Pur di difendere gli sbarchi sulle nostre
coste minimizzano i rischi. Ma l'Oms l'ha definita "fuori controllo".
E mai così aggressiva da 30 anni. In meno di sei mesi è dilagata dalla Guinea
alla Liberia alla Sierra Leone. Ha già infettato oltre 1300 persone uccidendone
729.. É la più terribile
e incontenibile epidemia d'Ebola registrata dal 1976 quando questo morbo
terribile, con un tasso di mortalità intorno al 90 per cento, fece la sua
comparsa nello Zaire. Il 16 luglio l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha
definita fuori controllo. Per questo il direttore generale dell'Oms, Margaret
Chan, ed i presidenti dei Paesi africani colpiti dall'epidemia si incontreranno
oggi in Guinea per lanciare un nuovo piano di contrasto da 100 milioni di
dollari. E domenica il governo britannico ha chiesto al comitato per le
emergenze nazionali (il cosiddetto «Cobra») di studiare le contromisure per
affrontare una diffusione del contagio sul territorio di Sua Maestà. Eppure per
i buonisti nostrani non c'è nulla da temere. A sentir loro Ebola è solo un
«immaginario fantasma» strumentalizzato dalla destra più trinariciuta e dalla
sua stampa - un po' intollerante, un po' razzista - per aumentare la diffidenza
nei confronti dei 65mila clandestini sbarcati sulle nostre coste da gennaio ad
oggi. Così almeno fanno capire i documenti di associazioni rigorosamente e
orgogliosamente di sinistra come Antigone , Lunaria o quella per gli «Studi
Giuridici sull'Immigrazione» che denunciano «l'agitazione della paura rispetto
al rischio di un'emergenza sanitaria provocata dagli ultimi arrivi di migranti
sulle coste meridionali».