Vogliamo vedere le
cose in prospettiva larga, con lungimiranza? Allora mettete via i quotidiani di
oggi, miopi e sponsor interessati del neo-segretario del Pd. Ieri (a dispetto
delle cronache dedicate a indovina-chi, cui ci dedicheremo nell’articolo che
segue) è stato il giorno della ripresa vigorosa del movimento di Forza
Italia, nella sua unità di leader e di popolo: Berlusconi e
la sua gente. Certo, siamo portati anche dal cuore a sostenere la prevalenza di
questo avvenimento, ma è anzitutto la ragione a proclamarlo. Riflettiamoci. 1) Siamo l’unica vera speranza per questo
Paese. Non ci interessa scombiccherare le posate sul tavolo, come vorrebbe
fare Renzi nel massimo del suo sforzo di cambiamento. Il nostro scopo è
ridare forma liberale e davvero solidale all’Italia. E questo passa
attraverso il contrasto a un golpe che ha trasformato la magistratura da ordine
dello Stato in contropotere che azzanna il popolo e chi il popolo esprime come
suo leader moderato. 2) L’evento ha avuto per protagonista Silvio
Berlusconi. Il quale, a furia di essere dato per morto, è l’uomo
politico più vivo della storia. Hanno creduto di appenderlo per i piedi in
una specie nuova di Piazzale Loreto, con i timbri ceralaccati, attraverso una
sequenza terrificante di colpi: condanna di primo grado per Ruby, sentenza
della Cassazione per frode fiscale, decadenza dal Senato. Niente da fare. Berlusconi
è ed è destinato a essere ancor più protagonista. La ragione è molto
semplice: è innocente. E questo, dopo 57 processi, appare chiaro agli
italiani che non siano ottenebrati dall’odio. C’è una persecuzione che riguarda
il nostro Presidente senza paragoni nella storia giudiziaria e politica
d’Occidente. In molti vedono riprodotta in Silvio Berlusconi la stessa
esperienza di malagiustizia verificata sulla propria pelle da chi
volente o nolente, sia incocciato nel pianeta della giustizia civile o penale. 3)
Qualsiasi scenario di futuro passa da Berlusconi. A) Legge elettorale: accordo
Berlusconi, Grillo, Renzi; B) Destino di Napolitano: si parla di asse
tra Grillo e Berlusconi; C) Futura sfida bipolare: tra sinistra di Renzi
e centrodestra di Berlusconi. 4) Mica male per un morto, di cui si era
evocato la scadenza del ventennio con ovvio riferimento a un periodo
dittatoriale piuttosto famoso e alla sua fine violenta. Ma è un altro il
ventennio che avrà fine, se si darà voce al popolo italiano, e a golpe non ne
seguirà un altro: ed è il ventennio della magistratura politicizzata e
scientificamente protesa a ergersi sopra ogni istituzione democratica. 5) La
riscossa pratica, operativa, di scossa sociale è cominciata. Con i 3386
Club Forza Silvio nati in pochi giorni e che Marcello Fiori ha presentato
ieri a Berlusconi. Leader + popolo sono il movimento-movimento. A questa
punta centrale del tridente, si affiancano il Partito-movimento Forza
Italia, e gli Eletti-movimento. Una punta non va senza l’altra. Di certo
centrale è l’asse Berlusconi-Forza Silvio, il movimento di popolo, la
fontana vivace del cambiamento.
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martedì 10 dicembre 2013
lunedì 9 dicembre 2013
FORZA SILVIO ALLA RICONQUISTA DELLA DEMOCRAZIA E DELLA GIUSTIZIA. GRANDE SUCCESSO
Silvio
Berlusconi prepara la campagna d'inverno. Oggi la convention per
i primi 1000 club Forza Silvio sarà il battesimo della corsa al voto. Dopo la
sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato di fatto il Porcellum,
Silvio sa bene che bisogna cambiare il sistema elettorale prima di tornare alle
urne. Ma se da un lato l'ipotesi del voto anticipato potrebbe essere spinta
verso il 2015, dall'altra parte un governo sempre più debole con un Renzi che
da domani potrebbe fare da picconatore sulle mura di palazzo Chigi, fa bene
sperare il Cav in un'accelerazione degli eventi. Obiettivo: voto in
primavera. Il Cav pensa anche all'election day e vorrebbe far coincidere il
voto delle europee con quello delle politiche. Ieri, intervenendo alla
Convention di Forza Italia a Perugia lo ha detto chiaramente: "Preparatevi
al voto perchè ormai le urne sono vicine". Silvio comunque punta ad un
patto con Renzi e Grillo per spingere Letta e Alfano a mollare la poltrona e
soprattutto per convincere il Colle a smuovere le acque dato che il Parlamento
in carica, per bocca della Consulta, è illegittimo. Con Renzi segretario del Pd
e Grillo che soffia sui venti di crisi, per Silvio si potrebbe aprire una nuova
finestra elettorale già a maggio prossimo. I sondaggi sono dalla parte di
Silvio. Forza Italia è al 20 per cento e la colizione di centrodestra è davanti
al centrosinistra di 4-5 punti. Il momento è proprizio e Silvio vuole fare
jackpot.
La
nuova FI - Così oggi al raduno dei Club Forza Silvio,
Berlusconi parlerà e chiederà ancora una volta a gran voce un ritorno al voto.
Intanto i falchi forzisti continuano a spingere per l'impeachment di Napolitano
mettendosi in scia del Movimento Cinque Stelle. Ma se si dovesse andare alle
urne in tempi brevi il Cav deve trovare un delfino, qualcuno che possa
candidarsi come leader della colaizione di centrodestra. Tramontata ormai
l'ipotesi Alfano, ecco che spunta all'orizzonte l'idea di lanciare un volto
nuovo: Marcello Fiori. Capo dell'organizzazione di Forza Italia,
Fiori guida il partito a livello territoriale ed è l'uomo a cui Silvio ha
consegnato le chiavi del partito. Oggi Fiori parlerà dal palco della convention.
Una scelta (quella di inserire Fiori tra gli oratori) che conferma la
volontà del leader az
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