martedì 30 novembre 2010

CASOLA VALSENIO: PERCHE’ DA ANNI NON PAGA LA TASSA DI OCCUPAZIONE DEL SUOLO (TOSAP) QUANDO USA IL PARCO PERTINI?

PER CASO NON ACCADRA’ ANCHE IN ALTRI COMUNI IN OCCASIONE DELLE FESTE?



ARRIVANO LE ELEZIONI PROVINCIALI, ARRIVA L’ENNESIMA CONFERENZA ECONOMICA.

OPPURE UNA TIRATA PER LE PRIMARIE DEL CANDIDATO CASADIO DOPO SEI GIORNI?




 Aria di elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Ravenna e del Comune di Ravenna, immancabilmente arriva la “conferenza economica”, come avvenne nel 2003 con una che aveva obiettivi fino al 2013. La conferenza si terrà il 13 dicembre! Ne frattempo anche se non prevista dalla conferenza economica la Provincia ha autorizzato il raddoppio dei centri commerciali in particolare tre a Faenza a distanza di pochi centinaia di metri? Altro che conferenza così si fanno morire i 18 centri storci dei comuni ravennati.



Stavolta l’emergenza è nata in pochi mesi, con incarichi di studio, pensate ha vinto nuovamente Nomisma con una spesa di 36.000 euro, la spesa complessiva della conferenza si aggira sui 60.000, divisi fra Provincia, Camera di commercio comune di Ravenna e Faenza, il Comune di Lugo non partecipa alla spesa, forse perché ha un altro candidato?), tutto lo stato maggiore della sinistra ha coinvolto la realtà economica, industriale, regionale e quanto altro per analizzare le necessità e le proposte per il futuro della nostra provincia, senza coinvolgere come nel 2003 le forze di Governo.



Ricordiamo la precedente conferenza la quale si era data degli obiettivi, che forse nessuno ricorda con una serie infinita di riunioni incarichi professionali, spese pazzesche per lo studio e la realizzazione per un libro dei sogni obiettivi non realizzati come:



Sviluppo economico come crescita ordinata e compatibile di tutte le attività nei settori primario, secondario e terziario dell’economia.

Attivare strumenti che rafforzino il sistema delle imprese sia rafforzando la capacità del territorio di attrarre investimenti, locali ed esterni, sia creare un clima favorevole agli investimenti, più aree destinate allo sviluppo industriale a costi competitivi, più servizi in rete, più attenzione ai temi generali dello sviluppo industriale.

Snellimento delle procedure deve avvenire attraverso la ricerca della maggiore flessibilità e norme chiare e snella possibile nell’ambito degli strumenti. I Piani Regolatori, i Piani di Coordinamento e gli altri strumenti (regolamenti edilizi ed altro) è purtroppo sono arrivati i PSC e Le imprese, in particolare le piccole e medie, dovevano trovare nell’apparato pubblico la semplificazione e snellimento delle regole, alla fiducia nel rapporto con l’utente.

Sostegno alla libera iniziativa e sviluppo significa anche operare in contesti dinamici dove la discrezionalità non diventi incertezza del diritto ed i tempi ed iter decisionali non siano incompatibili con i ritmi dell’economia.

Miglioramento dell’efficienza nell’interesse alle imprese ed ai cittadini,

L’impresa privata, componente fondamentale del tessuto sociale, può essere coinvolta nella erogazione dei servizi al cittadino.

“Piano locale delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni” con relativo affidamento tramite procedure ad evidenza pubblica.

Infrastrutture: Mare – gomma - ferrovia e sviluppo integrato della logistica per segnare la capacità delle imprese di stare sul mercato globale e la capacità del territorio di attrarre nuovi investimenti, industriali e non, e crescenti flussi turistici.

Ferrovie: • I collegamenti ferroviari al Brennero lungo la direttrice Ferrara-Suzzara-Mantova ed al distretto ceramico di Sassuolo, richiesti dal sistema industriale per le proprie merci e dagli operatori portuali per l’ulteriore sviluppo dello scalo sono rimasti fermi.

Viabilità: • Per volontà del governo si è sbloccata la progettazione dell’E45 bloccata per anni dal veto della Provincia e comune voluto dai verdi..

Porto:• doveva mantenere attraverso l’adeguamento progressivo dei fondali, la capacità di accogliere navi di sempre maggior pescaggio.

Turismo: asse portante dell’economia, doveva mettere in rete le opportunità offerte dal comprensorio turistico mare-collina-città d'arte, per valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale e le infrastrutture turistiche esistenti (circoli nautici, circoli golf, Mirabilandia, le Terme), in modo da aumentare la durata media dei soggiorni, con benefici effetti su tutte le attività connesse.

Sanità, gli obiettivi non sono stati raggiunti.

Partecipate. La Provincia che partecipava a 45 società come nella prima Repubblica ha continuato a tenere bloccato risorse disponibili per 35 Milioni invece di realizzare le infrastrutture di propria competenza.

Energia su questo le grandi inadempienze, no al rigassificatore , ma biomasse a Russi dove non c’è la materia prima, rifiuto alla proposta Tampieri (presidente industriali)

Arriviamo all’ennesima parata che costa forse meno soldi del passato ma che non serve a nulla. Forse solo una parata per il vice presidente Casadio in occasione della primarie del PD previste dopo sei giorni per il 19 dicembre. Vincenzo Galassini capo gruppo FI-PDL Provincia di Ravenna

sabato 27 novembre 2010

BERLUSCONI MESSAGGIO AI PROMOTORI DELLA LIBERTA’: APERTI A TUTTI PER FARE UN PATTO DI LEGISLATURA.

IL PREMIER ATTACCA: “CHI NON VOTA LA FIDUCIA SARA’ UN TRADITORE A VITA”. E AVVERTE: SE SI VA ALLE URNE SBARAGLIAMO TUTTI”.

«Il 13 dicembre chiederemo al Parlamento, sia al Senato che alla Camera, un nuovo voto di fiducia al nostro governo. In quelle aule il 29 settembre scorso abbiamo ottenuto il consenso più ampio di tutta la legislatura. È stato un consenso sui cinque punti programmatici. Se qualcuno da allora avesse cambiato idea dovrà dirlo con chiarezza agli italiani. E avrà il dovere di spiegare il perché». Lo dice il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in un messaggio ai Promotori della libertà. «Sono convinto - continua Berlusconi - che non ci sarà bisogno di nuove elezioni, perché il senso di responsabilità, la coerenza, il rispetto e la lealtà verso gli elettori, la necessità di evitare un salto nel buio, sono tutte ragioni per le quali i parlamentari eletti nel centrodestra saranno costretti a stare con noi, a sostenerci con il loro voto, sino al completamento della legislatura. Chi non lo farà - sottolinea - avrà tradito gli elettori e sarà segnato per tutta la vita dal marchio del tradimento e della slealtà».

«Sinistra vuole eliminarmi ma non ci riuscirà». «Le opposizioni di sinistra hanno l'obiettivo chiarissimo di ribaltare in Parlamento il voto espresso dagli italiani. Per arrivare a questo sanno che devono eliminare Silvio Berlusconi dalla scena politica perché hanno chiaro che Silvio Berlusconi costituisce un ostacolo insuperabile che si frappone alla conquista del potere da parte loro. Ma non ci riusciranno: noi e voi non lo consentiremo», prosegue Berlusconi.

«Al voto sbaragliamo tutti». «Oggi l'Italia ha bisogno di tutto meno che di paralisi e d'instabilità. Una crisi di credibilità, che spaventasse i mercati e che spaventasse gli investitori internazionali, ci porterebbe in fretta sulla stessa strada della Grecia e dell'Irlanda», avverte il premier. In caso di crisi governo, comunque, «non c'è un'altra alternativa se non quella di nuove elezioni. Nessuno le vuole perché sanno che se andassimo alle elezioni li sbaraglieremmo tutti».

