sabato 31 dicembre 2011

BUON ANNO!


Vincenzo Galassini responsabile blog e PDL Ravenna

GOLPE DI ANGELA E GIORGIO. HANNO FATTO FUORI IL CAV

IL WALL STREET JOURNAL DENUNCIA, MA GUARDA  IL CASO!

TUTTI SMENTISCONO. LA GERMANIA HA IL DEBITO PUBBLICO IN ASSOLUTO PIU’ VOLUMINOSO DI TUTTA EUROPA. OLTRE 7.000 MILIARDI


l colpetto di Stato? C'è stato, eccome. Libero aveva più volte scritto che l'asse attorno al quale gravitava il movimento che spingeva per abbattere Silvio Berlusconi non era soltanto italiano, ma europeo (o meglio, tedesco). La grande protagonista del trappolone è la cancelliera di Berlino, Angela Merkel. La ricostruzione del golpe è stata effettuata dal Wall Street Journal, secondo il quale la Merkel avrebbe chiamato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - l'altro grande artefice della spallata - per chiedergli di sostituire il Cavaliere con un altro premier (il Quirinale però smentisce). La Merkel si era affannata a sostenere che era necessario rimuovere Berlusconi per evitare che la tempesta finanziaria che colpiva (e continua a colpire) l'Italia facesse crollare l'intero Vecchio Continente (il Financial Times, proprio oggi, s'interroga: a cosa è servito cacciare Berlusconi?). Peccato però che tra spread e corsa ribassista delle Borse, con l'avvento di Mario Monti, le cose non paiono essere cambiate. Il Wall Street Journal nella sua ricostruzione cita delle fonti diplomatiche statunitensi. La notizia avrebbe del surreale, se non fosse stata confermata da Eurostat, dalla Facoltà di Scienze Economiche di Friburgo e dalla fondazione berlinese «Marcktwirtschaft» (Economia di mercato): la Germania ha il debito pubblico in assoluto più voluminoso di tutta Europa. Già la Primavera scorsa Eurostat quantificò il debito pubblico esplicito della Germania in 2080 miliardi di euro: il primo debito dell’eurozona a sfondare la soglia dei 2000 miliardi. Ma la situazione è ben più grave e pericolosa: se è vero, infatti, che il debito pubblico esplicito tedesco ammonta al 85,8% rispetto al Pil, il debito implicito arriva al 111,8%, portando il divario di sostenibilità ad un inaudito 197,6 %. Ne consegue che il fabbisogno di consolidamento tedesco arriva al 4% netto all’anno. Ma che cosa intendiamo per debito implicito e debito esplicito? Il primo rappresenta il bilancio dello Stato e degli enti periferici, il secondo la spesa per previdenza, sanità, assistenza sociale. Parlando di cifre reali ai 2080 miliardi di cui sopra se ne devono sommare almeno altri 5000 per avere una fotografia chiara dello stato effettivo del deficit tedesco: oltre 7000 miliardi di debito reale. Una cifra che pone la Germania sull’orlo del collasso nonostante la sua tanto decantata virtuosità.

FAREMO, CONCORDEREMO, VEDRETE…….MA COSA HA DETTO MONTI: NIENTE


Cresci Italia, faremo, concorderemo, ci sarà equità, la manovra era urgente ma adesso lavoreremo alla ripresa per l’occupazione, il pil, solo che non mi sbilancio perchè a gennaio c’è un consiglio europeo dove presenteremo il tutto. Stiamo lavorando per voi. L’Italia è uno dei più ricchi paesi al mondo, individualmente, il doppio della Francia per essere chiari, solo che la ricchezza da capitale , in Italia, non viene tassata e quindi ci sono famiglie, persone, che a ricchezza ha aggiunto ricchezza di capitali, immobili, azioni o denaro contante ecc.ecc. Che hanno fatto si che l’8% delle famiglie italiane detengano il 55% della ricchezza nazionale. Basterebbe tassare, al 3%, queste rendite da capitale parassite perchè lo Stato incassi quasi 600 miliardi di euro diventando in pochi giorni uno degli Stati più solvibili al mondo. Mentre noi siamo qui a dividerci tra giovani e anziani, occupati e disoccupati, garantiti e non garantiti, tra la politica sana e la politica mafiosa, tra onesti e disonesti riuscendo a litigare persino con chi vuole le stesse cose che vogliamo noi, l’8% delle famiglie italiane che hanno il 55% della ricchezza nazionale sono in vacanza, sono presi dall’organizzazione del veglione di capodanno, altri sono indecisi se andare a Cortina oppure alle Maldive ed intanto ridono di noi che facciamo i calcoli con le tabelle dei giornali per vedere quanta Ici dovremo pagare, se 150 euro 0 165, come se dai 15 euro di differenza dipendesse tutto il nostro 2012. Mentre loro se ne fregano perchè la massima parte dei loro profitti viene dalle rendite della speculazione economico finanziaria che, come tutti sappiamo, viene tassata al 20%. Un operaio con lo stipendio medio di 1300 euro al mese paga dal 36 al 38%. Più o meno. Questa è l’equità secondo il capitalismo italiano, all’estero pagano molto di più, e non tiro in ballo lo scudo

