mercoledì 29 febbraio 2012
L’OMICIDIO DI CASTEL BOLOGNESE CONFERMA CHE LA NOSTRA PROVINCIA E’ SEMPRE MENO SICURA
“Si tratta di un episodio particolarmente inquietante
che purtroppo mina ulteriormente la tranquillità delle persone”. Questa la
dichiarazione dei nuovi vertici provinciali del PDL Alberto Ancarani e Paolo
Savelli dopo aver appreso dell’omicidio avvenuto a Castelbolognese. “Qualche
giorno fa, il Comandante provinciale dei Carabinieri ha correttamente
evidenziato l’aumento di fenomeni delinquenziali nell’ultimo periodo e la sua
preoccupazione per il futuro. Purtroppo non solo non vi sono elementi per
smentirlo, ma i fatti certificano quanto corrette fossero le sue valutazioni.
In tal senso – proseguono il coordinatore provinciale e il suo vice vicario -
esprimiamo al signor Prefetto, che presiede il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza della nostra provincia, la massima
collaborazione e l’invito affinchè si pongano in essere azioni mirate anche per
il territorio provinciale in cui insistono agglomerati urbani che in passato
tendevano a destare minori preoccupazioni ma che oggi necessitano di un
maggiore controllo del territorio.”“L’auspicio è che anche a sinistra, dove in
termini di sicurezza si tende spesso a sminuire la gravità dei fatti, si
ammetta l’esistenza del problema e ci si faccia parte diligente per diminuirne
la portata”, concludono Ancarani e Savelli.
martedì 28 febbraio 2012
MARTEDI 28 FEBBRAIO ORE 20,30 INCONTRO SULLA FINANZA PUBBLICA LOCALE DEL COMUNE DI FAENZA.
L’iniziativa promossa da Cgil Cisl Uil sulla Finanza Locale del Comune di
Faenza, si terrà il 28 febbraio
prossimo, alle ore 20,30, presso la sede
Banca di Credito Cooperativo in via Laghi n.79.
L’ iniziativa, partendo
dall’analisi tecnica elaborata unitariamente dalle OO.SS sul Bilancio comunale, si propone l’obiettivo
di contestualizzare la riflessione politica sugli elementi specifici finanziari
di ciascuna realtà territoriale, favorendo l’apertura di un confronto,
finalizzato al miglioramento delle azioni da mettere in campo per liberare
risorse, attraverso una maggiore razionalizzazione e qualificazione della spesa
pubblica.
Introduce Riberto
Neri Segretario Generale ViI Ravenna- Presenta lo studio di Cgil
Cisl ViI e il Dott.
Luigi Veltro ViI Roma. Intervengono: Giovanni Malpezzi Sindaco di Faenza. Savino Dal
Monte Segretario Comunale Pd Faenza; Raffaella Ridolfi Capogruppo
Pdl Faenza: Conclude Daniele
Saporetti Segreteria Cisl
CONCLUSO IL CONGRESSO: ANCARANI E’ IL NUOVO COORDINATORE PROVINCIALE
Il comunicato uffici<ale
Presieduto dall’On. Beatrice Lorenzin si è svolto
all’Hotel Cube nella giornata di domenica 26 febbraio il I° Congresso
provinciale del Popolo della Libertà della provincia di Ravenna. Dopo l’apertura formale hanno portato il loro
saluto il Presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio, il Segretario
Provinciale del PRI Luisa Babini, il Segretario Provinciale dell’UDC Giancarlo
Frassineti e il Segretario Provinciale della Destra Patrizia Ricci. L’On. Lorenzin
ha incentrato il suo intervento sulla situazione politica nazionale ed in
particolare sul ruolo del PDL nel sostegno al governo Monti tracciando gli
scenari e le prospettive del prossimo futuro. Ha poi preso la parola il
consigliere regionale Gianguido Bazzoni, coordinatore provinciale uscente, che
ha tracciato un bilancio del suo lungo mandato da coordinatore e del suo lavoro
in regione illustrando i motivi che lo hanno indotto a fare un passo in avanti
non ripresentando la propria candidatura per ottenere una mozione unitaria.
Nella sua relazione ha inoltre rappresentato l’intenzione di fornire tutta la
propria disponibilità e il proprio appoggio nei confronti del nuovo
coordinamento. Ha poi preso la parola Alberto Ancarani, candidato coordinatore
provinciale che ha illustrato i punti salienti della mozione congressuale a
firma sua e di Paolo Savelli intitolata “Per fare, per crescere, per essere liberi”.
A seguire Paolo Savelli ha completato la presentazione della mozione congiunta.
Nel pomeriggio è proseguito il dibattito cui hanno preso parte fra gli altri
Roberto Petri, vice coordinatore provinciale vicario uscente, Rodolfo Ridolfi
consigliere politico dell’On. Renato
L’INTERVENTO DI ALBERTO ANCARANI AL CONGRESSO PDL
Cari amici, finalmente ci siamo! Dopo un lungo, tortuoso
cammino siamo infine giunti all’atto di reale fondazione del Popolo della
Libertà nella nostra provincia. Un evento tanto atteso quanto necessario per il
consolidamento e il rilancio non solo del nostro partito, ma dell’intero fronte
moderato sul nostro territorio che non può permettersi di non dotarsi di una rappresentanza seria, motivata
e preparata che ci consenta di divenire forza di governo anche in questa terra
difficile. Non lo nascondo, provo una certa emozione. Quando 11 anni fa ricevetti la tessera di
socio sostenitore di Forza Italia per aver svolto il compito di rappresentante
di lista alle elezioni politiche – un ruolo che molti di voi svolgono tuttora
regolarmente – mai avrei immaginato che oggi mi sarei trovato qui a rivolgervi
questo discorso… E’ per questo che prima di entrare nel merito della mozione e
della candidatura mia e di Paolo Savelli, desidero innanzitutto ringraziare i
nostri ospiti a partire dall’On. Beatrice Lorenzin, che presiede questo
congresso e che oltre ad essere un’amica personale si è dimostrata nel tempo
un’amica di Ravenna. Mi piace cogliere
nella sua presenza proprio nella giornata in cui al massimo vertice provinciale
del nostro partito si candidano un ventinovenne e un trentaquattrenne, un segno
di buon auspicio non solo per noi, ma per l’intero movimento. Ringrazio e
saluto i rappresentanti istituzionali che sono intervenuti nonchè i
rappresentanti degli altri partiti che raccogliendo il nostro invito sono qui
presenti e ci rivolgeranno un indirizzo di saluto. Su tutti però è giusto ringraziare tutti voi
cari amici iscritti al PDL. La vostra presenza così numerosa ha per me un
significato inequivocabile: la volontà di fondare il PDL anche nella nostra
provincia fornendogli finalmente una classe dirigente eletta democraticamente
ed uno slancio di rinnovato entusiasmo. Ne
abbiamo bisogno. Sono consapevole che al
già difficile compito di cui siamo gravati in questo territorio dove da sempre
siamo all’opposizione, la fine del governo Berlusconi ha impresso scoramento in
alcuni. E allora, cari amici, quello che
dobbiamo fare oggi è ripartire per trasformare le difficoltà in occasioni, gli
imprevisti in opportunità!
