venerdì 6 ottobre 2017
mercoledì 12 aprile 2017
CIAO VINCENZO!
E' con profondo rammarico che si annuncia la scomparsa di Vincenzo Galassini, ieri sera intorno alle 20.
Vincenzo aveva 78 anni e fino all'ultimo giorno ha portato avanti le sue idee e le sue innumerevoli battaglie.
Nella sua vita è stato sindaco di Brisighella, dirigente di Forza Italia, consigliere comunale e provinciale, negli ultimi anni era l'anima dei blog di Forza Italia, un canale di informazioni sempre aggiornato e seguito da moltissimi utenti.
Questa triste ed inaspettata notizia ha lasciato tutti senza parole, le più sentite condoglianze alla moglie e ai figli che sono sempre stati il supporto di Vincenzo in tutti questi anni.
Grazie Vincenzo per tutto quello che hai fatto.
Grazie Vincenzo per tutto quello che hai fatto.
martedì 11 aprile 2017
Il dolore di Azzurri'94 per la scomparsa di Vincenzo Tini
Insieme a tutti gli amici di Azzurri '94 piango la scomparsa del Prof. Vincenzo Tini docente di Microbiologia Agraria, Viticultura ed Enologia della università di Bologna. Vincenzo nato a Faenza il 9/9/1944, da sempre liberale autentico è stato un militante ed un dirigente faentino di Forza Italia fin dal 1994. Uno degli animatori più intelligenti della sezione faentina di Free Foundation ed un fondatore di Azzurri '94 nel novembre del 2012.
Ci mancherà molto come mancherà ai suoi famigliari con i quali condividiamo il dolore
lunedì 10 aprile 2017
AMMINISTRATIVE IN VISTA IL PD INDOTTRINA GLI AVVOCATI
Al teatro Diego Fabbri di Forlì dove sabato scorso
si è svolto un corso di aggiornamento professionale promosso dagli ordini degli
avvocati di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini mancavano solo le bandiere del Pd e
poi il quadretto sarebbe stato perfetto. Ma è un dettaglio visto che in sala,
come relatori, erano presenti ben quattro esponenti del Partito democratico.
All'evento, che garantiva ai partecipanti quattro crediti formativi in materia
di deontologia su quindici obbligatori da conseguire ogni anno, era stata resa
nota da mesi la presenza del ministro della Giustizia Andrea Orlando ma, dopo
la decisione di quest'ultimo di scendere in campo e sfidare Matteo Renzi nella
conquista della segreteria nazionale del partito, gli organizzatori hanno
pensato bene di «riequilibrare» invitando anche esponenti politici di area
renziana. A coordinare gli interventi è stato chiamato all'ultimo momento il
deputato forlivese Marco Di Maio - che infatti non compare nella locandina ufficiale
inviata agli avvocati tramite la newsletter dell'Ordine - componente del
comitato a sostegno della riconferma del segretario uscente Renzi che,
oltretutto, in Parlamento non è neanche in commissione Giustizia e nulla ha a
che fare con la professione forense. Come del resto non vi ha a che fare la
terza esponente del Pd invitata a tenere una lezione di deontologia agli
avvocati romagnoli: Emma Petitti, ex deputata, attualmente assessore regionale
al Bilancio (e Riordino istituzionale, Risorse umane e Pari opportunità)
chiamata ad illustrare le «strategie della Regione Emilia Romagna per il
contrasto alla violenza contro le donne». Ottimo tema per un convegno
femminista, meno per un corso di deontologia.
Per completare il quadro non sono inoltre mancati
i saluti ai partecipanti del sindaco di Forlì Davide Drei, anch'egli eletto col
Pd, ça va sans dire.
Tutto in casa Pd, dunque: non si è pensato
minimamente né di invitare rappresentati di altri partiti né che un corso di
aggiornamento professionale valido per l'acquisizione di crediti obbligatori
dovesse rimanere estraneo a logiche partitiche e non trasformarsi in un
convegno politico a un mese dalle primarie e soprattutto a un mese dalle
elezioni amministrative a cui sono interessati diversi Comuni della zona fra
cui Riccione.
UNIEURO DEBUTTA IN BORSA
sul segmento STAR di MTA. Si tratta della 7°
ammissione da inizio anno, la prima su MTA. Unieuro è una delle più grandi
catene italiane di elettronica di consumo e di elettrodomestici. La recente
unione con Marcopolo ha dato vita a una nuova realtà presente in modo capillare
su tutto il territorio nazionale.
