giovedì 30 aprile 2015

PIERO SANTANTONIO SULL’ AMPLIAMENTO DELL’ INCENERITORE



Piero Sanatonio candidato elezioni comune di Faenza “rinnovare Faenza”

 Non credo che un inceneritore possa essere una buona soluzione. Faenza è sita in una delle regioni più inquinate d'Italia. Il nostro territorio ha un tasso notevole di malattie dovute al dissesto ambientale. Perchè correre ulteriori rischi facendoci respirare altre micro particelle di cui ignoriamo gli effetti a lunga scadenza?” Piero Santantonio, candidato consigliere della lista civica
RINNOVARE FAENZA non ha dubbi a proposito ed esprime la sua contrarietà a fronte dell'argomento scottante, nel territorio, dell'ampliamento di Enomondo. “Inoltre – aggiunge – è tempo di modificare il nostro punto di vista: i rifiuti, gli scarti del nostro vivere quotidiano non sono un problema da nascondere e di cui disfarsi nel modo più rapido possibile ma una risorsa che va sfruttata. La raccolta differenziata è un indispensabile strumento per riutilizzare i nostri rifiuti e avviare una catena virtuosa che ci consenta di produrre risparmiando materie prime preziose.” Sicurezza sociale e degrado ambientale sono i settori di cui si occupa Santantonio per la sua lista in questa campagna elettorale per l'elezione del nuovo Sindaco il 31 maggio. Tutti i candidati sindaci hanno firmato la petizione contro l'ampliamento dell'inceneritore di Enomondo con l’unica eccezione del sindaco uscente Giovanni Malpezzi.


NO AL FASCISMO RENZIANO



L'aria che si respira è carica di tensione e impone un supplemento di coraggio.
È un dovere morale di ogni forza politica sana andare oltre la cortina fumogena della e denunciare, condannando, le retorica renziana forzature che stanno immiserendo il ruolo del Parlamento. Il tutto reso più amaro da un imbarazzante silenzio che giunge, sempre più assordante, dal Colle più alto di Roma. Il renzismo, a differenza del berlusconismo, non un è costrutto mediatico.
Non è frutto dell'immaginazione o dell'illusione creata ad arte da certa intellighenzia progressista, tradottasi poi in aggressione giudiziaria e denigrazione politica.
No, il renzismo è pura occupazione del potere. Disprezzo delle regole basilari del dialogo, prevaricazione e intransigenza con chi non allinea il proprio pensiero a quello del Capo. Non ci sono spazi di manovra, chi è d'intralcio viene defenestrato. Tanto dal partito, quanto nelle Commissioni parlamentari. La regole è chiara: non bisogna disturbare il manovratore.
Ecco, allora, la necessità e urgenza dell'instaurazione di un Clnr, . La libertà come Comitato di liberazione nazionale dal renzismo risposta all'assolutismo, il diniego dell'intolleranza e della ‘violenza’ delle Istituzioni a fondamento della democrazia.
È tempo che le donne e gli uomini liberi e forti facciano fronte comune e si schierino dalla parte della libertà. Forza Italia è in prima linea, impegnata a costruire un'alternativa autenticamente democratica e vincente.


NULLA SARA’ PIU’ COME PRIMA


La democrazia sotto il tallone del fascismo renziano. Cronache di resistenza. L'acquiescenza della Boldrini. E il silenzio stupefacente del Quirinale. (Ora capite perché era importante una scelta condivisa per il Capo dello Stato?)

 


A GIOVANNI PIANORI “IL BRISIGHELLINO” NEL 160° -ANNIVERSARIO DELLA MORTE- VA FINALMENTE RICONOSCIUTO IL SUO EROICO CONTRIBUTO ALLE LOTTE RISORGIMENTALI PER L’UNITA’ D’ITALIA CELEBRAZIONE ALLA BIBLIOTECA CLASSENSE



mercoledì 29 aprile 2015

IL SINDACO O IL SUO ASSESSORE RACCONTINO AI CITTADINI LA VERITA’ SUI CONTI DEL CENTRO SERVIZI MERCI


Il 5 febbraio 2014 con sentenza pubblicata il 27 febbraio la Corte di Cassazione rigettava il ricorso della Società Centro Servizi Merci, partecipata al 100% dal Comune di Faenza, contro la sanzione comminata dall'Agenzia delle Entrate alla Società che aveva beneficiato di una agevolazione fiscale dell'1% senza aver eseguito le opere pubbliche per le quali aveva usufruito dell’agevolazione. Rimango sconcertata nell’ apprendere e verificare come alla mia interrogazione a tal proposito del 19 giugno 2014 l'assessore non facesse menzione a quella sentenza ignorandola e dimostrando così che il liquidatore della società non avrebbe informato il Comune oppure omettendola chi sa per quale recondito motivo. Rimane, tuttavia, il fatto, incontrovertibile, ancora più grave che l’Amministrazione Comunale di Faenza nel 2010 acquistò dai privati le azioni della società Centro Servizi Merci a prezzo pieno pur sussistendo la multa in oggetto e quindi non considerando la svalutazione delle azioni stesse derivante da una perdita di bilancio non inserita e sottostimata essendo all'epoca stati accantonati a riserva solo 95.000,00 euro a fronte di una multa di 555.729,00 euro. Sarebbe importante che il Sindaco Malpezzi ed il suo assessore raccontassero ai cittadini a quanto ammontano esattamente le spese legali sostenute per i ricorsi intentati in questi anni relativi agli avvisi di pagamento sopracitati e come in presenza degli esiti sfavorevoli dei ricorsi e dei Bilanci della Società dove le somme dei ricorsi erano computate in larghissima parte nei crediti della società il prezzo delle azioni pagate dal Comune di Faenza per diventare il socio unico della società fosse così abbondantemente sovrastimato. Raffaella Ridolfi capolista