ANCARANI NUOVO COORDINATORE PROVINCIALE DEL PDL
VICARIO E’ L’OUTSIDER PAOLO SAVELLI
Paolo Savelli e Alberto Ancarani (foto
Corelli)
Resto del Carlino - Alberto Ancarani, 30 anni, consigliere comunale
di Ravenna, è il nuovo coordinatore
provinciale del Pdl E' stato eletto con il 98,41% dei voti del congresso . Vicario è l'outsider Paolo Savelli. E' stato eletto ieri sera con il 98,41% dei voti del congresso, al quale ha partecipato oltre il 50% degli iscritti al partito. Al congresso il Pdl di Ravenna era arrivato dopo un accordo sollecitato dal coordinatore uscente, il consigliere regionale Gianguido Bazzoni che, prima ricandidato con Savelli contro, aveva proposto un passo avanti a favore della coppia se Ancarani, prima candidato come vicario dello stesso Bazzoni, si fosse presentato per il ruolo di coordinatore. Cosa poi sancita nell'intesa tra Ancarani e Savelli, che hanno poi proposto l'unica lista presentata al congresso.
provinciale del Pdl E' stato eletto con il 98,41% dei voti del congresso . Vicario è l'outsider Paolo Savelli. E' stato eletto ieri sera con il 98,41% dei voti del congresso, al quale ha partecipato oltre il 50% degli iscritti al partito. Al congresso il Pdl di Ravenna era arrivato dopo un accordo sollecitato dal coordinatore uscente, il consigliere regionale Gianguido Bazzoni che, prima ricandidato con Savelli contro, aveva proposto un passo avanti a favore della coppia se Ancarani, prima candidato come vicario dello stesso Bazzoni, si fosse presentato per il ruolo di coordinatore. Cosa poi sancita nell'intesa tra Ancarani e Savelli, che hanno poi proposto l'unica lista presentata al congresso.
IL CAVALIERE VUOLE IL RINNOVAMENTO: CHI E’ IN POLITICA DA 30 ANNI ORA FACCIA UN PASSO INDIETRO
BERLUSCONI LANCIA UNA SFIDA: ANCHE
GLI ALTRI POLITCI CHE SIEDONO IN PARLAMENTO DA 30ANNI FACCIANO UN PASSO
INDIETRO.
RAVENNA HA COMINCIATO!
Continuerà a fare politica, ma in
modo diverso dal passato. In una lunga intervista al Corriere del Ticino, l'ex
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
spiega le motivazioni che lo hanno spinto a scegliere di non candidarsi più
alla guida del governo. Inizia
una nuova corso per il Pdl e per il centrodestra italiano. Quello del
Cavaliere non è, però, un passo fuori dalla politica nazionale. Anzi. "Come presidente del primo partito
italiano in parlamento - spiega Berlusconi - agirò da 'padre fondatore'".
Nell'intervista al Corriere del
Ticino, l'ex premier punta su quel ricambio generazionale che lui
stesso, da diversi mesi, ha iniziato a mettere in campo per dare nuova linfa
vitale al partito: "Darò consigli alle nuove leve,
cercherò di trasmettere quei valori di libertà e di democrazia per i quali sono
sceso in campo e che sono tuttora il nostro credo politico, contro quella
cultura dell’invidia, dell’odio e del giustizialismo che finora ha dominato
gran parte della sinistra in Italia". Berlusconi parla
chiaramente della necessità di un rinnovamento generale della politica italiana
e cita l’esempio del segretario del Pdl Angelino
Alfano che è stato eletto all’unanimità. Ecco per te la mia
intervista di oggi a Marcello Foa, per il Corriere del Ticino. Buona lettura.
Presidente
Berlusconi, lei continua ad appoggiare Monti e i giornali scrivono che
«pensando al 2013 lei non vuole lasciarlo alla sinistra». Che succede? Da
lontano è difficile capire…
"Se lei pensa che in questi primi tre mesi del nuovo Governo vi sia stata qualche oscillazione da parte nostra, devo smentire. Fin dall’inizio abbiamo sostenuto Monti con il nostro voto, lo stiamo facendo e lo continueremo a fare con lealtà e senso di responsabilità, per l’interesse superiore dell'Italia . Dobbiamo risolvere oltre all’emergenza economica, un’altra emergenza, quella istituzionale, per fare dell'Italia una democrazia moderna e garantire una piena ed effettiva governabilità. Il Governo dei tecnici è sostenuto quasi dall’intero Parlamento, e solo questo largo appoggio può consentirci di fare quelle riforme che una sola parte politica non può fare con i suoi soli voti».
"Se lei pensa che in questi primi tre mesi del nuovo Governo vi sia stata qualche oscillazione da parte nostra, devo smentire. Fin dall’inizio abbiamo sostenuto Monti con il nostro voto, lo stiamo facendo e lo continueremo a fare con lealtà e senso di responsabilità, per l’interesse superiore dell'Italia . Dobbiamo risolvere oltre all’emergenza economica, un’altra emergenza, quella istituzionale, per fare dell'Italia una democrazia moderna e garantire una piena ed effettiva governabilità. Il Governo dei tecnici è sostenuto quasi dall’intero Parlamento, e solo questo largo appoggio può consentirci di fare quelle riforme che una sola parte politica non può fare con i suoi soli voti».
