandalo per questa strategia, i democristiani di sinistra si ribellarono, i ministri si dimisero e Tambroni fu costretto a mollare il colpo, abbandonando l'incarico di governo. La differenza fra quello che successe allora, e quello che potrebbe succedere oggi, è che nel 1960 saltò solo la poltrona del premier, mentre oggi potrebbe saltare l'interno partito del premier, vista la fragilità della compagine democratica. E la sorpresa sta nel fatto che forse per Renzi una sterzata del genere non sarebbe così male, perché lo metterebbe spalle al muro e di fronte alla possibilità (obbligata) di fondare il suo tanto agognato partito della nazione. Senza minoranze insubordinate pronte a mettere sempre il bastone fra le ruote.


MAURO VALLI AZIENDA AGRICOLA A BRISIGHELLA MEET THE MODERN FARMER: MAURO VALLI


Mauro Valli azienda agricola 2 agosto alle ore 13:02- Ho il piacere di condividere questo bellissimo articolo scritto da Owen Katz sulla fattoria, inserito sulla rivista americana MODERN FARMER! La foto é stata scattata da Andrea Frazzetta
Mauro Valli 270-anno-vecchio violoncello di Mauro Valli deve essere conservata a 68 gradi Fahrenheit, esattamente la stessa temperatura alla quale la sua salumi fatti in casa è invecchiato. Come si esercita una suite di Bach Valli per una performance cui è decisivo, il suo pubblico è la pancetta fatta in casa appeso in testa e vini Sangiovese biologico invecchiamento tranquillamente lungo le pareti. Un talento naturale, Valli ha iniziato a suonare il violoncello all'età di 13 ora 58, ha suonato in tutto il mondo con innumerevoli orchestre ed è un artista solista rispettato. Valli aggiunge un fiorire di ogni pezzo che gioca in modo che non suona mai due volte lo stesso. "La mia arte mi permette di vivere in aria, di essere liberi dalla terra", dice Valli. Ma a parte la passione di Valli è saldamente radicata nel terreno. Ha iniziato l'agricoltura come un modo per insegnare ai suoi bambini circa la responsabilità e l'apprezzamento della natura. "Siamo forse il proprietario per alcuni anni, ma il terreno è sempre e appartiene alla terra", dice Valli. "Come un contadino, posso nutrire la mia famiglia e la terra." 8.5 acri fattoria di Valli è nel comune di Brisighella, a un'ora di auto da Bologna. Spesso lavora da solo, produce 50 litri del suo olio d'oliva; raccolti 200 chilogrammi del suo grano farro e coltiva, presse, fermenti, età e bottiglie 4.000 litri di suo vino ogni anno. Vende il suo vino in privato ai clienti e collezionisti e baratta la sua farro per le necessità della fattoria come le riparazioni del trattore. Il suo "oro verde", come si riferisce al suo olio d'oliva, è solo per il consumo familiare, e la usa generosamente durante la preparazione della pizza di farro grano. Valli ruota suo campo tra il farro e fagioli. Egli mulini il farro da utilizzare in pasta per pizza, piadina (un pane piatto italiano) o farrotto (un piatto di risotto-like). I chicchi ricchi di azoto completano il terreno e rendere meraviglioso compost. Lavora in fretta, in sandali e senza una camicia, pizzicando i fagioli con le mani nude, fischiettando Handel. "Attraverso la musica," dice "ho la possibilità di comunicare i miei sentimenti a tutte le persone di tutto il mondo. E come agricoltore, posso nutrire la mia famiglia e la terra ". FarmFeature ItalyMeet Farmers Moderna


