giovedì 16 febbraio 2012

TOCCATA E FUGA, OVVERO COME IL COMUNE DI FAENZA CONTINUA A SFUGGIRE AI SUOI OBBLIGHI DI GUIDA AL TERRITORIO



Nella delibera approvata ieri sera dal Consiglio Comunale di Faenza “Linee di sviluppo e il Piano economico finanziario patrimoniale 2012/2014 delle società di Ravenna Holding S.p.A.” c’è un passaggio molto interessante che riguarda la società C.S.M Centro Servizi Merci detenuta dal Comune di Faenza .  Tra le linee operative 2012 è scritto: “…il comune di Faenza si è dichiarato disponibile a conferire la propria società Centro Servizi Merci - interamente controllata - in Ravenna Holding S.p.A.”  Si tratta di una società di trasformazione urbana, il cui patrimonio è costituito sostanzialmente da terreni con destinazione produttiva, situati a Faenza in aree contigue al Parco Scientifico Tecnologico.  Ne consegue, dunque, che Ravenna Holding, con il suo cospicuo patrimonio, viene delegata a risolvere le grane del Comune di Faenza accollandosi quella società che doveva gestire, ahimè, la “telenovela” chiamata “scalo merci” e che doveva essere una opportunità di sviluppo della città e dell’intero territorio faentino.  In questi giri e rigiri societari di Comuni e partecipate alla fine i flop delle amministrazioni rosse sono girate e rigirate e vengono accollate all’ennesima “greppia” pubblica perché Ravenna Holding raggruppa e detiene le azioni di società che producono servizi, come i cimiteri (Azimuth) o la gestione dei rifiuti solidi urbani (Hera).
Questa scelta denuncia ancora una volta la fuga di Faenza dall’obbligo della progettazione economica del suo territorio.


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