Quali
riforme? «Mi riferisco alla riforma dell’architettura istituzionale
dello Stato, che riguarda il Parlamento, il numero dei deputati, il Senato
delle Regioni, la Corte costituzionale, i poteri del premier e del Consiglio
dei ministri, fino all’introduzione di una nuova legge elettorale e alla
riforma della giustizia».
MINARDI CASTELBOLOGNESE: SOTTOPASSO DI VIA BORELLO, A QUANDO L’APERTURA?.
Siamo
ad oltre quattro mesi dal termine dei lavori del sottopasso di via Borello (15
ottobre 2011) ed ancora non vediamo la data dell’inaugurazione dell’opera avvicinarsi.I
soggetti interessati,mi riferisco a provincia,ente ferroviario e comune,si
incontrano frequentemente ma la fine di questa interminabile attesa tarda a
venire. I cittadini del comprensorio che utilizzano quel tratto di provinciale
sono innumerevoli e come le aziende stanno patendo e subendo delle spese a
causa di questa interruzione, ma credo che poco importi a chi deve decidere
sulla agibilità.Mi sorprende che occorra così tanto tempo per installare e
collaudare un sistema di pompaggio acque, cosa che sarebbe già dovuta essere
inclusa in fase progettuale,ma evidentemente i tempi tecnici e politici sembra
che vadano in parallelo.Il malumore nella nostra comunità comincia a crescere e
francamente come si
può dar torto ai
cittadini inviperiti pensano che qualche ente sia di troppo!! Mi auguro che la risposta arrivi in tempi
brevi e che la nevicata non sia da prendere come scusante. Minardi Enzo Capo gruppo PDL LEGA NORD UDC
Castel Bolognese.
lunedì 27 febbraio 2012
CONGRESSO PDL A RAVENNA GLI ELETTI
Il
coordinatore Alberto Ancarani e il vice Paolo Savelli. Foto di Giampiero Corelli
Beatrice Lorenzin - Foto di Giampiero Corelli
Oggi al Cube Hotel, si è svolto il primo congresso
provinciale del Pdl, presieduto da Beatrice Lorenzin, per l'elezione dell'unico
candidato coordinatore Alberto Ancarani e del suo vice Paolo Savelli. Gianguido
Bazzoni,. consigliere regionale, qualche
settimana fa si era detto disposto a un "passo avanti" in nome
dell'unità e del rinnovamento. Salgono alla ribalta, due trentenni, entrambi
avvocati, entrambi da oltre dieci anni attivamente impegnati in politica, entrambi
nati e politicamente cresciuti in Forza Italia. La loro mozione difende
l'operato di Berlusconi, chiede un nuovo assetto istituzionale e, sul
territorio, a radicare il partito. Con lo scopo di riunire tutto ciò che
"non è sinistra" nei diversi territori e strappare, da qui al 2016,
il maggior numero di amministrazioni al centrosinistra. E per farlo hanno chiesto
il voto ai neo tesserati, i quali hanno votato anche il consiglio direttivo
provinciale di cui a lista dei quindici con i capilista Bazzoni, Petri e Ridolfi e prosegue con
Sergio Bedei, Antonella Brini, Maurizio
Bucci, Angelo Camanzi, Giuseppe Della Casa, Donatella Donati, Bruno Fantinelli,
Teresa Felici, Stefano Foschini, Flavio Fuzzi, Pietro Martini, Francesca Vico.
mentre gli altri quindici scelti direttamente dai votanti (631) sono stati: Zuffi Simonetta, Baldini Francesco, Cortesi
Roberto Juniors, Caletti Tiziana, Grillini Alessio, Lelli Mani Giuliano, Zavarin
Marco, Morandi Chiara, Gennari Luca, Trebbi Stefano , Pantini Edo, Lorenzetti
Luca, Vioni Loris, Canepa Bianca Maria, Casadio Oriano
PRIMARIE DELLA SINISTRA A RIOLO TERME
A RIOLO TERME, QUESTA VOLTA LE PRIMARIE NON MAZZIANO IL PD ANCHE
SE LA SOMMA DEL CONSENSO AI SUOI AVVERSARI E’ SUPERIORE AL SUO RISULTATO.
E’ QUESTA, A RIOLO, E’ UNA NOTIZIA!
Sarà
Alfonso Nicolardi,
il candidato sindaco
indicato dal PD, a sfidare il centro destra di Riolo Terme.
Nicolardi ha ottenuto 506 voti (46,21%), il candidato di SEL, Emanuele Conti ha raggiunto 317 voti (28,95%) e Gianmarco Lanzoni, indicato dai Socialisti, ha ottenuto 272 voti (24,84%).
Nicolardi ha ottenuto 506 voti (46,21%), il candidato di SEL, Emanuele Conti ha raggiunto 317 voti (28,95%) e Gianmarco Lanzoni, indicato dai Socialisti, ha ottenuto 272 voti (24,84%).
sabato 25 febbraio 2012
SENTENZA BERLUSCONI PRESCRITTO. I PM PERDONO ANCORA LA DIFESA IMPUGNEREMO IL VERDETTO
BERLUSCONI, FORZA E CORAGGIO, VOGLIAMO ANCORA
SOGNARE COME NEL ’94!
I
giudici della decima sezione penale del tribunale di Milano hanno prosciolto
Silvio Berlusconi per intervenuta prescrizione. L'ex presidente del Consiglio
era accusato di aver corrotto il legale inglese David Mills con 600mila dollari
in cambio di due testimonianze reticenti nei processi All Iberian e per tangenti
alla guardia di finanza. La decisione è arrivata dopo 2 ore e mezzo di Camera
di Consiglio. Il Cavaliere non era in aula. Nodo prescrizione - Tutto
dipendeva da quando far iniziare il reato (e la cassazione per Mills ha
indicato la data del novembre 1999, ndr) e da difficili calcoli applicati
agli 'stop' e alle riprese del procedimento. Cosa non facile anche perché le
opinioni si dividono soprattutto su un punto: quando far ripartire le lancette
della prescrizione in occasione dei verdetti della Consulta. Le reazioni
- La difesa dell'ex premier ha accolto la sentenza con moderata soddisfazione.