«Io fra i più influenti e considerati al mondo». «Per quanto riguarda la politica estera, con la nostra diplomazia commerciale, abbiamo portato appalti, lavoro e profitti a molte imprese italiane che operano nel mondo. E abbiamo restituito prestigio e autorevolezza all'Italia in campo internazionale, se permettete con un premier che è il più esperto e quindi, anche a seguito di questo, tra i più influenti e considerati nei vertici mondiali» ha aggiunto Berlusconi nel messaggio.






I CARABINIERI DI NUOVO IN COMUNE A BRISIGHELLA?

NON CONCLUSA LA VICENDA GHIARONA, CITATO IL COMUNE DI BRISIGHELLA. DUE PESI E DUE MISURE.

Il PD a Roma sfiducia il Ministro Bondi e a Ravenna promuove gli amministratori dell’ex consorzio dei Servizi Sociali e non prende posizione sullo scandalo Ghiarona nel comune di Brisighella, le discrasie sulla linea politica del PD a livello nazionale appaiono veramente notevoli. con quella locale. Ma se il Ministro Bondi è responsabile del crollo di Pompei, come può il sindaco di Ravenna Matteucci, parte della sua Giunta e dirigenti non essere responsabili del buco di bilancio dell’ex consorzio sui Servizi sociali (€. 10.000.000) che, di fatto, è franato sul bilancio comunale, dilapidando la quasi totalità delle risorse. A Brisighella come può non essere responsabile l’ex sindaco Sangiorgi sullo scandalo Ghiarona che ha reso danno a 47 utenti realizzando una urbanizzazione in zona di ”vincolo ambientale” non sanabile per legge e non ha rispettato in tantissimi aspetti gli obblighi della lottizzazione approvata dal Consiglio comunale.
Dopo la delibera del consiglio comunale del gennaio 2009 che ha preso atto della relazione degli Architetti Nonni ed Angelini e che era stata nascosta ai consiglieri comunali dalla presentazione del maggio 2008, tutto è continuato a rimanere fermo.

Elenco solo alcune delle inadempienze:

La consegna delle opere avvenuta nel 2001, con un collaudo giudicato fasullo dalla magistratura con sentenza penale confermata in secondo grado è ancora senza collaudo (più di dieci anni), dopo la revoca del collaudo per illegittimità nell’agosto del 2003; non ha avuto risposta dopo 6 anni la richiesta della Soprintendenza di Ravenna del 2005 in ordine al necessario tardivo parere obbligatorio per avere una più esatta individuazione delle aree soggette a vincolo paesaggistico, individuazione donabbondianamente chiesta, forse, per non dare subito un parere negativo;

venerdì 26 novembre 2010

PARCHEGGI GRATUITI IN CENTRO STORICO DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE

MOZIONE DEL PDL

"Il commercio a Faenza è il settore economico che garantisce la massima occupazione e festività natalizie sono un momento fondamentale per dare una boccata di respiro ai negozi del centro storico" - con questa premessa il capo gruppo PdL del Comune di Ravenna Raffaella Ridolfi ha introdotto il tema del parcheggio nel centro di Faenza - Il Comune di Ravenna ha reso gratuiti i parcheggi dal 9 dicembre al 5 gennaio a partire dalle ore 16,00 ed ha garantito la gratuità in quel lasso di tempo ed in quella fascia oraria del trasporto pubblico.

La consigliera ha presentato quindi una mozione che impegna sindaco e giunta a rendere gratuiti i parcheggi nel centro storico e nelle sue prossimità nei giorni antecedenti le festività natalizie, "per consentire un maggiore afflusso di clienti ai negozi del centro in modo da favorire in centro storico lo shopping natalizio".

PROVINCIA DI RAVENNA: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2010 HANNO CHIUSO 678 ATTIVITA’ COMMERCIALI!

LA PROVINCIA DI RAVENNA E I COMUNI AUTORIZZANO SEMPRE NUOVI OUTLET, COSA RIMARRA’ NEI NOSTRI CENTRI STORICI?



COMMERCIANTI DI FAENZA CONTESTANO IL COMUNE PER DIRE NO ALL’OUTLET.

IN OCCASIONE DEL MEI TUTTE LE VETRINE SARANNO SPENTE




giovedì 25 novembre 2010

“ACQUA DEL RUBINETTO”: ENNESIMA BEFFA PER I CITTADINI, ALTRO CHE ACQUA PUBBLICA.

RIPRENDERSI LA PROPRIETA’ CON LE QUOTE INVESTITE NELL’AUTODROMO DI IMOLA CHIEDE IL PDL


“Acqua del rubinetto” è il titolo dell’iniziativa politica in programma, oggi 24 novembre nella sala del consiglio comunale di Faenza da parte di tutti i Sindaci. I sindaci non ricordano però di attuare un’ atto affinché per avere l’acqua pubblica di riacquistare le fonti dell’acquedotto di proprietà comunale, Faenza, Brisighella e Marradi cedute a suo tempo a CON. AMI, che in parte ha investito nel fallimento dell’autodromo di Imola.
Il capo Gruppo Vincenzo Galassini della provincia di Ravenna, ricorda: “come nel maggio 1999 il Consorzio Acquedotto Val Lamone, costituito tra i Comuni di Brisighella, Faenza e Marradi, deliberò il superamento del Consorzio stesso e, nel settembre successivo, il consiglio comunale di Faenza e Marradi, a maggioranza, decisero di recedere dal Consorzio Val Lamone e di conferire al Consorzio Ami di Imola gli impianti faentini “per un importo stabilito di sei miliardi”, impegnandosi inoltre a portare all’Ami anche gli impianti dell’intero ciclo delle acque, di proprietà Amf di Faenza, per un importo complessivo di 34 miliardi e 555 milioni, e la somma di 3 miliardi e 500 milioni attribuita dalla Stato al Comune per la discarica. Come l’operazione, politicamente

ARRIVANO LE PRIMARIE DELLA SINISTRA PER IL CANDIDATO ALLA PROVINCIA DI RAVENNA.

NON SUCCEDERA’ PER CASO COME A: MILANO, BARI, FORLI, FAENZA?

SILVIO RIPARTE DA FORZA ITALIA

MANIFESTAZIONI 11 E 12 DICEMBRE: RAVENNA E’ SEMPRE PRONTA.

DA IL TEMPO

Silvio Berlusconi potrebbe ripartire da Forza Italia. Cioè dallo spirito e dalle strategie del 1994. La tentazione di fare un «nuovo» partito è forte. Come quella di cambiare simbolo. Innanzitutto per segnare la distanza da Futuro e Libertà e da Gianfranco Fini. Il Cavaliere avrebbe commissionato un sondaggio per valutare le preferenze dei cittadini. Un punto di partenza per preparare un vero e proprio «piano d'attacco». Addirittura Gianfranco Miccichè, leader di Forza Sud e sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha suggerito al premier di rispolverare semplicemente lo storico simbolo di Forza Italia. Per ora sono indiscrezioni ma l'idea che il premier potrebbe lanciare un «predellino bis» si fa strada. Del resto, in attesa della resa dei conti del 14 dicembre, la situazione è piuttosto complicata. Con i finiani che continuano a dire

mercoledì 24 novembre 2010

UNA PROPOSTA DELL’ARCH. BIANCA MARIA CANEPA

LA VICENDA GALLETTI ABBIOSI TORNA IN TRIBUNALE.