UN TREKKING DA VALNERA A MONTE ROMANO

La chiesa di Monte Romano negli anni Trenta

Per vedere i monti e le stelle ricerca di Claudio Mercatali, biblioteca Marradi
Nell' Alto Medioevo Monte Romano era abitato dai Longobardi. Il nome in romagnolo è "mont ermàn" e la traduzione corretta sarebbe "Monte Ermanno" dal tedesco herman = fratello. I prefissi "mont" e "val" sono longobardi e indicano "un posto in alto, un poggio" e "un posto in basso, una buca". Dunque il nome significa "poggio dei miei fratelli, della mia tribù" e i Romani non c'entrano. Ora saliremo da Valnera e percorreremo il crinale sopra Valgrande, secondo il percorso mostrato nella mappa qui sotto. I Longobardi non ci interessano, però il sito dimostra che i nomi hanno un preciso significato e, se si riesce a ricostruire la loro origine, raccontano la loro storia. A proposito di storie, ecco che cosa dice lo scrittore Pino Bartoli su Valgrande:
Una manciata di tenebre (da Fuochi sulle colline)
"Correva l'anno 1836. In quell'anno si era rapidamente sparsa la voce che il Granduca di Toscana si apprestasse ad aprire una strada che dall'altipiano di Casaglia raggiungesse Marradi e Brisighella. Il Consiglio della Comunità brisighellese fissò in duecento scudi il contributo, tassa di passo, così la chiamò il Granduca, che avrebbe concesso ai fini della concretizzazione del progetto. Solo una famiglia non volle saperne di pagare ulteriori imposte: la famiglia Ceroni di Valgrande.
Il podere Valgrande, posto verso Monte Romano e precisamente nella parrocchia di Grementiera, costituiva allora come oggi, l'estremo lembo della Romagna incuneato fra i contrafforti dell' Appennino Tosco - Romagnolo. Oggi è uno dei tanti poderi abbandonati dell'alto brisighellese, ma

martedì 25 agosto 2015

TERREMOTO DI MAGNITUDO 3,5 A FORLI AVVERTITO ANCHE A BRISIGHELLA E FAENTINO



Scossa di magnitudo 3.5 questa mattina intorno alle 5.43 tra Forlì e Castrocaro Terme. Lo rileva l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che parla di ipocentro a 9 km di profondità.
Il terremoto è stato avvertito anche a Faenza, Brisighella, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo.

LA DESTRA NORVEGESE VUOLE RISPEDIRE INDIETRO TUTTI I PROFUGHI


Il leader dei conservatori norvegesi Carl Ivar Hagen vuole rispedire i profughi nei centri di accoglienza, per i quali stanno pagando gli europei. “Europa deve fare come Australia, deve cioè dichiarare che non ospiterà clandestini in nessuna circostanza
In Europa è follia. e la pressione diventa insopportabile, l’Europa andrà a pezzi, e con essa anche Oslo”
Devono essere rispediti immediatamente.

NIENTE PRIMARIE FINCHE’ C’E’ BERLUSCONI: PRIMA CHIARIAMO LE REGOLE


Niente primarie, siamo di centrodestra. È dovuto intervenire Silvio Berlusconi per frenare la proposta lanciata dal suo consigliere politico, Giovani Toti, che pochi giorni fa aveva ipotizzato di usare lo strumento della consultazione popolare per risolvere l'indecisione sui candidati alle prossime amministrative del 2016 all'interno di una coalizione formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Al Cav fa eco l'ex ministro Renato Brunetta: "Le primarie possono essere falsate - ha detto - e lo si è visto quando il Pd le ha tenute in Liguria, a Napoli, a Roma... Oltretutto per Forza Italia le abbiamo sempre escluse - ricorda - non sarebbero coerenti con la sua leadership".
Il metodo - Escluso il voto di militanti e simpatizzanti, l'unico modo che Brunetta ritiene valido per la scelta dei candidati a sindaco è quello suggerito da Berlusconi, cioè sulla base di un accordo politico: "Bisogna arrivarci attraverso un accordo serio, chiaro e netto. Ma nel caso in cui questo accordo non si dimostrasse realizzabile, e la conseguenza fosse quelle di presentarci divisi pregiudicando la possibilità di vincere, una via d'uscita andrà pur trovata".
Le regole - La linea di Forza Italia sulle primarie non è comunque di chiusura totale. Anzi, è stato proprio l'ufficio di presidenza azzurro a deliberare la possibilità: "di tenere le primarie di coalizione nei casi in cui non fosse possibile individuare un candidato condiviso all'interno della coalizione". La necessità però è chiarirsi su: "come tenere le primarie, con quali regole, con quali controlli per impedire che ne approfittino pochi signori delle tessere o chi dispone di truppe cammellate. PEr tutto il centrodestra - ricorda il parlamentare - occorre avviare il cantiere delle idee, dei programmi e delle regole".