NO AL FASCISMO RENZIANO


Brunetta: Non consentiremo il fascismo renziano. Faremo di tutto per impedirlo, dentro e fuori questa Aula. Non consentiremo che questa Aula sia ridotta a un bivacco di manipoli renziani”. Lo ha detto nell'Aula della Camera il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta dopo che il governo ha posto la fiducia sull'Italicum. Ricordando che la legge Acerbo era stata approvata con la fiducia dal fascismo, Brunetta ha sottolineato che “il governo la pone contro il Pd”, che “governa grazie a un premio di maggioranza dichiarato incostituzionale”. “Renzi solo con suoi parlamentari abusivi– “Non c'era ragione di mettere la fiducia, non c'era ostruzionismo, non c'era un numero esorbitante di emendamenti. Renzi vuole mettere la fiducia per coartare la libertà di voto del suo stesso partito” e “mi meraviglio molto che quel che rimane del Pd possa accettare una violenza di questo tipo” ha aggiunto Brunetta. Ma “non consentiremo che quest'Aula diventi un bivacco di manipoli renziani” dice Brunetta. “Renzi ha detto in tutti i modi che le regole si cambiavano insieme e non a colpi di maggioranza. Ora si ritrova solo, con i suoi parlamentari abusivi, a decidere a colpi di maggioranza per uccidere la democrazia in questo Paese”



DITTATORELLUM


Renzi minaccia i deputati e prospetta la caduta del mondo se non passa l'Italicum. In realtà casca solo lui, e sarebbe una benedizione. Non è in questione la legislatura bensì il suo posto di capo di un governo il cui unico contenuto è l’occupazione del potere, standoci seduti sopra aumentando le tasse e senza peso in Europa.

GOVERNO, 27 DECRETI IN RITARDO IN TREDICI MESI. COSTITUZIONALISTI:”CARTA VIOLATA”


La denuncia arriva da alcuni autorevoli studiosi. Riguarda i provvedimenti trasmessi al Parlamento anche dopo decine di giorni dal varo: “Modo di operare preoccupante, in conflitto con lo spirito e la lettera della Carta costituzionale”


FA CROLLARE L’ITALIA, POI SE LA COMPRA. MA CHI E’ BLACKROCK?


Faccio scoppiare l’Italia con la crisi dello spread, la costringo a svendere i gioielli di famiglia e quindi arrivo io, col portafogli in mano, pronto a rilevare a prezzi stracciati interi settori vitali dell’economia italiana, messa in ginocchio dalla manovra finanziaria. Secondo “Limes”, l’architetto supremo del complotto non è la Germania, ma il colossale fondo d’investimenti statunitense BlackRock, azionista rilevante della Deutsche Bank che nel 2011, annunciando la vendita dei titoli di Stato italiani, fece esplodere il divario tra Btp e Bund causando la “resa” di Berlusconi e l’avvento di Monti, l’emissario del grande business straniero.

GIUSTIZIA MALATA, 18 MAGISTRATI IMPEGNATI 5 ANNI PER UN PICCIONE UCCISO E I DELINQUENTI VERI, LIBERI, IL PAESE E’ “FINITO”


Per quasi 5 anni 18 magistrati si sono occupati della morte di un piccione in un andirivieni di processi che è la dimostrazione lampante di come la giustizia italiana possa riuscire a perdere tempo pestando acqua in assurdi bizantinismi. E non è ancora finita.

martedì 28 aprile 2015

Tiziano Cericola: INVESTIMENTI DIRETTI DEL COMUNE


Il Comune deve investire sia nella riqualificazione del centro storico, che per la manutenzione straordinaria degli immobili pubblici: uffici, scuole, impianti sportivi. I fondi verranno attinti dai bandi europei, dallo smobilizzo delle partecipazioni azionarie comunali (un tesoretto che vale da solo € 50/60 mln. e che oggi viene tenuto bloccato solo per garantire poltrone al sottobosco politico locale), da project financing con imprese private. Nel centro urbano devono essere effettuati investimenti per la riqualificazione di strade e piazze, per aumentare gli spazi per il passeggio e per la promozione commerciale e turistica della città. Deve quindi essere completata la pavimentazione di alcune vie del centro storico (Via Zuffe, via Cavina, ecc.) e di alcune aree e zone del restante centro urbano, per creare “spazi civili e commerciali” da restituire a tutti i cittadini, con arredi idonei. Esistono importanti esperienze fatte in città italiane che possono fungere da stimolo ed esempio per questo percorso di riqualificazione. Nella prima parte della Piazza Martiri Libertà (difronte all’OVS) verrà realizzato un nuovo fabbricato ad uso prevalentemente commerciale, da destinare a sede del mercato coperto alimentare, di uno/due negozi non alimentare di ampia superficie, di vari negozi di piccola superficie, anche con la natura di “temporary store”, di bar/ristorante. Tale investimento fungerà da “calamita” per lo shopping, valorizzando tutti gli immobili circostanti ad uso commerciale. Tale nuovo fabbricato renderà di nuovo fruibile anche il Palazzo del Podestà, cui sarà collegato, che diventerà una “piazza coperta”, sia per socializzare che come sede delle mostre oggi ospitate nella “Galleria della Molinella”.
Devono essere riqualificati:
- Palazzo Laderchi, il cui piano nobile verrà destinato a sede di mostre temporanee di grande richiamo turistico;
- Palazzo delle Esposizioni, da destinare a sede di servizi comunali  oggi ospitati in locali di terzi a titolo oneroso;
- l’ex Liceo Classico, da destinare all’ampliamento della Pinacoteca, da promuovere a Museo della Città.
Tali interventi immobiliari, realizzabili gradualmente su un arco di 3/5 anni, contribuiranno a valorizzare gli immobili del centro urbano, stimolando anche i privati ad effettuare interventi edilizi di qualità.



