ANCARANI PDL PRESUMIBILI OLTRE 5 MILIONI DI DEFICIT
Alberto
Ancarani, Vice Capogruppo PDL, Presidente Commissione Bilancio e Società
partecipate Comune di Ravenna, interviene sul trasporto pubblico locale e, in
particolare, sulla situazione di Start Romagna e sulla recente acquisizione di
TPER Valmarecchia. Ancarani definisce il sistema del trasporto pubblico locale
"TPL" della regione Emilia Romagna come il più complicato d'Italia e
accusa l'amministrazione regionale di avere messo mano alla gestione dei
trasporti parecchie volte in meno di 15 anni cercando, senza riuscirvi, il
modello virtuoso sostenibile. "Vi sono le agenzie per la mobilità che solo
negli ultimi due anni hanno acquisito de facto la definizione del ruolo di
authority del TPL -pianificazione, messa a gara, controllo della gestione del
TPL- in ambito provinciale, ma che ben presto si dovranno unificare anche loro;
vi sono le aziende di gestione del TPL di proprietà pubblica che fino al 2010
avevano dimensioni provinciali e che ora si stanno aggregando per bacini
contigui; vi sono le ditte private di trasporto, che eseguono, in subappalto,
servizi "marginali", che le imprese pubbliche, a causa dei loro alti
costi di gestione, non potrebbero sostenere" spiega Ancarani. "L'ultimo
stravolgimento importante è datato 2010 quando è stato di fatto dato il via
all'unificazione delle aziende di gestione di trasporto. ATCF di Ferrara è
confluita in ATC di Bologna, le quali successivamente si sono fuse con FER
(ferrovie regionali) dando vita a TPER. ACT di Reggio Emilia, ATCM di Modena e
TEMPI di Piacenza si sono fuse in SETA. ATM di Ravenna, AVM di Forlì e TRAM di
Rimini si sono fuse in STARTROMAGNA. L'unica società a non essersi fusa, a ben
ragione, è stata TEP di Parma. Il risultato? TPER circa 2500 dipendenti, circa
1350 mezzi, oltre 40 milioni di km gestiti annui sia con bus che con treni, per
l'anno 2012 ha registrato un passivo di oltre 9 milioni di euro; SETA 1060
dipendenti, circa 870 mezzi, 30 milioni di km gestiti annui, per l'anno 2012 ha
registrato un passivo di oltre 3,5 milioni di euro; STARTROMAGNA 1012
dipendenti, circa 800 mezzi, 23 milioni di km gestiti annui, per l'anno 2012 si
prevede un passivo di oltre 5 milioni di euro, visto che il bilancio non è
ancora stato approvato.
Abbiamo appreso - prosegue
l'esponente del Pdl - che martedì 30 luglio tutti i soci di Start Romagna (cioè
praticamente tutti gli enti locali delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e
Rimini) hanno approvato un atto di indirizzo con cui ripianare prima della
chiusura e approvazione del bilancio della società le ingenti somme debitorie
accumulate nel corso del 2012, per occultare il possibile scandalo del
superamento dei 5 milioni di deficit. Questo passo, contro l'interesse dei
cittadini, si pensa possa salvare dal fallimento StartRomagna. La situazione finanziaria, soprattutto dopo
l'acquisizione forzata del ramo d'azienda della TPER Valmarecchia, dal PDL
fortemente criticato, ha esposto la neo società ad una forte crisi di liquidità
tale da non poter sempre arrivare al pagamento delle mensilità dei dipendenti e
al saldo dei fornitori, in particolare per il gasolio, senza il quale i bus
potrebbero rimanere in deposito