Brunetta – “La sentenza del Tar su
De Magistris ha un riflesso politico immediato: dimostra che il Senato ha agito
contro Berlusconi tradendo disonestamente il diritto, rifiutando l'esistenza di
un dubbio di legittimita' costituzionale oggi ammesso da un Tribunale". Lo
afferma in una nota Renato Brunetta, Presidente dei deputati di Forza Italia,
che aggiunge: "Com'e' stato possibile, dinanzi a pareri di giuristi
autorevoli, che sia il presidente della Repubblica Napolitano che quello del
Senato Grasso siano stati
silenti davanti a questo scempio oggi giuridicamente certificato? Ormai il
guasto e' irrimediabile, ma una semplice dichiarazione di scuse, per
cominciare, sarebbe gradita. A partire dal Presidente del Consiglio, Matteo
Renzi. Sul merito poi sono fiducioso su quanto decidera' la Corte: l'articolo
25 della Costituzione e l'articolo 7 della Convenzione europea per la
salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali sono dirimenti
sulla non retroattivita' delle pene".
Toti
– “Per De Magistris si e' ricorsi alla
Consulta per Berlusconi no. La legge non e' uguale per tutti. A Silvio
Berlusconi non fu data la stessa possibilita' che oggi e' stata data a Luigi De
Magistris, che con una decisione del Tar di Napoli e' stato reintegrato nel suo
ruolo. Ruoli diversi e situazioni diverse ma anche applicazione diversa di una
stessa norma". Lo scrive Giovanni Toti eurodeputato e consigliere politico
di Forza Italia. "Allora la presidenza di Palazzo Madama e quella della
Commissione competente non ritennero di dover verificare la costituzionalita'
della "Severino" nonostante l'auspicio in tal senso di molti giuristi
super partes, causando una grave lesione al Parlamento, alla democrazia e al
diritto. Ne dovrebbero trarre le dovute conseguenze. Oggi la politica deve
intervenire, celermente, per sanare la disparita' e porre rimedio ad una grave
ingiustizia. In un Paese civile la legge e' uguale per tutti".
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