Di fatto, la Corte ha accolto in parte la linea dei legali Ghedini e Longo,
secondo cui la prescrizione era già intervenuta al più tardi agli inizi di
questo mese. Ma proprio Piero Longo non nasconde una certa irritazione.
"Una sentenza così è da impugnare tutta la vita...". Porte aperte,
dunque, a un ricorso per ottenere l'assoluzione piena. "E' una sentenza
che non ci soddisfa del tutto ma nemmeno ci dispiace", ha spiegato Niccolò
Ghedini. L'accusa, invece, è visibilmente delusa.
FINALMENTE: ELEMINATE LE PROVINCE? ACCORDO TRA I PARTITI, MA LE LOBBY DELLE PROVINCE NON DEMORDANO
Scompaiono le province come ente locale politicamente autonomo.
Niente più consiglieri eletti né personale politico, azzerate le scartoffie che
i cittadini devono presentare al potere intermedio tra comune e regione.
Restano
le principali competenze, ma saranno amministrate da un organismo che dipenderà
principalmente dai comuni, un po’ come le comunità montane. Se verrà
confermata la bozza che in questi giorni sta rimbalzando tra Palazzo Chigi, i
ministeri competenti e le segreterie dei partiti di maggioranza, il Consiglio
dei ministri di domani pomeriggio approverà un provvedimento che sembra molto
l’abolizione delle province. In teoria il disegno di legge si occupa solo di
legge elettorale dell’ente intermedio, ma Andrea Barducci esponente Pd che
presiede quella di Firenze, ha già battezzato la nuova creatura la
«provincia-non provincia». Definizione che calza, visto che il
Consiglio provinciale non sarà più eletto dai cittadini, ma dai consiglieri dei
comuni. Sceglieranno, più per competenza territoriale che politica, un
massimo di 15 rappresentanti, che a loro volta sceglieranno un presidente.
Nella versione precedente il Consiglio era composto da sindaci e amministratori
dei comuni. È stata scelta una via di mezzo, compensata dall’assenza di uno
«stipendio» per i consiglieri. La nuova provincia dovrà occuparsi dei servizi
che insistono su tutto il territorio, di edilizia scolastica, in parte dei
trasporti, forse di lavoro. E comunque i cittadini non dovrebbero sentirne più
parlare, visto che non ci saranno più autorizzazioni rilasciate dalla
provincia. Le funzioni amministrative passeranno ai comuni e alle regioni,
oppure saranno semplicemente eliminate se c’è già un’autorità locale che se ne
occupa. La trasformazione in enti «di secondo livello» era prevista dal decreto
Salva Italia, ma l’attuazione sembrava impantanata se non bloccata. Negli
ultimi giorni il governo ha accelerato e, un po’ come sta succedendo con le
liberalizzazioni, Pdl e Pd hanno collaborato tra di loro e con l’esecutivo. Così
la riforma dovrebbe approdare al prossimo Consiglio dei ministri. Trattandosi
di un disegno di legge, non si possono escludere modifiche in Parlamento, ma il
sostanziale accordo della maggioranza , fa pensare che le vecchie province
scompariranno, man mano che scadranno le legislature dei consigli.
MA LA RESISTENZA DELLE PROVINCE
venerdì 24 febbraio 2012
SEMPRE INDIETRO BRISIGHELLA E SOLAROLO. CASOLA VALSENIO ARRETRA SUL 2010. BAGNACAVALLO ULTIMA PER IMPRENDITORIALITA’
Nell’indagine annuale sulla qualità della vita in
Romagna condotta dalla Facoltà di Scienze statistiche dell’Università di
Bologna, il calo più significativo lo registra nell’area tenore di vita,
trainato dalla diminuzione dei depositi bancari e del sensibile aumento degli
affitti. Casola Valsenio passa
dall’ottava all’undicesima posizione, facendo registrare la variazione più
significativa nella provincia, assieme a Cervia. Alla base della caduta c’è una
diminuzione in tutte le aree, fatta eccezione per il “tenore di vita”. Per
Bagnacavallo il peggioramento è
riscontrabile in tutte le aree e, in particolare, in quella relativa
all’imprenditorialità. Riolo Terme sale dal 2010 una posizione (14 posto su 18)
ultima Brisighella su 18
giovedì 23 febbraio 2012
OSPEDALE DI FAENZA GRANDE UMANITA’ DEL PERSONALE NEI REPARTI, MA UN DISASTRO …………..PARCHEGGIARE.
QUANTO TEMPO
DOVREMO ANCORA ASPETTARE PER AVERE UN PARCHEGGIO DECENTE.
In questi ultimi mesi ho usufruito del servizio
ospedaliero di Faenza dal servizio analisi senza prenotazione fino alle 9,30
del mattino, al reparto medicina uomini e al day ospital, che non conoscevo. Pubblicamente
voglio riconoscere il valido servizio di tutto il personale iniziando da quello
di servizio fino ai medici.
Ma purtroppo, nonostante le mie
segnalazioni da dieci anni, quando sono stato capo gruppo PDL in Provincia un
ente inutile, non sono stato capace di fare recepire alla stessa Provincia, al
comune di Faenza, all’Asl Ravenna la proposta di utilizzare provvisoriamente
l’area adiacente all’ex Seminario per il parcheggio dell’Ospedale di Faenza.
Un’ area di fronte al parcheggio, ideale per chi deve utilizzare il servizio in
specie se non abita a Faenza ed ha problemi di arrivare e parcheggiare
comodamente anche a “pagamento” come avviene a Ravenna. Stamane il parcheggio
l’ho trovato aspettando vicino all’ex/o area dell’elicottero!. Il Comune di Faenza, in uno studio è
diventato il primo Comune della Romagna per “benessere e qualità della vita”.
