Visualizzazione post con etichetta Forza Italia Ravenna; Renzi; Berlusconi; patrimoniale; Tasse; sinistra. Mostra tutti i post
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giovedì 6 novembre 2014

SALVINI RISCHIA DI FARE LA FINE DI MONTI E FINI


Adalberto Signore - Matteo, attento a non fare la fine di Gianfranco Fini e Mario Monti». Il messaggio che Giovanni Toti recapita al segretario della Lega è piuttosto chiaro, segno che in quel di Arcore non sono affatto piaciute le ultime esternazioni di un Salvini che promette di «prendersi il centrodestra» lasciando in disparte Silvio Berlusconi. Ecco perché l'eurodeputato azzurro, nonché consigliere politico dell'ex premier, non ci gira troppo intorno: «Chiunque ha pensato a coalizzare il centrodestra prescindendo da Berlusconi e Forza Italia non ha fatto una bella fine. Basta ricordare le avventure di Fini e Monti che pensavano di cancellare Berlusconi e hanno finito per fare un danno a loro stessi, al Paese e agli elettori che credevano di rappresentare».
Insomma, è d'accordo con l'obiettivo ma non con il percorso pensato da Salvini?
«Ben venga la volontà di costruire un'alternativa al centrosinistra, ma il baricentro non può che ruotare intorno a Forza Italia che rappresenta, per numeri e per storia, il fulcro dell'alleanza».
Salvini però sostiene che Forza Italia stia facendo un'opposizione «light»...
«Lui persegue un'operazione politica chiara: sdoganare la Lega da partito territoriale a partito nazionale con una connotazione lepenista. Molti dei temi - immigrazione, euro, politiche di Bruxelles da rivedere - sono assolutamente condivisibili solo che il loro svolgimento necessita di una mediazione».
Intende dire che Salvini eccede?
«Dico che con la sua linea politica si prende qualche voto in più a destra ma si abbandona il centro moderato e non si costruisce un programma alternativo a Renzi che possa avere la fiducia degli italiani. Anche all'estero partiti esclusivamente antisistema come il Front National in Francia o l'Ukip in Inghilterra hanno raccolto molti voti ma non governano».
Quindi non crede che la Lega possa essere il motore di un'alleanza di centrodestra?
«Può essere parte, ma non il tutto, o comunque il fulcro».
Oggi si vota la mozione di sfiducia ad Alfano presentata dalla Lega. Che farete?
«Voteremo contro perché equivarrebbe a votare la sfiducia alle nostre forze dell'ordine che meritano invece il nostro sostegno».

mercoledì 5 novembre 2014

MOBILITAZIONE DI FORZA ITALIA CONTRO LA POLITICA ECONOMICA DI RENZI


Silvio Berlusconi  Giovedì incontrerò tutti i gruppi parlamentari e tutti i coordinatori provinciali di Forza Italia per lanciare una grande mobilitazione anche al fine di cancellare le tasse sulla casa. Durante il nostro ultimo governo le avevamo ridotto molto, le famiglie nel complesso pagavano undici miliardi di euro, oggi si sono triplicate e le famiglie pagano più di trenta miliardi.

martedì 4 novembre 2014

FORZA ITALIA UNITA NEL RISPETTO DEL DIRITTO E PER IL RIPRISTINO DELLA GIUSTIZIA. SEVERINO ALLE ORTICHE

Brunetta – “La sentenza del Tar su De Magistris ha un riflesso politico immediato: dimostra che il Senato ha agito contro Berlusconi tradendo disonestamente il diritto, rifiutando l'esistenza di un dubbio di legittimita' costituzionale oggi ammesso da un Tribunale". Lo afferma in una nota Renato Brunetta, Presidente dei deputati di Forza Italia, che aggiunge: "Com'e' stato possibile, dinanzi a pareri di giuristi autorevoli, che sia il presidente della Repubblica Napolitano che quello del Senato Grasso siano  stati silenti davanti a questo scempio oggi giuridicamente certificato? Ormai il guasto e' irrimediabile, ma una semplice dichiarazione di scuse, per cominciare, sarebbe gradita. A partire dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Sul merito poi sono fiducioso su quanto decidera' la Corte: l'articolo 25 della Costituzione e l'articolo 7 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali sono dirimenti sulla non retroattivita' delle pene".
Toti “Per De Magistris si e' ricorsi alla Consulta per Berlusconi no. La legge non e' uguale per tutti. A Silvio Berlusconi non fu data la stessa possibilita' che oggi e' stata data a Luigi De Magistris, che con una decisione del Tar di Napoli e' stato reintegrato nel suo ruolo. Ruoli diversi e situazioni diverse ma anche applicazione diversa di una stessa norma". Lo scrive Giovanni Toti eurodeputato e consigliere politico di Forza Italia. "Allora la presidenza di Palazzo Madama e quella della Commissione competente non ritennero di dover verificare la costituzionalita' della "Severino" nonostante l'auspicio in tal senso di molti giuristi super partes, causando una grave lesione al Parlamento, alla democrazia e al diritto. Ne dovrebbero trarre le dovute conseguenze. Oggi la politica deve intervenire, celermente, per sanare la disparita' e porre rimedio ad una grave ingiustizia. In un Paese civile la legge e' uguale per tutti".

lunedì 3 novembre 2014

BERLUSCONI; “RENZI HA APPLICATO UNA PATRIMONIALE NASCOSTA” RENZI ANNUNCIA UN’INESISTENTE RIDUZIONE DELLE TASSE, MA AUMENTA LA PRESSIONE FISCALE “ COME FA SEMPRE LA SINISTRA


Silvio Berlusconi torna ad attaccare l'esecutivo, reo di aver aumentato ancora le tasse, in particolare quelle sulla casa. "Il governo Renzi ha applicato una patrimoniale nascosta ai danni della classe media", attacca il Cavaliere dalle pagine del libro Italiani voltagabbana - Dalla prima guerra mondiale alla terza repubblica sempre sul carro dei vincitori di Bruno Vespa in uscita il 6 novembre. "Dal nostro ultimo governole tasse sulla casa sono aumentate di oltre venti miliardi di euro, sono aumentate quelle sul risparmio e sulla previdenza complementare. Inoltre i tagli previsti da regioni e comuni causeranno ulteriori aumenti delle aliquote locali e tagli dei servizi", sottolinea, "Nessuno ha invece pensato a mettere mano alle municipalizzate, forse perchè sono macchine di consenso per il Pd pagate da tutti i cittadini. Sulle riforme, compresa quella dell’articolo 18, mi limito a ricordare che tra le promesse e la loro realizzazione pratica c’è ancora in mezzo un lungo cammino".
Per quanto riguarda l'Europa, Berlusconi non ha dubbi: "Solo se si verificheranno tre condizioni l’Italia potrà restare nell’euro. Diversamente, sarà la realtà stessa della nostra economia che ci costringerà a riprenderci la nostra sovranità monetaria". Quindi: "la Bce deve fare la banca centrale e garantire i debiti sovrani degli stati dell’euro, stampando moneta, se necessario"; "l’euro deve tornare alla parità col dollaro; "la Bce deve immettere nell’economia ingenti quantità di liquidità come hanno fatto e fanno Stati Uniti, Giappone e Cina". "Il nostro governo deve assolutamente pretendere e ottenere un cambiamento della politica monetaria dell’Unione europea", aggiunge il leader di Forza Italia, "E per convincere gli euro burocrati e la Merkel, queste richieste dovranno venire da tutti i paesi del Mediterraneo insieme. Solo così, ci potrà essere qualche speranza di ottenerle"