Ammettiamolo: se La grande
bellezza trionferà agli Oscar sarà anche per merito della
grande bellezza di Roma, esaltata dal racconto per immagini del regista Paolo Sorrentino, ma mai edulcorata. Anzi
forse persino sottovalutata in alcuni momenti. Perché se c'è una città italiana
naturalmente
cinematografica, quella è proprio Roma. Ma se è vero che dal neorealismo in
poi, il cinema ci ha mostrato tutto di lei, a piedi e in vespa, il film di
Sorrentino ha il merito di svelarne anche luoghi meno consueti oltre a quelli
battuti ogni anno da migliaia di turisti, come il Colosseo e le Terme di
Caracalla. O forse è solo questione di sguardi, chissà: è la magia del cinema a
farci sembrare esotico ciò che in realtà conosciamo bene, per averlo visto
mille volte. A proposito... guardate con
“orgoglio” il film e vedrete quanto creato da un brisighellese, il
cardinale Bernardino Spada (la “Memoria Storica di Brisighella” ricorderà il 21 aprile i 420 anni della
nascita) e vedrete (il Palazzo Barberini Galleria
Nazionale di Arte Antica) e Palazzo Spada La scena: la suggestiva passeggiata
notturna di Jep e Ramona scortati da Stefano nelle case delle
principesse romane è in realtà una passeggiata per musei: il primo è Palazzo
Barberini, dove il regista si sofferma su La Fornarina, il capolavoro di Raffaello Sanzio che ritrarrebbe
Margherita Luti, sua amante, a seno nudo. La galleria che la Ferilli attraverso
poco dopo è invece la galleria prospettica di Palazzo
Spada (di cui si vede per un attimo anche la facciata esterna). Fu
progettata dal Borromini con la consulenza di un
matematico per creare un'illusione ottica: la galleria è lunga 8 metri ma lo
sembra molto più per via del pavimento che sale e della volta la volta a botte
che invece si abbassa. Palazzo Spada, sede anche del Consiglio
di Stato, si trova invece a Piazza Capo di Ferro, nei pressi di Campo de Fiori.
Conosci Palazzo Spada e la Galleria che
inganna gli occhi, realizzato da un brisighellese?