Faenza ha vinto anche tanti premi per il Piano Regolatore . Ma nella realtà
per chi ci vive e utilizza i servizi questo non è assolutamente vero. Una
città deve avere per primo un parcheggio adeguato per l’Ospedale, e non
conclamare da dieci anni che lo realizzerà sopraelevato o interrato, ma senza
fissare i tempi. Il parcheggio occorre
subito,
per gli utenti e il personale, e la mia vecchia proposta di dieci anni fa è più
che valida. La Curia, pagando anche l’ICI, credo sia disponibile a venire
incontro (Comune o chi per esso) cedendo l’area per “tot tempo”, ma credo che
non sia mai stata interpellata. La spesa può finanziarsi con il ricavato del
pagamento della tassa parcheggio o dalle multe per la velocità che per legge
sono destinate alla viabilità. Muoversi!!!
per avere il parcheggio non aspettare altri dieci anni. Vincenzo Galassini Brisighella
utente Ospedale Faenza
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DOMENICA 26 FEBBRAIO 2012 1^ CONGRESSO PROVINCIALE PDL A RAVENNA
ECCO LA LETTERA INVITO.
CONVOCAZIONE CONGRESSO
PROVINCIALE DI RAVENNA
26 FEBBRAIO 2012 -
HOTEL CUBE VIA MASOTTI RAVENNA
Carissimi,
la presente
per comunicarVi che il primo congresso del Popolo della Libertà della provincia
di Ravenna si terrà domenica 26 febbraio
2012 dalle ore 10,00 alle ore 20,30 presso l’Hotel Cube in Via Masotti, 2 Fornace Zarattini - Ravenna.
Calendario dei lavori:
10,00 Apertura lavori
congressuali; 10,30 Relazione Coordinatore
provinciale uscente
11,00 Presentazione Mozione; 11,30 Inizio dibattito; 12,30 Apertura seggi;
18,30 Chiusura dibattito, 19,00
Chiusura seggi; 20,30 Proclamazione degli eletti
Si ricorda che per
votare è necessario avere con sé un documento d’identità valido.
Per chi desidera fermarsi a pranzo è previsto un buffet al costo di 10 euro.
COME ARRIVARE
ALL’ALBERGO.
OPERAZIONE TRASPARENZA, TOCCA AI MANAGER.
L'OPERAZIONE TRASPARENZA FATTA NELLA
GESTIONE BRUNETTA.
Entro domani, tutte le amministrazioni dovrebbero
comunicare al ministero della Funzione pubblica, Patroni Griffi, informazioni
precise sui trattamenti economici corrisposti a dipendenti e collaboratori che
superano il limite del trattamento spettante al primo presidente di Cassazione.
Ma sulle cifre c'è confusione L’operazione trasparenza sui ministri
in qualche modo è andata, adesso è in ballo quella più complicata – per
numero e per implicazioni concrete – sugli stipendi dei super manager. Entro
domani, tutte le amministrazioni pubbliche dovrebbero comunicare al ministero
della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, informazioni
precise circa i trattamenti economici corrisposti a dipendenti e collaboratori
che superano il limite del trattamento spettante al primo presidente di
Cassazione pari ad euro 304. 951, 95 per il 2011. Informazioni
necessarie, visto quanto stabiliva la manovra di dicembre: previo parere delle
commissioni parlamentari, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della
legge di conversione del “Salva Italia”, deve essere approvato un decreto per
rendere effettivo il contributo di solidarietà a carico dei super stipendi
pubblici. E dunque si indicava un tetto oltre il quale un manager pubblico non
poteva guadagnare. C’è
confusione sulle cifre: in un primo momento lo stipendio del primo
presidente di Cassazione era fissato a 311 mila euro. Nel
provvedimento del governo sottoposto al parere parlamentare, presentato il 30
gennaio scorso, all’articolo 3, invece, si parla di 304. 951, 95 euro.
Ma ieri, invece, in Commissione, il ministro Patroni Griffi ha detto che il
tetto massimo per gli stipendi dei dirigenti della Pubblica amministrazione non
può sforare i 294 mila euro. Mistero. É sballato anche il
ruolino di marcia: nessun super manager si era fino a ieri preoccupato di
comunicare i suoi dati di persona. E il ministero della Funzione pubblica ieri
non li aveva nemmeno ricevuti ufficialmente dalla Ragioneria dello Stato.
Motivazione? Tali dati sono imprecisi e non quantificabili. E in effetti,
nonostante l’operazione trasparenza fatta nella gestione Brunetta,
secondo la quale gli stipendi dei manager pubblici dovevano essere messi
online, le informazioni presenti sono lacunose e incomplete.
LA REGIONE DEVE IMPEGNARE LA FER SULLA ROMAGNA E SOPRATTUTTO SU RAVENNA: LA MOZIONE DI BAZZONI
I recenti avvenimenti
legati alle forti nevicate delle settimane scorse hanno messo ancor più in
evidenza, se mai ce ne fosse bisogno, la precarietà e l’insufficienza dei
collegamenti ferroviari della Romagna, e soprattutto di Ravenna. L’isolamento è ancor oggi il principale
ostacolo allo sviluppo economico ed alla possibilità di mettere in campo nuove
iniziative, di pensare a percorsi lavorativi individuali, di far circolare la
stessa immagine di un territorio.
La Regione
Emilia-Romagna possiede in toto la FER (ferrovie emiliano-romagnole) che
potrebbero essere un potente strumento di riequilibrio per la mobilità e per i
problemi logistici di cui soffre Ravenna e la Romagna. Bazzoni presenta
una mozione all’Assemblea legislativa per impegnare la nostra
Regione a mettere al centro del proprio PRIT (piano regionale integrato dei
trasporti), in maniera straordinaria ed urgente, il problema Romagna e Ravenna.
Questo per chiedere che la FER venga impegnata, da ora e per i prossimi anni,
per sopperire all’”emergenza Romagna”, in modo da superare il disinteresse di
Trenitalia, che ha dimostrato anche nell’ultima occasione le sue enormi
carenze.