IL PRIMO ROMANZO DI RAFFAELLA RIDOLFI SCRITTO A QUATTRO MANI CON GIANNA BOTTI.


Non è stato ancora presentato ma dopo la presentazione ufficiale sarà anche nelle librerie, per  ora  si può  acquistare on line  (https://www.libroco.it), il romanzo Piano B- Giallo Mediterraneo di Gianna Botti e Raffaella Ridolfi  Edizioni del Girasole, Ravenna, 2015; br., pp. 256, cm 13×20. (Girasole Narrativa). collana: Girasole Narrativa. ISBN: 88-7567-595-3 – EAN: 9788875675950 : testo in italiano Peso: 0.53 kg. Entrambe nate a Marradi nella “Romagna Toscana” come pure l’autore de “La mela di Jessica” in copertina.
Giallo Mediterraneo: così un esperto giornalista definì “Doppio delitto alla Bassona” (del Professor Nello Agusani “rifondatore”) pubblicato recentemente dalle Edizioni del Girasole. Qui continuiamo in quel “nuovo” genere. Stavolta con due Autrici che non nascondono la loro fede politica opposta. Finalmente un romanzo tutto contemporaneo dichiaratamente di destra! Scritto a quattro mani. Ma che sembrano una mano sola.Griglia formale comunicativa prescelta: email, sms, nonché citazioni da internet in nota. Messaggini e posta elettronica (strumenti fondamentali di relazione fra le nuove generazioni e non solo) assurgono a canali quasi esclusivi di una narrazione con cui due agenti segreti (che non si conoscono) elaborano, sulla vicenda di una nota congiura di perenne attualità, un libro-rivelazione immateriale destinato ad essere rubato dalla terza immancabile “spia” che non ci pensa un attimo a materializzarlo su carta provocando clamoroso scalpore mediatico nonché il “crimine” che infine interrompe sia il racconto sia il complotto. Raffaella Ridolfi è mamma di Riccardo. Pubblicista. Ha collaborato a numerose inchieste, scritto numerosi articoli ed editoriali e il saggio “La Battaglia delle Scalelle” . Sue poesie sono nelle raccolte Arpanet Ogni parola ha un suono che inventa mondi con recensione di Giancarlo Pontiggia e Grand Tour. Altre poesie sono nelle collane del Filo Navigando nelle parole, HAIKU tre versi per la pace. Adora Marguerite Duras e i gialli di Lindsay Davis ambientati nella Roma imperiale. Ha una inspiegabile attrazione per il Portogallo. Gianna Botti trascorre la vita fra Roma, Parigi e Marradi, il paese natale. Nella valigia non mancano mai le scarpe da ballo, la racchetta da tennis e il PC per scrivere. I precedenti romanzi Email a quattro zampe, All’ombra del gigante (Altromondo), L’acqua della vita (Calabria), le hanno valso numerosi riconoscimenti nazionali e ben 15 premi letterari. a cura di S.G.



