lunedì 30 settembre 2013

PROFILO POLITICO DEBOLE NELLE POSIZIONI TARDO MONTIANE DI ALCUNI NOMINATI DA SILVIO BERLUSCONI


Azzurri '94 come già è avvenuto nell'autunno del 2012 conferma la sua piena e convinta adesione alle decisioni indicate dal Presidente Berlusconi che rimane il catalizzatore della maggioranza degli italiani stanca di subire gli interessi dei poteri forti intrecciati con la sinistra che perseguono una politica di oppressione fiscale e umiliano la sovranità nazionale agli interessi della Germania e delle banche. Dispiace ma non sorprende che alcuni nominati del PDL come già avvenne nell'autunno del 2012 quando ritenevano la stagione di Berlusconi esaurita e guardavano per usare un eufemismo a Monti e all'importazione nel PDL del rito delle finte primarie del PD nel nostro movimento, oggi riesumino le loro miopi e probabilmente opportunistiche posizioni così clamorosamente bocciate dagli italiani e dal ritorno ai valori, ai principi ed al simbolo di Forza Italia. Noi continuiamo ad essere parte ed interpreti di quella maggioranza che continua ad esprimere assoluta fiducia in Berlusconi e Forza Italia nonostante questi nominati che volontariamente o involontariamente cercano di fare il gioco della sinistra e che fortunatamente nonostante la generosità del Presidente Berlusconi che li ha nominati ministri, senatori e deputati rappresentano solo se stessi come è già accaduto a Gianfranco Fini
Rodolfo Ridolfi Coordinatore del Movimento Azzurri '94


NON LASCIO IL PAESE IN QUESTE CONDIZIONI



  • Cari Amici, la stabilità di governo è un bene se si nutre di due cose: un governo capace di lavorare bene e una maggioranza unita sulle cose da fare e fondata sul rispetto reciproco.
     Invece nelle ultime settimane abbiamo avuto un governo capace solo di rinviare, di proporre il blocco dell'Iva aumentando altre tasse, di tagliare l'Imu solo a metà per ricattare il Pdl e costringerlo a stare al governo, un governo prono rispetto ai diktat dei burocrati dell'Unione europea.
  • Abbiamo avuto il nostro maggior alleato, il PD, che si vergogna di stare in un governo "contro natura" e che per bocca di tutti i suoi esponenti di vertice annuncia l'intenzione di buttare fuori dal Parlamento il leader del partito alleato, violando la Costituzione. In questo modo assecondano gli istinti della loro base, nutrita da venti anni nell'odio contro di me e pensano di chiudere una partita che dura dal 1994.
  • Abbiamo pazientemente offerto soluzioni a ogni livello istituzionale per evitare di fare precipitare la situazione. Non ci hanno voluto ascoltare.
  • Per questo ho deciso di chiedere ai ministri PDL di dare le proprie dimissioni. So bene che è una scelta dura e impopolare. Ho previsto tutte le accuse che mi stanno rovesciando addosso in queste ore e anche lo sconcerto di parte del nostro elettorato, preoccupato giustamente della situazione economica e sociale.
  • A loro dico di non credere a coloro che da vent'anni hanno bloccato le nostre riforme per cercare di eliminarmi dalla scena politica. Sono gli stessi che oggi mi dicono di non anteporre me stesso al bene dell'Italia. Ciò non è mai stato in discussione per me e per la mia forza politica, in tutti questi anni.
  • Noi siamo quelli che negli anni Novanta hanno salvato i governi della sinistra quando non avevano maggioranza sulla politica estera. Noi siamo quelli che hanno voluto Monti, Bonino, Prodi in posizioni di vertice in Europa, perché italiani. Noi siamo quelli che non abbiamo mai lavorato all'estero contro il governo italiano quando eravamo all'opposizione. Noi siamo quelli che due anni fa hanno votato contro l'arresto di un senatore del PD, nello stesso giorno in cui loro votavano per far arrestare un nostro deputato, che fu peraltro scarcerato dopo alcune settimane. Noi siamo quelli che hanno voluto il governo Monti e il governo Letta, sperando potesse essere un governo di riforme e di pacificazione.
  • So e sappiamo distinguere il reale interesse dei cittadini. Per questo motivo, se il governo proporrà una legge di stabilità realmente utile all'Italia, noi la voteremo. Se bloccheranno l'aumento dell'Iva senza aumentare altre tasse noi lo voteremo. Se, come si sono impegnati a fare, taglieranno anche la seconda rata Imu, noi voteremo favorevolmente. Noi ci siamo e ci saremo su tutte le altre misure utili, come il rifinanziamento della cassa integrazione, delle missioni internazionali, il taglio del cuneo fiscale.
  • A chi mi chiede di farmi da parte e accettare con cristiana rassegnazione la mia sorte giudiziaria, presente e futura, dico con la mia consueta chiarezza che lo farei senza esitazione, se ciò fosse utile al Paese, se il mio sacrificio significasse una svolta positiva nei rapporti tra politica e "giustizia".
  • Invece per come si sono messe le cose darei semplicemente il mio avallo a una situazione di democrazia dimezzata, dove non il popolo ma i magistrati politicizzati decidono chi deve governare, dove i governi sono fatti dai giornali-partito e dalle gazzette delle procure e le leggi riscritte a colpi di sentenze.Non sono sceso in campo per questo; non ho messo a repentaglio una vita di lavoro, di successi e di sacrifici per lasciare in queste condizioni il mio Paese.
  • Per questo ritengo mio dovere continuare a restare in campo, per offrire una alternativa ai poteri non democratici - perchè non eletti dal popolo - che loro sì irresponsabilmente vogliono mettere in ginocchio il nostro Paese.



IL GOVERNO DEL “MAI VOTATO” LETTA METTE L’IVA, RIMETTE L’IMU ANTICIPANDO LA SERVICE TAX E AUMENTA LA BENZINA E SI CHIEDE PERCHE’ IL PDL NON LO APPOGGIA.