"Mercoledì - afferma Eugenio Costa, Capogruppo consiliare PdL - svolgerà la terza udienza in Tribunale a Ravenna per la causa civile intentata dalle ex orfane dell'orfanotrofio Galletti Abbiosi contro la Fondazione Istituzioni di Assistenza Riunite Galletti Abbiosi, Mons. Morelli, Pallavicini Baronio. Una novità di pochi giorni or sono riguarda l'avvicendamento del giudice Vicini con il suo collega Dr. Sereni; stante la complessità della vicenda, non è difficile ipotizzare un rinvio dell'udienza per dar modo al nuovo giudice di potersi adeguatamente documentare. Nel corso della seconda udienza, svoltasi il 21 gennaio scorso, il giudice Vicini ordinò la notifica degli atti mediante pubblici proclami, proprio per consentire alle orfane o ai loro eredi di poter far valere le loro ragioni nei confronti della Fondazione, e quindi di poter intervenire nella causa intentata inizialmente da circa venti orfane, assistite dall'avvocato Chiara Boschetti del Foro di Rimini.

domenica 21 novembre 2010

RIDOLFI: VERTENZA OMSA ASPETTIAMO CON OTTIMISMO IL 9 DICEMBRE E ATTENDIAMO CHE IL SINDACO CI ILLUSTRI LE PROPOSTE CONCRETE CHE ARRIVANO DAL TERRITORIO

Dopo la trasmissione di Porta a Porta con le lavoratrici dell’OMSA ci siamo premurati di far sapere all’On. Colannino del PD, che in quell’occasione ha tenuto un comportamento pacato, alcuni fatti che gli permettessero di conoscere a pieno la questione OMSA:
1) che il trasferimento in Serbia dell’azienda era cosa da valutare fin dal 2006 quando l’ex Sindaco Claudio Casadio si recò in quel paese proprio per vedere il nuovo stabilimento OMSA;
2) abbiamo ribadito che se oggi c’era un tavolo al Ministero ed una cassa integrazione era merito di chi dal territorio si era mobilitato per allertare il Ministero e aveva portato il dott. Castano, guarda caso anche ieri presente al Tavolo, proprio a Faenza per parlare con le lavoratrici OMSA, quando l’ex assessore allo sviluppo economico di Faenza invece si era preoccupato solamente di dare un colpo di telefono senza avere alcuna risposta dal capo di Gabinetto del Ministero;
3) di come l’accordo per l’OMSA ed il tavolo si fossero aperti ben prima delle dimissioni del Ministro Scajola, e che quindi l’interim di Berlusconi non avesse recato alcun danno alla questione, seguita come si conviene dai funzionari preposti fin dall’inizio, e di come l’intervento di Bersani fosse si utile, come tutte le attenzioni riservate al caso, ma del tutto sterile.

Rispetto a tutte le lavoratrici rispettiamo le immense difficoltà che stanno vivendo in questo momento ed in particolare riguardo a coloro che erano in TV capiamo il loro impeto ma facciamo un po’ fatica ad intendere il nesso di alcune richieste quando si dice: “qui tagliano la sanità, la scuola e noi vogliamo il lavoro”, ci sembra solo buttarla un po’ in politica che a poco serve alla causa, nonostante ciò ribadisco la comprensione per l’agitazione che anima coloro che sono in cassa integrazione.

In relazione all’incontro di ieri da parte nostra aspettiamo l’evolversi degli incontri tra proprietà e Comune, l’incontro del 9 dicembre e aspettiamo che il Sindaco ci dia notizie rispetto alle ipotesi locali che sembra si siano manifestate.

A noi come PDL del Comune di Faenza interessa in primis la possibilità vera di una ricollocazione nel sito produttivo, quindi la riconversione dello stesso, di tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’OMSA, e nell’impossibilità di una simile fattispecie ci interessa che siano messe in campo tutte le sinergie possibili per garantire a coloro che non saranno ricollocati un altro anno di Cassa integrazione come da accordi, in modo da utilizzare questo tempo ulteriore per garantire a tutti un lavoro. Viste le dichiarazioni dei giornali e la complessità della vicenda ci auguriamo che non prevalgano logiche diverse rispetto a queste neppure negli altri schieramenti politici.

NESSUN TAGLIO IN FINANAZIARIA AL 5 PER MILLE

"Non ci sono tagli al 5 x mille, anche con il decreto di luglio lo abbiamo sempre salvato. Sono stati coperti solo i primi 4 mesi del 2001, ma in aula il Governo e’ intervenuto e ha dato il suo impegno a coprire i restanti otto mesi. Dobbiamo solo lavorare tutti insieme perché questa e’ una conquista di tutti e non di qualcuno".


Lo ha affermato, ai microfoni di CNRmedia, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi: "Il ministro Tremonti e’ il primo a essere sensibile al tema, tant’e’ che ha formalmente detto che la copertura anche per il 2011 ci sarà . La vera battaglia e’ la stabilizzazione del 5 per mille, che non debba essere cioè sempre soggetto a copertura finanziaria".

FUORI LUOGO L’ENTUSIASMO DEI SINDACI PER L’OUTLET

"Leggo con stupore di una dichiarazione entusiastica dei sindaci dei comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme e Solarolo, in merito all'approvazione dei loro comuni dell'outlet "le perle" che sorgerà' a Faenza - è il commento del consigliere provinciale Pdl Francesco Villa - Capisco che vogliano difendere Claudio Casadio dagli "attacchi" della concorrente alle primarie la Fagnocchi la quale pare abbia perplessità in merito alla costruzione di nuovi outlet e non si capisce bene anche di questo, ma che comunque se non un ricorso al TAR nessuno può fermare".



"A proposito di questo occorre sottolineare che Casadio, pur non condividendone le scelte, ha avuto un percorso di progettualità politica coerente e (avendolo avuto come sindaco) sa fare "squadra", di sicuro non avremmo avuto in consiglio comunale a Faenza la sera del 15 in sede di approvazione dell'outlet e aperture domenicali , interventi da parte dei consiglieri di maggioranza (a parte quello della Callegari dove di fronte al pubblico incavolato dei commercianti ognuno cercava di "giustificare" il proprio comportamento su queste delibere, e con questi interventi si metteva in difficoltà anche lo stesso sindaco, senza un minimo di progettualità e percorso comune.

Ripeto ,pur non condividendo l'approvazione dell' outlet, occorre riconoscere coerenza progettuale a Casadio, mi chiedo la Fagnocchi e i suoi sostenitori (pare abbia raccolto oltre 3000 firme alle primarie) dove erano quando nei consigli comunali dei 16 comuni a guida Pd si approvavano le delibere a favore dell' outlet "Le perle" ? Troppo facile dirlo dopo non lo avremmo fatto perché e' un danno per il commercio e porterà inquinamento e non ne vogliamo più in futuro, ora e' tardi. Infine voglio tornare alle dichiarazioni entusiastiche, e fuori luogo , dei sindaci del comprensorio faentino.

Non vedo nulla di positivo dall'apertura del nuovo outlet per questi comuni ma solo pesanti danni economici per la chiusura dei negozi, minore afflusso per tutte le altre attività, maggiore disagio sociale, e meno entrate di tasse in futuro di fronte alle poche migliaia di euro del fondo di perequazione che non serviranno a rilanciare i centri storici di questi Comuni, ma al massimo a installare qualche panchina in centro".





FISCO: ARRESTATO PILOTA RALLY ERRANI

AVREBBE EVASO IMPOSTE PER 19 MILIONI

(ANSA) - , 19 NOV - Il pilota di rally e team manager Riccardo Errani e' stato arrestato per frode fiscale dalla GdF di Ancona, durante le prove libere del rally-show all'autodromo di Monza. Avrebbe evaso imposte per 19 mln, attraverso un'associazione per delinquere che metteva in atto frodi nel settore delle sponsorizzazioni sportive. Errani, che risiede a Montecarlo, e' titolare della scuderia rally Errani Team di Faenza. Ufficialmente risulta nullatenente

venerdì 19 novembre 2010

MA CHI HA DETTO CHE IL GOVERNO CADRA?

TRATTO DAL MATTINALE


Ma chi l’ha detto che il governo cadrà? Che si andrà alle urne? Che Silvio Berlusconi non resterà, in questa legislatura, a palazzo Chigi continuando ad essere il premier degli italiani?



