TOCCATA E FUGA, OVVERO COME IL COMUNE DI FAENZA CONTINUA A SFUGGIRE AI SUOI OBBLIGHI DI GUIDA AL TERRITORIO
Nella
delibera approvata ieri sera dal Consiglio Comunale di Faenza “Linee di sviluppo e il Piano economico
finanziario patrimoniale 2012/2014 delle società di Ravenna Holding S.p.A.”
c’è un passaggio molto interessante che riguarda la società C.S.M Centro
Servizi Merci detenuta dal Comune di Faenza . Tra le linee operative 2012 è scritto: “…il
comune di Faenza si è dichiarato disponibile a conferire la propria società
Centro Servizi Merci - interamente controllata - in Ravenna Holding S.p.A.” Si tratta di una società di trasformazione
urbana, il cui patrimonio è costituito sostanzialmente da terreni con
destinazione produttiva, situati a Faenza in aree contigue al Parco Scientifico
Tecnologico. Ne consegue, dunque, che
Ravenna Holding, con il suo cospicuo patrimonio, viene delegata a risolvere le
grane del Comune di Faenza accollandosi quella società che doveva gestire,
ahimè, la “telenovela” chiamata “scalo merci” e che doveva essere una
opportunità di sviluppo della città e dell’intero territorio faentino. In questi giri e rigiri societari di Comuni e
partecipate alla fine i flop delle amministrazioni rosse sono girate e rigirate
e vengono accollate all’ennesima “greppia” pubblica perché Ravenna Holding
raggruppa e detiene le azioni di società che producono servizi, come i cimiteri
(Azimuth) o la gestione dei rifiuti solidi urbani (Hera).
Questa scelta denuncia ancora una volta la fuga di Faenza dall’obbligo della
progettazione economica del suo territorio.
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