L’Imu esce dalla porta e rientra dalla finestra. Il governo vuole reintrodurre l’imposta sulla prima casa mascherandola con la Service Tax, e doveva servire a scongiurare l’aumento dell‘Iva dal 21 al 22 per cento che invece resta previsto dal 1 ottobre, e dulcis in fundo per non farci mancare niente ecco anche l’aumento della benzina. E gli irresponsabili sono quelli di centrodestra che di fronte a questo si dimettono? Nessun taglio ai parlamentari, nessun taglio ai costi della politica, nessun taglio a provincie-regioni, nessun accenno a modificare la legge elettorale soprattutto perchè questa ‘casta’ di NON ELETTI sa che se introducessero le preferenze di loro non resterebbe quasi nessuno.
Letta il ‘mai votato‘ , in quattro mesi ha sempre e solo rinviato tutte le tasse lasciandole però inalterate, così facendo sperava di mantenersi ‘la seggiola’ per anni. Si pensava che peggio di Monti che ha distrutto l’Italia con con la politica europea dell’austerity non ci fosse nessuno, ma nel club Aspen-Bilderberg di questi ‘imbonitori per italioti tonti’ ne hanno a decine di pronti per i prossimi governi.



BARILLA DIFENDE LA FAMIGLIA TRADIZIONALE


 Il mio collega Franco Grillini, persona che stimo ma che ha idee esattamente opposte alle mie, può dire quello che vuole, mentre gli altri devono tacere e se parlano vengono classificati come dei razzisti.
Razzista per me è Grillini e tutti coloro che stravedono solo per i gay, lodano ogni loro presa di posizione come oro colato e spara sempre ad alzo zero contro la famiglia e contro chi la difende.
Questa primavera al teatro regio di Parma ho avuto l’onore partecipato all’anniversario del centesimo anno della nascita di Barilla, un industriale che ha segnato un’epoca. Il manager Guido Barilla, uno dei più grandi industriali che operano in Italia, nel corso di una intervista radiofonica, ha dichiarato: “Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto, ma perché non la penso come loro; la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale. Abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell’azienda”. Plaudo a Guido Barilla per aver difeso, con grande coraggio e dignità, la famiglia tradizionale, anche nella comunicazione pubblicitaria. Ormai sono rimasti in pochi difendere la famiglia dall’arrogante ed esibizionistica campagna di comunicazione messa in campo dalla lobby dei gay. Barilla non si deve scusare chi ha detto una cosa logica e naturale, ossia che l’unica famiglia contemplata dalla Costituzione italiana è quella fondata sul matrimonio fra persone di sesso diverso.
In questi giorni si è vaneggiato sul fatto che la donna che “serve a tavola” sarebbe una sorta di minus, un essere inferiore, come ha lasciato intendere la Presidente della Camera Boldrini; una comunista che forse sogna il ritorno alla Comune di Parigi ed alla soppressione della famiglia. “Mia moglie ha dichiarato: servo in tavola e sono felice”.
La consigliera Liana Barbati, una reduce di Di Pietro, ha perso invece una buona occasione per tacere: ha infatti messo sullo stesso piano la difesa della famiglia tradizionale con il razzismo ed ha fatto sfoggio di un’acredine e di un fanatismo ideologico contro l’industria Barilla e pro gay, degno di miglior causa e comunque frutto di opportunismo politico inaccettabile. Pur rispettando le scelte sessuali ed i comportamenti conseguenti di ognuno, non è accettabile l’arroganza di chi pretende di imporre i valori gay come universali ed indiscutibili. Ecco perché è importante la presa di posizione di un’industria che da cent’anni lavora  a favore dei valori tradizionali e della famiglia, Fabio Filippi consigliere regionale Forza Italia



domenica 29 settembre 2013

IL COMUNE DI ROMA HA 867 MILIONI DI DEBITI, FALLISCA E PAGHINO I SINDACI E I COMMISSARI PREFETTIZI RESPONSABILI: DA RUTELLI, VELTRONI, ALEMANNO;


BASTA I NOSTRI SOLDI A COMUNI SPENDACCIONI CHE NON RISPETTANO LA LEGGE COME GLI ALTRI!

Appello del sindaco di Roma Ignazio Marino al governo perché salvi Roma dalla bancarotta. "L'analisi ci dice che abbiamo 867 milioni di debiti. Noi vogliamo un confronto con il governo affinchè la Capitale abbia ciò che le spetta", ha detto in una conferenza stampa sul bilancio. "L'analisi ci dice che abbiamo 867 milioni di debiti. Noi vogliamo un confronto con il governo affinchè la Capitale abbia ciò che le spetta", ha detto in una conferenza stampa sul bilancio della capitale."Faccio un appello a chi ha senso di responsabilità l'obiettivo è salvare Roma e lo dobbiamo fare insieme. O si è con Roma o contro. Il governo deve fare gli stessi sforzi che stiamo facendo noi"."Nelle prossime ore chiederò a tutti i parlamentari eletti a Roma di aiutarci nel dialogo con il governo. La Capitale d'Italia non può fallire e non fallirà". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino durante una conferenza sul tema bilancio. "Stiamo comunque lavorando su diverse ipotesi - aggiunge - da un lato senza aiuti del governo, dall'altro con".

Marino, per salvare bilancio cessione immobili e tagli - Il Campidoglio è pronto a vendere i propri immobili per salvare le casse dal default. E non solo. Smetta di sperperare dai doppioni del Festival del cinema, spese folli e mancanza di controllo, formula uno, campionati del mondo di calcio, basta  sperperare i nostri soldi



