sabato 29 gennaio 2011

RAGGIUNTO L’ACCORDO CON I COMUNI: AVANTI TUTTA VERSO LA RIFORMA DEL FEDERALISMO.

MAI UN GOVERNO DI SINISTRA AVREBBE PORTATO A COMPIMNETO UNA RIVOLUZIONE LIBERALE DI QUESTA PORTATA.

IN BARBA A QUELLI CHE VOGLIONO FARE CREDERE CHE IL GOVERNO SIA INATTIVO E PARALITICO.

Cedolare secca al 21% per i contratti a canone libero e al 19% per quelli a canone concordato. Salta, invece, il bonus di 400 milioni di euro a favore delle famiglie numerose in affitto. Ma i proprietari immobiliari che opteranno per la tassazione forfettaria saranno obbligati a rinunciare per iscritto (con raccomandata con ricevuta di ritorno da inviare agli inquilini) alla possibilità di aumentare il canone di locazione.

E non potranno adeguarlo nemmeno all'indice Istat. L'ultima versione del decreto legislativo sul fisco municipale, presentata dal ministro Roberto Calderoli nella Bicamerale per il federalismo, rimescola nuovamente le carte sulla cedolare. E accontenta i comuni su tutta la linea.

Umberto Bossi del resto era stato chiaro: ai sindaci bisogna dare tutto per chiudere il prima possibile la partita sulla «madre di tutte le riforme», aveva detto il leader della Lega. E così è stato. I comuni avevano chiesto di poter tornare a usare la leva fiscale già da quest'anno per far quadrare i bilanci. E potranno farlo. Ma non tutti.



L'addizionale Irpef, congelata da Tremonti nel 2008, potrà essere aumentata negli enti che fino ad oggi applicavano un'aliquota inferiore allo 0,4%. Chi non l'aveva ancora introdotta potrà farlo, ma il tributo non potrà superare lo 0,4% né crescere in misura superiore allo 0,2% annuo. Come richiesto dai sindaci, sarà un dpcm da emanarsi in tempi stretti (60 giorni) a disciplinare la graduale cessazione del blocco. Ma se questo provvedimento non dovesse arrivare in tempo, i municipi potranno fare da sé in modo da far entrare in vigore gli aumenti già nel 2011. I comuni avevano anche chiesto certezze sull'aliquota dell'Imu, la nuova imposta municipale che dal 2014 sostituirà l'Ici sulle seconde case e l'Irpef fondiaria. E le hanno avute. Abbandonata l'idea di far definire dalla legge di stabilità o da un decreto il livello di tassazione, il nuovo dlgs depositato da Calderoli dà già i numeri: 0,76% di aliquota base che i comuni potranno aumentare (o diminuire) dello 0,3% o dello 0,2% se l'immobile su cui grava l'Imu è stato dato in affitto. Per gli immobili non produttivi di reddito fondiario, o posseduti da soggetti passivi Ires, l'aliquota dello 0,76% potrà essere ridotta fino alla metà.



venerdì 28 gennaio 2011

E IO PAGO: GRANAROLO LAVORI FATTI MALE, INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE GRILLINI

BRUNETTA SEMPRE SUPER ATTIVO

CASO MACRI E CASO RACHELE……:.DUE PESI E DUE MISURE

(SUL BANCO DEGLI IMPUTATI IL PIU’ ANTICO MESTIERE DEL MONDO)…

Se una presunta escort accusa il Cavaliere, per il pool di Milano non ci sono dubbi: la bocca della verità. Cataste di verbali. Se, invece, l’imputato è il Presidente della Camera (oggi poco più di una costola ‘incrinata’ della sinistra), la magistratura indaga in modo serio: perquisisce, controlla, verifica e quant’altro. Due casi emblematici, entrambe le storie hanno come sfondo la nostra città. Il primo caso vede il coinvolgimento del Premier e della fantomatica escort reggiana Nadia Macrì: rivelazioni ‘scottanti’ poi smentite, date sbagliate, l’invenzione dell’incontro tra Berlusconi e la marocchina Ruby, il pianto durante l’interrogatorio. Una montagna di contraddizioni. Ma per la pubblica accusa nessun problema, le parole della Macrì sembrano oro colato. Il secondo caso, anche lei reggiana, Lucia Rizzo, alias Rachele, accusatrice di Fini, storie di letto, avrebbe avuto incontri sessuali con il leader di Futuro e Libertà. Come si permette. accusare la terza carica dello Stato? Non può essere attendibile! Non ci sono prove! Subito iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di diffamazione e tentata estorsione in concorso. Perquisizione dell’abitazione. La Macrì, come d’altronde un anno fa D’Addario, è diventata una star, la superteste, ospite fisso delle trasmissioni di ‘approfondimento’ sinistro: Annozero, L’Infedele, Mezz’Ora... Lucia Rizzo, invece, non se la fila più nessuno: donna di facili costumi, non è attendibile. Anzi, inaffidabile. Certa magistratura ci pare adotti due pesi e due misure, questa è l’Italia. Mi sono confrontato con tanti reggiani, i commenti sono simili, la Rizzo non è credibile e tantomeno la Macrì… Fabio Filippi

giovedì 27 gennaio 2011

FEDERALISMO INTERESSATO

Dietro il federalismo si combatte una dura battaglia politica come dimostrano le parole rilasciate da Enrico Letta del Partito democratico e indirizzate alla Lega: il federalismo interessa anche a noi, ma se resta Berlusconi la riforma è a rischio. Parole che dimostrano come nel Pd l’obiettivo di eliminare Berlusconi dalla scena politica prevalga sugli interessi del Paese.

STOP AL BLOCCO DEL TRAFFICO, IMPOSTO DALLA REGIONE, DEL GIOVEDI

NUOVA ROTONDA DEL CAVALCAVIA: ENNESIMO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO?

Il consigliere comunale di Faenza Alessio Grillini (Pdl) ha presentato un'interrogazione a risposta scritta sulla nuova rotonda del cavalcavia-ex area Neri. «Il progetto pare realizzato in maniera decisamente non adeguata, senza tenere conto del fatto che la mole di traffico che passa oggi da questo importante snodo rappresenta forse solo 1/3 di quello che si concentrerà nell'arteria stradale con l'apertura del nuovo polo commerciale dell'ex area Neri - spiega Grillini -. La realizzazione di una rotonda, di rilevante importanza funzionale, dal rilevante costo pubblico, non può nascere con difetti progettuali, pecche a livello di sicurezza, senza addirittura tenere conto del contesto dinamico in cui la si va a realizzare (vedi presenza di attività commerciali). L'ennesimo buco nell'acqua della giunta Malpezzi? L'ennesimo sperpero di danaro pubblico?».



mercoledì 26 gennaio 2011

DELUDENTI DATI PER IL TURISMO NEL COMPRENSORIO FAENTINO

COSI ANDREOTTI, COSI LEONE, COSI CRAXI, COSI BERLUSCONI… COSI IL PROSSIMO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO… FINCHE LORO, FINALMENTE, PRENDERANNO IL POTERE.