VIABILITA’ SOSTA TRASPORTI PUBBLICI URBANI PARCHEGGI


Una corretta gestione del territorio deve considerare la situazione della viabilità, la presenza dei servizi di trasporto pubblico, la disponibilità di parcheggi privati e pubblici e, alla fine, la regolamentazione della sosta. In tema di viabilità la principale esigenza è quella di trovare una soluzione poco invasiva per collegare la via Emilia (lato Forlì) con la Via Granarolo, per disimpegnare il traffico in uscita dall’autostrada e dalle zone produttive e diretto verso il Borgo. Si tratta di sanare un grave errore urbanistico del passato, allorché il Comune non pensò un collegamento stradale tra le zone residenziali costruite oltre il Lamone (Borgo) e le zone industriali. Altre strade urbane (es. Via Laghi, nuovo accesso al cortile dei Salesiani, ecc.) presentano disagi e pericoli per i cittadini per il traffico delle ore di punta, per il parcheggio disordinato, ecc. per cui occorre una revisione complessiva della viabilità urbana, che coordini le esigenze dei cittadini con l’uso dei vari mezzi di trasporto pubblici e privati, con un sistema idoneo di parcheggi. Vanno rivisti e razionalizzati gli interventi per la realizzazione delle piste ciclabili, per evitare inutili e dannosi restringimenti delle carreggiate come in Via Canal Grande.
-il servizio dei bus urbani (non extraurbani) deve essere effettuato solo con mezzi elettrici, anche affidati a imprese private, per ridurre l’inquinamento;
-nuovo disegno e semplificazione dei percorsi dei bus urbani: asse Est/Ovest (Borgo(Cicogne), asse Nord/Sud (Cinedream/Orto Bertoni), circolare interna (viali).
-aumento dei parcheggi pubblici: sopraelevazione parziale dei parcheggi di Piazza Rampi, di via Renaccio e di via Cavour (anche utilizzando i sistemi prefabbricati in uso presso gli aeroporti);
-aumento dei parcheggi privati: revisione del R.U.E per consentire ai privati di costruire/ristrutturare edifici con inserimento di parcheggi sia interrati che sopraelevati, anche multipiano;
-ampliamento dell’offerta di parcheggi scambiatori, da e verso il centro urbano, uniti con servizi di navetta  elettrica: area Conad Filanda, area Centro Marconi, zona di Via Fornarina.A fianco dei parcheggi va attivato un nuovo servizio di noleggio biciclette presso la stazione ferroviaria e presso quella degli autobus, in concessione a privati, cessando l’attuale servizio delle biciclette blu, fonte solo di inutili spese di manutenzione. Alla luce di quanto detto sopra il Piano Sosta va modificato con questi criteri: -nel centro storico: riportare ad uso libero (bianchi) una quota (15/20%)  dei posteggi; prevedere una riduzione del costo dell’abbonamento annuale per chi lavora in centro storico; prevedere giornate/orari di parcheggio gratuito in occasione di particolari manifestazioni promozionali;
-fuori dal centro storico: estendere i posteggi a pagamento (blu) alle porzioni di strade urbane con rilevante presenza di negozi, per facilitare il turn over delle automobili; inserire una quota di posteggi a pagamento (blu) nei parcheggi della grande distribuzione (Maioliche, Conad Filanda, Cicogne, Comet, ecc.).

FORZA ITALIA, MARINA BERLUSCONI IL NUOVO LEADER: QUELL’ULTIMO INDIZIO FA PENSARE ALLA DISCESA IN CAMPO


Da LIBERO - "Da qui al 2018 - spiega ai suoi Silvio Berlusconi - dobbiamo trovare un federatore. Il centrodestra oggi è spappolato, abbiamo tre anni per ricostruirlo". Ci crede, il Cavaliere, che compulsa i sondaggi e aggiunge: "Renzi è attorno al 32% come consenso personale, io ho il 23 per cento. Lui è sempre in televisione, io no. Non possiamo che migliorare". Di sicuro, Berlusconi, sta pensando a un rinnovamento del partito. Volti freschi, facce nuove con cui stravolgere le prossime liste elettorali, nel momento in cui dovranno essere compilate. In questo contesto si fa un gran parlare anche del nuovo coordinatore del partito. Due i nomi in lizza. Il primo, nonché più probabile, è quello di Antonio Tajani, che nel frattempo - in tandem con il "formattatore" Alessandro Cattaneo - sta lavorando alla ricerca delle nuove leve azzurre, di giovani brillanti per il rilancio del partito. Su Tajani, per inciso, si è espresso anche il sempre informatissimo Luigi Bisignani, che in tv, a Virus, ha confermato che sarà lui il prossimo coordinatore nazionale di Forza Italia. La contendente, e anche questo è noto, è Mara Carfagna. Tajani e Carfagna, due figure di primissimo piano con una grande esperienza politica, che potrebbero anche ambire alla leadership di Forza Italia. Prepotente ritorno - Il partito, però, starebbe pensando di imporre l'inderogabile limite di tre mandati: una circostanza che, per la leadership, escluderebbe tanto Mara quanto Antonio. Ed è dunque in questo contesto che ritorna con prepotenza il nome di Marina Berlusconi. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato lei in prima persona, con l'"uscita da premier" di giovedì scorso, quando ha sparato ad alzo zero contro il governo di Matteo Renzi. Una dichiarazione il cui tempismo ha destato qualche sospetto: ci sta pensando davvero? E nonostante le smentite di rito (in verità arrivate in passato, e non in quest'ultima circostanza) la possibilità che l'impegno politico di Marina possa diventare realtà, oggi, forse, è più forte di ieri.
Legittimo sospetto - E il fatto che l'impegno politico possa diventare realtà viene in un qualche certo modo confermato da un piccolo e significativo indizio che arriva anche da Il Giornale, il quotidiano della famiglia Berlusconi, che quando si vocifera sulla candidatura di Marina ci va sempre coi piedi di piombo. Eppure, in calce a un articolo firmato da Fabrizio De Feo, si legge: "A detta di molti la presidente di Fininveste e Mondadori potrebbe essere l'unica con l'appeal necessario a regalare nuovo smalto al partito e rilanciare il centrodestra". Un messaggio? Una richiesta? Oppure un'anticipazione di ciò che sarà?



D’ORA IN POI ASPETTATEVI DI FARVI RAPINARE DALLE BANCHE, PAROLA DEL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA


Come dire che d’ora in poi chi affida la propria automobile a un parcheggio privato per la custodia, nel caso di fallimento del garagista, se la vede venduta coercitivamente.
Comunque grazie Governatore Visco per averci ricordato quale sia il vero lato oscuro dell’Europa. Se inizieremo a vedere anche in Italia le file agli sportelli o ai bancomat per ritirare quel poco che è rimasto dei risparmi accumulati con sacrifici da noi e dai nostri padri in omaggio al “modello Cipro”, si sappia almeno che è per merito di questo sistema a cui ci siamo affidati senza capire nulla mentre una classe politica complice ci faceva strillare e battere la mani in nome del “più Europa”!


GLI USA RIPORTANO INDIETRO (CUBA) I BARCONI TROVATI IN MARE


Il metodo degli USA è talmente chiaro da essere conosciuto con il suo soprannome, ovvero “Wet feet, dry feet”, traducibile in “Piedi bagnati, piedi asciutti”. Se un immigrato è intercettato quando ancora si trova in mare, viene immediatamente rispedito a casa. Se riesce a toccare la terra statunitense, ovvero mettere i piedi all’asciutto, può restare fino a che la sua situazione non è esaminata dagli organi competenti che analizzano ogni singola richiesta.