La FER potrebbe così
diventare l’asse portante su cui ripensare e ricostruire una moderna politica
dei trasporti e della mobilità nel nostro territorio, a partire dal
collegamento Ravenna-Faenza-Firenze, che una città che si candida a Capitale
della cultura dovrebbe mettere al primo posto.
mercoledì 22 febbraio 2012
ERRORI CONTINUI DELLA SINISTRA CHE HA SEMPRE GOVERNATO IL COMUNE DI RIOLO E LA PROVINCIA DI RAVENNA. L’ ISTITUTO ALBERGHIERO ARTUSI – HA CINQUE SEDI -
IL PD DI RIOLO
TERME NON HA NULLA DA DIRE?
Riolo Terme, come altri
comuni della Provincia di Ravenna, dopo la liberazione per merito delle truppe alleate
americane, inglesi, indiane, e dalla Brigata Maiella, è sempre stata e lo è
ancora amministrata dalla stessa sinistra.
I cittadini
di Riolo Terme democraticamente hanno sempre rinnovato la fiducia agli stessi
amministratori, alcuni per sette legislatura come il compianto Costa, oppure
l’ex sindaco Mirandola ancora impegnato quotidianamente nel lavoro in ufficio
nella sede comunale.
Al
consigliere della lista Civica Vincenzo Valenti era stata spedita una lettera,
da 23 docenti dell’Istituto Artusi, che ha voluto portare all’attenzione del
Consiglio comunale in data 30 gennaio 2012,
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2012 1^ CONGRESSO PROVINCIALE PDL A RAVENNA
PRESIDERA’ L’ON. BEATRICE LORENZIN PER NOMINARE ALBERTO ANCARANI COORDINATORE PROVINCIALE E VICE PAOLO SAVELLI.
GRAZIE A GIANGUIDO BAZZONI,
CONSIGLIERE REGIONALE, PER DIECI ANNI BRAVO COORDINATORE PROVINCIALE PRIMA FI E
POI PDL NOMINATO DIRETTAMENTE DA BERLUSCONI.
Sarà un congresso unitario
quello di domenica 26 febbraio al Cube Hotel, il primo congresso provinciale
del Pdl, che sarà presieduto da Beatrice
Lorenzin e vedrà l’elezione dell’unico candidato coordinatore Alberto Ancarani e del suo vice Paolo Savelli. Quest’ultimo infatti ha
deciso di ritirare la propria candidatura nata in contrapposizione a quella
coordinatore Gianguido Bazzoni. Il consigliere regionale, però, già qualche
settimana fa si era detto disposto a un “passo avanti” in nome dell’unità e
del rinnovamento. E così, salgono alla ribalta, due trentenni, entrambi
avvocati, entrambi da oltre dieci anni attivamente impegnati in politica,
entrambi nati e politicamente cresciuti in Forza Italia. La loro mozione
difende l’operato di Berlusconi, chiede un nuovo assetto istituzionale e, sul
territorio, a radicare il partito. Con
lo scopo di riunire tutto ciò che “non è sinistra” nei diversi territori e
strappare, da qui al 2016, il maggior numero di amministrazioni al
centrosinistra. E per farlo chiedono il voto dei 1200 neo tesserati, i quali
potranno votare anche il consiglio direttivo provinciale di cui sono noti quindici nomi che
esprimono comunque le diverse anime del partito, mentre gli altri quindici sono
scelti direttamente dai votanti che potranno indicare una sola preferenza.
A breve poi, gli iscritti saranno chiamati a votare anche per i congressi
comunali.
LA CLASSIFICA DEL BENESSERE IN ROMAGNA
BRUTTE POSIZIONI PER LE GIUNTE DI
SINITRA: BRISIGHELLA SEMPRE AGLI UTIMI POSTI, CASOLA VALSENIO PERDE DIECI PUNTI,
RIOLO TERME A META’ CLASSIFICA.
SEMPRE NELLE PRIME POSIZIONI S.AGATA
SUL SANTERNO E BAGNARA DI ROMAGNA COMUNI
NON GUIDATI DALLA SINISTRA.
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PILLOLE
di Vincenzo
Galassini
GRAZIE GUIDO. BUON LAVORO AD ALBERTO
ANCARANI E PAOLO SAVELLI.
NEL
’94 SENZA TESSERE, AVEVAMO MOSSO UN POPOLO,GRANDI SPERANZE, GRANDI SENTIMENTI. HANNO ROVINATO UN SOGNO.
PRESIDENTE BERLUSCONI CI FACCIA ANCORA SOGNARE, NON CONTA L’ETA’
Il Pdl di
Ravenna ha tesserato oltre mille duecento persone senza che nessuno abbia
denunciato stranezze e poi hanno trovato un accordo unitario per il primo
congresso provinciale e, per il “passo
in avanti” di Gianguido Bazzoni segretario per dieci anni prima di Forza
Italia e del PDL poi , nominato direttamente dal Presidente Silvio Berlusconi
nei fatti ha dimostrato di mandare avanti bene un partito composito da tante
anime. Il nuovo coordinatore e il vice coordinatore, portati alla ratifica
del congresso, scelti dalle varie
anime locali provinciali del PDL (ex FI e AN), sono due trentenni Alberto
Ancarani e Paolo Savelli. I due hanno la
passione per la politica ed entrambi laureati in legge. Personalmente non concordo con questo tipo di “tesseramento” (1.200.000 in Italia, 1.200 a
Ravenna) un sistema da prima Repubblica, una ricerca di tessere per ogni idea
e/o componente e poi una scelta di vertice a livello provinciale. Credo,
piuttosto, come tanti altri all’interno del PDL che occorra un “partito”, come
all’inizio di Forza Italia (come propongono
Galan ed altri) abolire il sistema delle
tessere e anche dei congressi: ''Noi nel '94 avevamo mosso un popolo, acceso
grandi speranze, grandi sentimenti. Hanno
rovinato il sogno! Sono da sempre
un “sognatore” spero ,
basterebbe anche solo un’ora, tornare al Berlusconi del 1994 e gettare un masso
in questo stagno paludoso che emana vapori mefitici. Il famoso colpo di coda, per pareggiare
ai supplementari e giocarsela almeno ai rigori, non conta l’età. Perché non lo fa? Mi auguro che il Cavaliere compia un coraggioso guizzo finale? Coraggio
Presidente siamo ancora in tanti. Forza Berlusconi, Forza Italia
martedì 21 febbraio 2012
DA RIFARE LA GARA DI APPALTO: MANUTENZIONE STRADE
Vi sono strade della città che arrivato il disgelo
presentano un manto stradale in condizioni pessime (ad esempio Via Gallo
Marcucci – Via Azzurrini – Via Mameli);in alcune strade si sarebbe già
provveduto a fare delle toppe al manto stradale con materiale che non è idoneo
a tenere in caso di presenza di acqua, e ad oggi tutte le strade di Faenza sono
inevitabilmente bagnate; che le toppe fatte in questi giorni reggeranno al
massimo un paio di mesi. Considerato che:le
gare al massimo ribasso ed il loro rinnovo nel tempo senza una rivisitazione in
termini di servizi e materiali per la manutenzione delle strade non tengono
conto della possibilità di utilizzare materiali innovativi e maggiormente
performanti con garanzia di tenuta per tempi molto più ampi rispetto ai
materiali fino ad oggi utilizzati anche in condizioni disagevoli come quelle
attuali e soprattutto in caso di grande traffico. Interroga, Il Sindaco e la Giunta Per conoscere: se non
ritenga opportuno rifare la gara per la manutenzione delle strade e per la
gestione del piano neve in modo da poter richiedere alla ditta che si aggiudica
la gara interventi adeguati e non generici con materiali idonei e di qualità in
modo da ridurre nel tempo a fronte di una prima spesa i costi di manutenzione
cosa che non avviene con l’utilizzo di materiale di scarsa qualità e soprattutto
non idoneo a fare presa con condizioni delle strade simili a quelle attuali. Raffaella
Ridolfi Capo Gruppo PDL Comune di
Faenza.