Faenza, è scomparso "l'uomo delle cicogne"



giovedì 29 dicembre 2011
Carlo Gulmanelli
E' morto nelle ore scorse Carlo Gulmanelli, che tutti a Faenza conoscevano come "l'uomo delle cicogne". Appresa la notizia della sua scomparsa, il sindaco Giovanni Malpezzi ha inviato un telegramma alla moglie per esprimere il suo profondo cordoglio e quello di tutta l'Amministrazione comunale faentina. Carlo Gulmanelli era nato a San Pier Laguna il 10 luglio del 1929. Dopo aver fatto per anni l'agricoltore, nel 1956 divenne giardiniere della villa dell'industriale Roberto Bucci. Grande appassionato e amante degli animali, soprattutto di quelli esotici, Gulmanelli iniziò la sua esperienza di allevatore sotto la guida di Bucci con diverse qualità di fagiani pregiati. Ma l'industriale faentino aveva da tempo un sogno: introdurre di nuovo nella nostra zona una colonia di cicogne, uccelli che mancavano a Faenza da circa quattrocento anni. Il primo tentativo di allevare tre coppie di cicogne fu fatto nel piccolo parco "Il Tondo", trasformato in zoo grazie a Bucci, ma purtroppo i piccoli nascevano e morivano pochi giorni dopo. Solo dopo anni di tentativi, finalmente, Carlo Gulmanelli riuscì a far crescere sani e robusti due esemplari di cicogne nel parco della villa "Sirene" di Bucci, assistendoli quotidianamente e facendo in modo che si adattassero all'ambiente. Altri esemplari vennero poi allevati negli anni successivi. Dopo la morte di Bucci nel 1985, Carlo Gulmanelli continuò ad accudire le cicogne nei pressi dell'azienda "Falco Nero", in via Lugo, dove il proprietario aveva fatto piantare dei pali alti per ospitare le cicogne, continuando così a coltivare la sua passione per questi bellissimi animali e per altre specie, quali aironi cenerini e cavalieri d'Italia. Quest'area è ancora oggi molto conosciuta e non solo a Faenza. Per la sua attività Carlo Gulmanelli fu anche premiato, nel 2002, dall'Amministrazione comunale con il prestigioso riconoscimento di "Faentino sotto la Torre".

giovedì 29 dicembre 2011

LA SILVIOSTALGIA DEL CORRIERE: HAN PAURA DEL NEMICO PIU’ FORTE

IL QUOTIDIANO NON PUO’ PRENDERSELA CON MONTI COSI PUNTA IL DITO CONTRO IL CAV: A LUI TUTTE LE COLPE. PERCHE’ LO TEMONO ANCORA

Ieri sulla prima pagina del Corriere della sera è apparso un sintomatico editoriale di Giovanni Sartori intitolato “Una politica a corto di idee”.  Il professore, ancora evidentemente provato dai brindisi natalizi, ci ha tenuto a spiegare che da mezzo secolo a questa parte, «dalla politica italiana non nasce una sola idea». Verrebbe da chiedersi se l’illustre accademico finora sia vissuto su Saturno, ma continuando a leggere si capisce che ogni parola dell’articolo (un guazzabuglio in cui ciascuna frase contraddice la precedente e tutte insieme contraddicono il pensiero sartoriano dell’ultimo ventennio) serve a riempire lo spazio necessario per giungere alla fine, dove si trova l’unico periodo importante. Conclude infatti Sartori: «Noi siamo precipitati nel momento in cui la stupidità della sinistra, allora di D’Alema e Violante, ha consegnato il Paese a Berlusconi regalandogli tutta o quasi tutta la televisione». A prima vista sembra che non sia la politica a soffrire di carenza d’idee, bensì il primo quotidiano italiano, ridotto - in pieno governo tecnico - a scagliarsi per l’ennesima volta contro il Cavaliere. In realtà, tuttavia, l’editoriale sartoresco è rivelatore di un sentimento più profondo, che da qualche settimana trasuda dai giornali italici: la nostalgia del Biscione, altrimenti nota come  Silviostalgia. Attenzione però: non si tratta banalmente del desiderio di riavere un capro espiatorio su cui

IL PDL NON SI FIDA PIU’ DEI TECNICI. CRESCE L’INSOFFERENZA DEL PARTITO VERSO IL GOVERNO

MESSI LI PER FAR QUADRARE I CONTI , NON PER FARE POLITICA

Il cuore al centro, che guarda al Partito popolare europeo e batte per la costituente di tutti i moderati. La testa al Nord, con la paura di "consegnare" sacche di elettori nelle mani degli alleati di un tempo, a quel Carroccio tornato «vergine» e populista. E il passo ogni giorno un po' più in là, a prendere le distanze da un governo che non convince. Il Pdl è qui.   Silvio Berlusconi è tornato battagliero. «Sono in pista e ci resto» ha detto, rianimando chi, fin dall'inizio, ha visto nel governo Monti un esecutivo a termine e - soprattutto - «tecnico». I berluscones cominciano a spazientirsi. E partono i primi attacchi ai ministri, colpevoli di non occuparsi esclusivamente di far quadrare i conti (quello è il loro mandato, è il ragionamento), ma di fare politica. Si tratta di «piccoli» episodi. Vuoi il ministro della Giustizia, Paola Severino, che dice «mai più leggi ad personam», vuoi Andrea Riccardi che organizza summit "politici" con Raffaele Bonanni (vedi quello previsto a Napoli a gennaio, che si chiamerà «Iniziativa per l'Italia»). «Si stanno allargando», pensano in casa Pdl. E pronte arrivano le contromisure: «Nessun ministro usi il governo per montare o smontare operazioni e schieramenti politici», attacca Fabrizio Cicchitto. Ancora più chiaro il presidente dei senatori pidiellini Maurizio Gasparri: «Sosteniamo il governo Monti per un'opera di risanamento economico sempre più complessa, vista la crisi internazionale. Ma riteniamo che i temi della politica, della riforma elettorale, della riforma costituzionale, debbano essere competenza

mercoledì 28 dicembre 2011

POCA SICUREZZA IN CENTRO A FAENZA


"Buongiorno a tutti, vorrei porre all'attenzione di tutti una situazione che mi è capitata negli ultimi mesi in pieno centro". Lo scrive una lettrice. "Mi è capitato nel giro di pochi mesi di essere importunata da gente poco raccomandabile in pieno centro ed in pieno giorno. Non credo che sia possibile dover guardarsi le spalle in una piazza principale di una città come Faenza e in pieno orario lavorativo". "Non mi sento per niente sicura quando mi trovo a girare da sola ed è impensabile che una donna non possa permettersi di fare un giro tra le vetrine in pausa pranzo per paura di essere aggredita da extracomunitari che stanno in giro tutto il giorno a importunare le persone che lavorano onestamente. Non ho mai dovuto pensare di dover fare un corso di autodifesa e di dover girare con spray al peperoncino per poter affrontare una situazione che mi auguro non mi capiti mai, ma che temo fortemente ogni giorno. Sarebbe il caso di aumentare la vigilanza sia giornaliera che notturna per permettere a tutti di sentirsi al sicuro in una città come questa. Spero che chi di dovere prenda in considerazione questa situazione e attivi dei provvedimenti adeguati. Grazie mille".A.C. tratto da Faenzanotizie