Tutto il Pdl si sta mobilitando, in varie forme, per difendere il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da un’aggressione mediatico-giudiziaria che non ha precedenti dal dopoguerra. Vi sono delle coincidenze impressionanti fra le vicende politiche e giudiziarie di cui fu vittima Bettino Craxi e quelle di questo periodo in cui è protagonista Berlusconi. E’ lo stesso ufficio giudiziario, la stessa tecnica d’indagine e gli stessi gruppi editoriali protagonisti, per l’ennesima volta, di un vero e proprio assalto al Governo. L’opposizione ha fatto di tutto per bloccare l’approvazione della legge sulle intercettazioni, normativa che escludeva un uso improprio o addirittura illegittimo di uno strumento particolarmente delicato. Le intercettazioni, infatti, non sono state predisposte a seguito di una notizia di reato, ma per costruire una notizia di reato. In Italia i problemi sono altri, più rilevanti rispetto alla vita privata di Berlusconi. Appare sempre più evidente che una parte della magistratura stia destabilizzando il Paese. Nello stesso tempo non è chiaro il ruolo dei Servizi segreti italiani: dov’erano mentre il Presidente Berlusconi veniva spiato nella propria abitazione? a chi effettivamente rispondono? Occorre al più presto ripristinare le garanzie previste dall’art.68 della Costituzione, ossia l’immunità parlamentare, che fu cancellata, a furor di popolo, nel 1993. Questo ripristino servirà ad evitare che il potere politico, espressione della volontà popolare, sia in balia del potere giudiziario.

martedì 25 gennaio 2011

SUI PARCHEGGI LA ZIVIERI SEMBRA CONFUSA

Ridolfi: - sui parcheggi l’assessore Zivieri dimentica quanto scritto nelle “Linee programmatiche per il mandato amministrativo del quinquennio 2010 – 2015 del Comune di Faenza” e si continua a tergiversare rispetto ad un problema molto sentito -


A seguito della proposta degli Architetti riuniti nel gruppo A+ la risposta dell’Assessore Zivieri ci sembra inopportuna, superficiale e soprattutto in contrasto con quanto scritto nelle Linee di Mandato con le quali è iniziata questa legislatura. Nel documento presentato dal Sindaco infatti era scritto: “incremento del numero dei posti auto attraverso l’ampliamento dei parcheggi esistenti nel centro urbano. Realizzazione di nuovi parcheggi a servizio del centro storico e dell’ospedale. Per quanto riguarda il tema di nuovi parcheggi va incentivata l’adozione di sistemi costruttivi a “secco”, cioè mediante l’assemblaggio di elementi prefabbricati, facilmente modificabili, smontabili e riciclabili”.



Quindi non vediamo niente di prematuro nella proposta degli Architetti, ci sembra invece inopportuno quanto sta facendo la Giunta Malpezzi che solo dopo un anno di governo della città sta rinnegando le proprie linee di mandato e non ha ancora capito che è necessario mettere mano a quelle scelte che i faentini si aspettavano assecondando fiduciosi il ventilato cambiamento promesso da Malpezzi. Il tempo di maturazione dei giovani “boy scout” della Giunta Malpezzi è finito è ora di fare sul serio e di dare risposte concrete a quei problemi che aspettano risposte da ben quindici anni.



Rasenta poi il ridicolo l’affermazione che è necessario allontanare le macchine dal centro storico, è necessario invece razionalizzare il parcheggio dei residenti nel centro storico garantendo una sosta ordinata e non selvaggia come avviene in alcune parti della città dove non è possibile neppure passeggiare a piedi, ma anche questo problema non troverà soluzione se non si danno risposte alle esigenze di coloro che necessitano di parcheggiare nel centro storico o perché vi abitano o perché vi lavorano o perché qui vogliono fare i propri acquisti.

IL MONASTERO E’ NOSTRO: LE MONACHE CONTRO LO STATO

A SEGNALARLO, PRENDENDO LE DIFESE DELLE MONACHEIL SENATORE PDL GRAMANZIO CHE HA DEPOSITATO UNA INTERROGAZIONE

Umili, si’, come dice il nome della stessa santa a cui sono devote, ma arrendevoli no: le monache benedettine vallombrosane che abitano il monastero di Sant’Umilta’ di Faenza, in provincia di Ravenna, non sembrano proprio disposte a farsi strappare facilmente una parte della loro proprietà dallo Stato. Dallo scorso febbraio, infatti, la Prefettura della città bizantina, “in maniera alquanto temeraria, rivendica la proprietà di una porzione immobiliare del coro, di fatto e di diritto di proprietà del monastero”. A segnalarlo, prendendo le difese delle monache, e’ il senatore Pdl, Domenico Gramazio, che due giorni fa ha depositato nell’aula del Senato un’interrogazione con cui ha chiesto ai ministeri dell’Interno e dei Beni culturali, Roberto Maroni e Sandro Bondi, di “rendere giustizia al monastero di Sant’Umiltà’ di Faenza”. Secondo il parlamentare, infatti, la Prefettura di Ravenna, con questa decisione, mira a “mutilare la comunità religiosa alla luce, anche, di una Fondazione che opera nel monastero-collegio”. Il riferimento e’ alla Fondazione Marri-Sant’Umiltà’ (di cui le stesse religiose sono socie), che all’interno del complesso gestisce una scuola privata. Tuttavia, i corsi scolastici non hanno nulla a che vedere con l’oggetto della contesa: il coro delle monache. Si tratta, infatti, di quel locale che separa il monastero dalla chiesa di Santa Maria del Carmine (questa sì, di proprietà dello Stato), e di cui, come riferisce lo stesso Gramazio, “non esistono elaborati grafici esplicativi”. A scompaginare la planimetria della chiesa e dei locali annessi, nei quali attraverso i secoli si sono succeduti i padri Gesuiti, i Carmelitani scalzi, la confraternita dello Spirito Santo e infine, le monache benedettine, sarebbero stati i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Infatti, i danni alla chiesa furono talmente grandi da indurre la confraternita dello Spirito Santo, nel dopoguerra, a rinunciare alla concessione del luogo di culto. In ogni caso, secondo il senatore Pdl, esistono una serie di documenti storici (come una perizia del 1946) che provano l’appartenenza del coro al monastero. Eppure, la Prefettura di Ravenna, il 24 febbraio dell’anno scorso, ha commissionato un sopralluogo “per verificare le appartenenze dei beni immobili, mobili e degli arredi sacri da parte del Fondo degli edifici di culto del ministero dell’Interno”, spiega Gramazio, e ora “rivendica la proprietà di una porzione immobiliare facente parte del locale del coro”. Per questo motivo, il parlamentare interroga direttamente i due ministeri e chiede se “ritengano opportuno instaurare un rapporto diretto di collaborazione con la comunità benedettina di Faenza senza intrusioni di terzi che, come potrebbe sembrare, mirano a cambiamenti d’uso della proprietà religiosa e a mutilare la comunità religiosa”. Fonte Dire

