I Carabinieri gli hanno trovato in
casa una tipologia di hashish particolarmente pregiata e di alta qualità
chiamata "super polline”, che nelle piazze dello spaccio può raggiungere
cifre superiori ai dieci euro al grammo. L’operazione antidroga è
scattata sabato verso le 11:30, quando un agricoltore 46enne faentino
è stato riconosciuto dagli stessi Carabinieri in servizio alla caserma di
Brisighella che lo avevano arrestato tre anni fa, quando avevano ritrovato
nella sua proprietà a Zattaglia una coltivazione di piante di cannabis così
rigogliosa che alla fine il "raccolto" sequestrato aveva raggiunto
il peso record di 30 kilogrammi, insieme a 200 grammi di hashish. Per
quella vicenda l'uomo era stato condannato dal tribunale di Ravenna a 18 mesi
di reclusione oltre al pagamento di una multa di € 6.700, poi rimesso in
libertà per pena sospesa. Questa volta il 46enne è stato fermato alla
guida della sua auto sempre da una pattuglia dei Carabinieri di
Brisighella capeggiata dal vicecomandante della Stazione, il
maresciallo Fabio Pulito. L’uomo, durante il controllo dei documenti, è
apparso molto nervoso, insospettendo i militari dell’arma che hanno dato il via
ad una perquisizione. Nel portasigarette dell’agricoltore sono “spuntati”
all’incirca quattro grammi di hashish: l’uomo ha dichiarato che si trattava di
droga per uso personale. In realtà, anche quando era stato arrestato tre anni
fa aveva raccontato la stessa versione, pertanto i Carabinieri hanno voluto
vederci chiaro. Perquisita anche la sua abitazione in pieno centro a Faenza, i
militari dell’arma hanno trovato altra marijuana ed hashish, in particolare
sotto una catasta di legna nello scantinato è venuto alla luce un involucro
contenente circa 50 grammi di "super polline", una tipologia di
hashish che ha un costo molto alto (può superare di gran lunga i dieci euro al
grammo) perché oltre ad essere introvabile nel comune mercato dello spaccio, ha
un principio attivo elevato e quindi è molto apprezzata tra i consumatori.
Alla fine il peso complessivo della droga sequestrata al 46enne ha
raggiunto i 70 grammi e per lui sono scattate le manette con l’accusa
di “detenzione illecita di stupefacenti”. Con l’avallo del pubblico
ministero Lucrezia Ciriello l’uomo è stato sottoposto agli arresti
domiciliari fino a lunedì mattina, quando è stato portato davanti al giudice
Rossella Materia che ha convalidato l’arresto e concesso i termini a
difesa, rimettendolo in libertà fino all’udienza del prossimo 15 maggio
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