IO MI DIMETTO


SOCCORSO ROSSO


SCOMPARSO SILVANO MONTEVECCHI, VESCOVO DI ASCOLI


Silvano Montevecchi, il ‘brisighellese’ cittadino onorario di Ascoli

Aveva iniziato il suo percorso di Fede proprio nella sua Romagna, prima di approdare ad Ascoli nel ‘97. Il 30 agosto di sedici anni fa era stato nominato Vescovo della diocesi di Ascoli Piceno, ricevendo l'ordinazione episcopale il 4 ottobre 1997 dal cardinale Achille Silvestrini, anche lui originario di Brisighella. E fece il suo ingresso in diocesi il 25 ottobre. Da allora iniziò quel legame profondo con la città e con il territorio Piceno, culminato, il 16 giugno 2012, durante i festeggiamenti del 50esimo anno di sacerdozio di Mons. Silvano Montevecchi, con il conferimento della cittadinanza onoraria da parte dell’Amministrazione civica del Comune di Ascoli Piceno. Momento clou di questo amore tra Montevecchi e la città, è stato anche, il 4 agosto di due anni fa, quando gli fu consegnata la medaglia dedicata al Santo Patrono, nell’ambito del premio “Città di Sant’Emidio”, istituito, come fece notare allora il sindaco Guido Castelli, come “grato riconoscimento della città a quelle personalità che si sono particolarmente distinte nel campo della solidarietà”. Montevecchi ha anche conferito l'ordinazione episcopale al Vescovo di Latina, di origini ascolane, Giuseppe Petrocchi. Sua Eccellenza, consacrato sacerdote il 16 giugno del 1962, ha vissuto l’evolversi dei grandi processi democratici dell’occidente, ma anche delle delicate e talvolta violente lotte ideologiche di quel periodo. “Eravamo una generazione di giovani sacerdoti con un entusiasmo particolare anche perché si era in un’epoca di grandi riforme e cambiamenti – ricordò festeggiando i 50 anni di sacerdozio – Era il periodo del Concilio Vaticano secondo, e il Papa Giovanni XXIII seppe dare un’impronta nuova alla Chiesa, un’impronta che si basava sull’esigenza di farsi capire; e per farsi capire è indispensabile anche saper ascoltare. Ciò mi ha permesso di imparare da tutti, anche da chi aveva posizioni completamente opposte dalle mie e dalla Chiesa come i comunisti o gli anarchici”.  Sul suo legame con la città, disse: “Non ho avuto difficoltà particolari dal punto di vista relazionale perché gli ascolani, come noto, sono persone accoglienti. Ma quando arrivai dovemmo subito fare i conti con problemi concreti: c’era infatti da poco stato il terremoto che aveva danneggiato diverse chiese tra cui il duomo, che per un periodo venne anche chiuso. Ci furono parecchie difficoltà ma ora è bello vedere le chiese tornate al loro splendore.
Al lutto partecipa la “Memoria storica di Brisighella – I Naldi – Gli Spada” di cui era socio onorario.


sabato 28 settembre 2013

VOTARE E’ MEGLIO CHE FARSI FOTTERE. LETTA ESPERTO A NON TAGLIARE LE SPESE O AUMENTARLE E RINVIARE


 “Votare la fiducia al governo Letta? E perché dovremmo, qual è la logica? Quale la coerenza?”, si chiede Giancarlo Galan, l’ex governatore del Veneto, manager di Publitalia 80, uno della vecchia guardia. “Stiamo solo perdendo tempo, andremo comunque alle elezioni”, dice, “la grande coalizione non funziona, non soltanto non serve a Berlusconi, ma non serve all’Italia. Il presidente della Repubblica dovrebbe essere più elastico, sciogliere le Camere sarebbe liberatorio per tutti”. L’andatura dei falchi non ha nulla di ozioso e dilatorio, e così, dentro l’agitato partito di Silvio Berlusconi, serpeggia un conflitto che non ha più soltanto a che vedere con la linea politica, non è soltanto la complicata dialettica interna che ormai separa persino Renato Brunetta (“votare ‘sì’ alla fiducia non è un problema”) dal resto dei duri. Ma tra governisti e crisaioli la distanza è persino estetica. “Noi siamo veloci, non vogliamo perdere tempo”, dice Daniela Santanchè, la Pitonessa che pone una distanza tra sé e Angelino Alfano, Gianni Letta, Gaetano Quagliariello, Maurizio Lupi: “Vogliamo le elezioni, subito”, dice lei. Da una parte, dunque, quel riserbo, quel gioco obbligato di futilità introduttive, cortesi temporeggiamenti e garbo istituzionale che sono il mestiere di Gianni Letta e della diplomazia, da sempre, quegli strumenti che ieri il gran visir del berlusconismo ha estratto forse per l’ultima volta – ma chissà – in una giostra di telefonate e di incontri per rimpannucciare un contesto esplosivo (o forse già esploso). Dall’altra il fare lupesco, spiccio, pragmatico, funzionalista, e in definitiva molto, molto, berlusconiano di Santanchè, di Galan, di Denis

PAROLE CHIAVE


Smemorati e sordi – Nessun giornale, nessun politico che ricordi una piccolissima gigantesca verità. Il primo a lanciare in epoca recente il tema delle dimissioni come arma politica, in caso di "sordità" tra le parti politiche, è stato Napolitano. Era il 22 aprile scorso. Tutti applaudirono. Chi oggi è sordo alle richieste di giustizia?
Aventino – Balle. I nostri parlamentari non sono saliti dall'Aventino. Lavorano, lottano. Più presenti che mai a far valere le ragioni della giustizia e della democrazia. E se saranno negate, mollano la sedia, non si ritirano a meditare sull'Aventino.
Jo Condor – Enrico Letta ha negato di essere l'uccello tonto dei caroselli di una volta. Sicuro? E allora perché si ostina a confondere l'atto delle dimissioni dei parlamentari - posto contro la rottura delle larghe intese che si sta verificando sulla decadenza di Berlusconi - con la crisi di governo? Ripetiamo: ad aprire la crisi di governo sono coloro che spezzano la grande coalizione e creano una nuova meschina maggioranza contro Berlusconi.
Magliari – Il termine è forte. Ma rischiamo, come Paese, come sistema Italia, di fare la figura dei magliari, dei mercanti inaffidabili, se rimettiamo in auge la "golden share". Si continua giustamente a invocare l'ingresso di capitali stranieri, a lamentare che non siamo appetibili per investimenti internazionali, e poi ci inventiamo un trucco da venditore di vasetti al luna park.
Sondaggi – La guerra infame e anticostituzionale contro Berlusconi, la sua reazione ferma e insieme pacifica, consolidano il vantaggio del centrodestra in caso di elezioni. Siamo avanti più di due punti percentuali. Lo sappiamo però che per vincere, contro i maestri del trucco nei seggi elettorali, occorre un margine maggiore e una puntuale presenza ai seggi. Attrezziamoci.
Coronel – In Sudamerica sono i colonnelli golpisti. Ezio Mauro e Santoro in uniforme da parata boliviana.

A ROMA PER LA SOLIDARIETA’ A BERLUSCONI


RITORNO A FORZA ITALIA CONFERENZA STAMPA IN PROVINCIA GRUPPO FORZA ITALIA: ARTICOLI, TV



venerdì 27 settembre 2013

MOBILITA’ SOSTENIBILE PER I SERVIZI MINIMI AUTOFILOVIARI: UN PROGETTO REGIONALE DEL 1994 E OPERE DISCUTIBILI E SENZA CONTROLLO, PERCHE’ SOLO FORZA ITALIA HA VOTATO CONTRO. URGENTENTE LA LIBERALIZZAZIONE.