TROPPI FINANAZIAMENTI AL MEI

LO AFFERMANO I CONSIGLIERI GRILLINI (PDL) E (MONTI) LEGA



Giordano Sangiorgi e il Ministro Giorgia Meloni all'inaugurazione del Mei 2010



I Consiglieri Comunali Mauro Monti (LN) e Alessio Grillini (PdL) hanno presentato una interpellanza per conoscere tutti i costi sostenuti dal Comune di Faenza per la realizzazione del MEI. "Si parte da dati certi, l'amministrazione di Faenza ha elargito un finanziamento di 130.000 euro, ha concesso gratuitamente il palazzo delle esposizioni, l'auditorium di santa umiltà, pare abbia concesso l'utilizzo del teatro Masini ad un prezzo ridicolo" affermano i due consiglieri. Nello specifico nell'interpellanza si chiede: 1) quali finanziamenti riceve dalla regione Emilia-Romagna dalla provincia di Ravenna e dallo stato italiano 2)la cifra esatta che è stata pagata per il teatro Masini e per il quartiere fieristico 3) quanto personale comunale è stato impiegato e quale è stato il suo costo, 4) l'importo dell'incasso dei biglietti di ingresso. 5) la somma che ha incassato dagli espositori che partecipano al MEI. 6)quanti finanziamenti riceve da sponsor privati. Abbiamo presentato questa interpellanza perché ritengono esagerato un finanziamento di 130.000 euro, dopo che vengono fornite strutture comunali gratuite o al massimo con un prezzo ridicolo, viene fornito personale comunale gratuitamente. Il MEI riceve finanziamenti da altri enti pubblici e da privati, si trattiene completamente l'importo della cifra che gli espositori verso per partecipare al MEI, ancora più sconvolgente si trattiene completamente l'incasso dei biglietti di ingresso al quartiere fieristico, considerato che il costo di tale biglietto era di 10 euro, che i visitatori( dichiarati dall'organizzazione) sono stati 30.000 la somma è presto fatta.

In un momento di sacrifici, di scarse risorse economiche, dove sono stati dati esagerati tagli ai servizi ai cittadini e soprattutto sul sociale, sia stato opportuno spendere una enorme cifra per questa manifestazione.

sabato 22 gennaio 2011

MUSEO DI SCIENZE NATURALI E WI-FI GRATUITO: DUE INTERPELLANZE

Il consigliere PdL Jorick Bernardi ha presentato un'interrogazione al Sindaco Malpezzi sullo stato del Museo civico di scienza naturali Malmerendi. "Si legge sulla stampa locale che il museo risulta da anni ufficialmente chiuso al pubblico a causa della mancanza dei certificati di sicurezza antincendio e di altre problematiche - afferma Bernardi - La sala pubblica del museo è stata completamente rimessa a nuovo nel 2009 con una spesa per le casse Comunali di 100.000 euro ma che, anche questa sala, non risponde alle normative in materia di sicurezza. "Si legge, infine, di vandalismi, di infiltrazioni d'acqua e della presenza di un direttore e di un custode inseriti nell'organico dei dipendenti comunali".Alla luce di questo, Bernardi ha chiesto quale sia l'attuale situazione del Museo Malmerendi e quali siano le iniziative in atto per poterlo rendere fruibile dal pubblico. Il Collega di schieramento Francesco Villa si è interessato invece alla possibilità di portare anche a Faenza il wi-fi in connessione gratuita. "Con l'abolizione del "decreto Pisanu", che limitava fortemente la possibilità dell'installazione di reti di connessione wi-fi è ora possibile, anche per i Comuni, creare reti di connessione gratuite. In questi giorni, ad esempio il Comune di Milano, sta approntando attraverso l'ATM. In molte zone della città attraverso una password richiedibile agli appositi uffici comunali, ci si potrà collegare gratuitamente attraverso il proprio computer a zone wi-fi (con il vincolo di massimo 2.500 connessioni contemporanee, massimo 1 ora di collegamento, lasciando comunque senza limite orario il collegamento a siti istituzionali). La creazione di dette zone di connessione gratuite wi-fi porterebbe benefici anche nel nostro Comune, sarebbe anche gradita ai turisti in visita alla nostra città, e potrebbe essere di aiuto a molti cittadini" afferma il consigliere. Villa ha presentato oggi un'interpellanza per chiedere se anche Faenza stia valutando di partire con questo progetto.

venerdì 21 gennaio 2011

COSI FACCIAMO MORIRE LA CERAMICA

INTERROGAZIONEO DI BAZZONI IN REGIONE: SERVONO SOLUZIONI PER SALVAGUARDARE L’ISTITUTO D’ARTE BALLARDINI DI FAENZA

“Andando avanti così Faenza perderà il ruolo centrale che ha sempre avuto nel mondo della ceramica. Di fronte al disinteresse totale di Provincia e Comune di Faenza, ho chiesto alla Regione di intervenire, affinché sia ascoltato il disagio di una larga parte del mondo faentino che sta chiedendo da tempo a gran voce che si ridia slancio alla scuola di ceramica, minacciando altrimenti di crearne un’altra visto che l’Istituto d’arte per la ceramica è diventato un semplice liceo artistico ad indirizzo design”.  

Lo dichiara il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl Gianguido Bazzoni che questa mattina ha presentato un’interrogazione in Regione con la quale riassume il problema della scuola di ceramica, chiedendo soluzioni per il suo rilancio.