BRISIGHELLA: LA SCOMPARSA DI MARIANO VALGIMIGLI DELL’ALBERGO RISTORANTE LA ROCCA


Venerdi è scomparso Mariano Valgimigli, proprietario insieme al figlio Daniele della gestione dell’ Albergo Ristorante la Rocca a Brisighella sotto il loggiato della Piazza del Monte vicino alla caratteristica fontana, dei tre cannoni, del centro storico di Brisighella. Un pensiero ad un personaggio tipico di Brisighella che insieme alla famiglia ha gestito da oltre cent’anni un’attività di ristoro, purtroppo mai premiata anche se un’ attività secolare, come risulta  nel recente libro pubblicato dalla Fondazione  “La memoria storica  di Brisighella – I Naldi e gli Spada- ’’.Nel suo Albergo hanno soggiornato  personaggi famosi come il compianto tenero Pavarotti e tanti amici tedeschi e belgi che ogni anno dap decenni vengono a Brisighella a soggiornare per una settimana come un gruppo della città di Landhust che aveva partecipato negli anni ottanta alla celebri prime Feste Medioevali. Altri turisti conquistati i tanti “giapponesi” che avevano scoperto la caratteristica del locale e Brisighella, non ultima il direttore di una rivista e di una televisione i quali hanno dedicato ampi servizi. tutto per la cordialità di Mariano e alla signora Anna. Alla  famiglia  che continua l’attività centenaria della famiglia Valgimigli le condoglianze di Vincenzo Galassini.

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’ULTIMO LIBRO DI RODOLFO RIDOLFI



sabato 23 dicembre Fra i relatori, c’erano,alla conferenza stampa di presentazione del nuovo libro di Rodolfo Ridolfi che è anche un ebook: Domenico Vanni Sovversivo per la libertà edizione Marradi free news, insieme al Presidente faentino della Fondazione Free Tiziano Cericola, l’ex Sindaco socialista di Faenza Giorgio Boscherini, l’ex sindaco di Brisighella Vincenzo Galassini, il capogruppo del Pdl a Casola Valsenio Fabio Piolanti, la capogruppo berlusconiana di Faenza Raffaella Ridolfi. In sala anche molti altri dirigenti del Pdl che si richiamano alla sensibilità riformista nel Popolo della Libertà come il coordinatore comunale Luciano Spada, Bruno Fantinelli e Gabriella Casanova Nenni. La presentazione è stata l’occasione per celebrare Domenico Vanni classe 1889 scalpellino, pioniere del socialismo nella romagna toscana, consigliere provinciale di Firenze nel 1920, antifascista, partigiano, deportato a Mauthausen, vicesindaco di Marradi nel 1946, socialdemocratico, imprenditore a Parigi, amico di Nenni e di Saragat. Un altro saggio quello di Rodolfo Ridolfi che partendo dal nonno riscrive una parte importante della storia politica ed amministrativa fra le due guerre e si spinge fino agli anni 90. 130 pagine, arricchite da immagini, si animano delle testimonianze, spesso sussurrate all’orecchio, dei terribili accadimenti del passaggio del fronte, dei lutti e degli atti di eroismo e degli omicidi della guerra civile in un’area che fu teatro di acerrimi scontri fra alleati e nazifascisti. Ridolfi ricostruisce in maniera organica la presenza delle formazioni partigiane nell’ appenino, ricorda i martiri e fra questi Bruno Neri, riporta l’articolo di Marino Pascoli sulla Voce del 1947 a proposito dei falsi partigiani e rende onore a tutte le vittime. Nella prefazione si legge:. “Nel libro di Ridolfi c’è la leggerezza

domenica 25 dicembre 2011

LA STAMPA IN MANO A BERLUSCONI?: NOTIZIE DA QUARTA PAGINA


Il Giornale (Alessandro Sallusti) - Lo scandalo madre di tutti gli scandali sarebbe una bufala. Così ha giurato ieri, in videoconferenza con il tribunale di Milano, l’avvocato inglese Mills, uomo che secondo i pm avrebbe preso soldi da Berlusconi per mentire a suo favore in due processi. Mills ieri non ha avuto alcun dubbio: Berlusconi non lo ha mai pagato, lui si inventò in una primo tempo la storia della «mancia» arrivata dal suo cliente italiano per giustificare al fisco inglese la provenienza di 600mila dollari avuti in nero da altre vie … Chissà se i giudici terranno conto nel decidere la sentenza di questa banale verità: il testimone chiave (già assolto per prescrizione nello stesso processo) smonta la tesi dell’accusa e chiede scusa. In merito non mi farei grandi illusioni. La verità, quando c’è di mezzo Silvio Berlusconi, non è mai quella documentata. Di solito prevale quella costruita a tavolino, anche quando i fatti la negano. Ancora oggi, per esempio, si dice che Berlusconi ha dovuto lasciare altrimenti lo spread non sarebbe sceso. Era una balla, tanto che l’indice maledetto anche con Monti regnante balla sempre attorno alla stessa cifra dei 500 punti. Così come si è detto che era colpa della direzione Minzolini se gli ascolti del Tg1 erano scesi al 21 per cento e che quindi il direttore andava rimosso. Non era vero. Gli ascolti, col nuovo direttore, hanno fatto come lo spread col nuovo premier: assolutamente stabili, anche se nessuno se ne preoccupa più.