lunedì 24 agosto 2015

OGGI SOLO 3300 INVASORI (AGGIORNATO 4400) IN CROCIERA IN ITALIA A SPESE NOSTRE. CLANDESTINI NO PROFUGHI


Maxi operazione di recupero immigrati al largo e fin sotto le coste libiche. Ed è emergenza. Sedici gommoni e sei barconi stracarichi di migranti hanno lanciato ieri l’Sos raccolto dalla centrale operativa della Guardia costiera di Roma, che ha dirottato diverse unità navali nelle aree segnalate.
La nave Fiorillo, la Diciotti e 4 motovedette, tutte della Guardia costiera, una nave norvegese in forza a Triton e, ancora, mezzi della Marina militare e della Guardia di Finanza hanno lavorato senza sosta visto l’alto numero di migranti che si è riversato in mare per raggiungere l’Italia. In arrivo sulle nostre coste circa 3300 immigrati. E le partenze dalla Libia sono a ciclo continuo. Arriveranno a Vibo Valentia a bordo della Bourbon Argos di «Medici senza frontiere» 319 immigrati recuperati in tre operazioni. Una motovedetta della Capitaneria di porto di Lampedusa ne ha tratti in salvo 111, la CP291 ha soccorso due gommoni con in tutto 187 migranti, 322 sono quelli trasbordati su un’unità navale norvegese. In due interventi la Marina militare ha soccorso quasi mille persone: 507 sono sulla nave Cigala Fulgosi, 432 sulla Vega.
Le interminabili operazioni di soccorso sono iniziate nella notte tra venerdì e ieri, quando la Guardia costiera ha salvato quasi 300 profughi, poi trasbordati su un’unità navale della Guardia di Finanza. Sono oltre 105mila (in realtà essendo migliaia al giorno fate i conti voi) i migranti sbarcati in Italia nel 2015, con dati aggiornati al 19 agosto.
L’enorme ondata che sta investendo le nostre coste mette a dura prova il sistema di accoglienza che, pur oliato, visti i grossi numeri raggiunti, deve fare i conti con un carico non indifferente. Le partenze programmate dai Cpsa verso altre strutture in Italia sono all’ordine del giorno, per garantire posti liberi ai nuovi arrivati. Oneroso il fardello che incombe sulle forze dell’ordine che, malgrado il deficit di unità, devono lavorare sui due fronti: individuare gli scafisti ed effettuare i controlli sull’identità degli arrivati. Roba non da poco, visto che la gran parte degli immigrati non ha documenti.
«Si va oltre lo scafismo di Stato». «Umiliati e beffati dall’Ue, usiamo le nostre forze per alimentare gli affari dei trafficanti e farci invadere. Solidarietà alla nostra Guardia costiera e alla nostra Marina, costrette da un governo di incapaci a sostenere un malaffare che pagheranno gli italiani».

I DATI DI BILANCIO MOSTRANO LA PANZANA DI RENZI


Ieri abbiamo rilevato come i dati di bilancio mostrano come sia una panzana deliberata quella propalata da Renzi sull'abbattimento delle tasse.
E come la caduta dell'economia cinese e i malfermi dati americani ci consegnino a una situazione paurosa, specie perché abbiamo un non-governo. Oggi sul Sole 24 Ore Luca Ricolfi nota che in questi giorni di cadute delle borse causa Cina, i nostri titoli di Stato siano stati tra i più penalizzati d'Europa. Peggio di noi solo il Portogallo, mentre hanno addirittura migliorato le loro posizioni, oltre ovviamente alla Germania, l'Irlanda e il Belgio...
NECESSITA' DI UN NEW DEAL ITALIANO ED EUROPEO. CON RENZI QUESTO E' IMPOSSIBILE
l fatto è che Renzi ancora una volta ha chiesto il pannicello di una maggior flessibilità del deficit invece di chiedere la reflazione tedesca.



IL CAPO DELLO STATO, DI FRONTE ALLA PROSPETTIVA DEL CRASH PARLAMENTARE DEL GOVERNO, MENTRE ARRIVA LA TEMPESTA AUTUNNALE, CHE FARÀ?


Il Capo dello Stato si rende conto, ne siamo certi, dei segnali pesantissimi che noi gli sottoponiamo ogni giorno di crisi parlamentare, politica ed economica.
Non è possibile aspettare passivamente il crash parlamentare che travolgerà Renzi e ci esporrà senza difese all'autunno nero.