In fase di collocamento riservato ai soli
Investitori Istituzionali, Unieuro ha collocato 70 milioni di euro con una
capitalizzazione pari a 220 milioni di euro.
Mediobanca ha agito come Sponsor, mentre i
Coordinatori dell’Offerta globale di vendita e Joint Bookrunners sono stati
Citigroup, Credit Suisse e Mediobanca. Unicredit ha agito come Joint
Bookrunner.
Il segmento STAR del Mercato MTA di Borsa Italiana
è dedicato alle medie imprese con capitalizzazione compresa tra 40 milioni e 1
miliardo di euro, che si impegnano a rispettare requisiti di eccellenza in
termini di trasparenza, corporate governance e liquidità.
E’ MORTO STEVE ALMERIGHI. VIVEVA A CEPARANO DI BRISIGHELLA
Uno dei più grandi
costumisti italiani Originario di Solarok), ha lavorato in tutto il mondo
IERI, dopo una brevissima malattia, è venuto a mancare, all'età di 74 anni, Steve Almerighi. Originario di Solarolo ma residente a Marzeno, a Ceparano, è stato uno dei più grandi costumisti italiani. Dal 1974 sino al 2001 è stato a capo del servizio costumi del teatro comunale di Bologna, nella sartoria, calzoleria, trucco e pamicco e gioielleria, firmando innumerevoli spettacoli lirici tra i quali il Don Carlo, la Traviata, 1'Aida e il Trovatore. Dal 2001 scelse la libera professione in Italia e all'estero e in particolare in Giappone, dove ha lavarato per moltissime produzioni teatrali. In particolare nel 2012 era nei teatri più importanti come il Regio di Parma, il Comunale di Torino e l'Arena di Verona, ma anche all'estero: Varsavia, Madrid, Giappone e molti altri. Almerighi ha curato inoltre i costumi per parecchie produzioni e corti cinematografici come 'La bella Giulia' del regista Matteo Tondini, che ottenne il primo posto per i migliori costumi storici al festival del Cinema di Roma, 'Il mio ultimo giorno di guerra', sempre di Tondini con Ivano Marescotti, e in diversi documentari per la trasmissione Voyager. Nella sua lunga carriera Almerighi ha ottenuto molti riconoscimenti, l'ultimo nel 2012, quando in Giappone l'Accademia di belle arti e di musica gli conferì per 'Medea' messo in scena a Tokyo, assieme allo sceneggiatore e al regista, il premio per il più bello spettacolo teatrale di quell'anno. IL RICORDO «Era generosissimo, ci ha regalato costumi che sono opere d'arte» ne legate al teatro che meglio conosceva Steve è la regista Tiziana Assirelli, della Compagnia delle feste. «Era famosissimo nel mondo, anche se non tutti a Faenza sapevano che viveva un vero genio dei costumi - ricorda la regista -. Personalmente posso onorarmi di essere stata sua amica. Nel nostro laboratorio conserviamo gelosamente molti costumi originali che lui aveva creato per la Compagnia. La nostra collaborazione era iniziata otto anni fa e Steve si era appassionato alla Compagnia; a noi, nel tempo, ha regalato splendidi costumi che lui stesso tagliava, cuciva e ricamava, vere opere d'arte. Io lo ricorderò sempre come un vero amico e una persona generosissima. Ultimamente stavamo preparando un nuovo spettacolo per il quale aveva già realizzato interi costumi e abbozzati altri. Poi purtroppo si è ammalato e in pochissimo se ne è andato». Antonio Veca
IERI, dopo una brevissima malattia, è venuto a mancare, all'età di 74 anni, Steve Almerighi. Originario di Solarolo ma residente a Marzeno, a Ceparano, è stato uno dei più grandi costumisti italiani. Dal 1974 sino al 2001 è stato a capo del servizio costumi del teatro comunale di Bologna, nella sartoria, calzoleria, trucco e pamicco e gioielleria, firmando innumerevoli spettacoli lirici tra i quali il Don Carlo, la Traviata, 1'Aida e il Trovatore. Dal 2001 scelse la libera professione in Italia e all'estero e in particolare in Giappone, dove ha lavarato per moltissime produzioni teatrali. In particolare nel 2012 era nei teatri più importanti come il Regio di Parma, il Comunale di Torino e l'Arena di Verona, ma anche all'estero: Varsavia, Madrid, Giappone e molti