“Oggi il liceo conserva la formazione ceramica solo nell’indirizzo sperimentale”, aggiunge, ricordando che per questi motivi sono insorti molti esperti e famosi ceramisti come il maestro Ivo Sassi che ha addirittura proposto di rifondare una scuola di ceramica.

Bazzoni chiede dunque alla Giunta di viale Aldo Moro “se non ritiene che sia un danno per l’intera società regionale la possibile perdita di un’eccellenza quale era rappresentata dall’Istituto Ballardini, se non pensa di intervenire, nell’ambito delle prerogative della Regione in ambito di artigianato, scuola e formazione professionale, per studiare e realizzare soluzioni che salvaguardino le caratteristiche e funzioni originarie dell’istituto”. Infine, chiede alla Giunta “se non ritiene di impegnare la Provincia di Ravenna e di coinvolgere il Comune di Faenza in un progetto che, affiancandosi al liceo artistico, valorizzi maggiormente l’eccellenza della ceramica, del suo insegnamento e del ruolo che può avere la presenza di Faenza nel mondo”.




CASOLA VALSENIO COMPIE UN SALTO PODEROSO NELLA SCALA DEL BENESSERE: PASSA DAL 30° AL POSTO. NON , CI ERAVAMO ACCORTI DI STARE COSI’ BENE, MA ORA CHE LO SAPPIAMO NE SIAMO DAVVERO FELICI.

LO STUDIO DELLA “VOCE DI ROMAGNA” INTERESSA TUTTA LA ROMAGNA, VERIFICA IL TUO COMUNE.




CIMITERO DI GRANAROLO: GRILLINI PRESENTA UN’INTERROGAZIONE

Alessio Grillini, consigliere comunale Pdl a Faenza, ha presentato un'interrogazione sullo stato del cimitero di Granarolo, dove - si legge nel testo - "sono stati effettuati da non molto tempo lavori di ampliamento del cimitero, che pare siano stati eseguiti in maniera non soddisfacente, soprattutto in riferimento all'ala che comprende i box". "Questi box per i 'loculi' - spiega - infatti sono dotati di finestrelle che danno sul perimetro esterno, finestrelle che nel tempo si sono rilevate dannose in quanto fanno allagare costantemente con il maltempo il corridoio interno del box, che tra l'altro risulta privo di canaletti di scolo, e che risulta costruito con un pavimento in ceramica che in queste situazioni diventa molto scivoloso, creando problemi anche per la sicurezza dei visitatori. Inoltre detti box presentano già bolle nel cemento, e le pareti sembrano inclinarsi". "Considerato che acquistare una tomba rappresenta una spesa abbastanza rilevante e che i familiari dei deceduti collocati in questi box si sono dovuti riunire in un comitato e inviare agli uffici comunali preposti l'interminabile trafila di documenti per risolvere il problema almeno in parte di tasca propria, chiedo se sia possibile, visto che si paga questo servizio al Comune, conoscere e verificare come questi lavori siano effettivamente stati fatti, anche e soprattutto dal punto di vista sicurezza"."Inoltre chiedo se sia possibile rimborsare eventualmente i soldi pagati per le migliorie alle famiglie interessate, visto che parrebbe un problema derivante da una cattiva realizzazione, e se si possano attuare interventi migliorativi, come ad esempio creare canali di scolo e apporre strisce anti scivolo sulla pavimentazione".

giovedì 20 gennaio 2011

PARLANDO DI PARCHEGGI NON DIMENTICHIAMOCI DELL’OSPEDALE

RIDOLFI; I PARCHEGGI A SERVIZIO DELL’OSPEDALE SONO UN’EMERGENZA


Trattando il tema parcheggi non si può non parlare delle difficoltà che incontrano coloro che devono recarsi all’Ospedale. Durante la mattinata c’è un serpentone continuo di auto che spesso girano a vuoto o sostano in attesa, a motori accesi, aspettando di parcheggiare nei pressi dell’Ospedale. Una condizione che oltre a creare disagi ai cittadini causa rallentamenti e file alla circolazione in Viale Stradone e comporta problemi di inquinamento dell’aria. In attesa di altre soluzioni o in mancanza di queste, svanito per volere della Ausl la possibilità di creare un piano sopraelevato del parcheggio esistente ci auguriamo che il Sindaco trovi un accordo per l’utilizzo dello spazio verde di fronte al nosocomio Manfredo presso la struttura dell’ex seminario e che di concerto con gli uffici comunali competenti ed i Vigili Urbani appronti un piano per garantire l’attraversamento ai pedoni in sicurezza di Viale Stradone.

BERLUSCONI: I P.M. CALPESTANO LA LEGGE

LEGGI IL TESTO DEL VIDEOMESSAGGIO DI SILVIO BELRUSCONI

Care amiche, cari amici,

oggi il Senato e la Camera hanno riconfermato la loro fiducia al Governo e lo hanno fatto su un tema delicato e di grande rilievo per i cittadini: la relazione al Parlamento del ministro Alfano sullo stato della giustizia in Italia. Le opposizioni hanno nuovamente messo insieme tutti i loro voti nel tentativo di fare cadere il Governo ma come è avvenuto il 14 dicembre scorso, hanno perso.

Se oggi fossimo stati sconfitti, la sinistra e il cosiddetto terzo polo sarebbero andati su tutte le reti televisive per sostenere l’inesistenza di una maggioranza e quindi per chiedere le inevitabili dimissioni del Governo.

Invece abbiamo vinto noi, con un margine di venti voti!!

Ecco perché considero il voto di oggi come quello del 14 dicembre: un voto di rinnovata fiducia a me ed al Governo che presiedo. Ma anche un voto di fiducia in materia di giustizia che arriva proprio mentre il Presidente del Consiglio è ingiustamente attaccato per l’ennesima volta in sede giudiziaria.

Ho avuto finalmente modo di leggere le 389 pagine dell’ultima vera e propria persecuzione giudiziaria, la ventottesima in 17 anni, che la Procura di Milano mi ha notificato con grande e voluto clamore nei giorni scorsi. Le violazioni di legge che sono state commesse in queste indagini sono talmente tante e talmente incredibili che non posso non raccontarvele perché possiate denunciarle e farvi portatori di un messaggio ai vostri amici di come si sta cercando di sovvertire il voto popolare.

Pensate che la mia casa di Arcore è stata sottoposta a un continuo monitoraggio che dura dal gennaio del 2010 per controllare tutte le persone che entravano e uscivano e per quanto tempo vi rimanevano.

