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giovedì 7 maggio 2015

IL MONDO VISTO CON GLI OCCHI DELLA CULTURA: LA ROMAGNA NASCOSTA, DA BRISIGHELLA A SAN LEO


Se un pomeriggio d’estate un viaggiatore capitasse nella piccola Brisighella, stenterebbe a credere di trovarsi in Romagna. Per molti la Romagna si riduce infatti a quei 90 km di riviera che si affaccia sul Mare Adriatico, dove tra teli e ombrelloni i bambini costruiscono castelli di sabbia e frotte di turisti russi sorseggiano bibite ghiacciate. Ma la Romagna non è solo spiaggia, anzi. Addentrandosi verso l’entroterra, il nostro viaggiatore scoprirà i segni di una cultura più antica, un territorio quasi fiabesco e sospeso nel tempo, con borghi medievali arroccati sulle colline. Fra di essi vi è, appunto, Brisighella, in provincia di Ravenna.
Il piccolo borgo si eleva in altezza, sulle pendici dell’Appennino tosco-romagnolo, nella Valle del Lamone, che giunge fino in Toscana. Svettano, in alto, tre colli, ognuno coronato da un edificio storico: il Santuario della Beata Vergine del Monticino, la Rocca manfrediana e la Torre dell’Orologio. Il colpo d’occhio è sensazionale, e arrivare in cima ai colli non è così difficile, basta essere dotati di automobile o, in alternativa, di gambe buone, per una passeggiata sugli appositi sentieri. Anche rimanendo ai piani inferiori, però, non mancano le bellezza da ammirare, ad esempio la Via degli Asini, una strada sopraelevata nata prima come strumento di difesa e in seguito utilizzata dai birocciai per trasportare la merce con animali da soma: da qui il nome attuale. Brisighella è un labirinto di vie che si intrecciano, un groviglio romantico e commovente, l’ideale per una gita di coppia. Se, poi, cercate un posto dove offrire una cena indimenticabile alla vostra anima gemella non esitate: il ristorante L’infinito, con una vista mozzafiato sulla Torre dell’Orologio, è quello che fa per voi. Ma se le tasche non sono piene e la fame è tanta, potete tranquillamente optare per una delle tante osterie del centro, dove gusterete squisiti piatti tipici, o, se vi accontentate di un gelato o di un dolce spuntino, dirigetevi subito da Carletto e assaggiate la sua speciale cassata. Fra una prelibatezza e l’altra, troverete il tempo di godervi anche la vista di due opere del Palmezzano, uno dei maestri del rinascimento italiano: La Madonna con Bambino e Santi si trova presso la Chiesa dell’Osservanza, mentre l’Adorazione dei Magi presso la Collegiata di San Michele Arcangelo.

Non solo Brisighella: la Romagna meno nota offre numerosissime perle di cui innamorarsi. Si pensi, ad esempio, alla città di Faenza, fra le più famose al mondo per la produzione di raffinate ceramiche. Faenza ospita infatti il Museo Internazionale della Ceramica, in cui sono raccolti capolavori dall’età antica al Novecento. Ogni due anni il centro della città romagnola si riempie espositori provenienti da