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mercoledì 7 agosto 2013

E IO PAGO:“START ROMAGNA, POZZO SENZA FONDI”


ANCARANI PDL PRESUMIBILI OLTRE 5 MILIONI DI DEFICIT
Alberto Ancarani, Vice Capogruppo PDL, Presidente Commissione Bilancio e Società partecipate Comune di Ravenna, interviene sul trasporto pubblico locale e, in particolare, sulla situazione di Start Romagna e sulla recente acquisizione di TPER Valmarecchia. Ancarani definisce il sistema del trasporto pubblico locale "TPL" della regione Emilia Romagna come il più complicato d'Italia e accusa l'amministrazione regionale di avere messo mano alla gestione dei trasporti parecchie volte in meno di 15 anni cercando, senza riuscirvi, il modello virtuoso sostenibile. "Vi sono le agenzie per la mobilità che solo negli ultimi due anni hanno acquisito de facto la definizione del ruolo di authority del TPL -pianificazione, messa a gara, controllo della gestione del TPL- in ambito provinciale, ma che ben presto si dovranno unificare anche loro; vi sono le aziende di gestione del TPL di proprietà pubblica che fino al 2010 avevano dimensioni provinciali e che ora si stanno aggregando per bacini contigui; vi sono le ditte private di trasporto, che eseguono, in subappalto, servizi "marginali", che le imprese pubbliche, a causa dei loro alti costi di gestione, non potrebbero sostenere" spiega Ancarani. "L'ultimo stravolgimento importante è datato 2010 quando è stato di fatto dato il via all'unificazione delle aziende di gestione di trasporto. ATCF di Ferrara è confluita in ATC di Bologna, le quali successivamente si sono fuse con FER (ferrovie regionali) dando vita a TPER. ACT di Reggio Emilia, ATCM di Modena e TEMPI di Piacenza si sono fuse in SETA. ATM di Ravenna, AVM di Forlì e TRAM di Rimini si sono fuse in STARTROMAGNA. L'unica società a non essersi fusa, a ben ragione, è stata TEP di Parma. Il risultato? TPER circa 2500 dipendenti, circa 1350 mezzi, oltre 40 milioni di km gestiti annui sia con bus che con treni, per l'anno 2012 ha registrato un passivo di oltre 9 milioni di euro; SETA 1060 dipendenti, circa 870 mezzi, 30 milioni di km gestiti annui, per l'anno 2012 ha registrato un passivo di oltre 3,5 milioni di euro; STARTROMAGNA 1012 dipendenti, circa 800 mezzi, 23 milioni di km gestiti annui, per l'anno 2012 si prevede un passivo di oltre 5 milioni di euro, visto che il bilancio non è ancora stato approvato.
Abbiamo  appreso - prosegue l'esponente del Pdl - che martedì 30 luglio tutti i soci di Start Romagna (cioè praticamente tutti gli enti locali delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini) hanno approvato un atto di indirizzo con cui ripianare prima della chiusura e approvazione del bilancio della società le ingenti somme debitorie accumulate nel corso del 2012, per occultare il possibile scandalo del superamento dei 5 milioni di deficit. Questo passo, contro l'interesse dei cittadini, si pensa possa salvare dal fallimento StartRomagna.  La situazione finanziaria, soprattutto dopo l'acquisizione forzata del ramo d'azienda della TPER Valmarecchia, dal PDL fortemente criticato, ha esposto la neo società ad una forte crisi di liquidità tale da non poter sempre arrivare al pagamento delle mensilità dei dipendenti e al saldo dei fornitori, in particolare per il gasolio, senza il quale i bus potrebbero rimanere in deposito