IL VIMINALE PAGA LE FAMIGLIE PER OSPITARE GLI IMMIGRATI. (LA MAFIA RINGRAZIA)


Il sistenza di accoglienza dell’Italia è di fatto al collasso.
Lo Stato è pronto a riconoscere 35 euro di diaria a persona.
E così qualcuno si è fatto avanti.
Ma secondo voi chi può gestire questa gente disperata che vive con regole non nostre, per noi intollerabili: famiglie normali?
Solo strutture di persone inattaccabili, con appoggi altolocati, protette e che possono sfruttare ulteriormente questi disperati, creando il nuovo business del futuro, legalizzato. La mafia, appunto.


domenica 26 aprile 2015

TERREMOTO OGGI, SEQUENZA SISMICA FAENZA-FORLI

mappa tratta dalla sezione terremoti del Centro Meteo Italiano che evidenzia l’area interessata dalla scossa di terremoto registrata oggi nel distretto Zona Forli’ e avvertita anche nei comuni di Faenza e Castrocaro.

SETTE "BOTTE" DI TERREMOTO OGGI POMERIGGIO A SANTA LUCIA, UNA DECISAMENTE INTENSA
Oggi pomeriggio dalle 14,51 alle 17,36 si è innestato uno sciame sismico nella zona di Santa Lucia. La scossa maggiore è avvenuta alle 17,02, è stata preceduta da un forte boato, ha avuto una magnitudo di 4,0 e l'epicentro era a 21 km dal suolo, poco a sud della frazione di Santa Lucia, a circa 1 km dalla Torre di Oriolo. La scossa è stata avvertita chiaramente da tutta la città, Brisighella;Tredozio. Cinque eventi sopra ai 2,0 Richter in un giorno sono casistica non proprio frequente; l'ultimo evento registrato nel faentino fu un terremoto registrato a Fognano il 1 aprile ed ebbe magnitudo 3,2. Nella mappa tratta dal sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia abbiamo sintetizzato le prime 5 scosse con orario ed intensità. Terremoto oggi, 24 Aprile 2015, sequenza sismica in atto in Emilia – Dati Ingv – Forte scossa di terremoto nel pomeriggio di oggi in Emilia Romagna. I sismografi dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia hanno registrato un evento di Magnitudo 4 della scala Richter, e dunque relativamente forte. La scossa di Terremoto Oggi registrata, è stata chiaramente avvertita dalla popolazione del distretto zona di Forli': l’evento si è verificato alle ore 17:02 di oggi 24 Aprile 2015. La scossa di Terremoto Oggi è stata rilevata ad una profondità di 20.9 Km, motivo per cui, nonostante la notevole intensità della magnitudo, non ha causato danni in soprassuolo. Alle 17:11 pochi minuti dopo, replica di M 2.4 nel medesimo distretto sismico zona di Forlì: il terremoto registrato oggi pomeriggio è stato chiaramente avvertito anche dalla popolazione dei paesi limitrofi. A seguire sono state registrate ulteriori scosse di Terremoto di M 3 ed M 2.1 nel confinante distretto dell’Appennino Forlivese, confermando la sequenza sismica in atto oggi. In serata ancora scossi di M 2.6, M 2.4 ed M 2.2. Situazione in costante aggiornamento.



DOPPIA INAUGURAZIONE ALLE BOCCHE DEI CANALI


Fuggi /fuggi sotto l’ acqua
Per il Sindaco e l’Assessore Zivieri, data l’ irrefrenabile compulsiva mania di inaugurare qualsiasi cosa che li accartocci, il pomeriggio di sabato 18 Aprile avrebbe dovuto essere una ricorrenza liberatoria.
Buona occasione per farsi ricordare vicino alle elezioni!
Ma a volo di uccello la Natura ha provveduto al castigo.


FORZA ITALIA RENDE OMAGGIO AI CADUTI INGLESI PER LA NOSTRA LIBERAZIONE, UNA TRADIZIONE INIZIATA 21 ANNI FA.

Cimitero Inglesi Forza Italia rende omaggio ai caduti: Minardi;Archi; Galassini; Govoni; Ridolfi, 25 aprile

FORZA ITALIA Faenza, unitamente a dirigenti, consiglieri comunali e al consigliere provinciale Galassini hanno fatto visita e deposto una corona e recitato una preghiera stamane al Cimitero dei caduti alleati del cimitero degli Inglesi in via S. Lucia. Forza Italia ha rinnovato così la tradizione che si svolge da 21 anni, iniziata dal fondatore di Forza Italia Rodolfo Ridolfi, di rendere omaggio anche a quella parte di caduti che la retorica della Resistenza, particolarmente intensa nel nostro territorio, tende sempre a mettere in secondo piano privilegiando le commemorazioni per i partigiani rossi, in quanto meno utile agli obiettivi della conservazione del potere da parte del partito di maggioranza della nostra provincia.

L’IMBROGLIO DEL 25 APRILE


Nella giornata di oggi Forza Italia Giovani, come ogni anno, decide di festeggiare la liberazione omaggiando facendo visita al Cimitero dei caduti di Piangipane e al Sacrario dei Caduti della Brigata Cremona di Camerlona rendendo onore a quegli eroi dimenticati dagli elogi di una sinistra revisionatrice. Rinnoviamo ogni anno questo appuntamento perchè siamo fermamente convinti che questa giornata viene dipinta di un solo colore. Il ricordo di questa data è stato inopportunamente macchiato da coloro che nel dopoguerra si sono sporcati di atroci delitti e si sono e si vantano di essere i soli ed unici salvatori della nostra Patria. Cosi facendo non solo non rendono giustizia alla storia, non solo si prendono più meriti di quelli reali ma infangano l’onore e la memoria di coloro che hanno dato la vita per salvarci. Rendere il 25 Aprile una festa esclusivamente partigiana è indignitoso e irrispettoso verso i giovani stranieri degli eserciti alleati che hanno perso la vita. Se è vero che la storia è una sola, tanto noi siamo disposti a riconoscere il valore aggiunto che una parte, non tutti, dei partigiani hanno avuto nella liberazione loro devono avere il coraggio storico di riconoscere che senza lo sbarco sulle nostre coste degli eserciti alleati le nostre terre non sarebbero mai state liberate dai soli partigiani. Questo non lo devono a noi, lo devono ai ragazzi appena maggiorenni che hanno indossato la divisa e sono venuti qua perdendo ciò che di più caro si ha. Il 25 Aprile dovrebbe essere la festa di una Nazione, dovrebbe essere la festa di un popolo che si auto ringrazia ma che per primo non dimentica, anzi, celebra l’aiuto fondamentale che ha ricevuto. Questa giornata, cosi celebrata, ci sembra sempre di più un imbroglio che non possiamo e non vogliamo accettare che continui.