Hanno utilizzato tecniche sofisticate come se dovessero fare una retata contro la mafia o contro la camorra.

mercoledì 19 gennaio 2011

PRIVACY VIOLATA. LA STAMPA E’ PESSIMISTA: E TU?

Il quotidiano "La Stampa" ha attivato un sondaggio on line dal titolo: "Berlusconi contrattacca: Privacy violata, contro di me una persecuzione. Il premier ha ragione?

Attualmente il parere è negativo. Tu cosa ne pensi? Puoi esprimere il tuo parere con un semplice click nella pagina del sondaggio

http://www.lastampa.it/sondaggi/cmsVota.asp?IDsondaggio=1607
 
Grazie e a presto con Forzasilvio.it.

A PROPOSITO DELLA CONFERENZA ECONOMICA PROVINCIALE

IL PARERE DI MARIA GIOVANNA BENELLI


Premetto che:alla fine degli anni 50 e agli inizi degli anni 60, mio padre l’ing. Giuseppe Benelli, era Presidente di Confindustria Ravenna e dell’Ente provinciale per il turismo. Aveva 3 crucci costanti:

1) l’isolamento di Ravenna per la lentezza con cu si progettava la Romea;

2) la lentezza con cui si progettava la E7;

3) la carenza atavica di servizi igienici pubblici per una città civile. Considerate che allora, in via Diaz c’era un albergo diurno a pagamento che offriva servizi igienici, docce, parrucchiere e quant’altro servisse a una persona di passaggio.
 
Sono passati 50 anni e la sostanza non è cambiata, solo i nomi per E55 ed E45mentre i servizi igienici restano confermati nel nome e nell’assenza, con l’aggravante che l’albergo diurno non c’è più. La Conferenza Economica Provinciale ha investito 60.000 euro per aprire di fatto la campagna elettorale al futuro candidato Presidente della Provincia e dare un po’ di sostegno alla famiglia Prodi tramite Nomisma chi è stato affidato l’incarico per 36.800 euro. Non entro nel merito dell’impianto della Conferenza che per i dati può anche essere uno strumento utile, mi limito a sottolineare lo sconvolgente intervento dell’esperto invitato da Nomisma come consulente, che ha esordito dicendo che lui non conosceva granché il territorio e che noi lo conoscevamo sicuramente meglio di lui, però secondo lui dovevamo puntare tutto sul corridoio di comunicazione: Romagna-Brennero, per togliere Ravenna dal suo storico isolamento !!!!!!!!
 
 Fortunatamente i Presidenti di Autorità Portuale e di Confindustria presenti in sala si sono limitati educatamente a scuotere la testa pensando silenziosamente al loro duro impegno per inserire Ravenna e il suo porto nel corridoio Baltico e cioè Suez-Danzica con l’aggancio del corridoio 5 a Mestre. Se la Conferenza Economica Provinciale da suggerimenti di questo tipo, meglio fare da soli e spendere il denaro pubblico in modo più costruttivo. GIOVANNA MARIA BENELLI Vice capogruppo FI-PDL Provincia di Ravenna

 

 

 

 

 

 

LETTERA APERTA DI RODOLFO RIDOLFI AI RESPONSABILI DELLE ISTITUZIONI DELLA REGIONE E DELLA PROVINCIA DI RAVENNA: COMMEMORARE IL GRANDE STATISTA BETTINO CRAXI NEI MODI E NELLE FORME APPROPRIATE.

Mercoledì 19 gennaio ricorre l’undicesimo anniversario della morte di Bettino Craxi uno degli statisti italiani più illuminati e lungimiranti del nostro secolo, uno degli interpreti più autentici e coerenti dell’impegno per l'affermazione della modernizzazione nel nostro Paese, uno degli interpreti più originali ed autorevoli, degli ultimi trent’anni di vita politica italiana e del riformismo autonomista, come già lo furono Filippo Turati e Giuseppe Saragat. Alle idee ed ai propositi di Craxi statista e politico oggi si ispirano gran parte dei protagonisti e delle forze politiche democratiche che animano il confronto politico ed istituzionale del nostro Paese. Anche una parte consistente di quelli che lo derisero, lo insultarono e si resero protagonisti, attraverso i metodi che oggi cominciano ad emergere in tutta la loro odiosa evidenza, del suo esilio, dopo averlo ingiustamente indicato come l’unico “capro espiatorio” della corruzione politica in Italia. Da anni chiediamo, inascoltati che anche la Regione, la Provincia di Ravenna ed i Comuni rendano omaggio, ad un grande italiano quale Bettino Craxi è stato e contribuiscano a ripristinare la verità storica sulla sua vicenda politica ed umana. “Sarà per me molto difficile dimenticare quel pomeriggio di mercoledì 19 gennaio di undici anni orsono quando nel corso della seduta del Consiglio regionale giunse la notizia della morte di Bettino Craxi che cercai di



martedì 18 gennaio 2011

FAENZA CITTA’ DELL’ORGOGLIO SOCIALISTA: ALCUNE RIFLESSIONI A MARGINE DEL TRENTUNESIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI PIETRO NENNI

Rodolfo Ridolfi*

Il faentino Pietro Nenni al quale è intitolata, nonostante i tentativi catto-comunisti della metà degli anni ’90, la piazza anticamente denominata “La Molinella”, moriva trentuno anni orsono il 1 gennaio del 1980, quando ormai il PSI era saldamente nelle mani del suo delfino, Bettino Craxi. Craxi condurrà il PSI attraverso il percorso del “socialismo tricolore” per poi concludere la sua centenaria storia sotto i colpi dei comunisti alleati con le toghe rosse. Pietro Nenni, che era nato a Faenza, isola bianca della Romagna, nel 1891 da una famiglia umilissima e che era stato amico di Mussolini, ha rappresentato per oltre mezzo secolo la storia e gli ideali del Socialismo e del Partito Socialista Italiano. L’ultimo ricordo che ho di uno dei “famosi comizi” di Nenni è del 1974 a Faenza nel vecchio palasport e poi al Circolo Bubani dove il vecchio leader era accompagnato proprio da Craxi. E’ quindi Faenza una città dell’orgoglio socialista, in cui si può anche applaudire tutti insieme Bettino Craxi, Pietro Nenni e Giuseppe Saragat e riprendersi la rivincita storica contro il Pci. Anche il Pdl partecipa a questo ricordo perché ha dalla sua la realtà dei numeri e dei consensi che dicono che tra coloro che votavano per il Psi il 70% sceglie il PDL, il 20% si astiene e il restante 10 è diviso tra gli altri partiti. Parlare di Nenni