La decisione di ieri del capo dello Stato Giorgio Napolitano è doppiamente sfavorevole a quanti, per così dire, avevano venduto la pelle dell’orso senza averlo abbattuto. Parliamo di chi avrebbe preteso di votare prima la sfiducia alla Camera, convinti che ci sarebbe stata, togliendo di mezzo la mozione opposta, di fiducia, al Senato. Errore: Senato e Camera discuteranno e presenteranno le due mozioni lo stesso giorno, il 14 dicembre. Tra poco meno di un mese: e in un mese, come si è visto, accadono molte cose. Ma soprattutto la contemporaneità saggiamente decisa da Napolitano fa giustizia di un argomento delle opposizioni, e spunta un’arma nelle loro mani. L’argomento è che la sfiducia fosse istituzionalmente e politicamente più forte, avesse più diritto di cittadinanza, della mozione a sostegno del governo. Non è per nulla così, e il Quirinale lo ha dimostrato. L’arma spuntata è quella del voto a Montecitorio. Se fosse venuto prima di palazzo Madama le opposizioni erano sicure di farcela. Adesso i deputati dovranno decidere sulla scia e tenendo conto dell’atteggiamento dei senatori. La questione centrale è però ancora un’altra. Il Quirinale ha sostanzialmente fatto capire, mostrandosi realmente super partes, e allineando il voto delle due Camere, che gli scenari possibili sono due: o entrambi i rami del

VEGAS NUOVO PRESIDENTE DELLA CONSOB: IL VICE MINISTRO DELL’ECONOMIA GUIDERA’ LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETA’ E LA BORSA.

LE CONGRATULAZIONI DEL GRUPPO PDL DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

All’On Giuseppe Vegas, nuovo Presidente della Consob, giungano i nostri complimenti per il prestigioso incarico e un grazie riconoscente per il lavoro di tutti questi anni al Ministero dell’Economia per trovare “la quadra”, anche in momenti difficili come questi, fra il programma di Governo e lo stato delle finanze.



Lo ringraziamo inoltre per non avere mai fatto mancare la Sua presenza sul territorio della Provincia di Ravenna.
Giovanna Benelli Vice Capo Gruppo FI-PDL Provincia di Ravenna

giovedì 18 novembre 2010

ULTIME CONSIDERAZIONI IN RISPOSTA A QUANTO AFFERMATO SULL’APPROVAZIONE DELL’«OUTLET» LE PERLE

Letti ieri i comunicati ufficiali dei gruppi di maggioranza in Comune a Faenza in merito all’approvazione dell’outlet “Le perle” facciamo le ultime considerazioni e domande:

1. nei comunicati ufficiali di IDV - PD si parla di outlet, ma non era vietato in quanto troppo vicino a quello di Castel San Pietro? Non si doveva vendere solo merce di qualità?

2. si parla di “opportunità da cogliere per il futuro” PD - IDV “perché l’outlet porti vantaggi serve la collaborazione di tutti”, ma scusate quale opportunità per gli altri negozi è solo un danno, e non si capisce chi e per cosa gli altri commercianti come sostiene IDV dovrebbero collaborare?

3. IDV cita Orazio “di regola le avversità rivelano il genio e la prosperità lo cela”, crediamo frase veramente infelice! Rivolto ai commercianti di Faenza forse vuol dire abbiamo approvato una delibera che vi metterà in difficoltà ed ora rimboccatevi le maniche? Purtroppo questa frase, ripetiamo infelice, può essere applicata anche a chi ha perso il lavoro … nei momenti diciamo di “sfortuna” bisogna aguzzare l’ingegno, quindi occorre arrangiarsi!!!!

4. ma quanti posti di lavoro creerà l’outlet? (molti part-time e senza garanzie) più di 350 secondo il PD, più di 400 secondo IDV, qualcuno offre di più? Almeno i gruppi di maggioranza quando approvano una delibera si mettano d’accordo su numeri importanti come l’occupazione!!!!

5. si dichiara IDV “imprese locali coinvolte nella fase di esecuzione lavori”, su questo non ci sono né accordi, né garanzie, anzi sappiamo benissimo la concorrenza e i sub-appalti (forse molto lavoro e lavoratori in nero!) è altissima e ci sono imprese dal sud Italia e straniere che anche per appalti e lavori medio piccoli faranno la fila per eseguire loro i lavori a prezzi inferiori!

6. PD e IDV “fondo di perequazione per aiutare il centro”, ma diciamo la verità la quasi totalità degli oneri servirà a chiudere i buchi di bilancio del Comune e per il centro rimarranno circa 300.000 euro, e con questa cifra non si rilancia il centro, al massimo si rifanno i tendaggi e poco altro!

7. IDV “intercettare il turismo da outlet” - PD “trasformare il soggetto attivo, in un turista del territorio prima e in seguito in un potenziale acquirente dell’offerta faentina”, pensiamo che nessuno creda più alla favoletta dell’iper o centro commerciale che porta turisti in centro!!! L’apertura delle “Maioliche” non ha portato nessun aumento turistico e nessuno dopo gli acquisti visita il Museo delle Ceramiche! Poi è prevista la costruzione di una grande area giochi all’interno delle Perle, siccome la maggioranza dei visitatori saranno famiglie con bimbi magari piccoli, immagino già la scena “bimbo ora basta giochi, si va a visitare il Museo delle Ceramiche!”.

Con questo riteniamo quasi conclusa la vicenda “Le perle”, senza poi ripetere l’inquinamento che porterà a tutto il territorio e il danno economico ed i disagi delle aperture domenicali.

Ma siamo tranquilli perché IDV dichiara “vigileremo costantemente, senza abbassare la guardia di un solo millimetro”, e questo pensiamo basti per tranquillizzare i commercianti che chiuderanno e chi era contro a questo progetto! Ma riuscirà da sola a vigilare sui 15 consiglieri PD?

Infine un plauso alla nota poetica di Insieme per Cambiare che, parlando del posizionamento del nuovo centro “Le perle” all’uscita autostradale di Faenza, dice: “passare quindi da essere un cartello autostradale ad un’uscita, far compiere cioè la cosa più difficile, in azione capace di interrompere l’inerzia del viaggio” poesia pura! Raffaella Ridolfi Capo Gruppo PDL e Francesco Villa Consigliere

mercoledì 17 novembre 2010

NON C’E’ MAGGIORANZA ? ALLORA IL PD CHIEDA LE ELEZIONI!

Franceschini e' convinto davvero che Berlusconi non abbia più' la maggioranza nel Paese? Perché allora il Partito Democratico, se e' così' convinto, non chiede subito il voto?".




martedì 16 novembre 2010

GROSSO GUAIO NEL PD DELLA PROVINCIA DI RAVENNA A CAUSA DELL’OUTLET.

Raffaella Ridolfi

La querelle tra il Sindaco di Faenza e la candidata alle primarie del PD alla Provincia di Ravenna Serena Fagnocchi sull’apertura dell’outlet, dimostra che in questa provincia si può’ dissentire, criticare, e portare avanti una prospettiva di cambiamento solo in fase di primarie del Pd mentre dopo le elezioni amministrative vere il sistema è talmente tanto ingessato che “cambiare” è impossibile a causa del forte indebitamento dei Comuni della nostra provincia gestiti all’80% proprio dal PD e a causa di una linea politica, di una rete politica che si dipana e si allinea da Bologna fino a Piacenza e a Rimini. Malpezzi si è presentato con una Lista che si chiama “Insieme per cambiare” e che ha eletto due consiglieri in Consiglio comunale. Al primo grande appuntamento per la città di Faenza al quale è stata chiamata la maggioranza del Sindaco Malpezzi, appunto quello sull’outlet, costituita da Insieme per Cambiare, IDV ed il PD, fortemente rinnovato tra i banchi del Consiglio comunale Manfredo, più che insieme per cambiare si è qualificata per essere “Insieme per continuare”: continuare in quella politica che deve fare i conti con una voragine di Bilancio che spaventa, fatta di scelte approssimative per tappare i tanti buchi e sprechi fatti - come la vecchia pubblicità di una nota ditta di rubinetti dove un idraulico correva da una parte all’altra per installare dappertutto rubinetti per tappare continue perdite d’acqua - le tante scelte sbagliate prese dalle precedenti amministrazioni. Una politica che vede un territorio e la sua popolazione asservita alle necessità di bilancio tirata da tutte le parti in mancanza di una vera pianificazione urbanistica e di un preordinato sviluppo economico e del territorio insomma qui si improvvisa.