Il consiglio provinciale con il solo voto di Forza Italia ha approvato la delibera in base alla “l.r. 30/98 – Accordo di programma, tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ravenna, il comune di Ravenna, Faenza e Ambra (società pubblica) per la mobilità sostenibile e per servizi minimi autofiloviari per il periodo 2011-2013, Approvazione” La delibera prevede una serie d’interventi, con investimenti avviati con impegno regionale ma non ultimati negli Accordi di programma dal 1994 fra i quali:
A-“Completamento del sistema di guida ai parcheggi a Ravenna Comune di RAVENNA costo 600.000 contributi Regionale 300.000”. B- “Riqualificazione degli ambiti antistanti alla stazione Comune di RAVENNA costo 566.000,00 contributo regionale 283.000,00”, C- “Sicurezza delle fermate del trasporto pubblico locale I Stralcio Provincia di Ravenna, con soggetto attuatore Agenzia AmbRa costo 133.000,00 contributo regionale 83.000,00”; La proposta odierna “Conferma degli investimenti degli Accordi di programma non ancora impegnati “2007- 2010 4.2 Progetto Gim-Gestione informata della Mobilità Provincia di Ravenna, con soggetto attuatore Agenzia AmbRa  costo 504.000,00 contributo regionale 83.000,00” 1 Realizzazione pista ciclabile via Comune di Faenza costo 258.704,00 contributo regionale 129.352,00 (marciapiede –classica opera di urbanizzazione primaria) in zona dove non esiste il servizio minimo autofiloviari. Non entro nel merito della delibera che prevede interventi dal 1994 (nacque Forza Italia) e non ancora attuati che ha portato a una situazione non più sostenibile, anche se alcuni interventi in teoria possono essere giusti ma è stata una spesa dilazionata nel tempo che non ha risolto i problemi complessivi della viabilità in particolare per i mezzi pubblici, ora ancora più assurdo con l’ennesima “pista ciclabile” quando dappertutto abbiamo i buchi nelle strade. Il tutto consentito dopo la modifica del titolo di “mobilità sostenibile”. Gli accordi di programma sono consentiti dopo la modifica del titolo V della Costituzione, un vero disastro, non si capisce chi decide, non c’è controllo della spesa, tutto nei vertici della Regione e Comuni. Un esempio a Ravenna i cartelloni d’ingresso alla città per indicare i parcheggi non funziona da qualche tempo sono uguali in tutte le parti del territorio e costati una somma notevole. Nessuno controlla o interviene come nel caso d’inserire un marciapiede, certamente servirà, ma dove non c’è il servizio di auto filovia!

 Questa succede nella rossa Romagna. Forza Italia è per la privatizzazione del servizio, questo il motivo del voto contrario e la denuncia di servizi non adeguati con le solite società come AMBRa dirette da ex dipendenti pubblici.  Vincenzo Galassini consigliere Provincia Ravenna Forza Italia

PONTE CLASSICANA SU VIA FAENTINA, URGE MANUTENZIONE, NON FINIRA’ COME PONTELUNGO?


Mauro Bertolino Capogruppo Forza Italia Consiglio Territoriale Area Centro scrive che gli sono pervenute "diverse segnalazioni da cittadini preoccupati per la situazione in cui versa la struttura del ponte della Classicana. Transitando in via Faentina verso Fornace Zarattini appena dopo Mediaworld, si nota come il ferro che compone l'armatura in molti punti è ormai scoperto. Chiaramente il ponte è ancora in sicurezza dal punto di vista della tenuta, ma pensiamo altresì che sia ora di valutare la possibilità di cominciare a ripristinare le parti corrose, soprattutto per scongiurare eventuali distaccamenti e cadute del cemento. Sicuramente la problematica sarà discussa anche in commissione urbanistica del consiglio territoriale competente."

DA NAPOLITANO GIUDIZI POLITICI


Sandro Bondi ha respinto le critiche del Presidente della Repubblica alle annunciate dimissioni dei parlamentari del Pdl. "Prima di prendere carta e penna per definire un 'fatto politico istituzionalmente inquietante' la decisione assunta nel corso della riunione dei gruppi parlamentari del Pdl, il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto a mio parere ascoltare personalmente i presidenti dei nostri gruppi parlamentari per avere piena contezza delle nostre decisioni", ha dichiarato. "Se lo avesse fatto, prima di rendere pubbliche dichiarazioni, che suonano inevitabilmente come giudizi di carattere politico, avrebbe potuto comprendere e riconoscere l'alto valore istituzionale, politico e etico del nostro gesto", ha aggiunto il coordinatore del Pdl

TRASPARENZA AMMINISTRATORI DA ROMA A LUGO: DUE PESI E DUE MISURE


Ecco  il regolamento che dovrebbe favorire la trasparenza reddituale dei titolari delle cariche elettive e di governo (d'ora in avanti, AMMINISTRATORI).   In linea di massima, credo che dovremmo essere tutti d'accordo per quanto riguarda la pubblicazione dei redditi di chi della politica ne ha fatto un lavoro. Le incredibili esagerazioni del recente passato, fatte da una Casta esosa ed insaziabile, non dovrebbero lasciare dubbi sulla giustezza di questa richiesta, ma..........purtroppo, i nostri politici locali si sono spinti ben oltre la semplice trasparenza dei rediti relativi ai soggetti interessati.  Prendendo troppo alla lettera le "stronzate" legiferate da Monti, hanno voluto coinvolgere in questa "Operazione Trasparenza" tutto il parentado degli eletti (Allegato 1), partendo dal coniuge e dai figli, fino ai genitori, ai nonni, ai nipoti, ai fratelli e alle sorelle.  Una simile follìa mi ricorda la Cambogia e la deriva voluta da PolPot.  Credo che ci stiamo avviando verso quella strada, visto che ogni giorno nelle Istituzioni si fa a gara per dimostrare quanto sia grande la stupidità umana. Spero che abbiate il tempo e la voglia di leggere il regolamento (fondamentale l'articolo 4) e poi tutti gli 8 allegati (OTTO), in molti dei quali viene sottolineato l'obbligo per gli Amministratori di presentare la posizione economica dei parenti fino al secondo grado di parentela, attestando comunque l'apposito allegato, nel caso che essi NON siano consenzienti. E' una tale follìa, che non riesco davvero a concepirla.
La delibera che è stata presentata e votata ieri sera all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

ODIESSA, SCANDALO PONTELUNGO: PARLA L’ASSESSORE PROVINCIALE VALGIMIGLI!

