SIAMO MOLTO PREOCCUPATI DA QUESTA IMPOSIZIONE UNILATERALE DELLA
REGIONE AI DIRETTORI GENERALI DEL SOL OTERRITORIO ROMAGNOLO, CHE APPARE SEMPRE
PIU’ UNA COLONIA DI BOLOGNA CHE CONTINIUA INVECE A MANTENERE INTATTE LE SUE
TANTE AUSL, NON SUCCEDERA’ COME PER GLI ALTRI OSPEDALI RAVENNATI”
L'ex Direttore Generale
dell'Ausl Ravenna,
nonché ex coordinatore di Area Vasta Romagna Tiziano Carradori, non appena
ricevuta la nomina a Direttore Generale dell'Assessorato alla Sanità, con
propria nota "ha vergato una integrazione unilaterale ai contratti di
lavoro dei Direttori Generali delle AUSL di Forlì, Cesena Rimini e Ravenna,
finalizzata ad ottenere entro il 1.01.2013 l'elaborazione di progetti di
unificazione dei servizi amministrativi da concludersi e rendersi operativi
entro il 30.06.2013". "Siamo
molto preoccupati da questa imposizione unilaterale dettata dalla Regione ai
direttori generali del solo territorio Romagnolo, che appare sempre più una
colonia di Bologna
che continua invece a mantenere intatte le sue tante AUSL", dichiarano
all'unisono Luca Bartolini e Stefano Gagliardi rispettivamente Consigliere
Regionale e Coordinatore Provinciale di Forlì-Cesena
del PDL. "Ci diranno forse che con la Provincia unica di Romagna serve una
AUSL unica di Romagna. Bene. Allora, di pari passo, deve partire
contestualmente anche il processo di fusione delle quattro AUSL della nuova
città metropolitana di Bologna. Non solo, se questa è l'impostazione, dovrà
essere ricompresa anche quella del comprensorio di Imola, la fusione delle tre
AUSL della nuova Provincia di Piacenza e Parma e l'obbligo di accorpamento
delle tre AUSL della nuova Provincia di Modena e Reggio. Stesso discorso per le
due Aziende di Ferrara".
Bartolini e Gagliardi, poi, ritornano sul tema della sanità. "Noi, la
nostra sanità la vogliamo difendere da scelte azzardate, fatte in base a conti
economici, senza una valutazione di una complessiva riorganizzazione del
sistema sanitario regionale. Se ci devono essere cambiamenti per restare al
passo coi tempi, per contenere i costi della Regione, per non perdere la
qualità dei servizi, allora questi cambiamenti devono riguardare tutta
l'Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, e non solo i parenti poveri della
Romagna. Quando da un'altra grande fusione è nata Hera, gli amministratori di
allora si sono sprecati a parole nel sostenere come i servizi sarebbero
migliorati. I risultati li conosciamo tutti. Quello che è successo con pattume
e fogne - concludono Luca Bartolini e Stefano
Gagliardi - non vogliamo che accada in un campo così importante per la vita
della gente come la sanità".
Con un'interrogazione, il Consigliere Regionale, tra le altre cose, ha chiesto al Presidente Errani per quali motivazioni l'Assessorato alla Sanità non ha predisposto un articolato studio economico che consenta di valutare i costi derivanti dal processo di unificazione delle Aziende, supportato da elementi tecnici, che tengano conto dei riflessi sullo stato giuridico del personale, costi derivanti dagli spostamenti in un'area così estesa, attendendosi unicamente a enunciazioni di principio senza predisporre un progetto di legge regionale per la modifica dell'assetto istituzionale di tutte le Aziende U.S.L. da sottoporre all'approvazione dell'assemblea legislativa, conclude il Consigliere Bartolini.“
Con un'interrogazione, il Consigliere Regionale, tra le altre cose, ha chiesto al Presidente Errani per quali motivazioni l'Assessorato alla Sanità non ha predisposto un articolato studio economico che consenta di valutare i costi derivanti dal processo di unificazione delle Aziende, supportato da elementi tecnici, che tengano conto dei riflessi sullo stato giuridico del personale, costi derivanti dagli spostamenti in un'area così estesa, attendendosi unicamente a enunciazioni di principio senza predisporre un progetto di legge regionale per la modifica dell'assetto istituzionale di tutte le Aziende U.S.L. da sottoporre all'approvazione dell'assemblea legislativa, conclude il Consigliere Bartolini.“
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