25 APRILE, PANSA ATTACCA RETORICA E FALSITA’ DELLA RESISTENZA


Giampaolo Pansa si arrabbia, ma pure si diverte. In realtà, non ci sta a guardare silente la marea montante di conformismo celebrativo in atto in prossimità di quest’altro 25 aprile. Tutta la sinistra strombazza. La sinistra comunista di ieri (residui), quella intellettuale e radical-chic (altri residui), quella acchiappatutto di Renzi e dei suoi supporter (un fiume in piena): tutti li a celebrare. A sorridere e ricordare e pure cantare (tipo la Boldrini). Ancora oggi stanno così: abbarbicati ad una data che è ormai una zattera. Zattera galleggiante in un mare di menzogne, di omissioni e di falsità raccontate per decenni. Un intero paginone di “Libero” serve perciò appena all’ottantenne giornalista e scrittore piemontese per ribadire quanto già spiegato nei suoi scritti più famosi e controversi sul tema: “Il Sangue dei Vinti” e “La Grande Bugia“. Scritti che ne hanno decretato una sorta di ostracismo, naturalmente democratico (non sia mai!) dal consesso dei resistenti in servizio permanente effettivo. E ciò semplicemente, per aver detto la verità sui crimini e sulle ottuse violenze pianificate con cieca obbedienza durante quella primavera di sangue di 70 anni fa.

Le falsità della Resistenza: Così incrocia di nuovo la penna, Giampaolo Pansa contro quello che definisce “un mare di retorica, uno tsunami strapieno anche di bugie dettate dall’opportunismo politico”. E che sia davvero così, ci vuol poco a capirlo, nota lo scrittore di Casale Monferrato. Basta dare un’occhiata, rileva, ai giornali di questi giorni: “È da un decennio che studio e scrivo della nostra guerra civile. Ma non avevo mai visto il serraglio di oggi. Una fiera dove tutto si confonde. Dove imperano le menzogne, le reticenze, le pagliacciate, le caricature. È vero che siamo una nazione in declino e che ha perso la dignità di se stessa. Però il troppo è troppo.” Così eccolo a snocciolare, per esempio, tutta una serie di fatti, di eventi, di verità che stridono e non poco con la elegiaca e romantica visione della Resistenza in onda in queste ore a reti unificate. Un servizio che Pansa probabilmente sente di dover rendere anzitutto alla sua coscienza di uomo libero, ma anche a tutti noi. Noi che non ci sogniamo neppure di sorbirci la sbobba nauseante delle “radiose giornate”.

 



venerdì 24 aprile 2015

CERICOLA PER IL MONDO AGRICOLO


CRONOLOGIA E RESPONSABILITA’: IL DISASTRO LIBICIO. SARKOZY, NAPOLITANO…..


Guardiamo all’immane tragedia verificatasi nel Mediterraneo. Non vogliamo trovare capri espiatori, ma qualcuno deve assumersi colpe e responsabilità.
E questo qualcuno ha nome e cognome.
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di ricostruire il corso degli eventi. La storia va ripercorsa per onor del vero contro chi oggi affronta irresponsabilmente la crisi libica.
Perché il 19 marzo 2011 Nicolas Sarkozy, il più ‘gheddafiano’ tra i presidenti della Répubblique, ha lanciato i suoi bombardieri contro Tripoli, tre ore prima di avvertire gli alleati – come raccontato nel libro di Hillary Clinton Hard Choices” – e con al fianco il solito David Cameron? Si domanda Cesare Martinetti su ‘La Stampa’.
Noi da tempo rispondiamo a tale quesito e denunciamo il golpe che nel 2011 si perpetrò ai danni di Berlusconi e dell’Italia intera.
“Un grave segreto provocherà la caduta di Sarkozy”, tuonò Gheddafi in quei primi giorni del 2011. Più esplicito fu il figlio Saif-al-Islam quando i bombardamenti francesi erano iniziati: “Abbiamo finanziato noi la sua campagna elettorale e ne abbiamo le prove”. Sembrano motivazioni più che valide per attaccare la Libia senza il consenso degli alleati e di Berlusconi in particolare.