lunedì 17 gennaio 2011

PSEUDO PESTE E CONCAUSE HANNO UCCISO LE TORTORE DI FAENZA


CASO RUBY: SUI SITI TIFOSERIE PRO BERLUSCONI

(Adnkronos) - Il caso Ruby scuote i palazzi della politica, ma anche la Rete. Sui siti del Pdl o comunque legati al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si leggono i commenti di solidarietà dei simpatizzanti. "Ancora una volta i giudici stanno tentando di far fuori Berlusconi per via giudiziaria" scrive Elena su Pdl.it, mentre Enza si scaglia contro "il valzer delle procure contro Berlusconi". Antonino domanda: "Come viaggia veloce la giustizia neanche 24ore e subito si vedono i risultati d'indagini come mai per gli altri cittadini rinviano anni per procedere per una sentenza?". "Sono indignato per l'ennesima cialtronata dei magnifici sedicenti magistrati di Milano", protesta Fabio da Faenza e Giuliano propone: "Manifestazione al Quirinale per attentato alla Costituzione da parte dei pm".

ADESIONE ALL’APPELLO DEL LICEO NERVI DI RAVENNA: AUSPICO NON AVVENGA QUANTO ACCADUTO A BRISIGHELLA (DEMOLIZIONE DEL MOLINONE) E ALTROVE.

GALASSINI CAPO GRUPPO FI-PDL A NOME DEL GRUPPO ADERISCE ALL’APPELLO


Ho letto stamani su tutti i giornali l’accorato appello del dirigente scolastico Marcello Landi sull’importanza dell’ex magazzino SIR di via Trieste opera progettata dall’arch. Nervi, rivolto al Comune di Ravenna , alla Provincia , alla Soprintendenza e Ordine degli architetti e Ingegneri. Una richiesta rivolta a tutti quelli: “…. che credono che….il nostro passato possa contribuire alla crescita di un futuro migliore e non ignorare l’appello”. Come capo gruppo FI-PDL della Provincia di Ravenna accolgo l’invito. Purtroppo i Piani Regolatori approvati dalla Provincia di Ravenna non tutelano la difesa e il mantenimento delle opere industriali o perlomeno i tecnici progettisti e i funzionari provinciali non hanno approfondito e tutelato questo aspetto lasciando purtroppo mani libere ai comuni. Racconto quanto è capitato a Brisighella. La Provincia e il progettista del PRG dopo avere autorizzato la costruzione di nuovi edifici per 13.000 MC. vietata per legge nel centro storico, contestata da tutti gli ex sindaci di Brisighella, dal cardinale Achille Silvestrini dal prof. Vittorio Sgarbi, è stata perpetrata un’ ultima “offesa” per la nostra storia e memoria storica nel 2010 è arrivata la demolizione completa (rasa al suolo) dell’opificio del “Molinone”, e della sua teleferica, (realizzati nel 1890, con l’avvento della Ferrovia Faentina che portò una “rivoluzione” nel mondo del lavoro), esempi di “archeologia industriale” che in altre parti d’Italia vengono valorizzati per ricordare i vecchi lavori . Da noi invece non si è avuto alcun rispetto per queste opere che hanno fatto la nostra storia, Tali opere, assieme alla cava del Monticino

venerdì 14 gennaio 2011

COSA HA FATTO IL COMUNE DI FAENZA PER DIFENDERE LA CERAMICA ARTISTICA E ARTIGIANALE DI FAENZA?

UNA GIUSTA DENUNCIA DELL’ARTISTA IVO SASSI


UN CATTIVO ESEMPIO COMMISSARIARE UNA BANCA VALIDA

BRISIGHELLA CONTINUA ANCORA LA VICENDA DENUNCIATA DAL GALASSINI:I FURBI CERCANO ACCORDI PER COPRIRE I DANNI ARRECATI AI PRIVATI

PERCHE’ IL COMUNE DI BRISIGHELLA NON HA FATTO LA STESSA AZIONE DEI PRIVATI?

DOMENICA SI CELEBRANO I 20 ANNI DEL VESCOVADO DI SUA ECC. CLAUDIO STAGNI

Domenica 16 gennaio, alle ore 18 nella Basilica Cattedrale di Faenza, la chiesa diocesana di Faenza-Modigliana è invitata a stringersi attorno al vescovo Claudio Stagni, Ordinato vescovo il 13 gennaio 1991. Mons. Claudio Stagni è nato a Ganzanigo, Comune di Medicina (provincia e arcidiocesi di Bologna), il 9 giugno 1939. È stato ordinato sacerdote dal cardinale Lercaro, nella Metropolitana di S. Pietro in Bologna nel 1963. È stato insegnante di Lettere nel Seminario Arcivescovile di Bologna dal 1963 al 1966; in questo periodo è stato anche, per poco più di un anno, vice assistente di Gioventù Studentesca. Dal 1966 al 1974 ha diretto, presso la Curia, la segreteria dei vicari generali mons. Luigi Bettazzi, don Giuseppe Dossetti, mons. Luigi Dardani e mons. Benito Cocchi. È stato parroco di San Cristoforo in Mongardino dal 1967 al 1988. Nel 1981 divenne delegato arcivescovile e successivamente vicario episcopale per il settore Pastorale della carità e direttore della Caritas diocesana. Dal 1974 al 1982 ha svolto l'incarico di vice-cancelliere della Curia. Dal 1981 al 1987 è stato assistente diocesano dell'Azione Cattolica. È stato anche assistente di zona dell'Agesci (1975-82). È vicario generale dell'Arcidiocesi bolognese dal 23 maggio 1988. Il 6 dicembre 1990 è stato nominato vescovo titolare di Dardano e ausiliare di Bologna. Il 26 aprile 2004 il papa Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo di Faenza-Modigliana, dove ha fatto ingresso il 30 maggio 2004. Attualmente è membro della Commissione nazionale della CEI per l'educazione cattolica, la scuola e l'università; è vescovo delegato della regione per il Sostegno economico alla Chiesa ed è Presidente del Consiglio di Amministrazione della Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna.