altri. Almerighi ha curato inoltre i costumi per parecchie produzioni e corti cinematografici come 'La bella Giulia' del regista Matteo Tondini, che ottenne il primo posto per i migliori costumi storici al festival del Cinema di Roma, 'Il mio ultimo giorno di guerra', sempre di Tondini con Ivano Marescotti, e in diversi documentari per la trasmissione Voyager. Nella sua lunga carriera Almerighi ha ottenuto molti riconoscimenti, l'ultimo nel 2012, quando in Giappone l'Accademia di belle arti e di musica gli conferì per 'Medea' messo in scena a Tokyo, assieme allo sceneggiatore e al regista, il premio per il più bello spettacolo teatrale di quell'anno. IL RICORDO «Era generosissimo, ci ha regalato costumi che sono opere d'arte» ne legate al teatro che meglio conosceva Steve è la regista Tiziana Assirelli, della Compagnia delle feste. «Era famosissimo nel mondo, anche se non tutti a Faenza sapevano che viveva un vero genio dei costumi - ricorda la regista -. Personalmente posso onorarmi di essere stata sua amica. Nel nostro laboratorio conserviamo gelosamente molti costumi originali che lui aveva creato per la Compagnia. La nostra collaborazione era iniziata otto anni fa e Steve si era appassionato alla Compagnia; a noi, nel tempo, ha regalato splendidi costumi che lui stesso tagliava, cuciva e ricamava, vere opere d'arte. Io lo ricorderò sempre come un vero amico e una persona generosissima. Ultimamente stavamo preparando un nuovo spettacolo per il quale aveva già realizzato interi costumi e abbozzati altri. Poi purtroppo si è ammalato e in pochissimo se ne è andato». Antonio Veca
venerdì 7 aprile 2017
ALLARME CORTE DEI CONTI: TROPPE TASSE SULLE IMPRESE
Luca Romano - Il sentiero per il
risanamento secondo la Corte dei Conti sarà faticoso ma necessario. I
magistrati contabili tracciano un futuro duro per il Paese. Per la Corte il
risanamento finanziario per l'Italia ''è reso più faticoso'' da una dinamica
del prodotto interno lordo meno pronunciata degli altri Paesi dell'area euro.
Ma ''considerando il maggior livello del debito'' questo sentiero è ''necessario''.
Nel Rapporto 2017 sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei
Conti, presentato oggi a Roma dal presidente Arturo Martucci di Scarfizzi viene
analizzata la situazione dei conti pubblici che a quanto pare è sempre più
preoccupante. ''Nella prospettiva storica e nel confronto con gli altri Paesi
europei, lo sforzo di risanamento finanziario perseguito dall'Italia, reso
necessario da un livello del debito elevato, prosegue o si attenua? Guardando
al periodo intercorso dalla decisione di aderire alla moneta unica ad oggi -
spiega il rapporto - il saldo primario rimane sempre positivo, ma si riduce
progressivamente".
"La riduzione degli oneri per interessi - continua il documento - ne compensa gli effetti sull'indebitamento, che rimane in prossimità del 3% del prodotto, la soglia fissata nel Trattato di Maastricht". "Nel contesto di bassa crescita che ha caratterizzato gli anni più recenti e di un'inflazione ben al di sotto degli obiettivi delle Autorità monetarie, livelli del saldo primario più contenuti, uniti ad un costo medio che si mantiene comunque vicino al 3%, generano un ulteriore aumento del debito che, a fine 2016, arriva al 132,6% del Pil'', continua il rapporto. Ma la Corte pone l'attenzione anche sul macigno fiscale sulle imprese italiane: "Accanto a una pressione fiscale tra le più elevate dei paesi Ue, il total tax rate stimato per un’impresa di medie dimensioni testimonia di un carico fiscale complessivo (societario, contributivo, per tasse e imposte dirette) che penalizza l’operatore italiano in misura (64,8%) eccedente quasi 25 punti l’onere per l’omologo imprenditore dell’area Ue/Efta". Anche il cuneo fiscale "colloca al livello più alto la differenza fra costo del lavoro a carico dell’imprenditore e reddito netto del lavoratore", ben 10 punti sopra l’onere medio ne resto d’Europa.