venerdì 21 agosto 2015

RENZI IN FUGA DAL PARLAMENTO

Interessante intervista a RENATO BRUNETTA su Italia Oggi di Goffredo Pistelli
Attenzione, il Presidente Sergio Mattarella parla di legislatura costituente non di governo costituente. E la legislatura è solo a metà. Conta che vinca il centrodestra. Anche una Lega forte andrebbe bene”.
Brunetta da dove partiamo? Dalle barricate che farete al Senato contro le riforme di Matteo Renzi? “No, se non le dispiace partirei da un altro Parlamento, quello tedesco”.
Quello tedesco? E che c`azzecca? “Oggi (ieri per chi legge, ndr), Angela Merkel sarà presente, perché si vota la terza tranche degli aiuti alla Grecia”.
E dunque? “Dunque è v-e-r-g-o-g-n-o-s-o che il Parlamento italiano di questi accordi non sappia ancora niente, perché Renzi, su questa vicenda è sempre scappato. Lui fugge sempre dalle Camere quando ci sono i problemi”. Beh, qualche volta si è visto... “Viene in Parlamento solo per violentarlo coi voti di fiducia, col prendere o lasciare, con lo spettro delle elezioni. Beh, questo metodo non è più accettabile. Anche perché il premier oggi è maledettamente in crisi, tanto che si parla già del dopo-Renzi”.
Lei ci crede? “Tenga conto che 176 senatori, di cui 28 del Pd, hanno presentato emendamenti alla riforma del Senato, sulla questione delle elettività, ed altri hanno già chiesto modifiche all`Italicum, con l`introduzione del premio alla coalizione e non alla lista. E se lei somma senatori del centrodestra e quelli del M5s, vedrà che Renzi al Senato è già sotto di 40 voti. Per molto meno Silvio Berlusconi, nel novembre del 2011, fu convocato al Quirinale e gli furono richieste le dimissioni, perché il presidente del Consiglio deve avere la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento”. A Renzi occorrerebbe un Nazareno-bis. “Impossibile. Il Consiglio nazionale di Forza Italia, massimo organo di direzione politica del partito, ha detto chiaramente che, col combinato Italicum e formulazione attuale della riforma del Senato, c`è il rischio di una deriva autoritaria, c`è l`uomo solo al comando”. Spieghiamolo bene.
“Beh insomma, una singola lista può andare al ballottaggio col 25% e poi vincere, ottenendo il 54% dei seggi col premio di maggioranza. Se ci aggiungiamo un Senato non elettivo, come la chiama?”. Renzi, secondo lei cosa dovrebbe fare? “Venga in Parlamento e, in forma ufficiale, dichiari la propria volontà di modificare l`Italicum e di consentire una riforma del Senato con la piena e diretta elettibilità”.
Nessun Nazareno-bis, quindi. “Mai, nemmeno un mini-Nazareno. E neppure un aperitivo, un camparino a  Pietrasanta (dove è il vacanza il ministro Maria Elena Boschi, ndr), riusciranno a modificare quella delibera del Consiglio di Forza Italia”. Onorevole lei la conosce l`obiezione dì Renzi: la riforma del Senato, così come tornerà a Palazzo Madama, i senatori azzurri l`hanno già votata. “Storia vecchia, stucchevole e insultante. A quel testo si è arrivati con i trucchi e con l`imbroglio e noi, d`essere imbrogliati una seconda volta, non abbiamo alcuna voglia”. Di che trucchi si è trattato?

IMMIGRATI, 400MILA RICHIESTE DI ASILO IN SEI MESI. E L’UE APRE GLI OCCHI: “CRISI GLOBALE”

Finalmente Bruxelles apre gli occhi. I numeri che ha in mano sono una doccia fredda: da gennaio a giugno 2015, in appena sei mesi, l’Unione europea ha ricevuto già più di 400mila richieste di asilo.
Numeri che dimostrano l’incompetenza della . Che oggi, tramite un suo portavoce, arriva ad ammettere: “Non si tratta di una crisi greca o italiana o tedesca. Questa è una crisi migratoria globale che richiede azioni congiunte coraggiose”.
Da mesi la Commissione europea si tura le orecchie per non sentire gli allarmi lanciati dai Paesi, come l’Italia e la Grecia, sulle cui coste ogni giorni si riversano centinaia di disperati. Per la prima volta il numero di immigrati registrati ai confini dei Paesi Ue nel luglio di quest’anno ha superato la soglia delle 100mila unità in un singolo mese. Giusto ieri Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere, ha riferito di “una pressione senza precedenti sulle autorità per il controllo delle frontiere in Grecia, Italia e Ungheria”. Per la precisione sono 107.500 i migranti giunti alle frontiere dell’Unione europea lo scorso luglio , oltre il triplo rispetto al luglio del 2014 mentre, nel complesso, dall’inizio dell’anno nell’Ue si sono registrati circa 340mila arrivi, cifra di molto superiore al totale degli arrivi avvenuti nello scorso anno. Secondo i dati forniti da Frontex, la maggior parte dei clandestini che sbarcano in Italia sono eritrei e nigeriani e nel 90% dei casi arrivano dopo essere partiti dalla Libia.

