mercoledì 22 dicembre 2010

PER GIUSTIFICARE L’ENNESIMO AMPLIAMENTO COMMERCIALE QUESTA VOLTA DEL CONAD IL SINDACO CITA SOLO LE FONTI PIU’ ACCOMODANTI

Sicuramente non è passata inosservata in Consiglio comunale la protesta dei commercianti del centro storico in occasione dell’approvazione degli ultimi atti riguardanti l’apertura dell’outlet Le Perle. Ieri sera, forse per paura di nuove contestazioni, in orario lavorativo ed in una giornata che precede il Natale, che tutti sappiamo essere importante per i commercianti, la maggioranza di centro sinistra che governa Faenza ha votato l’ennesima “pugnalata” contro il centro storico e i suoi commercianti, deliberando il secondo aumento di volumetria di quello che sarà il nuovo polo commerciale Conad. Sta di fatto che incalzato dalle minoranze ed in particolar modo dal PDL il Sindaco si è dimenticato le precedenti contestazioni e le prese di posizioni sui giornali di esponenti delle categorie particolarmente critiche rispetto a questo nuovo provvedimento e ne ha citato solo una che per di più non ha la rappresentanza della categoria spettando questa al Presidente.

Comprendiamo l’imbarazzo, ma dopo le dichiarazioni rese in questi mesi non ci sentiamo neanche più di giustificare chi si è trovato questi provvedimenti lasciati dall’amministrazione precedente sul tavolo sentendo le accorate dichiarazioni di totale condivisione di questi provvedimenti provenienti dal Sindaco e dalla Sua maggioranza.

A differenza del Sindaco non intendiamo entrare nelle vicende che riguardano le associazioni e le loro dinamiche interne, non intendiamo utilizzare le dichiarazioni di uno piuttosto che quelle di un altro a meno che queste non ci vengano presentate formalmente come successo nel caso della Confesercenti, a noi interessa l’opinione dei commercianti di quelli che incontriamo tutti i giorni visitando le loro botteghe. Non facciamo il tifo perché il centro storico muoia ma vogliamo che quello che è il cuore della nostra città rimanga sano e pulsante anche perché è il simbolo ed il segno di una cultura di un passato e se non lo uccidiamo del futuro altrimenti perderemmo la nostra identità culturale divenendo uguali a tutti le altre cittadine di 59.000 abitanti, “normalizzati” dai centri commerciali. Aspettavano un segno di discontinuità da questa nuova amministrazione o almeno dal Gruppo consiliare che si ricollega direttamente al Sindaco, per ora non abbiamo mai sentito una presa di posizione diversa da quella del PD e ci sembra che in tutta onestà “Insieme per cambiare” che ha sostenuto Malpezzi e gli ha fatto vincere le primarie sia una semplicissima ed anche un po’ rozza operazione di maquillage. Raffaella Ridolfi Gruppo Il Popolo della Libertà Comune di Faenza

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