"La riduzione degli oneri per interessi - continua il documento - ne compensa gli effetti sull'indebitamento, che rimane in prossimità del 3% del prodotto, la soglia fissata nel Trattato di Maastricht". "Nel contesto di bassa crescita che ha caratterizzato gli anni più recenti e di un'inflazione ben al di sotto degli obiettivi delle Autorità monetarie, livelli del saldo primario più contenuti, uniti ad un costo medio che si mantiene comunque vicino al 3%, generano un ulteriore aumento del debito che, a fine 2016, arriva al 132,6% del Pil'', continua il rapporto. Ma la Corte pone l'attenzione anche sul macigno fiscale sulle imprese italiane: "Accanto a una pressione fiscale tra le più elevate dei paesi Ue, il total tax rate stimato per un’impresa di medie dimensioni testimonia di un carico fiscale complessivo (societario, contributivo, per tasse e imposte dirette) che penalizza l’operatore italiano in misura (64,8%) eccedente quasi 25 punti l’onere per l’omologo imprenditore dell’area Ue/Efta". Anche il cuneo fiscale "colloca al livello più alto la differenza fra costo del lavoro a carico dell’imprenditore e reddito netto del lavoratore", ben 10 punti sopra l’onere medio ne resto d’Europa.
ATTACCO CHIMICO IN SIRIA: E SE NON FOSSE STATO ASSAD?
di MARIO ARPINO -
ATTENZIONE, SE OGGI ci mettiamo a discutere su chi ha lanciato i gas a Khan Sheikun, rischiamo di cadere in
una trappola mediatica. Le convinzioni le lasciamo a quel coro di
benpensanti ‘politicamente corretti’ che, lanciando anatemi, puntano il dito contro Bashar al-Assad. Nessuno si può esimere, è il bersaglio più
facile. I gas si diffondono con vari mezzi: aerei, granate speciali (obici e
mortai), oppure, come nelle battaglie sul Carso, generatori posti sottovento.
Nella Coalizione che non solo combatte quella parte dei ribelli non presente
agli accordi di Astana, ma fa anche altre cose, gli aerei li hanno tutti. I
siriani, certo, ma anche i russi, i turchi, i sauditi e i qatarioti. I ribelli
no, né i ‘buoni’ né i ‘cattivi’. Le armi terrestri gassificanti, quelle, per
intenderci, sparite in massa nel 2011 dagli arsenali di Gheddafi, con alta
probabilità sono in mano ai ribelli jihadisti non-Isis. Restringendo il campo,
sembrerebbero nella disponibilità dell’ex al-Qaeda, ex al-Nustra e oggi
Jahbat Fatah al-Sham. Allora ragioniamo, partendo da Astana e da un
fondamentale quesito: cui prodest? Ovvero: a chi giova. Forse non arriveremo a
nulla, ma ci chiariremo un po’ le idee. In prospettiva, i ribelli del Free
Syrian Army (quelli ‘buoni’) avranno un loro limitato spazio a Nord, con tutela
turca. Assad e Putin mirano a distruggere (con la sporadica partecipazione
degli Usa) tutti i gruppi jihadisti, concentrati ormai nella provincia di
Idlib. Se perdono quell’area, sono praticamente finiti. Assad, se l’avanzata
prosegue, ha già la vittoria in tasca. L’offensiva, allora, va delegittimata
agli occhi del mondo con ogni mezzo. Indovinello: chi può aver interesse a
farlo?
ROCCA, BERTOLINO (FI): BENE GLI INVESTIMENTI MA PRIMA PENSIAMO AI BAMBINI
"Apprendiamo
con gioia la notizia degli investimenti approvati per la riqualifica della
Rocca Brancaleone, situazione per la quale ci battiamo da anni, investimenti
già annunciati dal assessore Fagnani in un incontro all’inizio del corso della
nuova giunta per discutere, per l’ennesima volta, del triste stato in cui versa
uno dei gioielli della nostra città - commenta Bertolino - Ci stupiamo
però, che ancora non siano stati eseguiti interventi di minor entità economica
sui giochi per i bimbi che risultano malandati e pericolosi; le
palestrine per l’arrampicata presentano ancora funi sempre più sfilacciate e
anima in metallo a vista, altalene mancanti e pavimentazione nei pressi dei
giochi sempre più sconnessa e pericolosa. Pensiamo che questi interventi debbano
essere realizzati al più presto, anche perché da anni a ogni primavera bimbi e
genitori sono costretti a constatare che la situazione giochi peggiora
sempre".