PROVINCIA: ECCO I REDDITI DI ASSESSORI E CONSIGLIERI NEL 2011

NELLA PASSATA LEGISLATURA IL GRUPPO FI-PDL ARRIVO’ ALLA DENUNCIA ALLA MAGISTRATURA PER OTTENERE LA PUBBLICAZIONE. MAI  ARRIVATA


Ravenna, 23 dicembre 2011 - Resa nota dalla Provincia la situazione patrimoniale di consiglieri e membri di giunta relativa al 2010. Tra i consiglieri Nicola Staloni (Sel) non presenta redditi in quanto ‘fiscalmente a carico di altri’. Solo 1300 euro per il leghista Andrea Liverani. Il primato di consigliere provinciale ‘più ricco’ va a Gabriele Rossi dell’Idv che denuncia un imponibile di 93.274 euro. Tiziana Bandoli (Pd) 31.119 euro, comproprietaria di 1/3 di tre fabbricati a Bagnacavallo e di 1/2 fabbricato a Comacchio, ha una Fiat Punto. Daniele Bassi (Pd) 43.526 euro, 1/3 di abitazione propria a Massalombarda, Peugeot 307 del 2001. Giovanna Maria Benelli (Pdl) 20.189 euro, un appartamento proprio a Ravenna e uno della figlia sempre a Ravenna, auto Suzuki del 2009.
Giorgio Benini (Pd) 40.212 euro, 50% di abitazione propria a Ravenna, 50% di un’abitazione in usufrutto alla madre a Ravenna, auto Seat Altea del 2008. Tiziano Bordoni (Fed. delle Sinistre) 31.086 euro, 50% di un’abitazione a Conselice e 50% di un appartamento a Marina Romea, auto Yaris Toyota del 2003, 88 azioni della Cassa di risparmio, 1 azione di Libera Informazione Editrice, non più esistente. Rudi Capucci (Lega Nord)) 5.801 euro. Davide Coralli (Pd) 27.828 euro, 50% di un appartamento a Ravenna, Fiat Multipla, Y10 e Scooter Piaggio Zip. Eliseo Della Vecchia (Pd) 34.736 euro, 50% di un fabbricato a Ravenna, Mercedes B del 2006, moto Suzuki 400 del 2004. Marta Farolfi (Pdl) 6.282 euro, casa propria, terreno, 1/3 di terreno, 1/3 di terreno a Brisighella., Mercedes A del 2007. Cristina Federici (Pd) 11.533 euro, Lancia Y, Volvo V 40. Gianluigi Forte (Lega Nord) 46.384 euro, 50% di abitazione a Brisighella, 50% fabbricato a Bologna, 50% di terreno a Brisighella, moto Bmw 1200 Gs del 2007, Land Rover Defender del 1999, Porsche 912 del 1966. Secondo Galassi (Pd) 29.338 euro, 50% di abitazione a Ravenna, Fiat Multipla, comproprietà natante di 4,3 m. Sauro Giorgini (Pd) 48.531 euro. Andrea Liverani (Lega Nord) 1.382 euro e

venerdì 23 dicembre 2011

BUON NATALE: A FAENZA UN BUON APPUNTAMENTO PER LE FESTE NATALIZIE.


Pinacoteca Comunale di Faenza

http://www.pinacotecafaenza.it / 22 dicembre 2011










NATALE CON … L’ARTE
Pinacoteca Comunale e Palazzo Milzetti offrono tante belle opportunità durante le prossime festività natalizie. Pinacoteca Comunale di Faenza
Via S.Maria dell’Angelo 9 La Pinacoteca sarà aperta nelle giornate di sabato 24, domenica 25, lunedì 26 e sabato 31 dicembre 2011, oltre a domenica 1 gennaio 2012.  L’orario di apertura - come sempre a ingresso gratuito - sarà quello consueto, dalle ore 10.00 alle ore 18.00, con la sola eccezione di domenica 25 dicembre, giornata in cui la Pinacoteca resterà chiusa nell’intervallo di pranzo, dalle ore 13.00 alle ore 15.00. Per faentini, turisti e tutti gli interessati sarà quindi possibile anche nei prossimi giorni vedere tutte le opere normalmente esposte in Pinacoteca ed eventualmente, approfittando del maggior tempo libero dato dalle festività, ascoltare con attenzione le spiegazioni di ogni singola opera nel percorso delle audioguide a disposizione gratuita dei visitatori.  L’apertura straordinaria durante le festività natalizie consentirà inoltre di ammirare le due importanti
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mostre attualmente in corso in Pinacoteca, vale a dire l’esposizione permanente della collezione Bianchedi Bettoli/Vallunga, che è una sorta di vetrina sull’arte italiana del Novecento, e la mostra “Le frecce spezzate. Seicento anni di devozione della Madonna delle Grazie a Faenza”, dedicata alla patrona di Faenza. Il catalogo di quest’ultima mostra è in vendita in Pinacoteca a soli 10 euro.
Palazzo Milzetti
Via Tonducci 15 – Faenza

BUON NATALE: IMMAGINATE UN PO’ !


Facciamo finta di essere ancora governati da Silvio Berlusconi (è un gioco, dai). Immaginiamo una giornata di questo tipo: al mattino, come ci chiede l’Europa, il governo Berlusconi vara una manovra di lacrime e sangue. Lo fa per decreto legge, un decreto che il Presidente della Repubblica firma subito (e per questo, avete ragione, lo sforzo di immaginazione è biblico). Quindi, Berlusconi al mattino aumenta la benzina. Fa la stangata sulla casa. Rimette l’ICI. Alza l’Irpef, l’Iva e la Tarsu. Taglia le pensioni, costringendo la gente ad aspettare (se va bene) cinque anni prima di prendere il “vitalizio”. E toglie l’indicizzazioni delle pensioni minime. Lacrime, e sangue. Sangue e lacrime. E la sera si mette lo smoking e va a teatro. Alla prima della Scala. Con mezzo governo. Cosa avrebbero detto i giornali d’Italia? Probabilmente ci sarebbe la gente in piazza. Con i forconi. Repubblica avrebbe fatto una edizione speciale pure per Android e Windows Mobile. Santoro sarebbe tornato in Rai. E via di questo passo. Invece, amici miei, ecco cosa hanno scritto oggi alcuni giornali sull’uscita del vero premier, Mario Monti. Leggete un po’:

QUELLA SUI PARCHI E’ UNA LEGGE AUTORITARIA E AFFRETTATA.