giovedì 20 agosto 2015

SE VINCO IO VIA TUTTI I CLANDESTINI


Il miliardario ha collezionato nelle ultime settimane una serie di frasi molto forti, soprattutto sull’immigrazione. Oggi ha rincarato la dose, chiarendo che qualora fosse eletto il suo primo atto sarebbe l’annullamento di tutti i decreti presidenziali sul tema dell’immigrazione passati dall’amministrazione Obama.
Sono circa undici milioni i clandestini che vivono negli Stati Uniti senza documenti regolari e per Trump c’è un’unica soluzione: cacciarli tutti. Nel frattempo chiarisce che per la sua campagna non ha intenzione di badare a spese: “Guadagno 400 milioni l’anno”, ha ricordato. Ed è pronto a spendere fino a un miliardo di dollari, facendo a meno dei finanziamenti delle lobby.
Almeno lui non si nasconde dietro a fondazioni di falsi buonisti ipocriti.

INTANTO: GLI STATI UNITI PAGANO I TRAFFICANTI (DI IMMIGRATI) IN EUROPA

Lo afferma l’austriaco InfoDirekt, che dice di averlo appreso da un rapporto interno dello ’Österreichischen Abwehramts (i servizi d’intelligence militari di Vienna): ed InfoDirekt è un periodico notoriamente vicino alle forze armate.
Il titolo dice: “Un Insider: gli Stati Uniti pagano i trafficanti (di immigrati) in Europa”. Il testo non dice molto di più. Dice che i servizi austriaci valutano il costo per ogni persona che arriva in Europa molto più dei 3 mila dollari o euro di cui parlano i media. “I responsabili della tratta chiedono cifre esorbitanti per portare i profughi in Europa” Si va dai 7 ai 14 mila euro, secondo le aree di partenza e le diverse organizzzioni di trafficanti; e i fuggiaschi sono per lo più troppo poveri per poter pagare simili cifre. La polizia austriaca che tratta i richiedenti asilo sa questi dati da tempo; ma nessuno è disposto a parlare e fare dichirazioni su questo tema, nemmeno sotto anonimato.
Da parte dei servizi, “Si è intuito che organizzazioni provenienti dagli Stati Uniti hanno creato un modello di co-finanziamento e contribuiscono a gran parte dei costi dei trafficanti”. Sarebbero “le stesse organizzazioni che, con il loro lavoro incendiario, hanno gettato nel caos l’Ucraina un anno fa”. Chiara allusione alle “organizzazioni non governative” americane, cosiddette “umanitarie” e per i “diritti civili”, bracci del Dipartimento di Stato o di Georges Soros.

martedì 18 agosto 2015

SE VINCO IO VIA TUTTI I CLANDESTINI

Il miliardario ha collezionato nelle ultime settimane una serie di frasi molto forti, soprattutto sull’immigrazione. Oggi ha rincarato la dose, chiarendo che qualora fosse eletto il suo primo atto sarebbe l’annullamento di tutti i decreti presidenziali sul tema dell’immigrazione passati dall’amministrazione Obama.
Sono circa undici milioni i clandestini che vivono negli Stati Uniti senza documenti regolari e per Trump c’è un’unica soluzione: cacciarli tutti. Nel frattempo chiarisce che per la sua campagna non ha intenzione di badare a spese: “Guadagno 400 milioni l’anno”, ha ricordato. Ed è pronto a spendere fino a un miliardo di dollari, facendo a meno dei finanziamenti delle lobby.
Almeno lui non si nasconde dietro a fondazioni di falsi buonisti ipocriti.

PAGAMENTI IN NERO….


lunedì 17 agosto 2015

FESTA A MARZENO SPECIALITA’: LA TREZA ‘D MARZE

Il maggiore evento organizzata dalla dinamica PRO LOCO di Marzeno, che non riceve contributi pubblici come tante altre manifestazioni a Brisighella, per fare conoscere il paese. Una grossa novità hanno inventato e propongono “La Treza ‘d Marzé”, la regina dello stand, da assagiare.

Il programma prevede venerdi Tributo a Ligabue; sabato i Ballerini cicognani; Domenica  Sgabanaza, La Moda da spettacolo e Fuochi d’artificio.

Il team della Pro Loco Marzeno