ASL FAENZA: RIDOLFI LA PERSONA AL CENTRO DELL’ATTIVITA’ SANITARIA

sabato 13 novembre 2010

RIDOLFI: RIFORME CHE EVITANO MACELLERIA SOCIALE E CI COPIANO ALL’ESTERO

Piacenza - "Berlusconi, il Governo del fare e la riforma della Pubblica Amministrazione". E' questo il titolo dell'incontro pubblico, che si è svolto presso la sede del Popolo della libertà, in via XXIV Maggio a Piacenza. Ospite e relatore principale Rodolfo Ridolfi, il consigliere politico del Ministro per la pubblica Amministrazione e Innovazione: Renato Brunetta. Ridolfi è giunto in città per illustrare ai piacentini la Riforma sull'impiego pubblico, presentata dal consigliere sia sotto forma tecnica che politica. Dal punto di vista strutturale Ridolfi ha spiegato: " si tratta di una Riforma a costo zero che ha mantenuto invariata la produttività evitando la macelleria sociale". Proprio su quest'ultimo punto è stato spiegato, dall'esponente del PDL: "rispetto a paesi come la Gran Bretagna – si vedano in questi giorni i 400 mila posti di lavoro tagliati nel pubblico impiego – così come la Francia – basta osservare cosa sta succedendo sulla Riforma delle pensioni varata da Sarkozy – le disposizioni del Governo italiano hanno fatto emergere pochissime proteste o prese di posizione". Inoltre, ha aggiunto Ridolfi: "abbiamo messo in campo una serie di disposizioni che altri paesi, anche extraeuropei, come Cina e Russia, stanno copiando per semplificare il loro modello di lavoro nel pubblico impiego". "La tanto criticata lotta ai fannulloni ha portato fin'ora ad una riduzione del 35% degli sprechi", così Ridolfi. Dal punto di vista politico il consigliere di Brunetta non ha mancato di enunciare i motivi per i quali questo Governo, sempre più precario agli occhi dell'elettorato, deve rimanere al suo posto: "oltre ad essere un esecuti che ha operato bene, Berlusconi non può lasciare perché siamo in prossimità di scadenze economiche, anche internazionali, cruciali per il Paese. Se non fosse assicurata la stabilità rischieremmo di pagare in maniera ancor più salata questa scelta. Purtroppo, rispetto alla Germania abbiamo un debito pubblico che non ci permette grossi margini di manovra, ma il debito verrebbe ancor più appesantito se Berlusconi e questo Governo dovessero lasciare, perché i mercati internazionali ci farebbero pagare interessi salatissimi per la nostra mancanza di una leadership riconosciuta", così ha concluso Ridolfi, nel precisare le ragioni per le quali non crede alla fine di questa legislatura.

UN FONDO ANTI- CRISI PER I LAVORATORI DEL COMMERCIO

LA RICHIESTA DI GRILLINI (PDL)

Lunedì 8 novembre in consiglio comunale è stata approvata la delibera che riguarda la conferma ed estensione del fondo anti-crisi per i lavoratori dipendenti.. "Non solo il mondo dei lavoratori dipendenti è interessato da questa crisi, ma, ovviamente, tutto il sistema economico - è quanto afferma il consigliere PdL Alessio Grillini - Il mondo del lavoro autonomo subirà un ulteriore contraccolpo con le prossime aperture del nuovo Conad e dell'outlet".
"Non si può prescindere da questa realtà ed abbandonarla, senza studiare anche in questo caso ammortizzatori sociali a livello locale, considerato questo improvviso e deciso sbilanciamento del sistema economico locale Sostenere le imprese significa sostenere un sistema produttivo che va indirettamente e direttamente ad influire positivamente su tutto il mondo del lavoro e su tutto l'indotto ad esso legato - sostiene Grillini.
Per questo in consigliere ha presentato un'interrogazione al Comune per sapere se esiste la possibilità di istituire un fondo anti-crisi a sostegno delle attività da lavoro autonomo "in segno di una concreta sensibilità verso tutto il sistema lavoro del nostro tessuto sociale locale".


GOVERNO BERLUSCONI FATTI E NON PAROLE

PIOGGIA DI EURO PER SCUOLE PIU’ SICURE: €. 2.028.000, ALLA PROVINCIA DI RAVENNA, COMUNE DI RAVENNA E CONSELICE

Il sottosegretario alle infrastrutture sen. Mario Mantovani nella sua recente visita a Ravenna ha comunicato che il Governo Berlusconi ha destinato per la Regione Emilia Romagna, i fondi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici pari a €. 20.954.000,00, in questi fondi sono compresi gli interventi per la Provincia di Ravenna pari a : €. 2.028.000,00 per 11 interventi così suddivisi: Provincia di Ravenna €. 806.000 per 4 interventi, Comune di Ravenna €. 247.000 per 2 interventi, San Pietro in Campiano €. 689.000 per 3 interventi, Pontenuovo €. 195,000 per 1 intervento, Comune di Conselice €. 91.000 per 1 intervento.
Il sottosegretario ha definito l’intervento: ”E’ il miracolo di Vito. da una immane tragedia è nata un’occasione di speranza, o a beneficio di migliaia di giovani studenti italiani” dopo l’approvazione definitiva da parte del CIPE del primo stralcio di 358.000.000 di euro su un totale di un miliardo di euro che interesserà più di 1700 scuole italiane.
Nel 2008 a Rivoli in provincia di Torino il giovane Vito Scafidi morì per il crollo del soffitto della sua scuola (liceo di competenza della Provincia) . Il governo, a pochi mesi dal suo insediamento, decise d’intervenire subito. Fu così avviato un censimento straordinario degli edifici scolastici, che ha portato alla compilazione di una lista d’interventi urgenti, approvata dalla Conferenza Stato-Regioni nei giorni e ratificata dal CIPE.
L’operazione è un colpo alla burocrazia, perché i soldi vanno direttamente ai comuni e alle Province, saltando i consueti orpelli tipici della macchina amministrativa italiana, così da consentire una più veloce cantierizzazione degli interventi. Inoltre si tratta di una boccata d’ossigeno per tante amministrazioni, alle prese, con un bilancio sempre più risicato.
Si tratta di un vero federalismo perché si sostengono i Sindaci e i presidenti delle Province chiamati in prima persona a intervenire con celerità e concretezza sui bisogni del proprio territorio, in particolare in questo caso a favore della tranquillità dei giovani e delle loro famiglie, che certo non devono preoccuparsi per la sicurezza dei figli ma al solo fatto che studino e si preparino adeguatamente alle sfide della vita.
Inoltre è stato applicato per la prima volta un principio di equità sociale: la destinazione dei fondi è stata stabilita non solo tenendo conto della sismicità della zona, ma anche utilizzando criteri oggettivi come l’età degli immobili, il numero di aule e di popolazione scolastica nelle singole regioni.
E’ infine un progetto di economia in chiave sociale perché in questo momento di difficoltà gli enti locali daranno lavoro ad imprese e lavoratori con un’immissione nel sistema Paese, pera di 358.000.000 di euro.
Il Capo Gruppo FI .PDL Provincia di Ravenna Vincenzo Galassini
Il vice Giovanna Maria Benelli