CONTINUA LO SPERPERO DEL DENARO PUBBLICO. NON CONTANO LE LEGGI DI BERLUSCONI. I PARCHI SI DIFENDONO DA SOLI SENZA ULTERIORI CONTROLLI E BUROCRATIZZAZIONE.

"La Giunta regionale - commenta il consigliere regionale Gianguido Bazzoni del Pdl in merito all'approvazione della legge di riordino dei parchi - si è dimostrata sorda alle critiche e la maggioranza di sinistra dell'Assemblea legislativa incapace di comprendere le critiche e le proposte che sono pervenute in modo trasversale da enti locali, associazioni di categoria, istituzioni scientifiche, culturali e forze politiche di opposizione; hanno così dimostrato di essere indisponibili a recepire proposte correttive e suggerimenti migliorativi.  Pur avendo avuto un intero anno di tempo per elaborare un progetto di legge equilibrato, la Giunta Errani si è presentata all'ultimo momento con un disegno di legge superficiale e in palese contrasto con le necessità di efficienza, efficacia ed economicità richieste. Eppure la maggioranza non ha voluto accogliere nessuno dei 13 emendamenti presentati dal Popolo della Libertà e dalle altre opposizioni.  Scompaiono i Consorzi parchi e al loro posto verranno creati macro enti denominati 'Ambiti territoriali ottimali per la Biodiversità' che si occuperanno di tutte le aree protette presenti nel loro territorio di pertinenza, indipendentemente dalla forma, dal grado di protezione della natura e di rapporto con le attività umane proprio di ciascuna area. Si tratta, quindi, di aree molto estese con preoccupanti livelli di disomogeneità; la provincia di Ravenna verrà divisa in due, da una parte confluirà nell'area ferrarese del delta del PO e dall'altra nell'area collinare e montana romagnola, che arriverà fino a Cattolica ed a Castel S.Pietro  Questi macro enti causeranno

GUARDA IL VIDEO

http://www.youtube.com/watch?v=U1rW9oXQE5I&feature=related

giovedì 22 dicembre 2011

NUOVO BIOMASSE FAENZA

I NOSTRI SOLDI

Giornalmente rendiamo pubbliche molte delle spese effettuate dal nostro Comune affinché i cittadini possano valutare in piena autonomia l’uso del pubblico denaro. 




ECCO CHI CI GOVERNA!!!

mercoledì 21 dicembre 2011

MAGIA AL COMUNE DI FAENZA

E’ VERA LA PROBABILE COLLOCAZIONE DELLA ASSOCIAZIONE CULTURALE DO NELL’IMMOBILE EX SALESIANI


Interrogazione di Raffaella Ridolfi E’ costituita in Faenza un’associazione culturale e ricreativa senza scopo di lucro denominata “DO – Nucleo Culturale”, che trae origine dal gruppo di ragazzi che hanno organizzato l’evento “DOrave culturale”, 1-2-3 giugno 2007, nell’ambito delle iniziative di “Moto d’idee. Faenza verso il distretto culturale evoluto”; la sede sociale è in Via Mura Mittarelli 34 a Faenza. Considerato che L’immobile comunale di Via Mura Mittarelli risulta tra gli immobili da alienare del Comune di Faenza. Chiede al Sindaco. Se corrisponde a verità che l’associazione  culturale “Do – nucleo culturale” dovrebbe trovare una nuova collocazione negli spazi del complesso Ex Salesiani.

SFIDA CAPELLETTI ROMAGNOLI TORTELLINI BOLOGNESI A RAI

martedì 20 dicembre 2011

I NOSTRI SOLDI

Giornalmente rendiamo pubbliche molte delle spese effettuate dal nostro Comune affinché i cittadini possano valutare in piena autonomia l’uso del pubblico denaro. 






BAZZONI: VERSO IL NUOVO COORDINAMENTO DEL PARTITO CON LA SPINTA DI 1.200 ISCRITTI


Gianguido Bazzoni, Consigliere regionale del Popolo della Libertà e coordinatore provinciale del partito, ha annunciato che si ricandiderà a ricoprire l'incarico al congresso provinciale previsto per domenica 5 febbraio 2012. Bazzoni è stato eletto coordinatore provinciale di Forza Italia per 10 anni consecutivi, prima di essere nominato dal Presidente Berlusconi allo stesso incarico nell'aprile 2009. Abbiamo rivolto a Bazzoni alcune domande:
Lei ha annunciato di voler continuare nell'incarico di coordinatore provinciale, nonostante entri ormai nel dodicesimo anno, non si sente stanco? Non ritiene di perdere motivazione? Non pensa di impedire in questo modo un rinnovamento e l'emergere di giovani e nuove energie?
"Devo dire che, se guardassi alle difficoltà incontrate in tutti questi anni, alle divisioni, agli attacchi ed offese personali, dovrei sentirmi stanco. Ma vi sono stati anche tanti successi, primo fra tutti esser riuscito a tenere unito il partito, a gestire la fusione, il nuovo nome, la successiva scissione di FLI dovuta a fatti nazionali, ma soprattutto aver riportato un ravennate in Regione, per dare più forza alla nostra terra. La vera carta vincente però è la squadra che sta attorno a me, si può dire che la nostra sia una guida collettiva in cui sono cresciute tante nuove energie, a Ravenna come negli altri comuni. La mia guida, a volte considerata troppo soft, ha però permesso la crescita di un gruppo dirigente ricco, motivato e presente su tutte le tematiche politiche e sociali della provincia".
Nel 2012, ad eccezione di Riolo Terme, non vi saranno appuntamenti elettorali importanti a Ravenna, su cosa pensa di concentrare l'azione del suo partito, con quale programma si presenterà al congresso di febbraio?
"Intanto vorrei dire che abbiamo chiuso il tesseramento con 1200 iscritti, pur nel momento più brutto

