Mi permetto di rilevare come la politica lughese abbia lasciato cadere una notizia potenzialmente di forte impatto amministrativo ed economico sugli Enti locali: il fatto che dal primo gennaio 2012 le quote azionarie di tutte le società partecipate (tra cui, HERA e Romagna Acque) da due Comuni dimensionalmente non indifferenti, ovvero FAENZA e CERVIA, verranno conferite all’interno di “Ravenna Holding”, cioè della cosiddetta “cassaforte” del Comune di Ravenna. Quindi Ravenna, Cervia e Faenza scelgono una strategia comune nella gestione del Patrimonio pubblico. E adesso Lugo, che proprio per marcare la sua autonomia su Ravenna e Faenza ha da oltre un decennio avviato un percorso (un po’ ibrido) di unificazione con diversi Comuni limitrofi (generando l’Unione della Bassa Romagna), che farà? Il Super-Sindaco Raffaele Cortesi, dopo aver ringraziato pubblicamente gli ex-Consigli d’Amministrazione di TEAM S.p.A. nonostante la svalutazione di ben 6,5 milioni di euro in 10 anni delle reti e degli impianti pubblici funzionali all’erogazione di servizio idrico e rifiuti, si accoderà a questa decisione arrivando come sempre per ultimo, accontentandosi quindi delle briciole? Seguirà altre alleanze? Oppure farà l’”indipendentista”? In un’interessante intervista rilasciata dall’Assessore alle Società partecipate del Comune di Faenza, Germano Savorani, a “Il Resto del Carlino Ravenna” e pubblicata mercoledì scorso (9/11), si leggono due affermazioni estremamente significative: