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giovedì 7 marzo 2013

MARINARA COME IL MONTE DEI PASCHI, UNA VERGOGNA


Pubblichiamo la nota del capogruppo di Lista per Ravenna. La decisione del presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco, di far decadere immediatamente le concessioni demaniali cinquantennali su cui poggia il porto turistico di Marinara è di portata storica: innanzitutto perché, al grido di “fuori i mercanti speculatori del tempio”, Di Marco fa piazza pulita della selva di società, cooperative edilizie ed agricole, manager, curatori e profittatori che, grazie ai favori e alla protezione delle istituzioni pubbliche, hanno innalzato, spolpato e poi affossato il mostro cementizio sulla spiaggia di Marina di Ravenna; ma soprattutto perché, avvertendo che “la politica se ne deve star fuori”, egli apre nel PD un fronte di guerra interno devastante, un Monte dei Paschi bizantino. Di Marco ne è consapevole quando dichiara di essere disposto a dimettersi “se non si segue questa linea” e afferma che è impensabile “che nel 2013 i problemi si possano ancora risolvere con la politica”, anziché mettendoci “soldi, investitori, gente con le competenze”. “FUORI DALLE PALLE LA POLITICA
Perché, se a Ravenna non può arrivare e restarci nessun presidente dell’Autorità portuale che PD non voglia, il PD non può dirsi estraneo agli ingranaggi con cui Marinara è stata impiantata, gonfiata e suicidata. La girandola societaria fu avviata dalla cooperativa edile CMR, che, dandosi e affondandosi nei porti turistici (Porto Reno compreso), ha realizzato Marinara. CMR ha partorito la società Seaser, concessionaria dell’acqua e del terreno demaniali su cui è sorta Marinara. La cooperativa agricola Sorgeva, dedicandosi a coltivare barche, ha acquisito l’87,5 per cento di Seaser. Tramite un accordo con Sorgeva, la fallimentare società pubblica Italia Navigando vorrebbe diventare proprietaria di Seaser. Grazie alla benevolenza del predecessore di Di Marco, Italia Navigando ha gestito Marinara fino a tutto il 2012 - non si sa a quale titolo - affidandosi alla società Marina Italia. Presidente di Seaser e di Italia Navigando, in conflitto di interessi, è Ernesto Abaterusso, ex parlamentare DS. La metà di Marina Italia è della società familiare di Alfredo Sandri, ex parlamentare dell’Ulivo e DS. Lo studio legale che segue Sorgeva è del sindaco PD di Ferrara. “Fuori dalle palle tutti”, dice Di Marco, dimostrando di averle. QUALI INADEMPIENZE, QUALI REATI Dovrà tirarle fuori. Gli sarà perdonato se, pur essendo arrivato appena un anno fa, si dimostrerà anche qualche suo ritardo, purché

 

mercoledì 9 novembre 2011

BAZZONI: E’ CON UN VERO SCONCERTO CHE APPRENDIAMO DELLA FORMULAZIONE DI UNA TERNA PER LA PRESIDENZA DELL’AUTORITA’ PORTUALE, CHE IN REALTA’ SEMBRA NASCONDERE UNA SCELTA UNICA GIA’ FATTA E SCARSAMENTE MOTIVATA


“Le istituzioni ravennati sono apparse latitanti e non in grado di formulare una proposta credibile di un manager di grande livello per assumere la guida dell’Autorità portuale a febbraio 2012, quando scadrà il secondo ed ultimo mandato  di Giuseppe Parrello. Quando stamattina, sulla stampa, è apparso il nome dell’ing. Galliano Di Marco è stato subito chiaro che il “suggerimento” veniva da Bologna, da quelle stanze in cui “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”. (la citazione di Dante è d’obbligo a Ravenna) Invece noi qualche domanda ce la siamo fatta, perché teniamo alla più importante risorsa economica di Ravenna, ci teniamo al suo futuro ed alla continuazione dell’importante lavoro intrapreso nell’ultimo decennio.” Queste le prime reazioni di Bazzoni quando è comparso il nome di questo ingegnere, di cui poco si sa e poco è stato diffuso, nonostante il vago comunicato stampa e le ricerche su internet.  Continua Bazzoni: “Saremo sempre difensori ad oltranza del fatto che all’Autorità portuale debba andare un manager di esperienza, ma non siamo riusciti a capire bene di cosa si occupa in questo momento l’ing. Di Marco e che incarico ricopra; non si capisce, al di la delle molte lingue che parla, quali esperienze di direzioni complesse abbia nel suo curriculum e quali incarichi operativi di peso abbia portato avanti.   Sembra che oggi si occupi di consulenze nel campo dei fondi d’investimento; la