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giovedì 2 maggio 2013

A14: CASELLO AUTOSTRADALE TRA CASTELBOLOGNESE E SOLAROLO CON INTORNO OLTRE 105 ETTARI DI TERRENI AGRICOLI, DEL COMUNE DI SOLAROLO, ATTRAVERSATI DALLA STRADA PROVINCIALE BORRELLO. OCCORRE UNA SERIA RIFLESSIONE MEGLIO LA “COMPLANARE DA IMOLA A CESENA E 55”. RICHIESTA ALLA PROVINCIA DI RAVENNA E AL NUOVO GOVERNO



 Da oltre vent’anni si parla della progettazione di un Casello autostradale in Comune di Solarolo. Acquisti speculativi,relativi studi, progetti di consortili, ma ancora oggi tutto è in attesa per la valutazione ambientale. Il casello (località Castelnuovo) dovrebbe rilanciare l’area produttiva della vallata del Senio, come propagandato dalla sinistra Ravennate e Regionale, e auspicato da una decina di proprietari delle aree (105 ettari) attualmente agricole, ma inserite nel Piano Strutturale Associato del 2009 (ex- Comprensorio Faentino) come aree industriali. Oggettivamente la oggettività della zona indica, quale un’unica e ineluttabile necessità, la “circonvallazione“ per il paese di Castel Bolognese. Per errate valutazioni tecniche e politiche del Pd, quali la scelta di un demenziale tracciato a valle con due ferrovie da superare, di cui una due volte, una lunghezza di quasi una decina chilometri attraverso una prestigiosa zona agricola tra le più fertili dell’Italia, per un paese che al momento della progettazione era attraversato dalla Via Emilia per circa 1200 metri, mentre il tracciato a monte, decisamente più corto e, avvantaggiato in parte dalla viabilità esistente, avrebbe assai abbattuto i costi. La situazione a tutt’oggi è quella del 1947, anno della prima delibera relativa alla circonvallazione, fatta salva una Osservazione in opposizione al Psc per la circonvallazione a monte, presentata qualche anno fa, peraltro in parte già indicata sulla viabilità esistente tra il paese e il fiume Senio, che raccorda la Casolana alla Via Emilia EST, poco dopo “Le Cupole” verso Faenza su cui gravita da sempre la vallata del Senio, e alla Via Emilia Ovest alla rotonda per Via Borrello.
In Marzo 2012 un volantino di un’Associazione Comprensoriale, da Castelbolognese annunciava un’assemblea a Solarolo il 17 aprile. Tema: “..sicurezza e qualità sociale. Nuovo Casello a Solarolo” (loc. Castelnuovo a Km.5 sia dal semaforo all’inizio della Casolana che da Solarolo) con la presenza dei Sindaci dei due Comuni, dell’Assessore Regionale Peri, del Presidente della Provincia ed ex Sindaco di Faenza Casadio.
Il 22 giugno 2012 un secondo volantino della stessa Associazione annunciava: ”Parte il nuovo Polo Produttivo di Castelnuovo. Costo complessivo € 4,5 milioni.
HERA stenderà diversi chilometri di tubature:
 Impianto idrico: Km. 5,00 – Impianto Gas: Km. 4,00 – impianto Fogne: Km non indicati: comunque l’impianto dovrà passare sotto il fiume Santerno per raggiungere il depuratore Imolese a S. Prospero.– Non indicato il costo per  l’allacciamento Enel.

PROVINCIA DI RAVENNA ORDINE DEL GIORNO: “CASELLO AUTOSTRADALE A14 SOLAROLO O ALTRO”



provincia di Ravenna Consiglio Provinciale Gruppo  PDL – UDC – Lega Nord,  30 aprile 2013
CONSIDERATO La situazione finanziaria dell’intera economia Italiana, della persistente crisi economica, le migliaia di ettari di terreno edificabile industriale nella provincia di Ravenna invenduti.
La necessità di mantenere l’occupazione esistente con interventi mirati e opportuni.
CHIEDIAMO: di riflettere sull’utilità di un nuovo “Casello Autostradale” in provincia di Ravenna e per indirizzare le risorse della Società autostradale verso più utili interventi quale il completamento della quarta corsia da Imola a Cesena Nord: all’intersezione con l’attuale E45, opera prioritaria per divenire E55.  
Verificare le obiettive esigenze infrastrutturali stradali necessarie per interventi di rilancio dell’economia, sfiorando il patto di stabilità, ma con opere utili per l’economia esistente riconsiderando le priorità, elencate nel Patto di Sviluppo sottoscritto dalla Provincia di Ravenna da tutte le istituzioni locali ormai undici mesi fa, dopo una gestione di due anni, per mantenere l’esistente e un equilibrato sviluppo tenendo i “piedi per terra” nell’attesa della verifica facciamo il massimo a casa nostra per assumerci le nostre responsabilità e agire positivamente a fianco delle imprese del nuovo Governo
I Consiglieri  Provinciali Galassini Vincenzo PDL, Spadoni Gianfranco UDC, Berti Iacopo  LEGA NORD