UNA SOLA CORSIA, SE TUTTO VA BENE SARA’ APERTA AI PRIMI Di DICEMBRE, IL SINDACO AVEVA DETTO IL 20 OTTOBRE.
ARRIVA IL DOPPIO SENSO DI MARCIA DELLA CANALETTA SARNA, NON SI POTEVA FARE IL 10 GIUGNO? GRANDE SINTONIA FRA I DUE ENTI

I lavori di ricostruzione e ampliamento del Ponte Lungo situato lungo la ex S.S 302 alle porte di Brisighella proseguono a ritmo serrato. Dopo l abbandono del cantiere da parte dell’ originario appaltatore (fallito) l impresa Edilturci di Mercato Saraceno, con la Direzione Lavori dei tecnici provinciali, ha prima completato il rinforzo delle fondazioni per poi affrontare, tra l estate 2012 e la primavera 2013, le spalle e l’ imponente struttura ad arco che sostiene il piano viabile ha spiegato Valgimigli. Lo scorso mese di giugno è partita la ristrutturazione con allargamento dell’ impalcato che ha comportato la chiusura al traffico della ex S.S. 302 rivelatasi ad oggi indispensabile per garantire la piena sicurezza delle lavorazioni. Durante quest’ ultima fase la vecchia struttura in calcestruzzo armato ha riservato non poche sorprese ai tecnici e all’ impresa appaltatrice. Una tra tutte: l’ inattesa inconsistenza della soletta di impalcato che, inizialmente destinata a sostenere il getto della nuova soletta, si è letteralmente sfaldata man mano che veniva portata alla luce con la rimozione della pavimentazione in conglomerato bituminoso. Ciò ha necessariamente comportato una pesante revisione progettuale oltre ad inevitabili maggiori lavorazioni con conseguente allungamento dei tempi di riapertura al traffico del ponte rispetto alle previsioni iniziali di metà settembre. Ad oggi, almeno una corsia di marcia può essere aperta al transito i primi giorni del mese di dicembre. Su queste previsioni però gravano incertezze meteorologiche ed eventi imprevedibili che una tale struttura può ancora manifestare. Per alleviare i disagi ai cittadini e al tessuto imprenditoriale soprattutto agricolo, la Provincia sta mettendo a punto, visto l'approssimarsi della stagione autunnale, alcune variazioni alla viabilità che consentirà al traffico locale turistico e imprenditoriale di transitare in direzione Faenza anche sulla S.P. 56 Canaletta e di Sarna dal 19 ottobre 2013, nel frattempo il Comune di Brisighella ha speso 60.000 per la bretella. Grande sintonia fra i due Enti Provincia Ravenna e Comune di Brisighella.

giovedì 26 settembre 2013

FORZA ITALIA: SE IL CAV CADE I PARLAMENTARI PRONTI A DIMETTERSI DOPO LA SENTENZA.


DOBBIAMO DIFENDERE IN TUTTI I MODI IL NOSTRO PRESIDENTE, CONTRO LA SINISTRA CHE VUOLE FARCI CAMBIARE IL NOSTRO CAV. pENSINO A CASA LORO!
"Sono sicuro che mi arresteranno". Silvio Berlusconi avrebbe confidato il fosco presagio ai gruppi parlamentari del Pdl che si sono riuniti questa sera a Montecitorio. L'occasione è di quelle fondamentali: gli azzurri hanno deciso la strategia da tenere con il governo Letta e le voci filtrate nel tardo pomeriggio, con l'ipotesi di dimissioni in massa (e conseguente, pressoché automatica sfiducia all'esecutivo), sono state confermate dal vertice romano. Il nodo, naturalmente, è quello sul tavolo da qualche mese: la decadenza dell'ex premier. Dopo l'ultimo voto in Giunta (a inizio ottobre) in Senato si voterà a metà ottobre. E a questo proposito, come detto, il Cav è decisamente pessimista. Tuttavia, con i suoi, ha ancora la forza di scherzare: "Il mio epitaffio? Me lo suggerì mia madre: Fu un uomo buono e giusto". Resta l'amarezza di questi "55 giorni di passione, i più brutti della mia vita. Ho perso 11 chili, un chilo per ogni anno di galera che mi vorrebbero far fare. Se sarò in campo, sarò in forma. Il Cav all'attacco: "A sinistra c'è il tripudio perché credono di avermi eliminato, ma si illudono". Si susseguono i vertici a Palazzo Grazioli. Parlamentari di Forza Italia e della Lega Nord pronti a dimettersi in massa qualora la Giunta per le elezioni dovesse votare la decadenza. Forza Italia passa al contrattacco e si prepara a respingere l'assalto della sinistra giustizialista che punta a far fuori Silvio Berlusconi votando la sua decadenza da senatore.

FAENZA. NO ALL’AUMENTO DELL’IVA


CONVEGNO PER RICORDARE BETTINO CRAXI


STEFANIA DRAXI: BERLUSCONI VITTIMA, COME MIO PADRE
Un altro strappo, stavolta “silenzioso”, ma ben visibile, di Giorgio Napolitano che suona a difesa della memoria di Bettino Craxi. Quando venerdì sera  le è arrivata la telefonata dal Colle per annunciare che il capo dello Stato accettava il suo invito, Stefania Craxi quasi non ci credeva.. Aveva invitato da varie settimane Napolitano al convegno di lunedì 25 settembre sul trentesimo anniversario del governo Craxi (4 agosto 1983), ma era ormai sicura che il presidente della Repubblica, preso dai molteplici impegni di una situazione politica a dir poco complessa, non ce l’avrebbe fatta. E, invece, Napolitano è arrivato alle 10 in punto. Per un’ora ha ascoltato silenzioso (il cerimoniale del Quirinale aveva già fatto sapere che  non avrebbe parlato) gli interventi di esperti, studiosi e di membri di quel governo, che fu il più duraturo della Prima Repubblica (1983-1987). Ha ascoltato in silenzio “attacchi sulla politica nefasta del Pci e del suo segretario Enrico Berlinguer che scelse come nemico principale Craxi e il Psi”, racconta a Panorama.it  Margherita Boniver, che era responsabile Esteri del Psi mentre Napolitano ricopriva lo stesso incarico nel Pci. “Erano gli anni in cui fu il primo comunista ad andare negli Stati Uniti”, ricorda Bruno Vespa che fa da moderatore.

mercoledì 25 settembre 2013

RISULTATI DEL PIANO SOSTA!


GIORGIO CICOGNANI DELLA BIBLIOTECA DI FAENZA IN PENSIONE: AVEVA REALIZZATO IL “MUSEO DELLA CIVILTA’ CONTADINA” E DIRETTORE DEL “MUSEO G. UGONIA”: GRAZIE GIORGIO PER QUANTO HA FATTO!