BERLUSCONI DIXIT


 Il suo j’accuse contro Renzi, malato di bulimia di potere. Non riuscirà a realizzare la sua piccola dittatura. Non voteremo mai questa legge elettorale. Novità future per Forza Italia, con Bush... Come aiutare i profughi: aiutarli sul campo, distribuirli in Europa, no al blocco navale
RENZI: “Renzi è malato di bulimia di potere, con le sue riforme combinate sta creando una piccola dittatura. Su Renzi non esagero, ma conosco gli uomini: gli stavamo apprestando un aiuto per consentirgli un regime”.
RENZI: “Renzi non è stato scelto dagli italiani e alle europee ha preso il 40% del 20% dei votanti. Al massimo è stato eletto alla provincia di Firenze...”.
GOVERNO: “Questo governo ha fallito, tutti gli indicatori economici sono peggiorati. Hanno fallito sulla politica estera, sulla disoccupazione, sull'immigrazione. Avevamo ragione noi su tutto, sulla Libia, sull'immigrazione e sulla Russia”.
L. ELETTORALE: “L'Italicum è una legge autoritaria. Non possiamo consentire a Renzi di prendere il potere totale con 30% dei voti attraverso una legge che di fatto con lo sbarramento al 3% polverizza l'opposizione. Noi avevamo proposto l'elezione diretta almeno chi vince è legittimato dal popolo e ci sarebbero solo due partiti”.
ITALICUM: “Non possiamo votare questa legge elettorale. Il patto del Nazareno e' decaduto per colpa loro, dopo la richiesta da parte loro di 17 cambi di patto dall'inizio quando hanno mancato la parola anche sul capo dello stato abbiamo capito che era così”.
GOVERNO: “Siamo un Paese a democrazia sospesa: siamo al terzo governo non eletto”.
FORZA ITALIA: “Noi siamo ancora qui e faremo il partito repubblicano sul modello americano: il partito dei moderati. Ho chiesto aiuto a Bush, e verrà”.
FORZA ITALIA: “Tornerò pienamente in campo solo quando mi verrà restituita la piena dignità perché solo io so ciò a cui sono stato sottoposto”.
FORZA ITALIA: “Andrò in televisione e farò comizi ma solo al chiuso perché all'aperto qualcuno può attentare alla mia vita”.
FORZA ITALIA: “Il partito va rinnovato, ma senza gettare a mare nessuno, non appartiene al mio modo di fare, non l'ho mai fatto”.
FORZA ITALIA: “Vi presento Andrea, da oggi si occuperà della presenza in tv di deputati e senatori... la Bergamini, visti i tanti impegni, mi ha chiesto di trovarle un aiuto su questo”.
IMMIGRAZIONE: “Servono 10-12 mila soldati a pattugliare le coste libiche con l'aiuto della comunità internazionale. Serve poi la distruzione delle imbarcazioni degli scafisti, aiuti umanitari sul posto alle popolazioni in difficoltà e poi e' necessario redistribuire gli immigrati che arrivano tra tutti i paesi europei. Il blocco navale sarebbe controproducente”.
REGIONALI: “Per le Regionali sarò in campo e anche tutti voi dovrete andare a sostenere i nostri eroici Candidati, soprattutto Liguria, Puglia e Campania”.
REGIONALI: “Tutti dovranno impegnarsi per sostenere i nostri eroici candidati alle regionali”.
POPOLARITA': “Oggi il gradimento di Renzi è al 37,8% e sta sei ore la settimana in tivù. Nel 2009 il mio gradimento personale era arrivato al 75,3%, il più alto per un leader politico eletto di un paese democratico, anche grazie al Milan. Come presidente del club rossonero ero e resto tra i leader più conosciuti in Cina e Giappone”.


22 aprile 2015

PS.  Della Redazione: SILVIO SEI UN GRANDE…….

giovedì 23 aprile 2015

MANCANZA DI PARCHEGGIO ALLA STAZIONE A FAENZA: NOTA DI UNA BRISIGHELLESE


BERLUSCONI: “MATTEO RENZI E’ MALATO DI BULIMIA DI POTERE”


Sono lontanissimi i giorni del Patto del Nazareno. Nel momento di massima convulsione all'interno del Pd sull'Italicum, con lo scontro sempre più violento tra minoranza e premier, contro Matteo Renzi entra a gamba tesa anche Silvio Berlusconi. "Questo governo ha fallito", esordisce il Cav nel corso della riunione del gruppo di Forza Italia, sottolineando poi come tutti gli indicatori economici siano peggiorati. E ancora: "Hanno fallito sull'economia, sulla politica estera, sulla disoccupazione, sull'immigrazione. Avevamo ragione noi su tutto, sulla Libia, sull'immigrazione e sulla Russia". Poi, appunto, si passa all'Italicum, la riforma elettorale che ha ricevuto oggi il primo sì della Camera e che sarà in Aula da lunedì. Per Berlusconi si tratta di "una legge autoritaria". Proprio come il premier, che governa "senza avere i numeri". Il leader di Forza Italia poi ci va giù durissimo: "Non possiamo consentire a Renzi di prendere il potere totale con il 30% dei voti attraverso una legge che di fatto con lo sbarramento al 3% polverizza l'opposizione". E ancora: "Noi avevamo proposto l'elezione diretta, almeno chi vince è legittimato dal popolo e ci sarebbero solo due partiti. Renzi - conclude, durissimo - è malato di bulimia di potere". Berlusconi ha ribadito come l'Italia sia "un Paese a democrazia sospesa. Siamo al terzo governo non eletto". Infine, ha concluso: "Forza Italia c'è. Noi siamo ancora qui e faremo il partito repubblicano sul modello americano, il partito dei moderati".


SOSPETTO COMBATTENTE DELL’ISIS FERMATO A RAVENNA: STAVA PER PARTIRE PER LA SIRIA,LI ABBIAMO IN CASA!!!


Lo Stato islamico è arrivato in Italia. Mentre il ministro dell'Interno Angelino Alfano continua a minimizzare i rischi del terrorismo islamico, a Ravenna la Digos ha bloccato uno straniero fortemente indiziato di essere un foreign fighter.
Da tempo era controllato dai servizi italiani, ma non è ancora noto se stesse per arruolarsi nelle milizie del califfo Abu Bakr al Baghdadi o se abbia avuto già un ruolo attivo nei conflitti in corso in Africa e Medio Oriente.
Il foreign fighter fermato è Louati Noussair, un tunisino di 27enne residente a Ravenna e senza fissa dimora. Nato a El Fahs il 23 novembre 1988, ha precedenti per droga: era stato arrestato il 18 febbraio scorso dai carabinieri di Marina di Ravenna con tre grammi di eroina. Un paio di giorni giorni fa, parlando con un altro maghrebino, aveva spiegato che spacciava per "mettere dei soldi da parte per partire". Le Digos di Bologna e Ravenna, coordinate dal procuratore di Bologna Roberto Alfonso, a capo della Dda, avevano fatto partire le indagini su Noussair a febbraio. II fermo è scattato oggi perché il tunisino sarebbe dovuto partire per la Germania, per poi raggiungere il Medio Oriente. Un primo tentativo di partenza per la Siria, passando per la Turchia, era fallito il 26 marzo, data per la quale il tunisino aveva prenotato un biglietto di sola andata da Bergamo per Istanbul. L’uomo pero non era riuscito nel suo intento per i problemi legati al passaporto che aveva avuto con il consolato di Genova.
Le indagini hanno accertato rapporti e contatti via Facebook in particolare con Abou "Jihad" Asba, un combattente palestinese che si trova in un accampamento a Yarmuk. I due parlavano di organizzare il viaggio e della volontà del tunisino di partire. "Sto arrivando, se Allah lo vuole - si legge in uno dei messaggi - voglio fare la Jihad per Allah". Il tunisino è sposato ma pare che la moglie italiana, da cui ha anche avuto una figlia, fosse ignara di quello che voleva fare. L’uomo frequentava un centro islamico a Ravenna e il centro culturale islamico di viale Jenner a Milano.
ANCARANI - A nome del Gruppo Forza Italia, il consigliere Alberto Ancarani ha formalmente chiesto alla presidenza del consiglio comunale e al sindaco che giovedì, in apertura di seduta consiliare, "riferisca al consiglio stesso tutto quanto possibile in merito all'arresto di un probabile esponente Isis".