giovedì 13 gennaio 2011

FAENZA SUPERA QUOTA 58.000, E’ IL MASSIMO STORICO

GLI STRANIERI SONO IL 10% CONTRO L’1% DEL 1955


Confermando un trend di crescita costante in questi ultimi anni, anche nel 2010 la popolazione faentina è aumentata arrivando a superare i 58 mila abitanti. In base ai dati forniti dal servizio Aziende e Partecipazioni comunali del Comune di Faenza, al 31 dicembre 2010 erano infatti 58.150 gli iscritti all'anagrafe del nostro Comune (di cui 28.157 maschi e 29.993 femmine), quota che rappresenta il massimo storico per la nostra città. Rispetto al 2009 l'aumento è stato di 486 persone - a fine 2009 i residenti erano infatti 57.664 - con un incremento superiore per gli uomini (258) rispetto alle donne (228). Nel 2010 il saldo naturale è negativo ed è diminuito rispetto a quello registrato nel 2009, per il maggior peso della popolazione deceduta rispetto ai nati. Il saldo migratorio, sia pur leggermente diminuito rispetto al 2009 (150 unità in meno), rimane comunque positivo e l'arrivo degli stranieri continua a essere la principale causa dell'incremento demografico della nostra città in questi ultimi anni. Al 31 dicembre 2010 gli stranieri residenti in città erano 6248 (5704 a fine 2009), pari al 10,74% dell'intera popolazione, con un incremento del 9,54% rispetto all'anno precedente. Un incremento costante in questi anni, basti pensare che nel 1995 gli stranieri erano l'1% della popolazione (appena 534 i residenti) e solo dieci anni fa, nel 2000, erano 1186, pari cioè al 2,21% della popolazione residente.

VILLA INTERROGA IL COMUNE SULLA QUALITA’ DELL’ARIA

Leggiamo in questi giorni di accordi tra Hera e Caviro per bruciare nell'impianto Cavino sfalci e potature provenienti da residui agricoli attraverso un impianto a biomasse - afferma il consigliere comunale PdL Francesco Villa - Sempre in questi giorni, la nostra città è stata anche sulle cronache nazionali con l'inquietante caso della moria delle tortore, sembra dovuta all'ingerimento di semi provenienti dalle distillerie Tampieri di Faenza. Inoltre da domani parte il blocco del traffico del giovedì, a parere di molti senza alcuna efficacia sulla qualità dell'aria". "L'Amministrazione Comunale ha il dovere di informare in maniera trasparente la cittadinanza sulla qualità dell'aria che respiriamo e che purtroppo può causare malattie mortali e disagi alla salute di tutti". Per questo Villa ha presentato un'interrogazione nella quale si chiede se e quali pericoli vi siano dalla bruciatura nell'impianto biomasse della Caviro di sfalci e potature; perché AUSL e ARPA non abbiano effettuato, a quanto sembra, i necessari controlli sui semi in deposito alle distillerie Tampieri che sembrano causa diretta o indiretta della moria delle tortore; infine se non sia il caso, dopo aver acquisito i necessari dati da ARPA, di fare un Consiglio straordinario verso fine febbraio su quali miglioramenti avuti dal blocco traffico, la qualità dell'aria nella nostra città e gli eventuali accorgimenti che si intendano prendere.

martedì 11 gennaio 2011

I BLOCCHI DEL TRAFFICO? SONO INUTILI.

LO SOSTIENE IL PDL RAVENNATE: ARRIVANO GIOVEDI PROSSIMO, CHE NE CHIEDE LA SOSPENSIONE


“Da giovedì prossimo 13 gennaio e fino al 31 marzo ripartiranno in tutta la nostra Regione, nei Comuni capoluogo con più di 50.000 abitanti, gli inutili blocchi del traffico per i veicoli più inquinanti. Da nove anni, e cioè dal 2002 quando fu varato il primo blocco del traffico per il giovedì, si ripete questo provvedimento che provoca sicuramente dei danni alle attività economiche, libero professionali, alla mobilità dei cittadini e benefici molto dubbi alla qualità dell'aria. L'agevolazione del trasporto pubblico gratuito di giovedì prevista per i giovedì di blocco, non incentiva più di tanto i ravennati ad utilizzare questi mezzi che come sempre, salvo qualche linea, girano semivuoti. E' accaduto ripetutamente che proprio nelle giornate di giovedì si siano sforati i limiti delle polveri PM10. E' mai possibile che questi dati non facciano riflettere la Giunta regionale e anche la Giunta del sindaco Matteucci sulla inutilità e anzi dannosità di questo provvedimento? Il blocco alla circolazione del giovedì serve alle nostre amministrazioni per darsi una "credibilità ambientalista" quando, invece, tutti i cittadini sanno che non vengono fatti, se non saltuariamente, seri controlli nelle caldaie per il riscaldamento ( per le quali si paga un bollino il cui introito doveva servire proprio per finanziare i controlli), responsabili della grande emissione di polveri sottili, se malfunzionanti. La nostra Amministrazione Comunale lascia scorazzare anche nel centro storico, antiquati motocarri Ape destinati allo spazzamento stradale le cui emissioni inquinanti, per molti di questi mezzi, li dovrebbero portare alla rottamazione e non, invece, ad appestare l'aria cittadina. Lo stesso discorso vale per alcuni autocarri compattatori, per tanti pullman che scorazzano anche nel centro storico e per tanti furgoni e autocarri che riforniscono i negozi del centro storico, comprese le vie adibite alla sola circolazione di pedoni e bici. Nessuno sostiene che combattere l'inquinamento sia un'operazione semplice, ma almeno si adotti una strategia coerente volta a combattere tutte le fonti di inquinamento e non a macchia di leopardo, cercando di far prevalere l'immagine sulla sostanza. Un altro esempio di incongruenza della nostra Amministrazione Comunale è rappresentato dal fatto che nei giovedì di pioggia, neve o vento forte non si elimina il blocco al traffico: perché Ravenna non si comporta come Parma, che in queste circostanze ha sospeso il blocco?".

domenica 9 gennaio 2011

E’ ARRIVATO RICCARDO IL BIMBO DI RAFFA E ALESSANDRO: AUGURI DAL GRUPPO FI-PDL RAVENNA

RALLEGRAMENTI AI NONNI RODOLFO E SILVA RIDOLFI


E’ NATO QUESTA MATTINA ALLE ORE 10,33 RICCARDO IL BIMBO DI RAFFELLA RIDOLFI E ALESSANDRO FLORIS, PESA KG. 4.40 E’ ALTO 51 CM.