POMPEI E EX CONSORZIO SERVIZI SOCIALI: DAL PD DUE PESI E DUE MISURE

Il PD a Roma sfiducia il Ministro Bondi e a Ravenna promuove gli amministratori dell’ex consorzio dei Servizi Sociali.
Le discrasie sulla linea politica del PD a livello nazionale della appaiono veramente notevoli. con quella locale.
A causa del crollo della cosiddetta Domus dei Gladiatori a Pompei. Il PD presenterà in Parlamento una mozione di sfiducia nei confronti del Ministero dei Beni Culturali Sandro Bondi, reo di non avere preservato il sito archeologico.
Con tutti i danni ambientali, con tutte le ferite inferte al territorio e alle bellezze architettoniche ed artistiche del nostro paese dalle scelte delle varie classi politiche, che si sono conseguite dal dopo guerra ad oggi, sembra decisamente fuori luogo una tale richiesta.
Ma se il Ministro Bondi è responsabile del crollo di Pompei, come può il sindaco di Ravenna Matteucci, parte della sua Giunta e dirigenti non essere responsabili del buco di bilancio dell’ex consorzio sui Servizi sociali (€. 10.000.000) che, di fatto, è franato sul bilancio comunale, dilapidando la quasi totalità delle risorse raccolte dai dividendi delle partecipazioni pubbliche?
Altri fatti eclatanti sono successi in Provincia di Ravenna e nei vari Comuni ravennati (Brisighella, Bagnacavallo, Fusignano, Conselice, ecc.)
Questa è probabilmente la scala di valutazione del PD a Roma, ben diversa da quella del PD di Ravenna .

SOLIDARIETA’ A VITTORIO FELTRI DAL GRUPPO FORZA ITALIA- PDL DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

IL TESTO INVIATO

Gentile Direttore,
a nome personale e del gruppo FI-PDL della Provincia di Ravenna esprimo la più grande solidarietà all’ uomo più perseguitato dopo il presidente Berlusconi, una vera vergogna con questi giornalisti e politici di tutta la sinistra e ora anche con quel traditore di Fini, abbiamo toccato il fondo coraggio dott. Feltri e a tutto il GIORNALE e disponibili a sostenere eventuali iniziative in merito. Vincenzo Galassini Capo Gruppo FI-PDL Provincia di Ravenna.

LA SINISTRA AUTORIZZA TRE OUTLET A FAENZA A DANNO FATTO: LACRIME DI COCCODRILLO

IL PARERE DELLA CANDIDATA A PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PD SERENA FAGNOCCHI SUL COMMERCIO

Dalla nota della PD alle Primarie per la Provincia. "E' giunto il momento di interrogarsi fino in fondo sull'insediamento di nuovi, grandi centri commerciali, sull'importanza dei piccoli esercizi, sulla vitalità dei nostri centri storici, sul consumo di territorio, sul rapporto tra aree urbane e campagne, su un'idea moderna di città integrata, secondo quelle tendenze che emergono con forza nei modelli urbanistici più all'avanguardia nel mondo". "Il problema sollevato da Confesercenti relativo alle difficoltà dei negozi al dettaglio nei centri urbani e nei piccoli comuni va preso molto sul serio perché riguarda non solo una realtà economica e occupazionale importante, ma direttamente la qualità della nostra vita. Il processo di necessaria modernizzazione avviato 30 anni fa non può continuare seguendo gli stessi, lineari criteri di incremento quantitativo. Un equilibrio territoriale già precario ne verrebbe compromesso. La modernità consiste, oggi, nella salvaguardia di quegli equilibri e nel ripristino di quelle condizioni -come la rivitalizzazione dei centri storici- via via compromesse affinché ritornino ad essere il perno della vita della comunità.

PERCHE’ SI DEVE DIMETTERE?

 Ma perché dovrebbe dimettersi? Perché l’ha chiesto ieri sera, ad AnnoZero, Italo Bocchino, con queste testuali parole: “Silvio Berlusconi ritiene di avere costruito lui Palazzo Chigi e vuol lasciarlo ai figli Marina e Piersilvio”? Perché domenica scorsa in un comizio a Bastia Umbra il presidente della Camera ha invocato (anzi, intimato) un percorso bizantino di crisi “pilotata”, con dimissioni del premier, allargamento della maggioranza all’Udc, reincarico allo stesso Berlusconi, nuovo governo con nuovo programma “da discutere”? Se questa è la correttezza costituzionale e istituzionale di un partito appena fondato dalla terza carica dello Stato, stiamo freschi. Siamo fuori da ogni prassi della Costituzione, che prevede le dimissioni del capo del governo – e di conseguenza dell’intero esecutivo – in due casi: per il venir meno della fiducia in Parlamento, a seguito di un voto motivato di sfiducia; oppure volontarie da parte del presidente del Consiglio, e in questo caso è prassi che il Quirinale rinvii sempre alle Camere il governo perché lì, in Parlamento, sia sanzionata la sfiducia. In altri termini, il governo non è – e la Costituzione lo impedisce – una sorta di albergo con le porte girevoli. Uno entra, l’altro esce. Chi occupa una carica di rilievo nelle istituzioni dovrebbe saperlo meglio di altri. Chi, a cominciare dalla sinistra, ha sempre agitato il vessillo della difesa della Costituzione, dovrebbe saperlo egualmente.

venerdì 12 novembre 2010

ALBERI CADUTI E ALTRI PERICOLI IN VIA MAMELI

UN’ INTERPELLANZA DI VILLA

"Ho ripetutamente segnalato la pericolosità di via Mameli per i pedoni che transitano e attraversano questa strada larga e priva di rallentatori - è quanto ribadito dal consigliere PdL Francesco Villa - In questi mesi si è aggiunto un altro pericolo, in quanto, nel giro di poco tempo, tre alberi di grandi dimensioni su si sono abbattuti al suolo e, solo per un caso fortuito, non hanno causato danni a cose o persone".

Su questo tema Villa ha presentato al consiglio comunale un'interpellanza "Vista pochi giorni fa l'ultima pericolosa caduta di un albero in questa via, in una giornata senza vento, anche se, a quanto sembra, la radice di questo albero fosse particolarmente fatiscente chiedo quali urgenti provvedimenti al fine di ovviare a questi pericolo in via Mameli".

CHI SI OCCUPA DELLE PROBLEMATICHE CONCRETE DEL PAESE? BERLUSCONI!

Il richiamo di Giorgio Napolitano ad occuparsi con senso di responsabilità “delle problematiche concrete del Paese, chiunque sarà chiamato a governare, o a governare nuovamente” è stato generalmente interpretato come il preannuncio di una crisi imminente. Ed anche, dai più attenti, come l’auspicio di una continuità politica: in pratica, in caso di dimissioni da parte di Silvio Berlusconi, come il preannuncio di un reincarico allo stesso premier. Non sta a noi forzare il pensiero del capo dello Stato. Certo è che se c’è qualcuno che in questo momento si occupa “delle problematiche concrete del Paese” questo è proprio Berlusconi. Se c’è un governo nonostante tutto al lavoro, questo è proprio il governo attuale. Se c’è una maggioranza che continua a fare la maggioranza, questa è proprio la maggioranza di centrodestra con il Popolo della Libertà e la Lega.  Gli altri che cosa fanno? Lontani mille miglia dai problemi concreti, a cominciare da quelli delle emergenze economiche e ambientali, sono tutti presi ad alambiccare giochi di potere politici. Crisi pilotate, mozioni di sfiducia a questo e quello, bizantinismi, trasformismi e alleanze spericolate tra quella che un tempo era l’estrema destra, e quella che continua ad essere l’estrema sinistra.   Gli ultras di Fli “non escludono nulla”, neppure un accordo con Nichi Vendola. In nome di che? “Del nuovo”, dicono. Il Pd è intento a raccogliere firme. Contemporaneamente deve guardarsi appunto dalla propria sinistra, oltre che dai “rottamatori”. Il cosiddetto nuovo centro (quale?) continua ad autodefinirsi come la formula vincente per l’Italia, sennonché questo nuovo centro esiste, a stento, solo sulla carta, ed anche se si presentasse compatto alle elezioni non raccoglierebbe più di un quinto dei voti.