I CARABINIERI DI BRISIGHELLA ARRESTANO 46ENNE RECIDIVO CON MARIJUANA E “POLLINE DI HASHUSH”. GIA’ LIBERO
I Carabinieri gli hanno trovato in
casa una tipologia di hashish particolarmente pregiata e di alta qualità
chiamata "super polline”, che nelle piazze dello spaccio può raggiungere
cifre superiori ai dieci euro al grammo. L’operazione antidroga è
scattata sabato verso le 11:30, quando un agricoltore 46enne faentino
è stato riconosciuto dagli stessi Carabinieri in servizio alla caserma di
Brisighella che lo avevano arrestato tre anni fa, quando avevano ritrovato
nella sua proprietà a Zattaglia una coltivazione di piante di cannabis così
rigogliosa che alla fine il "raccolto" sequestrato aveva raggiunto
il peso record di 30 kilogrammi, insieme a 200 grammi di hashish. Per
quella vicenda l'uomo era stato condannato dal tribunale di Ravenna a 18 mesi
di reclusione oltre al pagamento di una multa di € 6.700, poi rimesso in
libertà per pena sospesa. Questa volta il 46enne è stato fermato alla
guida della sua auto sempre da una pattuglia dei Carabinieri di
Brisighella capeggiata dal vicecomandante della Stazione, il
maresciallo Fabio Pulito. L’uomo, durante il controllo dei documenti, è
apparso molto nervoso, insospettendo i militari dell’arma che hanno dato il via
ad una perquisizione. Nel portasigarette dell’agricoltore sono “spuntati”
all’incirca quattro grammi di hashish: l’uomo ha dichiarato che si trattava di
droga per uso personale. In realtà, anche quando era stato arrestato tre anni
fa aveva raccontato la stessa versione, pertanto i Carabinieri hanno voluto
vederci chiaro. Perquisita anche la sua abitazione in pieno centro a Faenza, i
militari dell’arma hanno trovato altra marijuana ed hashish, in particolare
sotto una catasta di legna nello scantinato è venuto alla luce un involucro
contenente circa 50 grammi di "super polline", una tipologia di
hashish che ha un costo molto alto (può superare di gran lunga i dieci euro al
grammo) perché oltre ad essere introvabile nel comune mercato dello spaccio, ha
un principio attivo elevato e quindi è molto apprezzata tra i consumatori.
Alla fine il peso complessivo della droga sequestrata al 46enne ha
raggiunto i 70 grammi e per lui sono scattate le manette con l’accusa
di “detenzione illecita di stupefacenti”. Con l’avallo del pubblico
ministero Lucrezia Ciriello l’uomo è stato sottoposto agli arresti
domiciliari fino a lunedì mattina, quando è stato portato davanti al giudice
Rossella Materia che ha convalidato l’arresto e concesso i termini a
difesa, rimettendolo in libertà fino all’udienza del prossimo 15 maggio
mercoledì 5 aprile 2017
SERGIO MATTARELLA, LA RABBIA CONTRO MATTEO RENZI:”BASTA CHIEDERE ELEZIONI ANTICIPATE”
È furibondo Sergio Mattarella. Questa volta
Matteo Renzi lo ha fatto davvero arrabbiare con questa storia delle
elezioni anticipate. Subito dopo la batosta del 4 dicembre aveva cercato di
essere comprensivo ma ora la pazienza è finita: per il presidente della
Repubblica andare a votare prima dell'estate come vuole l'ex premier è
un'ipotesi di cui non vuole più nemmeno parlare.
Riporta il Giornale in un retroscena che il
presidente della Repubblica ha un'agenda fittissima nei prossimi mesi: non solo
il 26 e 27 maggio sarà a Taormina per il G7 insieme a Paolo
Gentiloni, Donald Trump, Theresa May e al prossimo presidente francese ma
in autunno il governo sarà alle prese con una legge di Bilancio su cui
pesa l'incognita di clausole di salvaguardia per 20 miliardi. La
trattativa in corso tra Palazzo Chigi e la Commissione Ue sarà
determinante al fine di ottenere una certa flessibilità sul rapporto
deficit/Pil. E in questo scenario il fuoco amico di Renzi sul governo
nuocerebbe all'Italia rispetto alla possibilità di ottenere qualcosa da
Bruxelles.
