Visualizzazione post con etichetta pdl ravenna;. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pdl ravenna;. Mostra tutti i post

mercoledì 9 novembre 2011

E’ RAVENNA IL CENTRO DELLA BONIFICA IN ROMAGNA: NON SI PUO’ PORTARE VIA LA DIREZIONE

“Siamo molto preoccupati per il silenzio che sta calando sulla pretesa di alcuni politici di intervenire dall’esterno affinché il Consiglio del Consorzio di Bonifica della Romagna sposti la sede dello stesso da Ravenna a Cesena” è precisa la denuncia di Bazzoni, che chiarisce: “ ad un attacco così spudorato, che si era estrinsecato anche nella richiesta di imporre il nome del direttore, le istituzioni ravennati devono rispondere; mi aspetto che i miei colleghi Consiglieri regionali, il Sindaco ed il Presidente della Provincia onorino i loro ruoli prendendo una posizione chiara in difesa di Ravenna. L’attività di bonifica del Consorzio di fatto si concretizza in termini spiccati ed urgenti nell’area della pianura ravennate, dove il territorio è a carattere alluvionale e lagunare e dove la presenza di un intenso e costante lavoro di bonifica affonda le sue radici ai tempi di Augusto imperatore.  Ravenna ha più territorio sotto il livello di marea di quanto è quello totale di Cesena e non avrebbe senso mettere il “centro pensante” vicino alle colline, tanto più che le aree collinari dovrebbero essere affidate alle comunità montane, per la loro manutenzione.
Ravenna ed il suo territorio vivono grazie al continuo e massiccio intervento del pompaggio meccanico effettuato dalle idrovore e non si può negare che vi sia una prevalenza di fatto che non risiede nella posizione geografica baricentrica, come per l’area vasta sanitaria a Cesena, ma nell’importanza preponderante che la bonifica ha nel suo territorio e che non si riscontra negli altri territori. Già adesso le attività amministrative, di direzione, i rapporti interni e con i terzi, l’organizzazione degli uffici e l’attività degli organi, nonché la propulsione dell’attività di maggior rilievo fra le tre aree, si sta svolgendo a Ravenna e ciò deve essere riconosciuto formalmente con l’ufficializzazione della sede legale. Funzioni e servizi stanno emigrando da Ravenna, come è successo nella sanità e per la Banca d’Italia, con la città che sembra essere rassegnata, ma la bonifica per noi è troppo importante perché le istituzioni locali se ne disinteressino.”

martedì 8 novembre 2011

REGIONI ROSSE ALLUVIONATE


E’ tale il fanatismo ideologico e l’odio politico che animano il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, che dopo gli eventi atmosferici drammatici avvenuti in Liguria ed in Toscana, potrebbe arrivare ad affermare: “piove, governo ladro”.Non è da escludere nemmeno che il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e quello della Toscana, Enrico Rossi, entrambi esponenti del Pd, possano arrivare  ad inventarsi le accuse più assurde pur di addossare la colpa delle alluvioni al Governo Berlusconi.

Come farà il Sindaco di Genova, la rossa Marta Vincenzi, a discolparsi, addossando le responsabilità del diluvio al Governo? Come spiegherà ai genovesi il fatto che, nonostante i gravi eventi atmosferici determinatisi alle Cinque Terre ed in Lunigiana nei giorni precedenti e nonostante gli avvisi della Protezione civile, le scuole a Genova fossero rimaste aperte nel giorno critico dell’esondazione dei torrenti? Come faranno, questa volta, gli amministratori rossi ad accusare la speculazione edilizia favorita da loro, visto che sono loro a governare da sempre questi territori e che hanno redatto tutti i piani regolatori che hanno poi consentito le costruzioni? Come potranno, questi amministratori rossi, vantare la diversità del loro governo rispetto ai territori governati da Sindaci o Governatori del centrodestra? La Liguria e la Toscana non sono Regioni del sud Italia: non si possono accusare, come si faceva una volta, il malgoverno dei soliti democristiani corrotti ed inetti.  La Liguria e la Toscana sono governate da decenni dalla sinistra, ma nonostante ciò non si è fermato il dissesto idrogeologico e si è continuato a costruire là dove non si doveva. Smetta dunque la sinistra di fare prediche, smetta la spocchia che l’ha sempre contraddistinta, accompagnata dalla pretesa di essere diversa e migliore.
Il cataclisma avvenuto in Toscana e in Liguria segna anche la sconfitta della presunta superiorità della sinistra e delle sue amministrazioni.