”Bisogna arrivare con qualcosa di
eccezionale. Abbiamo 4 milioni di imprese in Italia, si potrebbe dire loro: ‘Se
assumete anche una sola persona in piu’ con un contratto a tempo indeterminato
non pagherete per 3-4-5 anni ne’ contributi previdenziali ne’ tasse’. E’ come
assumere qualcuno in nero”. Cosi Silvio Berlusconi a ‘Porta a Porta’. “Il
governo dei tecnici è lontanissimo dalla realtà e non ha saputo interpretare la
disperazione delle persone, ha proceduto con le ingiunzioni di un’Europa a
guida tedesca ed ha applicato un’austerità che può portare al fallimento dello
stato”, aggiunge. Rivedrebbe il fiscal compact? “Assolutamente sì, anche a
costo di far fare un altro voto al Parlamento italiano”. “Lo intenderei doversi
interpretare sui fattori rilevanti” della riunione del Consiglio Europeo,
ovvero “facendoci pagare 15 mld all’anno invece di 50 mld” per il rientro del
debito. Così Silvio Berlusconi da Vespa. “A lavorare con Monti non ci penso
proprio”, dice l’ex premier. “Monti non è da solo ma con due compari che si
chiamano Fini e Casini. Ho dovuto sopportarli ma non sarei più in grado sapendo
che opportunisti sono”, aggiunge. “Il Pd ha già ufficialmente dichiarato prima
con Enrico Letta e poi con Bersani che ove avessero difficoltà ad operare
collaboreranno con Monti. Quindi i voti dati a Casini, Fini e Monti sono voti
al Pd: loro cercano di togliere voti alla coalizione dei moderati solo per
salire sul carro
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venerdì 11 gennaio 2013
venerdì 9 settembre 2011
FINALMENTE IL GOVERNO MANTIENE LA PROMESSA: ABOLIRE LE PROVINCE, AVVIATO L’ITER
SE C’E’ LA BUONA VOLONTA’ ANCHE DELLA SINISTRA I TEMPI NON SARANNO BIBLICI. IL SOLE 24 ORE, COME BRUNETTA, LI HA CALCOLATI IN 130 GIORNI.
L’ok è arrivato rapidamente su entrambi i provvedimenti, di carattere costituzionale. Quanto a una terza misura, il dimezzamento dei parlamentari, il governo si è impegnato nella manovra stessa e c’è già un terzo disegno di legge anch’esso costituzionale. Sul pareggio di bilancio in Costituzione non c’è molto da spiegare: si dà finalmente credibilità all’articolo 81 (che impegna a non attuare spesa pubblica senza copertura), sempre disatteso durante la prima repubblica. Per le province il disegno di legge afferma: «Dall’attuazione della presente legge costituzionale deve derivare in ogni regione una riduzione dei costi complessivi degli organi politici e amministrativi». Di quanto? Considerato l’assorbimento del personale, ma anche il progressivo riutilizzo in altre funzioni, o il mancato turn-over, le stime vanno da quattro a sette miliardi a regime. Più i costi delle campagne elettorali e la soppressione di consiglieri, assessori, presidenti, auto blu e simili. Essendo due modifiche costituzionali non si poteva che procedere con due disegni di legge sulla Costituzione. Che prevedono la doppia lettura dei due rami parlamentari inframmezzata da una pausa di 90 giorni: questo non lo ha stabilito Silvio Berlusconi. Ma
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