L'intervista
al Cavaliere: "Con Renzi la democrazia è sospesa, torniamo alle urne.
Forza Italia porterà il centrodestra al 40%"
Alessandro
Sallusti - Silvio
Berlusconi ci accoglie sulla soglia di casa sua ad Arcore: «Grazie della visita
e buon anno a lei e ai lettori del Giornale». Sul tavolino del salotto ci sono
ancora le carte di una riunione appena conclusa.
Presidente, che cosa si
aspetta lei dal 2016?
«Sarà l'anno della
battaglia contro il regime della sinistra che ha sospeso la democrazia».
La sua è un'affermazione
molto grave, che lei ripete con frequenza, eppure l'attuale governo ha i voti
del Parlamento italiano.
«È proprio questo il
paradosso. Le formalità della Costituzione sono state rispettate, ma la
sostanza è stata profondamente tradita, fin dal suo primo presupposto. L'art. 3
dice che la sovranità appartiene al popolo: eppure l'ultimo governo scelto dal
popolo italiano è stato il nostro nel 2008. Poi, solo manovre di palazzo,
complotti internazionali e processi politici a sostegno della sinistra che non
ha mai avuto dalla sua la maggioranza dai cittadini. Quando mai gli italiani,
anche gli elettori di sinistra, hanno votato Monti, Letta o Renzi? Per questo
ho parlato di due colpi di Stato recenti, quello che ha abbattuto il mio governo
e quello che ha portato Renzi a governare grazie al voto di eletti del
centrodestra che hanno tradito i loro elettori e a un premio di maggioranza che
la stessa Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo. Con il risultato di
un governo non solo non votato dal popolo ma contro il voto del popolo. E come
se tutto questo non bastasse...».
Perché, c'è di peggio?
«C'è che il candidato
premier del centrodestra, che ha sempre raccolto, dal 1994 a oggi, i voti di
molti milioni di italiani, è stato cacciato dal Parlamento prendendo a pretesto
una sentenza politica infondata e addirittura paradossale e applicando in modo
retroattivo una legge incostituzionale come la Severino. Questo non è mai
accaduto in nessuna democrazia occidentale. E quello che sconcerta di più è che
nessuno sembra avere consapevolezza di questa situazione non democratica. La
coltre di silenzio e di conformismo della politica, della cultura,
dell'informazione, è pressoché assoluta».
Come pensa si possa uscire
da uno scenario così grave?
«In un solo modo: con lo
scioglimento delle Camere e con nuove elezioni. Anche il referendum sulla
riforma costituzionale, sarà un banco di prova per Renzi e dimostrerà che la
maggioranza degli elettori non vota a sinistra».Ne è davvero certo, Presidente?
Se è così, perché Forza Italia nelle elezioni amministrative della prossima
primavera non vuole correre con il suo simbolo? È una scelta che sembra dettata
dalla paura, dalla voglia di non contarsi.«L'idea che Forza Italia non presenti
il suo simbolo è semplicemente assurda. Mi chiedo se qualcuno possa davvero
aver pensato una sciocchezza come questa. Ovviamente il nostro simbolo ci sarà
e ci sarà per vincere. Il mio impegno è riportare Forza Italia sopra il 20% per
vincere le elezioni con il centrodestra superando al primo turno il 40% dei
voti».
Pensa di ottenere questo
risultato con lei rintanato tra Arcore e Palazzo Grazioli?
«Nei mesi scorsi mi ero
autoimposto il silenzio in attesa che la Corte europea, con la sentenza che mi
riguarda, facesse finalmente giustizia, annullando una sentenza politica,
paradossale e vergognosa della magistratura italiana. Mi era sembrata una
questione di stile e di rispetto per le istituzioni».
E ora invece?