Il sito internet
dell’esecutivo doveva celebrare i trionfi del premier, ma c’è poco o nulla

Il sito internet del
governo (quello di Renzi, beninteso) «Millegiorni», doveva celebrare i trionfi
quotidiani di don Matteo e invece è diventato il simbolo di come il premier si
sia impantanato in un cammino che doveva essere di annunci di successi
quotidiani e si è trasformato invece in un repertorio di lunghi silenzi
intervallati da sporadiche notiziette tirate per i capelli. Basta provare a
collegarsi con http://passodopopasso.italia.it/ e leggere quello che c’è
scritto, per verificarlo. Tante belle immagini, tante «frasi ad effetto» e
niente di più. Interattività, manco a dirlo, zero.
Appena ci si collega con
il sito si viene accolti dall’immagine di un operaio (di spalle) con camicia a
quadretti, giubbotto catarifrangente e caschetto d’ordinanza (come non se ne
vedono mai nelle migliaia di cantieri che infestano l’Italia come la peste) con
la scritta: «ISTAT: gli occupati tornano a crescere». Finalmente una buona
notizia, per decifrare i dati serve una laurea alla Normale di Pisa, ma almeno
sono notizie recenti: scaricate il 2 dicembre 2014 alle 20,23. Non è un gran
ché, calcolando che internet lavora sui minuti, ma sempre meglio che «La prima
parte del piano del Governo contro il dissesto idrogeologico», la seconda slide
che accoglie il visitatore, datata 20 novembre 2014, ore 18,12.
La prima riflessione è: ma
che senso ha registrare l’ora di una notizia che non viene aggiornata da due
settimane? Poi, andando avanti, troviamo notizie «fresche fresche» di epoca
paleolitica. Nell’ordine: «I fondi europei per la coesione»: giovedì 13
novembre 2014 ore 21,21; «Fondo strutturale per le non autosufficienze»:
venerdì 7 novembre 2014, ore 18,45; «Bonus Bebè: come funziona e chi ne ha
diritto»: venerdì 31 ottobre 2014 ore (pomeridiane) 15,27.