DUE PESI E DUE MISURE? TERREMERSE: GIUSTIZIA INGIUSTA IN ITALIA


Credendo di fare cosa gradita trasmetto il mio intervento, pubblicato in data odierna da diversi quotidiani dell’Emilia Romagna sul tema della “giustizia “ingiusta” nel nostro Paese.
La vicenda è nota, un milione di euro approvati dalla Giunta regionale emiliana a favore dell’azienda vitivinicola guidata dal fratello del Presidente Errani, fondi pubblici poi risultati illegittimi, ottenuti attraverso un imbroglio. Questo è quanto ha sentenziato il Tribunale di Bologna che ha condannato a 14 mesi di carcere e all’interdizione dai pubblici uffici il funzionario regionale Aurelio Selva Casadei, per truffa aggravata e falso in atto pubblico. Casadei era il funzionario del servizio “aiuti alle imprese” della Regione Emilia-Romagna che materialmente firmò il verbale in cui si attestò (falsamente ha riconosciuto il giudice) che i lavori per la costruzione dello stabilimento enologico di Imola si erano conclusi entro il termine del 31 maggio 2006; termine ultimo per accedere ai finanziamenti. In realtà, il lavori proseguirono per molti mesi ancora. Errani, come prevedibile, non è nemmeno stato sfiorato dal problema: non poteva sapere…
Questo conferma che la giustizia, in Italia, non è sempre uguale per tutti. Fabio Filippi Consigliere regionale del Pdl



GOVERNO: NAPOLITANO NON IGNORI CHE PRESTO SI ARRIVA ALLA PARALISI


 "Questo Governo è ormai simile a una nave su cui nessuno voleva salire, sulla quale tutti litigano dentro e fra i partiti, e da cui tutti vogliono scendere al più presto". E' la considerazione affidata dal coordinatore del Pdl Sandro Bondi a una dichiarazione alle agenzie: "Solo l'ipocrisia e la furbizia della politica italiana, che consiste nel gioco del cerino acceso, impedisce di riconoscere questa realtà. Nei panni del presidente della Repubblica - rincara il senatore azzurro, riferendosi a Giorgio Napolitano - non ignorerei questa situazione di fatto, che è destinata a peggiorare di giorno in giorno e a condurre in breve alla paralisi dell'azione del governo, già oggi debolissima e contraddittoria e senza slancio e coesione politica"

martedì 24 settembre 2013

DUE PESI E DUE MISURE? TERREMERSE: VI FURONO TRUFFA E FALSO

“Se per il caso della coop rossa Terremerse, i giudici avessero applicato nei confronti del Presidente della Regione Vasco Errani, il teorema pseudogiuridico del “non poteva non sapere”, come invece è stato fatto per Silvio Berlusconi, Vasco Errani avrebbe dovuto essere già condannato da tempo: a conferma che la giustizia, in Italia, non è sempre uguale per tutti.”
Quel famoso finanziamento da un milione di euro che la cooperativa Terremerse, presieduta da Giovanni Errani, fratello di Vasco Errani, ottenne con facilità dalla Regione Emilia-Romagna fu conquistato attraverso un imbroglio, senza avere le carte in regola per riceverlo. Questo è quanto ha sentenziato il Tribunale di Bologna che ha condannato a 14 mesi di carcere e all’interdizione dai pubblici uffici il funzionario regionale Aurelio Selva Casadei, per truffa aggravata e falso in atto pubblico. Casadei era il funzionario del servizio “aiuti alle imprese” della Regione Emilia-Romagna che materialmente firmò il verbale in cui si attestò (falsamente ha riconosciuto il giudice) che i lavori per la costruzione dello stabilimento enologico di Imola si erano conclusi entro il termine del 31 maggio 2006; termine ultimo per accedere ai finanziamenti. In realtà, il lavori proseguirono per molti mesi ancora.
La condanna, con rito abbreviato, di Selva Casadei, segna il riconoscimento, in Tribunale, che la truffa ai danni della Regione c’è stata. Per questa stessa vicenda sono stati rinviati a giudizio per truffa aggravata e falso il fratello di Vasco Errani, Giovanni. Sono stati invece, assolti il Presidente Vasco Errani e i dirigenti regionali Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, accusati di falso ideologico per una relazione inviata in Procura, prima che partissero le indagini, nella quale si assicurava che il finanziamento era regolare. Rispetto a questa assoluzione la Procura è ricorsa in appello.
Sul caso della coop Terremerse mi sono battuto contro un uso improprio di risorse pubbliche, sempre a favore delle coop possibilmente rosse e mai a favore di privati: commercianti, artigiani, aziende agricole. Ho chiesto chiarezza e trasparenza di fronte al sospetto, oggi divenuto certezza dopo la condanna emessa dal Tribunale di Bologna, che fosse stata commessa una truffa ai danni della Regione.
Non vogliamo vedere la gente in galera, semplicemente pretendiamo la restituzione dell’assegno di un milione di euro, più interessi e sanzioni di legge, da parte della coop Terremerse. Fabio FILIPPI

LE DONNE E GLI UOMINI DI AZZURRI ’94 SONO GIA’ AL LAVORO PER FORZA ITALIA IN TUTTI I COMUNI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA


Tutti coloro che anche nella nostra provincia undici mesi fa, sottoscrissero Il manifesto appello Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi un iniziativa aperta a tutti gli elettori del centro-destra hanno confermato il loro impegno a ricostruire Forza Italia in provincia di Ravenna primo fra tutti  Rodolfo Ridolfi consigliere politico dell’on Renato Brunetta, uno dei Fondatori di Forza Italia,  Coordinatore di Azzurri’94 e con lui Gian Guido Bazzoni Presidente del Gruppo Forza Italia in Consiglio Regionale e tutti i militanti e gli  eletti di Azzurri ’94. Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi terrà la Conferenza Stampa giovedì 26 settembre prossimo a Ravenna.  A livello della Provincia di Ravenna tutti  i promotori di Azzurri ’94 hanno dimostrato lungimiranza  politica e determinazione nel condividere, lo spirito, i principi e le idee che hanno caratterizzato la politica di Silvio Berlusconi e di Forza Italia e si sono impegnati ad essere un punto di riferimento per chi sa coniugare il rinnovamento con l’antico cuore ( che non significa affatto nostalgia) di proposte e programmi politici concreti e capaci di generare ripresa e sviluppo. Azzurri ’94 diventa quindi un momento fondante per Forza Italia, movimento che va a configurarsi come lo avevano immaginato quelli di Azzurri ’94, una struttura agile, flessibile e radicata sul territorio. Capace di autofinanziarsi attraverso il modello del crowd-funding. Formata nei suoi gangli organizzativi per lo più da fedelissimi del '94, e tanti giovani. Inaugurata ufficialmente la sede nazionale di piazza San Lorenzo in Lucina, destinata a diventare presto il quartier generale di Forza Italia, primo passo di Forza Italia anche in Provincia di Ravenna è la creazione dei club e dei gruppi degli eletti. Per ora Forza Italia ha un suo nuovo sito Internet (dove campeggia la scritta blu su sfondo bianco 'In campo con Forza Italia!' e chi vuole può dare la disponibilità ad aprire dei club) e un account su twitter. I clubs promossi da Azzurri ’94 sono già partiti anche nei comuni della Provincia di Ravenna e saranno sicuramente i protagonisti delle prossime scadenze elettorali e della difesa del voto come ha ripetutamente indicato Silvio Berlusconi.

CASE POPOLARI: BAZZONI (PDL – FI), “BASTA CON I PRIVILEGI AGLI STRANIERI”


“In Assemblea legislativa regionale si è finalmente aperta un’importante discussione sulle assegnazioni degli alloggi popolari che deve portare a una nuova legislazione in materia più equa e più giusta dell’attuale per la quale troppo spesso nei comuni dell’Emilia-Romagna si vedono privilegiati gli immigrati rispetto ad italiani con gli stessi se non addirittura maggiori diritti”. Questo il commento del Presidente del Gruppo PDL Forza Italia in Regione Emilia-Romagna, Gianguido Bazzoni, riguardo ai primi lavori in commissione territorio e ambiente dell’Assemblea legislativa sulle proposte di legge regionale in materia di case popolari.
“Come PdL- Forza Italia con il collega Marco Lombardi abbiamo cercato di stimolare già da tempo la discussione sull’assegnazione degli alloggi popolari presentando due progetti di legge regionale – ha quindi proseguito Bazzoni – Ora vediamo che finalmente anche la Giunta regionale ha capito l’importanza di aggiornare la legislazione in materia portando in discussione anche una sua proposta di legge. Il punto fondamentale per noi rimane l’inserimento del requisito dell’anzianità di residenza per formare le graduatorie in cui le famiglie di immigrati o comunque forestieri non possano costantemente superare quelle autoctone che da tempo aspettano l’assegnazione. Con molto favore, inoltre, guardo alla proposta di far fare controlli incrociati su chi chiede l’assegnazione o è già assegnatario della casa popolare e chi trasferisce cospicue somme di denaro all’estero. In questo modo si potrebbe svelare la truffa di quegli stranieri che fanno figurare di non essere abbienti in Italia per avere la casa gratis o a basso prezzo a spese della collettività, mentre se la potrebbero permettere perché inviano all’estero i loro profitti. Si tratta comunque di proposte obiettive e serie sulle quali si potrà ragionare se la maggioranza di sinistra non si farà attrarre dalle sirene del ministro Kyenghe che come vediamo ogni giornolavora alacremente per favorire surrettiziamente immigrati, anche irregolari, a discapito degli italiani”.

DOPO IL CONSIGLIO PROVINCIALE CON GALASSINI, FORZA ITALIA TORNA ANCHE IN CONSIGLIO COMUNALE A RAVENNA


Dopo le dichiarazioni di Ancarani e Savelli a sostegno di Forza Italia e Silvio Berlusconi, all'indomani del video messaggio del fondatore di FI, è di oggi la comunicazione ufficiale del gruppo consiliare "Popolo della Libertà" di modifica della propria denominazione in Gruppo Consiliare "Forza Italia". Ne fanno parte i consiglieri Nereo Foschini, Alberto Ancarani, Francesco Baldini e Maurizio Bucci.

lunedì 23 settembre 2013

COMMEMORAZIONE 25^ ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI ENRICO CONSOLINI EX SINDACO DI MARRADI


mercoledì 25 settembre 2013 alle ore 7,30 nella Chiesa delle Domenicane Santa Messa di suffragio ore 21.00 presso il Centro Studi Campaniani Via Castelnaudary n° 5 – MARRADI (FI), si terrà la Commemorazione dell’Ufficiale al merito della Repubblica dott. Enrico Consolini, che fu sindaco di Marradi negli anni ‘80 nel 25° anniversario della scomparsa. Saranno Mirna Gentilini, Presidente Centro Studi Campaniani e Rodolfo Ridolfi ex sindaco di Marradi a ricordarlo dopo il saluto dell’ Assessore alla Cultura del Comune Andrea Sartoni. Maurizio Paganini leggerà alcune liriche da “Pancreas”- fantasie cosmiche il libro di Enrico Consolini e a conclusione verrà proiettato il documentario della RAI su Dino Campana realizzato dal regista Sergio Miniussi nel 1985.


PROVINCIA RAVENNA, CORAGGIO DELLA VERITA’: TANTE SCUOLE DI TUTTI I COMUNI E DELLA PROVINCIA NON SONO IN SICUREZZA!