EDITORIALE DELL’EX MINISTRO BRUNETTA: DOPO 100 GIORNI DI MONTI UN SOLO DECRETO E GOVERNO IN STALLO
Negli
ultimi due anni e mezzo abbiamo assistito in Italia a due bolle di tipo
mediatico, a livello nazionale e internazionale: una ferocemente negativa,
nella quale ha dovuto governare Berlusconi, e una spaventosamente positiva, di
cui gode il governo Monti. Entrambe le
bolle si sono tenute ben lontane dalla realtà dei fatti e dall’azione economica
dei due governi ma, mentre la bolla Monti non è riuscita fino ad ora a
trasmettere la propria positività all’economia, di converso la bolla negativa
intorno a Berlusconi ha finito per condizionare la realtà e le aspettative
degli investitori, con i risultati catastrofici a tutti noti. Questa asimmetria si è realizzata per due motivi. Primo,
perché con Berlusconi, in quel particolare momento di volatilità dei mercati,
il parossismo di una crisi che si andava dispiegando (dai subprime, alla
Grecia, ai debiti sovrani) ha prevalso sui dati di fatto e sono via via passate
in secondo piano le cose buone realizzate dal suo governo: le 4 manovre di
finanza pubblica per un valore cumulato di 265 miliardi di euro, il pareggio di
bilancio anticipato al 2013, la riforma dell’università, la riforma della
Pubblica amministrazione e numerosi altri interventi, il tutto assorbito,
annullato dall’incertezza e dalla paura. Secondo, perché alla crisi economica
crescente, che ha colpito tutta l’area euro, in Italia si è aggiunta una
dialettica anomala all’interno del governo di coalizione. In particolare, è
stato dirompente il conflitto insanabile tra il presidente del Consiglio
sviluppista e riformatore, e il suo ministro dell’Economia conservatore e
banalmente rigorista. Risultati: vince la bolla della negatività in una sorta
di “crescendo rossiniano” con esplosione dello spread tra Btp e Bund a dieci
anni, perdita di credibilità sui mercati internazionali e due revisioni a
ribasso del rating del debito
lunedì 20 febbraio 2012
UNA RIFLESSIONE SUL PDL
BERLUSCONI DOVEVA STRUTTURARE UN CARTELLO ELETTORALE E UN PARTITO LEGGERISSIMO. UNO STAFF, COME ERA INDICATO NEL 1994
PURTROPPO NON SI E’ REALIZZATO’. NON E’ MAI TROPPO TARDI, INIZIO UNA DISCUSSIONE: GALAN E FERRARA.
1- GALAN, BASTA CON LA COMMEDIA, TORNIAMO AL 1994, AVEVAMO MOSSO UN POPOLO, ACCESSO GRANDI SPERANZE, GRANDI SENTIMENTI.
(Giancarlo Galan - ''Non prendiamoci in giro: a che cosa serve la tessera? Perché in Germania e in Francia, Inghilterra i tesserati sono il 2 per mille degli elettori e qui il 20 per cento? E perché i tesserati si moltiplicano negli anni dei congressi?''.A parlare così sul caso delle tessere false del Pdl è Giancarlo Galan, Pdl, ex governatore del Veneto ed ex ministro, intervistato da 'La Stampa' alla quale dice ''Basta con la commedia, le tessere sono tutte finte''. ''Sono tutte tessere fasulle. Io -prosegue Galan- non ho mai conosciuto un elettore che fosse anche iscritto, chissà perché. Allora diciamo la verità: gestire le tessere serve per gestire il potere, a tutti i livelli. Arriva uno con cento tessere, tratta e porta a casa un posto nella municipalizzata. E' un sistema perverso''. E Galan oltre i casi di Bari e della Campania cita anche il suo Veneto: ''A Vicenza c'e' un europarlamentare, Sergio Berlato, che si è fatto fotografare con una valigia piena di tessere e diceva 'cosi' si vedrà che gli altri non contano una ca...''. Galan propone di abolire il sistema delle tessere e anche dei congressi: ''Noi nel '94 avevamo mosso un popolo, acceso grandi speranze, grandi sentimenti. Questi qui che hanno rovinato il sogno, che spacciano tessere false, che si spartiscono il potere, andrebbero fucilati! Metaforicamente, ma fucilati''.