ARRIVA LA STANGATA DI PRIMAVERA. ECCO QUANTO PAGHEREMO
È in arrivo una manovrina: ammesso che una
«correttiva» da 3,4 miliardi di euro si possa definire tale. Così il governo
Gentiloni, sempre più piegato ai diktat della Ue, si prepara ai
rincari alla faccia della lotta dura contro Bruxelles. Paghiamo sempre
noi.
Sul tavolo le ipotesi sono tante: apparentemente
bocciata l’idea di un incremento dell’aliquota Iva intermedia e messo in
cantiere il taglio delle spese dei ministeri, un sempreverde della spending
review, si studiano, inevitabilmente, anche ipotesi di aumenti fiscali. A partire
dalle accise di sigarette ed alcolici, ma forse anche dei carburanti,
l’estensione dello split payment e persino un aumento del prelievo sul gioco.
Insomma: tutti gli ingredienti giusti per la solita stangata, anche se stavolta
di primavera e non di autunno come siamo abituati.
PRIMARIE PD: BRUNETTA "RENZI SI CONSOLA CON AGLIETTO"
"Renzi si consola con l'aglietto, cioè con la sua vittoria
e con la sconfitta di Orlando, a fronte di pochi iscritti che sono andati a
votare. Rispetto per la democrazia di partito, rispetto per i congressi, ma i
numeri sono risicatissimi rispetto agli elettori votanti in Italia. Cinquanta
milioni di aventi diritto al voto, ne servono almeno 17-18 milioni per vincere
le politiche, contro i poco più di 200 mila votanti in questo congresso del Pd,
e Renzi di questi ne ha poco più di 140 mila, quanto per eleggere un
parlamentare europeo". Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza
Italia alla Camera dei deputati, in un'intervista a Radio Radicale.
CONGRESSI PD, IL POPOLO DEMOCRATICO È “RENZIANO”
Si sono conclusi domenica i congressi del Pd dei
circoli della provincia di Ravenna. Hanno partecipato al voto 2.552 persone (pari al 44.32% degli aventi diritti al voto che
erano 5.758). Una percentuale in
forte crescita rispetto al congresso del 2013, quando espressero la loro
preferenza 2.733 votanti su un
totale di 8.047, il 33.95% degli
iscritti. Il comune con più partecipazione è stato quello di Cotignola. Ora
l’appuntamento è per le primarie nazionali, che si terranno il 30 aprile dalle
ore 8 alle ore 20. Potranno votare quanti si dichiareranno elettori del Pd e
potranno esercitare il diritto di voto versando 2 euro.
Matteo Renzi ha ottenuto 1.699 voti pari al 66.86%
del totale; per Andrea Orlando 812 voti e il 31.95%; Michele Emiliano ha avuto
appena 30 voti (1.18%).
BAGNACAVALLO CENTRO .ORLANDO 19 EMILIANO
0 RENZI 41
BAGNACAVALLO GLORIE ORLANDO 5 EMILIANO 0 RENZI 21
BAGNACAVALLO MASIERA ORLANDO 1 EMILIANO 0 RENZI 0
BAGNACAVALLO ROSSETTA ORLANDO
1 EMILIANO 0 RENZI 19
BAGNACAVALLO TRAVERSARA ORLANDO 4 EMILIANO 0 RENZI 1
BAGNACAVALLO VILLA PRATI ORLANDO 1 EMILIANO
0 RENZI 1
BAGNACAVALLO VILLANOVA ORLANDO 23 EMILIANO
0 RENZI 2
BAGNARA DI
ROMAGNA votanti n. 13 ORLANDO 5, EMILIANO 0, RENZI 8
BRISIGHELLA votanti n. 19
ORLANDO 4, EMILIANO 0, RENZI 15
CASOLA
VALSENIO votanti n. 31 ORLANDO 8, EMILIANO 1, RENZI 22
CASTEL BOLOGNESE votanti
n. 54 ORLANDO 7, EMILIANO 0, RENZI 47
COTIGNOLA
BARBIANO votanti n. 56 ORLANDO 2, EMILIANO 0, RENZI 8
COTIGNOLA
CENTRO ORLANDO 23, EMILIANO 0, RENZI 23
FAENZA 14 OTTOBRE 2007 ORLANDO 4, EMILIANO 0, RENZI
14
FAENZA BORGO ORLANDO 4, EMILIANO 1, RENZI 26
FAENZA CENTRO ORLANDO 11, EMILIANO 0, RENZI 78
FAENZA DON MILANI ORLANDO 0, EMILIANO 0, RENZI 6
FAENZA ENRICO DE GIOVANNI ORLANDO 7, EMILIANO 0, RENZI 36
FAENZA PIEVE CESATO ORLANDO 1, EMILIANO 0, RENZI 2
FAENZA REDA ORLANDO 4, EMILIANO 1, RENZI 12
