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domenica 10 maggio 2015

UE:PARTE LA PROPAGANDA PRO-IMMIGRAZIONE NELLE TV PUBBLICHE


Si è svolta la 22.ma conferenza della Copeam (Conferenza permanente dell’audiovisivo mediterraneo), quest’anno organizzata a La Valletta, Malta. Per due giorni, circa 200 rappresentanti delle radio e tv pubbliche della regione dibattono su come raffforzare e aumentare la cooperazione tra i media per meglio narrare insieme l’epocale movimento di genti che sta cambiando profondamente i paesi, le culture, le sensibilità. Aperta dai saluti del ministro della Cultura maltese Owen Bonnici, la sessione inaugurale ha visto la partecipazione, tra gli altri, della presidente della Rai Anna Maria Tarantola, che è anche vicepresidente della European Broadcasting Union (Ebu).
Tarantola ha ricordato gli impressionanti numeri della migrazione sulle coste italiane, sottolineando però che ”dietro ai numeri ci sono gli esseri umani”. Tarantola ha quindi menzionato la scelta di Rai News di non mostrare i video dell’Isis per non alimentare la propaganda voluta dai terroristi. Un concetto ripreso e sottolineato con forza anche da Mohamed Salem Ould Bouke, direttore generale della Islamic broadcasting union.
”L’idea fondamentale e’ che sull’immigrazione bisogna dire la verità, tutta la verità e non fare peccato di omissione, come è stato detto con forza da molti interventi in conferenza – spiega Pierluigi Malesani, segretario generale della Copeam – Non ci si può occupare solo di sicurezza e terrorismo e non parlare dei problemi umani ed economici che ci sono dietro a queste storie. In questo senso è essenziale fare cooperazione e non solo parlarne, tra le emittenti pubbliche. Con il presupposto della conoscenza comune, perchè se non ci conosciamo non possiamo cooperare”.



giovedì 7 maggio 2015

TRUFFA SCONTRINI: RICHETTI E ALTRI 15 “ONESTI” DEL PD RINVIATI A GIUDIZIO! ECCO LE “TRUFFE” PIU’ ECLATANTI.


Spese pazze Emilia Romagna: chiesto rinvio a giudizio per il deputato Pd Matteo Richetti
I pm hanno invece chiesto l’archiviazione per Antonio Mumolo e Paola Marani
Bufera giudiziaria nel Partito Democratico dove arrivano le richieste di rinvio a giudizio per l’ex presidente dell’assemblea legislativa e ora deputato renziano Matteo Richetti e altri 15 consiglieri regionali del Pd della scorsa legislatura regionale sul caso delle spese indebite. Sono coinvolti tutti i consiglieri indagati che avevano ricevuto l’avviso di fine indagine, per gli stessi importi, della regione Emilia Romagna.
A firmare la richiesta sono stati i pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari, titolari dell’inchiesta, e vistata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del gruppo dei pm che si occupa di pubblica amministrazione.
Due richieste di archiviazione. Le spese in questione riguardano i rimborsi tra giugno 2010 e dicembre 2011. Rispetto agli avvisi di fine indagine di novembre ci sono state due richieste di archiviazione, per il riconfermato in consiglio Antonio Mumolo e per Paola Marani.
Le auto blu di Richetti. Sul conto di Richetti, inoltre, era stato aperto un procedimento a parte su un esposto del consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Defranceschi, per quanto riguarda l’uso delle auto blu “da casa e per casa” nel periodo in cui lo stesso Richetti era presidente del Consiglio regionale.
Il sex toy della consigliera del Pd? Rimborsato come “cena di lavoro”
Grande imbarazzo tra i democratici per il vibratore acquistato dalla piddì Rita Moriconi. Che si difende: “Non l’ho comprato io”