Martedì il consiglio provinciale approverà una serie d’interenti, tutti utili, per interventi in tutte le scuole comunali e provinciali della Provincia di Ravenna in base ad un contributo nazionale Legge n. 89 del 9 agosto 2013  ”Piano d’interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici.- interventi immediatamente cantierabili di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici in ordine di priorità per un importo di €. 551.600 per tutta la provincia”, come già avvenuto con il Ministro Gelmini nel 2010 ( 2010 Stanziati 2.028.000 euro per 11 interventi, di cui 4 per la Provincia di Ravenna per € 806.000 - 2 per il Comune di Ravenna per € 247.000 - 3 per San Pietro in Campiano per € 689.000 - 1 per Ponte Nuovo € 195.000 - 1 per il Comune di Conselice per € 91.000).  A questo punto la responsabilità passa agli amministratori provinciali e comunali che dovranno utilizzare i soldi e fare i lavori.
Necessaria una riflessione e avere il “Coraggio della verità”, perché emerge nuovamente, come nel 2010 che i Sindaci e assessori di sinistra degli enti locali non rispettano la legge che li obbliga a dare gli indirizzi politici di cosa intende fare lì amministrazione comunale nel loro mandato e verificare se i dirigenti li attuano. Nella realtà ravennate gli amministratori, sorpassano i dirigenti, che purtroppo nella maggiore parte dei casi si adeguano alle scelte politiche e non alle necessità del loro Comune nel decidere le priorità urgenti come nel caso  della scuola!    Sono sotto gli occhi di tutti, come la sinistra, spende i nostri “euro” in interventi non prioritari e urgenti, come la manutenzione delle scuole con la spesa corrente e investimenti, ma per altri interventi non prioritari come: consulenti e collaboratori esterni, addetti alle pubbliche relazioni; società per azioni; partecipate ricordo, il caso STEPRA buttati via 30 milioni!!!, debiti fuori bilancio; piste ciclabili, feste; sagre, ecc. ecc.
Dalla Provincia abbiamo avuto le priorità delle richieste ma sarebbe interessante conoscere l’elenco intero delle necessità reali e forse l’elenco sarà ancora più catastrofico.
Spieghino come mai in tre anni i Comuni, dopo l’intervento della Gelmini, non hanno trovato per:  Ravenna per la Scuola Pascoli  95.000 euro per i lavori di sicurezza e bonifica manti copertura, per la scuola Garibaldi 35.000 per la prevenzione incendi, Alfonsine 25.000 euro per la manutenzione straordinaria, Fusignano per la scuola Battaglia 6.900- euro per adeguamento alle norme antincendio come pure Massa Lombarda scuola Quadri e Torchi 20.000 euro, Lugo “Baracca” 39.254, Faenza per la scuola Carhidio-Strocchi 150.000 euro per  la manutenzione straordinaria, come Cervia per la scuola Marchi €. 25.000, Russi per la “Fantozzi” €. 10.143 oppure come Castelbolognese €. 17.130 per la scuola Pascoli bonifica dei manti copertura; o Brisighella per la scuola dell’infanzia di S. Martino in Gattara 6.394 € per l’adeguamento sismico; Riolo Terme per la scuola Giovanni da Riolo 5.000 € per la manutenzione straordinaria e Casola Valsenio per la scuola infanzia Lo scoiattolo 25.000.
Infine la vergogna della Provincia di Ravenna che non ha trovato 68.000 € per la manutenzione straordinaria e bonifica del coperto in eternit per il liceo Artistico Nervi e idem 190.000 €. per l’Istituto Perdisa, Curbastro e Compagnoni.
Qualcosa non funziona, i politici, superano i tecnici che non si fanno rispettare. FORZA ITALIA denuncia:
  • Ai cittadini, i Comuni e la Provincia di Ravenna, che non si sono interessati dallo stato di sicurezza delle scuole dalla manutenzione ordinaria, straordinaria, sismica, antincendio, sicurezza la prima necessità per i nostri figli, mentre continuano a investire in spese superflue.
  • Non ci sono soldi quelli che ci sono, e, ci sono ancora nei bilanci, nei mutui dei vari Comuni e della Provincia vanno trasformati in primis per la sistemazione delle scuole.
  • Eliminiamo una vergogna, stiamo con i “i piedi per terra” e investiamo per la sicurezza dei nostri figli.
  • I sindaci lascino il ruolo delle scelte ai Tecnici e ognuno riprenda il suo ruolo e certamente faremo il bene dell’Italia, della Provincia di Ravenna, dei comuni, nella sicurezza dei nostri figli.
FORZA ITALIA Gruppo Misto  Il capo gruppo consiliare Vincenzo Galassini




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LETTA: COMINCI A TAGLIARE LE SPESE, E’ ORA, BASTA ASPETTARE, SIAMO STANCHI……………


Sono stufo  di sentire dire che un provvedimento di estremo interesse non può essere preso perché mancano i fondi. Cosa ce ne facciamo di nove corpi di polizia, compresa quella mortuaria, e di 7 sale operative di pronto intervento in ogni provincia quando la Germanica si fronteggia la situazione con uno solo? Ma il porre rimedio a spese e a sprechi insensati è impresa titanica. Tutti sappiamo dove bisognerebbe tagliare e tutti invocano tagli. Ma altrove, non nel settore in cui svolgono la loro attività. I governanti dovrebbero affrontare con machete la giungla di numeri telefonici di pronto intervento? Cosa si aspetta per ridurre il numero delle infinite facoltà universitarie? Perché non si trasferiscono nella magistratura ordinaria i magistrati militari, che con l’abolizione del servizio di leva non hanno più molto da fare? Perché non si procede all’eliminazione degli edifici giudiziari superflui invece di mandare personale della provincia, che dovrebbero essere eliminate, Perchè.…..probabilmente ci sarà sempre un sindaco con la fascia tricolore, un sindacato, un avvocato, un magistrato impugnati i codici che hanno espresso chiassosamente il loro dissenso ve n’erano molti che, quando si parla in generale, sono per la mannaia virtuosa. Lo scoglio degli interessi campanilistici e corporativi rende titanico, in Italia, ogni tentativo di risparmio pubblico: essendo introvabile “altrove” che non indispettisca nessuno e non lo induca ad alzare la voce. Povera Italia.



sabato 21 settembre 2013

CON IL RITORNO A FORZA ITALIA ANCHE A FAENZA SI APRE UNA NUOVA FASE, PER IL RILANCIO DELLA NOSTRA AZIONE TESA A RISOLLEVARE UNA CITTA’ IN DECLINO


Ho accolto con entusiasmo l’annuncio ufficiale del Presidente Berlusconi per la ricostituzione di Forza Italia, sugli stessi presupposti e principi del ’94: movimento di popolo e non partito, priorità alle idee ed ai principi e non alle burocrazie, responsabilità nei confronti degli elettori. D’altronde sono queste le motivazioni che mi avevano fatto aderire immediatamente al movimento “Azzurri ‘94”, che si è battuto prima per la candidatura di Berlusconi contro le “fantomatiche” primarie senza quid e poi per il ritorno alla prima denominazione ed agli ideali del ’94.
Sono convinto che, tolti alcuni infidi e scialbi personaggi che si sono già espressi sulla stampa, la quasi totalità  dei nostri aderenti, attivisti ed elettori ci seguirà in questa nuova esaltante avventura.
Da questo momento, ritengo perciò superata la mia carica di coordinatore comunale del PdL e mi atterrò a quanto verrà stabilito per la forma organizzativa che si darà Forza Italia; sicuramente non mancherà il mio impegno di militante, così come vent’anni fa quando ne fui il fondatore a Faenza. Luciano Spada