RENZI E’ UN PALADINO. MA DELLA BUROCRAZIA


Altro che semplificazione, da noi la burocrazia resta padrona del Paese, un ostacolo al suo sviluppo. La figlia di una coppia di cittadini ucraini che vivono, e lavorano, in Italia da anni - che, come si dice, si sono integrati nel sistema sociale e in quello produttivo - viene a trovare i genitori. Per muoversi autonomamente, vorrebbe comprare un' automobile. Ma non ha fatto i conti con la burocrazia italiana. L'acquisto le è inibito perché non ha il codice fiscale. La pretesa che uno straniero di passaggio abbia il codice fiscale è palesemente assurda. Ma tant'è, questa è l'Italia. Bisognerebbe che, almeno lo straniero in transito, potesse comprare un'auto senza sottostare a eccessive procedure burocratiche. In America si va dal venditore, si paga, il passaggio di proprietà è rapido e automatico e si riparte con l'auto. Ho citato l'episodio come testimonianza che la burocrazia, da noi, è padrona del Paese, un ostacolo al suo sviluppo - l'acquisto dell'auto avrebbe fatto circolare del denaro e prodotto un profitto - e boicotta persino lo Stato che, altrimenti, nella circostanza, avrebbe incassato la tassa prevista per ogni analoga transazione (tassazione già in sé parecchio assurda). Fra le riforme che si sarebbero dovute fare c'era quella dell'eliminazione di licenze, permessi e divieti - per intenderci, l'eccesso di intermediazione pubblica che blocca il mercato e, con esso, lo sviluppo economico e la crescita del Paese. Non è stata fatta e le conseguenze negative sono facilmente riscontrabili. Non la si è fatta e non la si fa perché ad opporvisi è proprio la burocrazia, la potente lobby che governa di fatto il Paese e che, alleata ad altre corporazioni, ha tutto l'interesse, per ragioni autoreferenziali e di puro potere, che le cose rimangano come sono. L'America di Reagan e la Gran Bretagna della Thatcher sono uscite dalla crisi nella quale versavano e sono economicamente ripartite dopo che il presidente americano e il primo ministro inglese avevano, oltre ad aver ridotto le tasse, deregolamentato e snellito la Pubblica amministrazione. Da noi, l'eccesso di legislazione, di licenze, di permessi e di divieti è l'occasione, per molte corporazioni, di arricchirsi e per la burocrazia di imporre a governo e parlamento il proprio

mercoledì 22 aprile 2015


BASTA COSÌ. ORA INSIEME


Insieme nell’affrontare la tragedia di oggi e per evitare quelle future. Insieme, in una coesione nazionale di alto spessore umano e politico, oppure Renzi farà fiasco in Europa. E in Italia, agendo da “uomo solo al comando”, non combinerà altro che pasticci propagandistici, in un’alternanza di cuore dolce e azioni armate, senza un’apparente sintesi coerente ed efficace. Insieme. Questa è la proposta di Silvio Berlusconi. Il premier venga in Parlamento, si faccia dare un mandato forte, che esprima l’unità di forze e uomini di buona volontà. E Bruxelles non potrà più dire di no


BERLUSCONI LEADER PIU’ CHE MAI: OPERAZIONE VERITÀ




La morsa mediatico-giudiziaria e politico-finanziaria che tentò di schiacciare Berlusconi dal 2009. La

verità sta venendo a galla……..
La verità sulla morsa dei complotti, giudiziario e finanziario, viene alla luce. La rinascita nel segno della libertà creativa e inclusiva. Lui l'unico federatore, in grado di battere la sinistra. La Cassazione che condanna se stessa. La replica debolissima dell'istituzione. Sentenza canta. Preferiamo il giudizio della Corte dei diritti umani rispetto all'ufficio stampa della magistratura con le sue propaggini al Corriere.



PENSIONI: DIRITTI ACQUISITI SOLO PER I POLITICI E NON PER I PENSIONATI


I diritti acquisiti sono incancellabili, soprattutto quando si parla di pensioni”, ed il nuovo boss INPS, il prof. Boeri, purtroppo per gli italiani e il paese, dovra’ rendersene conto. La sua lodevole intenzione di ricalcolare le pensioni gia’ in liquidazione con il metodo contributivo, rendendo cosi’ giustizia ed equita’ fra vecchi e giovani lavoratori, e’ destinata a non avere seguito. Questi vergognosi “diritti acquisiti” sono e sono stati una manna immeritata per tanti ed un cancro per le nuove generazioni di lavoratori, oltre ad essere una delle cause maggiori del deficit statale. Il prof. Boeri pecca di ingenuita’ lasciando trasparire le sue intenzioni; e’ infatti risaputo che I beneficiari di questi diritti acquisiti, elargiti a larghe mani dai politici di turno per soli fini elettorali, sono sostanzialmente I dipendenti dello stato (pubblica amministrazione, insegnanti, etc etc). Gli istituti previdenziali che gestivano I contributi dei dipendenti pubblici di fatto non esistono piu’ in quanto sono stati tutti accorpati nel calderone INPS, scaricandovi dentro una marea di deficit di bilancio. Cio’ e’ avvenuto con la scusa di evitare duplicazioni di strutture ed avere una riduzione dei costi; cosa che, italica more, non e’ certo successa. Oltre, ad una gestione “creativa”, visti i deficit, evidentemente in queste strutture si accompagnava anche una poca accuratezza nella gestione dei record personali, per cui; come gia’ anticipato infatti in altre occasioni dall’INPS, e’ materialmente impossibile ricostruire in molti casi le posizioni contributive dei dipendenti pubblici e poter ricalcolare la loro pensione. La naturale conseguenza di tutto questo e’ che non potendosi fare una operazione a 360 gradi, non se ne fara’ niente. Mai piu’ che in questo caso il buon Toto’ e’ stato preveggente: “chi ha dato, ha dato, ha dato e chi l’ha preso, l’ha preso, l’ha preso”. Mi consenta Severgnini la leggera deviazione, forse un po’ goliardica, ma certo pertinente!!


