mercoledì 9 novembre 2011

BAZZONI: E’ CON UN VERO SCONCERTO CHE APPRENDIAMO DELLA FORMULAZIONE DI UNA TERNA PER LA PRESIDENZA DELL’AUTORITA’ PORTUALE, CHE IN REALTA’ SEMBRA NASCONDERE UNA SCELTA UNICA GIA’ FATTA E SCARSAMENTE MOTIVATA


“Le istituzioni ravennati sono apparse latitanti e non in grado di formulare una proposta credibile di un manager di grande livello per assumere la guida dell’Autorità portuale a febbraio 2012, quando scadrà il secondo ed ultimo mandato  di Giuseppe Parrello. Quando stamattina, sulla stampa, è apparso il nome dell’ing. Galliano Di Marco è stato subito chiaro che il “suggerimento” veniva da Bologna, da quelle stanze in cui “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”. (la citazione di Dante è d’obbligo a Ravenna) Invece noi qualche domanda ce la siamo fatta, perché teniamo alla più importante risorsa economica di Ravenna, ci teniamo al suo futuro ed alla continuazione dell’importante lavoro intrapreso nell’ultimo decennio.” Queste le prime reazioni di Bazzoni quando è comparso il nome di questo ingegnere, di cui poco si sa e poco è stato diffuso, nonostante il vago comunicato stampa e le ricerche su internet.  Continua Bazzoni: “Saremo sempre difensori ad oltranza del fatto che all’Autorità portuale debba andare un manager di esperienza, ma non siamo riusciti a capire bene di cosa si occupa in questo momento l’ing. Di Marco e che incarico ricopra; non si capisce, al di la delle molte lingue che parla, quali esperienze di direzioni complesse abbia nel suo curriculum e quali incarichi operativi di peso abbia portato avanti.   Sembra che oggi si occupi di consulenze nel campo dei fondi d’investimento; la

sua scelta è per caso legata a progetti che si dovrebbero finanziare in ambito portuale? E se si, quali e con quali obiettivi? Vorremmo anche sapere se la persona è in grado di occuparsi a tempo pieno del nostro porto e se presenta delle incompatibilità.
Il fatto di presentare quasi un nome secco fa pensare che si punti molto su questa persona e quindi vorremmo sapere se nelle trattative che qualcuno, al posto delle istituzioni ravennati, ha portato avanti con lui si sono prese delle decisioni sul futuro del porto e sul suo sviluppo.
Siamo molto preoccupati di questo, vista la noncuranza con cui la Regione Emilia-Romagna ha trattato il Porto di Ravenna, preferendo orientare il proprio sguardo verso i porti toscani di Livorno e La Spezia e non sostenendo tutte quelle scelte ed infrastrutture che avrebbero potuto utilizzare le enormi potenzialità di Ravenna.
Ci aspettiamo che il Presidente Errani ed il Ministro Matteoli, tengano conto di queste perplessità e siano in grado di fugarle o di compiere una scelta consona ai bisogni della nostra città.”

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