PDL CONTRO CAPPIO E MANETTE DI START

AI BERLUSCONIANI NON PIACE LA CAMPAGNA DI PROTESTA CONTRO LA FINANZIARIA DELL’AZIENDA DEL TRASPORTO PUBBLICO


Per criticare i tagli al settore decisi dal Governo con la finanziaria l'azienda pubblica Start Romagna Spa ha diffuso manifesti con tanto di cappio e manette. Il Pdl non ci sta, parla di campagna "scandalosa" e "falsa", annuncia in viale Aldo Moro un'interrogazione a sei mani (Marco Lombardi, Luca Bartolini e Gianguido Bazzoni) per sapere "cosa ne pensa" il presidente della Regione Vasco Errani. "Avevamo già denunciato il fatto che la sinistra, non contenta di averci propinato Hera, aveva intenzione di creare un nuovo carrozzone romagnolo del Trasporto Pubblico Locale per poter continuare nell'uso privato di strutture pubbliche anche in caso di sconfitta elettorale nei Comuni e nelle Province" . Start Romagna, la holding nata a luglio dalla fusione delle aziende di trasporto pubblico di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e partecipata dai Comuni e dalle Provincie interessate, aveva già suscitato dubbi nei berlusconiani: "Invece di enfatizzare la 'mission' del servizio di pubblica utilità si parla di 'progettazione, vendita di servizi di navigazione, vacanza e turismo', facendo in pratica concorrenza ai privati con soldi pubblici senza guardare al bilancio". Ma "il fatto che oggi la società impieghi proprie risorse per fare opposizione al Governo per conto del Pd supera ogni limite di decenza", accusa Bazzoni.

DAI GIORNALI DI OGGI GIOVEDI 11 NOVEMBRE

Corriere della Sera (Aldo Cazzullo) – Il catalogo dei gesti italici … si arricchisce ora della mano di Massimo D’Alema, che alla Camera invita platealmente Berlusconi e il suo governo ad andarsene, oscillando il palmo verso l’uscita. Non è lo stile giusto … tanto più che D’Alema è il presidente del Copasir, il Comitato di controllo dei servizi segreti … e tanto più che proprio D’Alema chiede a Berlusconi sia chiamato a … chiarire se la sua sicurezza personale e quella nazionale siano vulnerabili. Ma far precedere la convocazione del premier da un gesto del genere rafforza il sospetto – non a casa già avanzato dal centrodestra – che si tratti più di una manovra politica che di una necessità istituzionale …



La Nazione (Franco Cangini) - … Le nuove illusioni che hanno scaldato il cuore dei credenti nelle “magnifiche sorti e progressive” del ribaltone si presentano non meno evanescenti delle vecchie. Un’illusione, la possibilità di racimolare una maggioranza di ricambio fondata sulla paura delle elezioni, congiunta alla riluttanza dei parlamentari alla perdita del diritto al vitalizio, legato al completamento della legislatura. La costituzione, checché si dica, non vincola il Quirinale a prendere per buona una qualsiasi maggioranza aritmetica di ricambio. Il placet alla formazione di un altro governo è legata all’accertata esistenza di un comune sentire sulle cose da fare. Un po’ come aspettarsi il canto dell’usignolo da un’uccelleria con volatili d’ogni sorta. In mancanza di un trillo decente, è naturale che siano gli elettori a scrivere il nuovo spartito. Si dirà che l’ex presidente Scalfaro non andò per il sottile nel valutare l’alternativa parlamentare al ribaltone del 1995. Ma Napolitano non è Scalfaro e l’Italia d’oggi non è quella di allora. Il nord non si sente da meno della Baviera ed è stanco di navigare in un convoglio a scartamento ridotto. Oggi errori di valutazione comportano funeste conseguenze. Più prudente lasciare che il destino dell’Italia sia deciso, col voto, degli italiani.

giovedì 11 novembre 2010

APERTURA OUTLET LIFE STYLE VILLAGE LE PERLE FAENZA: CONFERENZA STAMPA DI TUTTI I CONSIGLIERI INTERESSATI

L’AMPIA RASSEGNA STAMPA



CORRIERE DI ROMAGNA

VOCE DI ROMAGNA

RESTO DEL CARLINO

PIOLANTI PDL CASOLA VALSENIO: “OK LA VARIANTE , MA QUALE DESTINO PER LA BRETELLA CON LA CASOLANA?

Fabio Piolanti (Pdl) ha presentato al consiglio dell'Unione dei Comuni un'interrogazione sulla realizzazione della bretella di collegamento della provinciale 306 alla via Emilia. "In questi giorni - spiega - si è riaccesa una certa attenzione sulla variante di Castel Bolognese, la cui indispensabile realizzazione parrebbe avere fatto un decisivo passo avanti con l'inserimento nel piano Anas 2010-2015". "Al contrario, fino a oggi, non ha avuto alcuna evidenza pubblica la promessa di realizzazione della bretella che dovrebbe consentire di non attraversare Castel Bolognese agli abitanti della valle del Senio e ai numerosi veicoli industriali provenienti dalla provinciale 306 e diretti verso Faenza. Si tratta di un'opera dai costi notevolmente più bassi rispetto a quelli Anas, e con competenze ascrivibili alla Provincia di Ravenna e al Comune di Castel Bolognese, entrambi bravissimi a levare alti lai verso il governo nazionale, ma molto inattivi e silenziosi su quest'opera minore che invece avrebbe potuto alleviare di molto i disagi dei castellani e degli abitanti dei comuni del Senio".

POLEMICHE TRA RISTORATORI E ORGANIZZATORI DI SAGRE INTERVENGA ANCHE LA PROVINCIA

LA PROVINCIA EROGA CONTRIBUTI ALLE SAGRE PER IL RECUPERO DEI RIFIUTI


In questi mesi, nel territorio faentino e limitrofo, le associazioni di categoria dei ristoratori hanno evidenziato l’eccessivo numero di sagre che a loro parere non rispetterebbero alcune regole sia fiscali, che del lavoro, e forse anche sanitarie; comunque che occorre sottolineare che per molte comunità le sagre rappresentano un’importante momento di aggregazione sociale durante tutto l’anno, e organizzativo nel quale volontariamente vengono coinvolti bambini, famiglie e persone anziane, e hanno quindi un valore sociale altissimo per molte nostre frazioni e comunità periferiche; Le associazioni di categoria hanno presentato al comune di Faenza un “disciplinare” da applicare agli organizzatori delle sagre in fase di discussione, ma che comunque gran parte del gruppo che organizza sagre si è da anni “consorziato” per avere costi minori, e per gestire i corsi ai quali i volontari si debbono attenere; Visto comunque l’importanza, ripeto irrinunciabile sotto il profilo aggregativo sociale che le sagre hanno, ma anche l’esigenza di avere all’interno delle stesse su buona parte di prodotti consumati una certificazione in merito alla provenienza che si auspica locale dei prodotti offerti dalla sagra stessa; CHIEDO, come, già chiesto molte volte in passato, affinché anche l’ente Provincia si attivi per avere una garanzia e certificazione dei prodotti consumati, e se il caso di intervenire affinché si trovi un accordo equo tra esigenze dei ristoratori e degli organizzatori delle sagre. VILLA FRANCESCO

mercoledì 10 novembre 2010

APERTURA OUTLET LIFE STYLE VILLAGE LE PERLE FAENZA: CONFERENZA STAMPA DI TUTTI I CONSIGLIERI INTERESSATI

Stamattina nella sala verde del Comune di Faenza si è svolta la conferenza stampa, contro la scelta del outlet Life Style Village le Perle a Faenza, con la presenza di tutti i capi gruppo consiglieri comunali Raffaella Ridolfi, Villa, Grillini –Faenza-, Farolfi –Brisighella-, Zannoni –Bagnacavallo-, Foschini –Cotignola- Brini –Massa Lombarda- e il coordinatore PDL di Faenza Spada Luciano e il capo gruppo della Provincia di Ravenna Galassini, assenti giustificati: Piolanti –Casola Valsenio- Valenti –Riolo Terme- Minardi –Castelbolognese-. Alla presentazione, alla quale ha partecipato tutta la stampa locale, è emerso che la maggiore responsabilità spetta alla Provincia di Ravenna per due aspetti: indirizzo per le scelte economiche e approvazione dei Piani Regolatori dei Comuni e PTCP, due scelte che spegneranno tante attività nei centri storici dei comprensori di Faenza e Lugo.