FAENZA SANTA LUCIA ORLANDO 4, EMILIANO 0, RENZI 10
FAENZA VENIERO LOMBARDI ORLANDO 7, EMILIANO 1, RENZI 23
MASSA
LOMBARDA CENTRO ORLANDO 12; EMILIANO 2; RENZI 37
MASSA
LOMBARDA FRUGES ORLANDO
3, EMILIANO 0, RENZI 44
RIOLO TERME votanti
n.33 ORLANDO
11, EMILIANO 0, RENZI 22
RUSSI votanti
n- 32 ORLANDO
16, EMILIANO 1, RENZI 15
S. AGATA SUL SANTERNO votanti n. 24 ORLANDO 15, EMILIANO 1, RENZI
8
SOLAROLO votanti
32 ORLANDO
15, EMILIANO 0, RENZI 16
lunedì 3 aprile 2017
SICILIA DIGA PRONTA AL 95% DA 20 ANNI. MA E’ ABUSIVA: IO PAGO
L’infrastruttura di Pietrarossa
avviata nel 1990 “senza autorizzazioni e valutazione ambientale” è ferma dal
’97. E’ costata 75 milioni. In Regione si chiede di completarla.
Per gli esperti dovrebbe essere demolita. Incompleta e
abbandonata. Ma non dimenticata. Hanno promesso di portarla a termine non solo
Rosario Crocetta, ma anche Raffaele Lombardo e Totò Cuffaro. Gli agricoltori
che sono nell’area ne chiedono il completamento, la politica regionale
s’impegna. A parole. Sembra l’ennesima storia di un’opera che sarebbe utile
completare. Non è così. Perché la diga di Pietrarossa, stando agli studi è
abusiva, da demolire: sorta su un sito archeologico e costruita senza
autorizzazioni. Eppure, in 27 anni è stata realizzata al 94,61% e sono stati
spesi 75.147.869 euro stanziati
dalla Cassa per il Mezzogiorno
UNIVERSITA’: I GIOVANI E LA POLITICA
LO SFORZO e l'iniziativa dell'associazione
universitaria Università trovano pieno appoggio da parte di Forza Italia
Giovani di Ravenna che è pienamente convinta del fatto che la nostra città abbia
capacità di sviluppo universitarie ancora inespresse e di conseguenza anche
possibilità di crescita per attività ad essa strumentali o parallele.
Conosciamo quindi bene le problematiche riportate all’assessore competente
Bakkali e al consigliere Margotti, ma non comprendiamo una cosa; se rivolgersi
all'assessore di competenza è giusto e doveroso, la presenza di Margotti, con
tanto di comunicato stampa, a quale titolo si giustifica? Serve forse un
veicolo per la promozione di questo consigliere comunale con la scusa dei temi
universitari? Se si pensa infatti che assessore e consigliere fanno parte del
partito che da anni ha potere decisionale assoluto sul mondo universitario
ravennate e che per anni non ha portato avanti nessuna politica per rendere le
nostre sedi e la nostra città un polo attivo con tutto ciò che necessita per la
vita di un campus, il fatto che non siano stati invitati altri interlocutori
appare francamente preoccupante. RIBADIAMO dunque il nostro appoggio ai remi
cari all'associazione ma la invitiamo a non fermarsi a dialogare con chi è
rimasto troppo tempo cieco davanti ad una simile possibilità di sviluppo per la
nostra città. La questione universitaria ravennate è stata lasciata nettamente
indietro rispetto alle città vicine a noi. In fondo chi viene a Ravenna o
sceglie di restare qua fa un atto di coraggio grande, come in tantissimi casi
riscontrabili, al momento della scelta universitaria si prediligono altre mete
(Bologna e Ferrara in testa) in quanto offrono strutture migliori per vivere
appieno lo studio universitario. Consigliamo pertanto ad Università di non
prestarsi a fare da megafono di ima parte politica svolgendo invece a pieno un
ruolo di pungolo e di nitela delle esigenze degli studenti a 360 gradi. Forza
Italia Giovani Ravenna
BOTANICI FAENTINI SCOPRONO ORCHIDEE MAI CENSITE PRIMA
Himantoglossum Robertianum
