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lunedì 4 maggio 2015

LA VOCE DELLA RUSSIA TITOLA: "L'ITALIA ELIMINA IL DIRITTO DI VOTO". QUESTO E' L'ITALICUM, FATELO LEGGERE A RENZI


Un articolo-bomba apparso su "La Voce della Russia", il network di comunicazione che fa capo alla Radio internazionale della Russia, ridicolizza Renzi e la sua nuova legge elettorale che di fatto elimina il diritto di voto. L'articolo ve lo riportiamo integralmente, eccolo:

Ma anche il diritto al voto era oggetto di riforma? È questa la domanda che ci sovviene guardando ai cambiamenti che il Governo Renzi sta varando in queste ore, a colpi di populismo spinto. Una risposta seria la desidera quella gran parte di italiani che oggi è molto preoccupata dalla perdita di sovranità in favore dell’Unione Europea, ma che resta in timoroso silenzio quando si tratta delle tante riforme che stanno finendo per abrogare, nei fatti, il diritto al voto in Italia.

Crediamo, infatti, che non sia sfuggito a nessuno come le abrogazioni-farsa del Senato e delle Province confermino una sola unica certezza: il diritto al voto è diventato un optional, accompagnato dalla massima “non disturbate il manovratore”. D’altra parte, l’insofferenza verso la cabina elettorale non ci stupisce, poiché Renzi è il terzo Presidente del Consiglio consecutivo a non essere passato dalla consultazione popolare, ma costruito in laboratorio grazie alle alchimie dei palazzi romani e dei “club” sovranazionali. Ci stupisce invece la totale assenza di opposizione da parte della gente: sembriamo un popolo demotivato, in cassa integrazione mentale.
È desolante non vedere neanche un singulto di dignità, non un tricolore che sventoli sotto palazzo Chigi chiedendo miglioramenti veri, non una voce di protesta che affermi che esistono principi basilari che non possono abrogati. Dove sono finiti quei costituzionalisti prezzolati che difendevano l’immutabilità della Carta Costituzionale? Rodotà, se ci sei batti un colpo! Zagrelbesky, se ci sei batti due colpi! Niente girotondi, nessun sit-in: tutti appiattiti sul cambiare tanto per cambiare. Quando un popolo smette di difendere la propria sovranità, muore ogni giorno sotto il nerbo di una dittatura strisciante: e il rischio che si vada proprio in quest’ultima direzione è molto consistente.