TANTI E INFINITI AUGURI DA TUTTO IL PDL RAVENNATE A TUTTA LA FAMIGLIA RIDOLFI.

sabato 8 gennaio 2011

MORIA DI TORTORE E INCURIA AL LUNGOFIUME

DUE INTERROGAZIONI SULL’AMBIENTE DEL CAPO GRUPPO RAFFAELLA RIDOLFI


Il degrado del lungofiume Fleischer e la recente moria di tortore sono gli argomenti al centro di due interrogazioni presentate dalla consigliera PdL Raffaella Ridolfi. "Vi sono nei giardini della zona San Domenico moltissime tortore morte, così come in Via Tolosano, Viale Baccarini, di fronte all'Istituto Oriani - afferma Ridolfi - Il permanere per giorni di animali morti potrebbe creare problemi di igiene pubblica; siamo infatti in prossimità della ripresa scolastica e in detta zona vi sono ben tre istituti". Viene chiesto quindi quali servizi sono stati attivati per individuare la causa di una tale moria e chi deve occuparsi di rimuovere gli animali morti. Altro tema quello del Lungofiume Fleischer che sempre secondo la consigliera PdL "è lasciato in condizioni indecorose, sembra da tempo abbandonato a se stesso è evidente che non sono stati eliminati erbacce ed arbusti; le barriere in legno all'inizio del Lungofiume dalla parte del ponte delle grazie sono semi distrutte ed anche pericolose;sotto al ponte vi sono ben visibili i resti di un bivacco. Anche dalla parte opposta, in prossimità del tempietto dedicato al "Ricordo" vi è una situazione di totale incuria tanto più insopportabile considerato che questo luogo è deputato appunto a simbolo degli orrori nazifascisti". Si chiede quindi se il Comune non ritenga opportuno adoperarsi affinché il lungofiume Fleischer ed il tempietto dedicato al ricordo siano mantenuti in uno stato di decoro urbano accettabile.

mercoledì 5 gennaio 2011

LA REGIONE INDAGHI SULLA DONNA MORTA IN UN BAGNO ALL’OSPEDALE

RAVENNA - La Regione indaghi sul rogo nell'ospedale di Faenza (Ravenna) costato la vita a una donna di 63 anni, Renata Marchetti. E' la richiesta di Gianguido Bazzoni, consigliere regionale del Pdl, che ha presentato martedì mattina un'interrogazione. Il berlusconiano ricorda che la donna,  originaria di Riolo e residente a Faenza, era ricoverata nel reparto di Neurologia e affidata al Simap, il Centro di Salute mentale dell'Ausl di Ravenna."Sembra che si fosse appartata nel bagno a fumare- precisa il consigliere- cosa che dovrebbe essere vietata in un reparto ospedaliero". Per di più "la signora avrebbe più volte disgraziatamente appiccato il fuoco all'appartamento in cui abitava e sempre per colpa di un mozzicone di sigaretta. L'accaduto fa quindi presupporre che nonostante tutto non le siano state tolte sigarette e accendino,  come dovrebbe essere al momento del ricovero per un paziente con disturbi mentali". Il consigliere regionale chiede dunque alla Giunta di viale Aldo Moro "se si possano ravvisare delle mancanze a carico del personale addetto. Nel caso quali iniziative la Giunta intenda assumere di concerto con l'Ausl di Ravenna affinché vengano accertate le responsabilità' e ripristinato un servizio che attraverso un'accurata sorveglianza eviti il ripetersi di eventi".

PIENO SUCCESSO A BRISIGHELLA PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI VINCENZO GALASSINI

A Brisighella lunedì 3 gennaio, al cinema Giardino, davanti ad un pubblico numeroso e attento con un parterre autorevole nel quale si notavano il consigliere regionale Gian Guido Bazzoni, il V. presidente del Consiglio Provinciale Oriano Casadio l’ex Sindaco di Faenza Giorgio Boscherini, lo scultore Ivo Sassi, il primo direttore artistico delle Feste Medievali Andrea Vitali numerosi amministratori e brisighellesi, è stato presentata la pubblicazione “I miei primi quarant’anni” di Vincenzo Galassini ex sindaco di Brisighella e attuale capogruppo del Pdl in Provincia di Ravenna Egisto Pelliconi ex sindaco di Brisighella con il quale Galassini fu assessore per poi divenire suo competitore, nel suo intervento non ha mancato di sottolineare come molti ex sindaci della città dei tre colli abbiano lasciato anche testimonianze scritte della vita e della storia della città e fra questi Achille Albonetti e Pino Bartoli cui si aggiunge ora Galassini. Galassini ha continuato Pelliconi ama Brisighella e sa fare opposizione perché non fa sconti e non le manda a dire.
Rodolfo Ridolfi, Presidente della Fondazione Free, consigliere del ministro Renato Brunetta ed ex sindaco di Marradi nel suo intervento ha detto fra l’altro: “Galassini è in assoluto uno dei fondatori di Forza Italia in provincia di Ravenna ed oggi uno dei più importanti dirigenti del Pdl. La sua pubblicazione testimonia i suoi meriti come amministratore della sua città, una delle più belle d’Italia, nella prima e nella seconda Repubblica, (a Galassini si deve l’intuizione e la realizzazione delle Feste Medievali punto di riferimento nazionale ed europeo) e si devono anche molte ostinate e comuni battaglie per evitare irreparabili danni come la lottizzazione Diletti, la “difesa dell’acqua pubblica” per impedire la privatizzazione (svendita) dell’acquedotto consortile fra i Comuni di Brisighella, Marradi, Faenza e la costante attenzione ai problemi della ferrovia faentina. La presentazione del Libro di Galassini- ha concluso Ridolfi- mi induce a riflettere su come dopo la fine della prima Repubblica fondata sulla Costituzione, la Seconda sia nata senza una modifica costituzionale ed oggi sia esaurita nei suoi protagonisti Fini, Casini, mentre ci avviamo ad entrare nella Terza Repubblica con una unica evidenza Berlusconi ed il berlusconismo vincono non solo nel Paese ma anche in Parlamento e la partitocrazia e le congiure di palazzo vengono allontanate. Il Pd ha le idee confuse, non ha saputo scegliere un modello plurale ma unico, non è un partito a “vocazione maggioritaria” morto prima di nascere. Senza linea politica il Pd è dedito al galleggiamento d’interessi particolari, amava le primarie finché erano un gioco falso e ora non le vuole più perché le perde, se si fa eccezione per la Provincia di Ravenna i candidati ufficiali del Pd perdono sempre da Firenze a Faenza dalla Puglia A Milano. Sono persino patetici i capi del partitone che temono i capi dei partitini”
Galassini ha concluso ringraziando Pelliconi e Ridolfi ed i tanti amici che erano lì per onorarlo e festeggiarlo.