REDDITI DEI CONSIGLIERI REGIONALI: IL LEGHISTA CORRADI BATTE VILLANI

I GUADAGNI DI TUTTI I CONSIGLIERI REGIONALI

Roberto Corradi è il secondo consigliere regionale più ricco in aula, primo tra i parmigiani. Il leghista ha un imponibile di 160.837 euro, la comproprietà di due immobili a Medesano e alcuni terreni a Fontanellato. Possiede anche una Jaguar del 2000 e un'Aprilia del 2004. Secondo tra i consiglieri di Parma è il capogruppo del Pdl Luigi Giuseppe Villani, quinto della top five regionale, che dichiara ben otto proprietà a Parma e provincia (Noceto, Fontevivo e Medesano), tra cui alcuni terreni agricoli. Villani, che è anche vicepresidente di Iren, ha un reddito imponibile del 2010 di 118.465 Euro.   Tra gli altri parmigiani troviamo Gabriele Ferrari (Pd) 43.907 euro, una casa in proprietà a Parma e alcuni terreni a Fornovo di taro; Roberto Garbi, segretario del Pd di Parma, 91.353 euro, la proprietà di una casa con terreno a Soragna e una Croma del 2007; Gabriella Meo (Sel-Verdi) con un reddito di 43.020 euro e una proprietà con terreno a Parma (nessuna automobile)Il mosaico delle dichiarazioni dei

domenica 18 dicembre 2011

DOPO 15 ANNI DI RITARDO, COLPA DELLA PROVINCIA DI RAVENNA E COMUNE DI FAENZA, ARRIVA LA ROTATORIA PER L’ACCESSO AUTOSTRADALE A 14 DI FAENZA ENTRO MARZO 2012

QUANTO E’ COSTATO AI CITTADINI, ALLA SOCIETA’ CIVILE, ASSICURAZIONI PER LE MIGLIAIA DI INCIDENTI STRADALI CAUSATI DALLA MANCANZA DELLA ROTATATORIA, E NESSUNO PAGA PER LE GRAVI RESPONSABILITA’

Salvo imprevisti, dalle ore 9 di sabato 17 dicembre sarà modificata la viabilità in prossimità del casello autostradale di Faenza, per consentire il completamento dei lavori di realizzazione della rotatoria. Il traffico che interessa le strade provinciali n. 8 "Naviglio Sud" e  n. 72 "San Silvestro" sarà incanalato all'interno della nuova rotatoria. Il tutto sarà regolamentato da segnaletica di cantiere fino al completamento delle opere, previsto entro il termine contrattuale del 16 marzo 2012.

I CONSIGLIERI COMUNALI ANCARANI E GRILLINI ALL’ASSEMBLEA DI ANCI GIOVANE



Si e' svolta a Roma, presso la sede di Anci in via dei Prefetti, l'assemblea straordinaria nazionale di Anci giovane, alla presenza del Presidente nazionale di Anci Graziano Delrio, del Presidente nazionale di Anci giovane Giacomo D'Errigo, e del neo Ministro delle Politiche Giovanili Andrea Riccardi. A rappresentare i giovani amministratori del comune di Ravenna e del comune di Faenza i due consiglieri comunali Pdl Alberto Ancarani e Alessio Grillini che, intervenendo in assemblea, si sono soffermati in particolare sulla necessita' di evitare che l'organismo si limiti a rappresentare un mero sindacato di rappresentanza generazionale ma si impegni piuttosto nel profondere un contributo aggiuntivo di idee a un'associazione come Anci che troppo spesso risulta autoreferenziale e rispondente a logiche di lottizzazione

E IO PAGO: MA CHI VOGLIONO PRENDERE IN GIRO?.


Con l’abituale ritardo il Comune definisce le condizioni gestionali della caldaia a cippato del plesso scolastico De Amicis-Oriani per il periodo 1/1/2011-31/12/2013 adottando una illuminante convenzione con Senio Energia. Chi pensava che la creazione di una Esco a prevalente capitale pubblico – fortemente voluta dal Comune di Casola Valsenio – fornisse almeno qualche beneficio in termini di minore spesa gestionale e di maggiore efficienza economico-operativa, rimane con un palmo di naso perché la società, anziché configurarsi come una sorta di municipalizzata a servizio della comunità, viene trattata come una qualsiasi società alla quale si affida a fatturazione la gestione di un servizio. Niente più niente meno che se la gestione l’avesse assunta il nostro bravo Turrini.  Succede così che la società pubblica (si sottolinea “pubblica”) Senio Energia srl riceva dal sistema pubblico (si sottolinea “pubblico”) 385mila euro per realizzare un sistema di riscaldamento a biomasse legnose nella scuola di Casola Valsenio. Tutti si aspettavano, naturalmente, che poi la società prendesse in gestione integrale l’impianto in virtù del ruolo pubblico che la connota e producesse il massimo impegno per ottimizzarne la conduzione per i 10-15 anni successivi.  Invece senza averci messo un euro di suo questa curiosa società realizza la caldaia e la consegna al comune il quale la prende in carico assumendone ogni onere presente e futuro riaffidandola però senza gara in gestione ordinaria alla stessa società Senio Energia. Sarebbe un po’ come se Hera avesse preso in gestione l’acquedotto, riscuotesse le tariffe, ma addebitasse ogni onere gestionale al comune!