“A SOLAROLO IL PROGETTO DI UN CASELLO INUTILE”



Tratto dal Resto del Carlino –Cronaca Imola e Faenza «A CHI GIOVA il casello dell’A14 in programma a Solarolo e così vicino ad altre uscite dall’autostrada? A chi giova la nuova area produttiva prevista assieme al casello?». Le domande arrivano dal consigliere provinciale del Pdl Vincenzo Galassini. che ha presentato un’interrogazione sul tema. Del casello se ne parla da 20 anni, fra studi e progetti ma è ancora tutto in attesa della valutazione di impatto ambientale. «PER LA SINISTRA — afferma Galassini — il casello in località Castelnuovo dovrebbe rilanciare l’area produttiva della vallata del Senio. E il progetto è auspicato da una decina di proprietari delle aree, 105 ettari, attualmente agricole, ma inserite nel Piano Strutturale Associato del 2009 come aree industriali». PER GALASSINI però la zona indica un’unica necessità: «E’ la ‘circonvallazione’ di Castel Bolognese l’opera importante — dice il consigliere Pdl —, ma per errate valutazioni degli amministratori di centrosinistra è stato scelto un demenziale tracciato a valle della cittadina, con due ferrovie da superare, una lunghezza di quasi una decina chilometri per un paese che al momento della progettazione era attraversato dalla Via Emilia per circa 1-200 metri, mentre il tracciato a monte, decisamente più corto e avvantaggiato in parte dalla viabilità esistente, avrebbe abbattuto i costi. Ed è tutto fermo da decenni».E INTANTO si parla di casello. «La realizzazione di una nuova uscita dell’A14 non pare un’idea geniale — afferma il consigliere —. E’ a distanza di pochi chilometri dalle zone produttive e commerciali di Imola e Faenza, che hanno due caselli a distanza di soli 14 km e molte disponibilità di aree fabbricabili e di complessi industriali inutilizzati, vuoti. In vendita e senza acquirenti. E sono perplesso sull’utilità di un nuovo casello che richiederebbe di allargare la via Borrello da Solarolo alla via Emilia, otto chilometri compresi tre ponti. E le perplessità derivano anche dalla modesta zona industriale di Solarolo, interamente urbanizzata, con pochissimi insediamenti artigianali attivi e ancora lotti disponibili. Come l’intero paese, gravita sul casello autostradale di Faenza che è raggiungibile per via Felisio: meno di sei chilometri, quasi la distanza tra la zona industriale di Faenza e il casello». IL CONSIGLIERE prosegue: «Il nuovo casello di Solarolo-Castel Bolognese, formalmente pagato dalle Autostrade è in realtà finanziato coi soldi degli utenti, vedi il recente aumento delle tariffe: tutto per realizzare una inutile nuova zona produttiva. Un momento di crisi economica, con tante aree industriali e commerciali in attesa di acquirenti, fra cui quelle di Bagnacavallo da tempo magnificate e presentate dalla Stepra, società pubblica con problemi per le aree invendute, deve imporre una meditata riflessione che non può prescindere dall’inserimento nel Psc del raccordo della Casolana alla via Emilia Levante in direzione del vicino Casello di Faenza per via Lugo e via Pana, liberando il centro di Castello dal traffico della vallata del Senio. Quale motivo per realizzare un nuovo polo produttivo, se non un miraggio speculativo? Che senso ha un casello così vicino ad altri tre e che neanche risolve il problema dell’attraversamento di Castel Bolognese?» PER il consigliere bisogna cambiare rotta: «Credo sia fondamentale una riflessione che ricusi inutili lavori. La Provincia deve proporre interventi per il rilancio dell’economia, solo opere utili alla sua ripresa e favorire un equilibrato sviluppo con i ‘piedi per terra’».