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lunedì 10 ottobre 2011

BERLUSCONI NON SI TOCCA: ALFANO RESPINGE IL DIKAT DI CASINI

PER GLI ELETTORI DEL PDL, DI RAVENNA E ITALIANI, BERLUSCONI DEVE COMPLETARE LA LEGISLATURA E USARE LA GRINTA DEL ‘94


·Il segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, è ottimista. Alla chiusura della kermesse Verso un nuovo Pdl, organizzata dal ministro Gianfranco Rotondi, l'ex Guardasigilli chiede maggiore determinazione e unità perché vincere le prossime elezioni (l'ex ministro è certo di arrivare al 2013) non è impossibile. Anzi. Con una sinistra "incapace a decidere" diventa un obbligo. Con o senza l'Udc. Perché, se il diktat di Pier Ferdinando Casini è di ricucire l'alleanza a patto che venga messo da parte Silvio Berlusconi, Alfano non è disposto a scendere a compromessi.  "Non perdo l’ottimismo di chi crede di riuscire a vincere le prossime elezioni e che di fronte a questa sinistra italiani sceglieranno una forza liberale e moderata che ha messo al centro i cittadini". Alfano non nega certo i problemi. Anzi, chiede che vengano affrontati quanto prima per creare un partito più forte e coeso: "Non si può negare quello che è sotto gli occhi di tutti. Noi abbiamo perso le ultime elezioni amministrative e abbiamo scoperto che in Italia esiste l’unica sinistra al mondo che riesce a non vincere anche quando perdiamo noi. E' l'unica sinistra capace realizzare questo miracolo perché cittadini non vedono alternativa nella sinistra italiana". Ricordando i casi dell’elezione di Sergio Mattarella alla Consulta e della nomina di Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, alla presidenza dell’Anci, il segretario del Pdl sottolinea, dunque, che "chi non è in grado di decidere a casa propria, non è in grado di decidere nella casa degli italiani". L'ex ministro della Giustizia ricorda più volte che il trio Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola "non sono uniti su nulla". Ed è rispetto a una sinistra incapace a governare che Alfano parte dal presupposto che le gare elettorali non si fanno nel vuoto assoluto: "Quando parliamo delle prossime elezioni teniamo presente che sarà una gara tra noi e loro e loro sono quelli".