RENZI IL 730 PRECOMPILATO FA SPEDERE EURO PER LA COMPILAZIONE, RISPETTO AL PASSATO: UN BUFFONE. RICORDATI DI FIRMARE PER IL 2X1000 A FORZA ITALIA!!


martedì 21 aprile 2015

GLI IMPEGNI DI CERICOLA E RINNOVARE FAENZA PER IL MONDO AGRICOLO FAENTINO


Incontrando i suoi sostenitori del mondo agricolo in occasione del mercato di sabato 18 aprile Tiziano Cericola ha ripetuto:
“Il settore agricolo nella nostra città, assieme alle industrie storiche, rappresenta la maggior quota di reddito, sostenendo un’ampia filiera economica.
Negli ultimi 15 anni le imprese agricole faentine si sono ristrutturate, per cui oggi sono in numero inferiore, ma con aziende mediamente più grandi in quanto uniscono terreni in proprietà con terreni in affitto. Le ultime stagioni non sono state facili per le imprese agricole, che hanno subito danni dal maltempo e, soprattutto, hanno patito una pesante contrazione dei prezzi di vendita e quindi dei redditi aziendali.
Oggi l’agricoltura faentina deve affrontare sfide importanti per: trovare un nuovo e più redditizio spazio di mercato, innovando e diversificando le sue produzioni in funzione delle effettive richieste dei consumatori; rivedere l’organizzazione delle strutture di conferimento e di commercializzazione, alcune delle quali denotano un ritardo   manageriale. L’agricoltura faentina (come quella nazionale), deve passare da un sistema basato sulle sovvenzioni e agevolazioni pubbliche, per i soliti noti, ad un nuovo sistema fondato sulle esigenze “di mercato”.
Il Comune deve svolgere, cosa che non ha fatto finora, un ruolo di sostegno e promozione, chiamando tutti gli attori del mondo agricolo ad un tavolo congiunto per porre l’attenzione su quali nuove politiche di sviluppo siano possibili, condividendole con tutti gli enti pubblici coinvolti  e le imprese private. In questo ambito si devono promuovere e assistere i consorzi tra imprese agricole per le opere relative al rifornimento dell’acqua, sia essa attinta dal Canale Emiliano Romagnolo (C.E.R.) che raccolta tramite i laghetti, riducendo al minimo l’attingimento dal Lamone e dalle falde sotterranee. Faenza ha interesse che l’agricoltura rimanga legata a produzioni frutticole e vitivinicole che diano un adeguato valore aggiunto e, soprattutto, che diano occupazione, sia diretta che nella complessiva filiera economica.

IL CANDIDATO SINDACO CERICOLA IN PIAZZA A FAENZA




INAUGURAZIONE CICLABILE CANALGRANDE CRITICA DI CERICOLA


E55 UN’INFRASTRUTTURA INDISPENSABILE: FORZA ITALIA HA PRESENTATO UN ORDINE DEL GIORNO IN PROVINCIA DI RAVENNA


L’E55 è un’opera strategica, di cui si parla ormai da decenni. Lo sviluppo economico del territorio non può prescindere dai suoi collegamenti e dalle infrastrutture. La mancata realizzazione è una grave penalizzazione, oggi l’unica arteria che collega il porto i Lidi con Venezia è la Romea, una arteria inadeguata oltre che pericolosa come testimoniano i frequenti incidenti che accadono”. L’E55 è un’opera ritenuta da tutti fondamentale per Ravenna e per la quale è necessario la convergenza di tutte le forze politiche e di tutte le Associazioni di categoria. Un'arteria che diventa fondamentale per continuare a giocare un ruolo importante nell'economia europea, e il rilancio del porto, ricreando condizioni di sicurezza e di efficienza che le attuali arterie non sono più in grado di garantire.
La discussione e la vertenza sull’E55 in Provincia di Ravenna è stata intensa per il parere contrario degli ambientalisti e della maggioranza di sinistra, con progetti alternativi come quello della nuova Romea, quando tutto sembrava sbloccato, la  grande opera E55, è finita nelle intercettazioni che sostanziano la maxi-inchiesta della Procura di Firenze sul presunto vasto sistema corruttivo al ministero dei Lavori Pubblici, che ha portato alle dimissioni del ministro Lupi. Inoltre, con l'arrivo di Graziano Delrio a capo del ministero che cura le opere pubbliche si vorrebbe snellire il corposo programma di oltre 400 opere pubbliche, difficilmente realizzabile, per ridurle ad una cinquantina di priorità, tra cui non la nuova E45.
 Ricordo che nel mese di giugno 2012, in occasione della visita al porto di Ravenna del Ministro Corrado Passera il sindaco Maurizio Matteucci (del PD, il partito che sostiene e si fa sostenere da Cmc, tanto che lo stesso Pierluigi Bersani, segretario del partito, e` presidente dell` Associazione Nuova Romea, con il compito di fare pressioni politiche per sbloccare l`iter burocratico sul progetto) ha colto l'occasione della notizia dello sblocco di circa 60 milioni di euro per i lavori di approfondimento dei fondali per tornare a chiedere a gran voce altri soldi e lo sblocco del progetto per la realizzazione della "nuova Romea" che dovrebbe collegare Ravenna e il suo porto a quello di Mestre e alle direttrici europee. Solo un caso che anche i lavori di allargamento del porto di Ravenna e del canale Candiano siano in mano alla potente coop Cmc e alla Nuova Romea?
Credo sia necessario un maggiore controllo sulle spese ed eliminare la  “corruzione” ma l’opera è necessaria, non vogliamo che succeda come con il ponte di Messina, (un gruppo cinese interessato all’operazione) dove sono stati spesi tanti milioni di euro e vertenze dai costi faraonici, Occorre il coraggio di scelte coraggiose nella minore spesa e trasparenza e non abbandonare opere strategiche.
Pertanto ho chiesto con un Ordine del Giorno, che auspico accolto da tutte le forze politiche, al Presidente della Provincia Casadio affinché s’interessi insieme ai nostri consiglieri regionali e parlamentari, trasversalmente e unitamente intervengano affinché sostengano il reinserimento della E55 tra le opere prioritarie. Ne va della tenuta della nostra economia, dove già il livello di disoccupazione è il più alto del nord del Paese”
Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale Ravenna Forza Italia

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