Nettamente negativo il giudizio sull’operato del Presidente della Provincia Francesco Giangrandi che ha messo 10 anni per arrivare a questa scelta, superata nella realtà con la crisi internazionale e il superamento di tali attività anche all’estero dopo decenni di esperienza e dei Sindaci di sinistra (vecchi e nuovi) nonostante le riserve di consiglieri della maggioranze e la contrarietà del PDL a tutti i livelli. Sbagliata la scelta di raddoppiare gli Outlet in tutta la Provincia ma ancora di più realizzarne tre, vicinissimi, a Faenza: Maioliche, Le Perle, Conad con tutti i problemi economici e la carenza di viabilità che solleveranno.

La mancata realizzazione della rotonda all’uscita dell’autostrada a Faenza per l’A14 che in dieci anni di mancanza ha creato tanti incidenti stradali, con tanti danni per tutti, (personali, aziende, ASL, assicurazioni, ecc) e le future relative conseguenze; Gli oneri perequativi, ovvero un indennizzo ai Comuni per l’outlet faentino sono niente davanti al futuro danno, grave che il comune di Faenza , per salvare la propria situazione finanziaria, incassi subito gli oneri e li ripaga, in briciole, in cinque anni agli altri Comuni, ma tutti i sindaci di sinistra sono felici e contenti.

ON.LE GARAGNANI PROPOSTA DI LEGGE “PRINCIPI FONDAMENTALI DI DIRITTO ALLO STUDIO E DI LIBERTA’ DI SCELTA DEL PERCORSO EDUCATIVO”.

ADESIONE DI GALASSINI CAPO GRUPPO FI-PDL PROVINCIA DI RAVENNA. A TUTTI E’ CONSENTITO DI ADERIRE MANDANDO UN MESSAGGIO.


L’ On. Fabio Garagnani, responsabile naz. consulta scuola PDL responsabile scuola del PDL davanti alla delicata situazione delle scuole paritarie che rischiano la progressiva estinzione per effetto dei costi esorbitanti della gestione ordinaria e della politica oggettivamente discriminatoria delle Giunte di sinistra, ha chiesto l’ appoggio per una sollecita discussione della sua proposta di legge : "Principi fondamentali in materia di diritto allo studio e di libertà di scelta del percorso educativo", presentata nell’ormai lontano 2001 e nelle successive legislature, con l’obiettivo di dare alle famiglie la possibilità di scelta di un determinato modello educativo, come avviene in Lombardia e Veneto. La proposta ha riscontrato numerose difficoltà per essere inserita all’O.d.G. della Commissione cultura della Camera dei Deputati e ha chiesto di appoggiare e ottenere la adesione a questa iniziativa che, aldilà della sua valenza nazionale, riguarda prevalentemente l’Emilia Romagna e le cosiddette "Regioni rosse", dando alle famiglie la possibilità di rivolgersi eventualmente alla Magistratura amministrativa per ottenere il pieno rispetto del diritto allo studio, cosa che avviene in Lombardia, Veneto ed attualmente in Piemonte con il cosiddetto "buono scuola". Personalmente ho già aderito, per la tua eventuale adesione, considerata l’urgenza e la necessità dell’approvazione del provvedimento, anche a fronte dell’ostilità preconcetta della sinistra e non solo, in Commissione cultura, puoi mandare la tua adesione: garagnani_f@camera.it o al numero di telefono della segreteria di Roma 06 67605264. Vincenzo Galassini

AVVENIRE : LE DICHIARAZIONI DI FINI RICORDANO UN CERTO ANTICLERICALISMO.

''Il 'partito moderno' anzi 'futurista' di Gianfranco Fini, sta rivelando di portare nel suo dna qualcosa di strutturalmente e di in accettabilmente vecchio: la pretesa radicaleggiante di dividere il mondo in buoni e cattivi, in arretrati e progrediti culturalmente, sulla base di una promessa e di un pregiudizio ideologico''. Lo scrive Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, rispondendo all'intervento di un lettore che, citando alcuni passaggi del discorso di Fini, ironicamente spiega di non accettare l'idea che la famiglia fondata sul matrimonio sia sintomo di arretratezza culturale. ''Il ronzio di fondo che accompagna le dichiarazioni del leader ricorda - spiega Tarquinio - le sicumere dell'anticlericalismo proprio, con le sue ambizioni e le sue miserie, di una certa Italia liberale in tutto e con tutti tranne che nei confronti dei cattolici. Un retorico elogio della confusione, all'insegna del più piacione dei relativismi. Nonostante l'ostentato richiamo all'idea di una laicità positiva''. ''Il neoleader di Fli e attuale presidente della Camera - prosegue il direttore di Avvenire - si mostra pronto a ridurre la 'famiglia tradizionale' a una possibilità, a una mera variabile in un catalogo di desideri codificati, manco a dirlo, secondo 'gli standard europei'. Bizzarro, deludente e rischioso argomentare che si somma all'altrettanto pericolosa scelta di campo che l'ha indotto a osteggiare una legge, quella sul 'fine vita', tesa a scongiurare la surrettizia e anti-umana introduzione di pratiche eutanasiche nel nostro ordinamento. Come potrebbero - conclude Tarquinio - non tenerne conto con lucidità i potenziali interlocutori politici di Fini?''.

martedì 9 novembre 2010

LA CRISI? SE CRISI DEVE ESSERE VA APERTA SOLTANTO IN PARLAMENTO

Fini ha varcato il suo piccolo Rubicone voltando le spalle al mandato elettorale e cercando di aprire una crisi al buio, esattamente come accadeva nella Prima Repubblica. Una crisi, oltretutto, extraparlamentare chiedendo le dimissioni di Berlusconi come contropartita dell'accettazione del patto di legislatura proposto dal premier alla direzione nazionale del Pdl, ma senza dare alcuna garanzia su chi dovrebbe essere a gestire da Palazzo Chigi la nuova fase politica. E', dunque, un boccone avvelenato che il Pdl non può che respingere al mittente senza se e senza ma. Il discorso di Bastia Umbra non è di quelli che passerà alla storia, perché colmo di contraddizioni. Facciamo solo qualche esempio:

1. il presidente della Camera ha detto che il governo avrebbe disgregato la coesione sociale del Paese, quando perfino i sindacati hanno riconosciuto esattamente il contrario (i 35 miliardi di ammortizzatori sociali che hanno tenuto legati i lavoratori alle aziende in crisi ne sono la prova lampante);

2. ha parlato dell'identità nazionale da preservare, ma i suoi parlamentari hanno presentato un disegno di legge con la sinistra per svendere la cittadinanza italiana agli immigrati;

3. ha già rinnegato i cinque punti per il rilancio del governo che Fli ha votato compattamente alle Camere appena quaranta giorni fa, ponendo altre condizioni sulle quali si potrebbe tranquillamente discutere se non fossero palesemente pretestuose;