2- I PARTITI SANNO SOLO FARE DANNI, NON SERVONO PIU’ QUESTI FINTI APPARATI SONO DIVENTATI I SERVI DEL GOVERNO COMPOSTO DAI TECNICI IL PDL SI E’ MANGIATO LA LEADERSHIP. IL PD E’ TERRENO DI SCORRERIE
Giuliano Ferrara. A che serve il Pd? Niente di niente, un simulacro di culture in fusione permanente e in atroce divisione sempiterna. È stato utile soltanto alla battaglia dei capi, è terreno per scorrerie, zona di allarmante inconciliabilità delle diverse e invadenti consorterie. A che serve l’Udc o gli altri frammenti?Ora vogliono con gran pompa metter su un«partito della nazione», lanciare un’opa sul centrodestra, chissà con che mezzi di sfondamento, che intrugli e brodaglie parapolitiche. Fanno danno i partiti d’apparato, il resto di ciò che fu e che ebbe un senso in anni ormai lontani. Apparati che alimentano signorie locali dette anche «rapporto con il territorio». Partiti che non hanno uno statuto ideologico, perché le ideologie sono spettri. Che si nutrono di finanziamenti ipertrofici e fuori controllo, anche biada per i cavalli morti, e dissipano credibilità a milioni di euro. E coltivano la guerricciola tra gruppi,l’accaparramento delle tessere, la formazione di maggioranze implausibili, strutturate sul nulla delle relazioni personali. Sono anime morte. Sveglia. La riforma della politica possibile è la fine dei partiti come modello del Principe machiavelliano, come gabbie di matti intenti a succhiare il sangue di rapa a istituzioni che si afflosciano perché nessuno crede che servano: Parlamento, governo,sindaco,governatore, e poi fondazioni, associazioni, lobby, questi luoghi della politica effettiva sono ormai deputati a servire da invasi per le ambizioni sbagliate di partiti sbagliati. A forza di partiti finti siamo arrivati ai partiti serventi del governo composto dai tecnici, alle maggioranze tripartite che ubbidiscono a chi dispone del potere vero e sono costrette a funzionare sul presupposto che il comando politico e il voto degli elettori non abbiano più alcuna relazione l’uno con l’altro. Il commissario, il coordinatore, il segretario, tutte intercapedini di una casa crollante. Le due ipotesi di riforma dei partiti sono fallite. Berlusconi doveva strutturare un cartello elettorale e un partito leggerissimo, uno staff, e Veltroni aveva promesso una vocazione maggioritaria del Pd per il governo del paese o per l’opposizione costituzionale. Erano due idee promettenti, una presa d’atto del nuovo carattere dei rap porti politici,
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sabato 18 febbraio 2012
RIFORME, UNA BUONA PARTENZA RIFORME, UNA BUONA PARTENZA
Il vertice di questa mattina
alla Camera tra Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini può
imprimere una decisiva accelerazione al percorso delle riforme. Entro due,
massimo tre settimane dovrebbe avviarsi il percorso di revisione
costituzionale, secondo una tempistica che si potrebbe concludere a dicembre con il varo della nuova legge elettorale. L’accordo attorno al quale si è registrata la
convergenza dei vertici di Pdl, Pd e Udc ruota attorno a questi punti: più
poteri al premier, riduzione del numero dei parlamentari, introduzione della
“sfiducia costruttiva” e superamento del bicameralismo perfetto. In particolare, per quanto riguarda il primo
punto, il presidente del consiglio avrà il potere di nomina e di revoca dei
ministri. Secondo l’agenda redatta
questa mattina, l’iter della riforma costituzione dovrebbe partire dalla Camera
entro tre settimane. Al termine della
prima lettura, che ci si augura veloce, dovrebbe essere incardinata anche la
riforma elettorale, che deve tenere conto dei nuovi assetti. In autunno,
seconda lettura dei disegni di legge costituzionali e, a dicembre, conclusione
della discussione e varo della nuova legge elettorale.
IL MAGNA MAGNA CONTINUA: LE OLIMPIADI NON CI SONO PIU’ MA LE PAGHEREMO LO STESSO
La Commissione preparatoria all’evento non sarà
sciolta: ci costa 225 mila euro all’anno. È nata nel 2010 e fino a oggi si è
riunita solo tre volte (...)
allo spogliatoio, si appella al Giubileo del 2025 (o del 2050) e
non ci pensa proprio ad abolire l’ennesimo organismo magna magna. La fiaccola degli onorevoli privilegio non può essere spenta da un Monti
qualunque. La casta ha una succursale nel Lazio, dove il presidente del
Consiglio regionale, Mario Abruzzese, è deciso a lasciare sopravvivere la
commissione Giochi Olimpici 2020 e Grandi eventi, organismo che già nel nome indica
le finalità. «Sfumate le Olimpiadi», è il suo ragionamento, «pensiamo alle
altre grandi celebrazioni del futuro». Non importa se saranno tra decenni e se
alla Pisana ci sono già venti commissioni. Quella speciale che ora fa
discutere, nata a dicembre del 2010, ha un compito preciso: «Condurre indagini,
studi e analisi sulle tematiche inerenti allo svolgimento della XXXII edizione
dei Giochi olimpici estivi e la XVI edizione dei giochi paraolimpici del 2020,
nonché altri grandi eventi, finalizzati a valutare l’impatto che tali manifestazioni
potranno avere su Roma e sul territorio regionale, anche in funzione dello
sviluppo strategico successivo dell’intera regione». Dici commissione e saltano
fuori i componenti: quattro consiglieri (Alessandro Vicari e Mario Brozzi della Lista Polverini, Angelo Bonelli
dei Verdi, Mario Mei di Api), più due vicepresidenti (Francesco Carducci
Artenisio dell’Udc ed Enzo Foschi del Pd) e un presidente, Romolo del Balzo, del
Pdl. Totale: sette membri. I quali, per le loro analisi sulle Olimpiadi non
hanno lavorato certo gratis. Presidente e vice, che
FIDUCIA A PICCO PER IL PREMIER
LO BOCCIA PURE CHI VOTA UDC.
Solo per il 47% degli italiani Mario ci
porterà fuori dalla crisi. Delusi due centristi su tre, mentre gli elettori di
Vendola e Di Pietro gli danno ancora credito
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