Visualizzazione post con etichetta Marinara. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Marinara. Mostra tutti i post

sabato 9 marzo 2013

PDL RAVENNA - MARINARA: IL PARADIGMA DI COME IL PCI-PDS-DS-PD GOVERNA UN TERRITORIO PER FARSI GLI AFFARI PROPRI.



Probabilmente non c’è esempio migliore di Marinara per raccontare il mal governo della sinistra laddove si sente non solo vincitrice delle elezioni ma quasi proprietaria della cosa pubblica in un determinato territorio. Negli anni della sua nascita due erano i problemi: rilanciare Marina di Ravenna da un lato e aiutare qualche cooperativa amica in difficoltà dall’altro.  Per il primo scopo inventò due cose: l’apertura indiscriminata dei bagni senza alcun controllo e senza alcuna lungimiranza, e la costruzione della cattedrale nel deserto Marinara, alla ricerca di un turismo di lusso, che sarebbe dovuto arrivare in realtà senza avere alcun altro motivo di attrazione per Marina di Ravenna. Per il secondo scopo invece, come ben racconta Pietro Calvelli già presidente dello Yacht Club Romagna, usarono altri espedienti ottenendo il risultato che oggi tutti noi conosciamo.  Probabilmente la scelta di Galliano Di Marco di revocare la concessione è quella giusta. Dobbiamo tuttavia evidenziare che sia il suo predecessore – sempre nominato dalla politica e sempre dalla politica di quella stessa parte - che avrebbe potuto fare scelta analoga, sia il Comune di Ravenna, hanno fino ad oggi tergiversato facendo orecchie da mercanti.
Marinara è il simbolo perfetto, purtroppo, di un modo di governare che non può proseguire ancora: si decidono progetti faraonici, si compiono scempi ambientali, si costruisce senza programmazione e tutto questo per poi voler dare ad intendere che non vi sono responsabilità politiche. Questa favola deve finire: le responsabilità ci sono e sono tutte, nessuna esclusa, da riferire a quel PCI-PDS-DS-PD che ha voluto, imposto, votato il progetto Marinara. E sempre il PCI-PDS-DS-PD, anche di fronte all’errore, ha proseguito e ha danneggiato così anche e soprattutto i cittadini, vittime di un sistema dal quale sono esclusi, ma che, con il loro voto, possono cambiare.  Squadra che vince non si cambia, ma squadra che perde deve andarsene a casa.

giovedì 7 marzo 2013

MARINARA COME IL MONTE DEI PASCHI, UNA VERGOGNA


Pubblichiamo la nota del capogruppo di Lista per Ravenna. La decisione del presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco, di far decadere immediatamente le concessioni demaniali cinquantennali su cui poggia il porto turistico di Marinara è di portata storica: innanzitutto perché, al grido di “fuori i mercanti speculatori del tempio”, Di Marco fa piazza pulita della selva di società, cooperative edilizie ed agricole, manager, curatori e profittatori che, grazie ai favori e alla protezione delle istituzioni pubbliche, hanno innalzato, spolpato e poi affossato il mostro cementizio sulla spiaggia di Marina di Ravenna; ma soprattutto perché, avvertendo che “la politica se ne deve star fuori”, egli apre nel PD un fronte di guerra interno devastante, un Monte dei Paschi bizantino. Di Marco ne è consapevole quando dichiara di essere disposto a dimettersi “se non si segue questa linea” e afferma che è impensabile “che nel 2013 i problemi si possano ancora risolvere con la politica”, anziché mettendoci “soldi, investitori, gente con le competenze”. “FUORI DALLE PALLE LA POLITICA
Perché, se a Ravenna non può arrivare e restarci nessun presidente dell’Autorità portuale che PD non voglia, il PD non può dirsi estraneo agli ingranaggi con cui Marinara è stata impiantata, gonfiata e suicidata. La girandola societaria fu avviata dalla cooperativa edile CMR, che, dandosi e affondandosi nei porti turistici (Porto Reno compreso), ha realizzato Marinara. CMR ha partorito la società Seaser, concessionaria dell’acqua e del terreno demaniali su cui è sorta Marinara. La cooperativa agricola Sorgeva, dedicandosi a coltivare barche, ha acquisito l’87,5 per cento di Seaser. Tramite un accordo con Sorgeva, la fallimentare società pubblica Italia Navigando vorrebbe diventare proprietaria di Seaser. Grazie alla benevolenza del predecessore di Di Marco, Italia Navigando ha gestito Marinara fino a tutto il 2012 - non si sa a quale titolo - affidandosi alla società Marina Italia. Presidente di Seaser e di Italia Navigando, in conflitto di interessi, è Ernesto Abaterusso, ex parlamentare DS. La metà di Marina Italia è della società familiare di Alfredo Sandri, ex parlamentare dell’Ulivo e DS. Lo studio legale che segue Sorgeva è del sindaco PD di Ferrara. “Fuori dalle palle tutti”, dice Di Marco, dimostrando di averle. QUALI INADEMPIENZE, QUALI REATI Dovrà tirarle fuori. Gli sarà perdonato se, pur essendo arrivato appena un anno fa, si dimostrerà anche qualche suo ritardo, purché