LE PAGHE D’ORO (STATALI). ECCO QUAL E’ LA VERA CASTA: MANAGER PUBBLICI NABABBI

TUTTI SONO INDIGNATI CON I PARLAMENTARI, CHE DIFENDONO CON I DENTI I LORO PRIVILEGI E FANNO ARRABBIARE GLI ITALIANI, COSTRETTI A DURI SACRIFICI DAL GOVERNO DEI TECNICI. MA LA VERA CASTA E’ FORMATA DAI MANAGER PUBBLICI . PERCEPISCONO STIPENDI D’ORO E NESSUNO LI CONTESTA. E PER IL TETTO A 305MILA EURO, DAL GOVERNO, SPUNTA GIA’ IL TRUCCO, IL LIMITE NON VALE PER LE SOCIETA’ QUOTATE IN BORSA, I CUI DIRIGENTI SONO SOGGETTI AL TRATTAMENTO LIBERO DELLE IMPRESE PRIVATE.

Sono i boiardi i veri privilegiati, altro che senatori e deputati. E con loro nessuno si indigna. Vi abbiamo preparato un elenco, con nomi, cognomi, enti e stipendio annuo in euro. Leggetelo e vi renderete conto della situazione.
- Paolo Scaroni, ad Eni: 4.420.000
-
Pierfrancesco Guarguaglini, presidente Finmeccanica (dimesso il 1/12/2011): 2.475.000
- Piero Gnudi, presidente Enel (fino al 16/5/2011): 1.695.211
-
Fulvio Conti, ad Enel: 1.380.000
-
Massimo Sarmi, ad Poste italiane: 1.205.327
-
Roberto Poli, presidente Eni: 1.101.000
-
Guido Pugliesi, ad Enav (fino al 22/11/2011): 478.750
-
Paolo Garimberti, presidente Rai: 448.000
-
Franco Bassanini, presidente Cassa depositi e prestiti: 313.666
-
Innocenzo Cipolletta, presidente Ferrovie dello Stato (dal 2006 al 2010): 241.987

venerdì 16 dicembre 2011

IN PROVINCIA MONTA IL CASO DI UN CONFLITTO DI INTERESSI TRA L’ASSESSORE BESSI E IL PADRE CHE E’ PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO.

IN REALTA’ IL CONFLITTO D’INTERESSI CHE A CASOLA VALSENIO LEGA IL SINDACO SEPPI AL PADRE , PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA MONTANA E’ MOLTO PIU’ GRAVE E VISTOSO

UN IMPRENDITORE FAENTINO CHE INVESTE NELLE ENERGIE RINNOVABILI

QUEL FAVORE SVENTATO ALLE COOP ROSSE


Nessuno l'ha scritto, ma - approfittando della prima manovra varata dal governo tecnico - il Pd ha provato, con la scusa delle liberalizzazioni, a fare un altro regalo enorme al monopolio delle cooperative rosse, come era già avvenuto nel 2007 con la famosa "lenzuolata" di Bersani.  Il tentativo, che è arrivato a un passo dal concretizzarsi, era di liberalizzare i farmaci di fascia "C", ossia di far distribuire quelli vendibili solo su ricetta, ma interamente a carico dei cittadini, anche nelle parafarmacie e nei cosiddetti "corner" presenti nella grande distribuzione.  Il blitz è fallito dopo la minaccia della serrata da parte delle farmacie, ma soprattutto per il diniego opposto dal Pdl a un'operazione che di trasparente non aveva proprio nulla, visto che era basata su un falso presupposto: quello secondo cui consentire la vendita dei farmaci di fascia "C" al sistema di distribuzione delle cooperative rosse avrebbe significato favorire più concorrenza e quindi calmierare i prezzi con un vantaggio finale per i cittadini-consumatori. Peccato che abbassare i prezzi dei farmaci di fascia "C" sia impossibile per legge, visto che questi vengono stabiliti dallo Stato insieme alle industrie farmaceutiche, e che quindi si tratta di prezzi fissi e immodificabili su tutto il territorio nazionale.
Dunque, si sarebbe trattato di una liberalizzazione fittizia che avrebbe favorito i soliti noti (le coop rosse) rischiando di disarticolare l'intero sistema farmaceutico. Peraltro, si è visto com'è finita la

giovedì 15 dicembre 2011

NO ALLA CHIUSURA DELLA REPERIBILITA’ NOTTURNA ALLA PEDIATRIA DI FAENZA

CONVEGNO SULLA PROGETTAZIONE DEL WELFARE


"Il contesto economico generale impone razionalizzazioni della spesa pubblica in tutti i comparti, compreso quello della sanità. Riteniamo sia evidente che, a fronte di importanti contrazioni della risorse disponibili, debba essere necessariamente pianificata una riprogettazione organica dei sistemi di welfare del nostro territorio, per evitare di procedere con tagli più o meno improvvisati". Così Pio Serritelli, presidente di Laboratorio Faenza, spiega i motivi per cui l'associazione ha organizzato il convegno dal titolo "La riprogettazione del Welfare e la gestione delle priorità sul nostro territorio", in programma domani alle ore 20.45 nella Sala Assemblee della Bcc Ravennate & Imolese, in via Laghi 81 a Faenza. Al dibattito sono stati invitati Claudio Casadio, Presidente della Provincia di Ravenna e della CTSS; Giovanni Malpezzi, Sindaco di Faenza; Tiziano Carradori, Direttore Generale dell'Ausl di Ravenna; Marco Venturelli, Direttore Regionale di Confcooperative Emilia Romagna; Giorgio Graziani, Segretario Regionale della Cisl Emilia Romagna; Raffaella Ridolfi, Capogruppo Pdl nel Consiglio Comunale di Faenza.

I NOSTRI SOLDI

  Giornalmente rendiamo pubbliche molte delle spese effettuate dal nostro Comune affinché i cittadini possano valutare in piena autonomia l’uso del pubblico denaro


CENA DEGLI AUGURI PDL RAVENNA: BAZZONI SI CANDIDA NUOVAMENTE ALLA GUIDA DEL PARTITO



Si è tenuta ieri sera un’affollata cena degli auguri del PDL Ravennate al Ristorante Marchesini, ospite della serata il Consigliere regionale Marco Lombardi Presidente della Commissione Bilancio in Regione Emilia-Romagna che si è soffermato sulla questione romagnola e sui progetti di legge presentati in Regione, con primo firmatario il consigliere regionale ravennate Bazzoni, per la determinazione dei confini della Regione Romagna e per l’utilizzo del marchio Riviera romagnola in un’ottica di valorizzazione del territorio. A salutare i duecento presenti il Capogruppo in Provincia Massimo Mazzolani ed il consigliere Marta Farolfi, il Capogruppo in Consiglio comunale di Ravenna Nereo Foschini ed il gruppo al completo con i Consiglieri Ancarani, Baldini, Bucci e Graziani, i consiglieri comunali del Comune di Lugo Bedeschi, Costa, Scardovi e Donati, il Consigliere di Cervia Paolo Savelli, Chiara Morandi di Alfonsine, la capogruppo di Faenza Raffaella Ridolfi.  La cena degli auguri del PDL è il tradizionale appuntamento organizzato per chiudere le attività politiche dell’anno che sta finendo e darsi appuntamento al nuovo anno, sapendo che il 2012 si apre con già in programma il Congresso provinciale del PDL previsto per il 5 febbraio.
Il Coordinatore provinciale Gianguido Bazzoni nel salutare e ringraziare tutti i presenti si è detto sicuro che l’elezione diretta da parte del congresso del Coordinatore provinciale conferirà a questo il ruolo ancora più forza ed autorevolezza, ed ha lanciato la propria candidatura alla guida del partito all’insegna della continuità e dell’unità dello stesso, anticipando che chiederà la fiducia agli iscritti del PDL su un documento programmatico politico organizzativo volto alla valorizzazione di donne e giovani.

mercoledì 14 dicembre 2011

TRENI, SOVRAFFOLAMENTI E DISAGI SULLA FAENTINA: BASSETTI SCRIVE A PERI


Il sindaco di Marradi, Paolo Bassetti, ha scritto una lettera all'assessore regionale ai Trasporti dell'Emilia Romagna Alfredo Peri, nella quale richiede un incontro per affrontare, insieme anche al sindaco di Brisighella, problematiche e potenzialità della linea ferroviaria Faentina. "Nella tratta ferroviaria che va da Faenza a Marradi - scrive il sindaco - si verificano, in orari di interesse per gli studenti e per i lavoratori, ritardi, affollamenti dovuti alla scarsità di carrozze, alcune anche molto obsolete, nonché guasti alle motrici".  Situazione ampiamente denunciata dalle istituzioni e dagli stessi pendolari, e già segnalata all'assessore ai trasporti della Regione Toscana Luca Ceccobao, "il quale mi ha ricordato che la Regione Toscana ha già provveduto, anni or sono, a mettere a disposizione dei Minuetto che giungono a Faenza, e che occorre che la Regione Emilia-Romagna intervenga per migliorare l'incresciosa situazione che si verifica a Faenza penalizzando gli studenti e i lavoratori dei Comuni di Brisighella e Marradi". Ma la Faentina non è "solo" la ferrovia principale, fondamentale, per i pendolari che si spostano per esigenze di lavoro e studio tra Faenza e Firenze, o per promuovere il turismo dalla città gigliata fino al Ravennate. Da un po' di tempo, infatti, i pendolari "locali" condividono i vagoni con altri compagni di viaggio: "Passeggeri italiani e stranieri la utilizzano per raggiungere Firenze o Roma considerato il costo del biglietto molto più contenuto rispetto ai FrecciaRossa che partono da Bologna - osserva il sindaco Bassetti -, e ciò va inevitabilmente a incrementare l'utenza della linea, come si evince dai dati in nostro possesso". Insomma, Faentina linea alternativa agli Eurostar. Sembra un paradosso, ma non è così. E allora, "migliorare la Faentina - afferma il sindaco Bassetti - può significare non solo migliorare il servizio alle popolazioni dei comuni che si trovano lungo la sua asta, ma anche offrire un buon mezzo per promuovere le potenzialità economiche, turistiche, culturali dell'Appennino Tosco-Romagnolo"

A PROPOSITO DI MUSEO MALMERENDI

I NOSTRI SOLDI

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lunedì 12 dicembre 2011

SARA’ LA VOLTA BUONA: PROVINCIA, GIUNTA A TEMPO. SOLO UN ANNO DA ASSESSORI

LA SQUADRA POTREBBE ESSERE SCIOLTA GIA’ AD APRILE

L'ultima edizione della giunta provinciale guidata da Casadio
Ravenna, 12 dicembre 2011 - SOLO UN ANNO da assessori, al massimo qualche mese in più: il destino dei sette componenti della giunta provinciale guidata da Claudio Casadio è segnato, salvo modifiche alla manovra del governo Monti. Il decreto ‘salva-Italia’ prevede infatti che, entro il prossimo aprile, le funzioni in capo alle giunte vengano redistribuite tra Regioni e Comuni.  L’ente di piazza Caduti diventerà un organo di controllo e indirizzo sull’attività delle amministrazioni comunali: avrà un consiglio ridotto a un massimo di dieci membri (espressi dai consigli comunali) e un presidente scelto tra uno di essi. Niente assessori. Il provvedimento è motivato dalla necessità di ridurre la spesa pubblica e in particolare i costi della politica. Va ricordato che l’ente aveva già subìto una sforbiciata in seguito al decreto Calderoli del 2010: da otto a sei assessori, da trenta a ventiquattro consiglieri. Così, se nel 2010 la giunta Giangrandi era costata 451 mila euro (presidente compreso), il costo su base annuale della giunta Casadio ammonta a 364.048 euro. Un ulteriore risparmio deriverà dalla riduzione del consiglio, i cui costi, oltre ai gettoni e ai rimborsi dei consiglieri, oggi comprendono anche la retribuzione del presidente: 42.636 euro l’anno, come un assessore. Insomma, titoli di coda sulla giunta Casadio. E pensare che per farla c’era voluto del bello e del buono, dopo le elezioni dello scorso maggio. Il posto di vicepresidente — destinato da tempo a Gianni Bessi, cattolico del Pd — era