FRANCESCO DONATI· Scovate nel Parco dei Gessi e a Ravenna. Sono circa 30 i tipi che crescono in provincia Dal CORRIERE ROMAGNA 1 aprile 2017 (Nella foto Danilo Lama con la bellissima Himatoglossum scoperta a Zattaglia dall’amico Andrea Gulminelli)
FAENZA. C’è una materia forse da tanti “dimenticata” oppure considerata di nicchia, in cui Faenza eccelle. Ha radici profonde e personaggi di primo piano nella storia a livello nazionale: è la Botanica. Una materia affascinante in grado ancora oggi di riservare emozioni e sorprese. In grado di primeggiare a Faenza grazie soprattutto all’opera del “Gruppo micologico e botanico Villa Franchi”, e di soci come Giuseppe Barattoni (presidente), Danilo Lama o Andrea Gulminelli. Sono quelli come loro che, ripercorrendo le orme del faentino illustre Lodovico Caldesi di tanto in tanto si rendono autori di scoperte sensazionali in grado di arricchire e meglio descrivere il patrimonio naturalistico italiano. E’ il caso delle due specie di orchidea scoperte nel ravennate e finora mai catalogate come esistenti nella flora spontanea provinciale. Si tratta della Ophrys Speculum rinvenuta da Danilo Lama e Giuseppe Barattoni in prossimità della via Romea a Ravenna (parco 2 Giugno) che fiorirà proprio ai primi di giugno e della Himantoglossum Robertianum scoperta da Andrea Gulminelli a Zattaglia zona Valletta con fioritura precocissima a febbraio. “La segnalazione – spiega Lama- è stata inviata per la catalogazione a Giros (Gruppo italiano ricerca orchidee selvatiche). Entrambe le specie sono spettacolari, abbastanza rare, seppure esistenti anche in altre regioni, ma qui da noi non risultavano”. L’orchidea è uno dei fiori spontanei più belli e misteriosi. “La Ofris speculum - continua l’esperto - imita per esempio gli occhi dell’insetto impollinatore (una vespa) e pare che il suo profumo riproduca i feromoni femminili dell’imenottero. Ci sono esemplari che si riproducono solo grazie ad uno specifico insetto: se questo si estingue, anche l’orchidea scompare”. Può succedere di incontrare specie non ancora catalogate? “Succede soprattutto eseguendo analisi genetiche molecolari: attraverso il dna della pianta si risale a nuove varietà di fiori, magari simili ad altri, a volte indistinguibili ad occhio nudo”. Al tempo stesso succede che vi siano anomalie quali orchidee albine o apocromatiche (tutte di un colore). Proprio le orchidee sono una delle attrazioni del Parco dei Gessi da febbraio a giugno/luglio: “nel ravennate abbiamo una trentina di varietà: preferiscono le radure, i prati e i terreni poco fertili, i boschi (castagneti, faggete, pinete). E’ chiamata anche pianta pionieristica perché è la prima a colonizzare un’area dove si è verificata una frana, o vi è stato un riporto di terra”. Cercare orchidee può diventare il valore aggiunto di escursioni, passeggiate, fotografie. Il Gruppo Botanico è disponibile a raccogliere segnalazioni e registrare eventuali scoperte.
sabato 1 aprile 2017
BERLUSCONI AL CONGRESSO PPE A MALTA: “CON ME IN CAMPO IL POPOLIUSMO M5S NON PASSA”
Silvio Berlusconi
rassicura i leader europei al Congresso del Ppe a Malta: "Finché ci sono
io, non ci sono problemi"
Silvio Berlusconi torna in
campo. E lo fa da protagonista anche in Europa.
"Tutti
i leader che sono qui sono contenti che io sia ancora in campo in Italia per
garantire che non ci sia uno spostamento verso i partiti populisti...'', ha
detto il leader di Forza Italia partecipando al Congresso del Ppe.
"Noi corriamo alle elezioni per vincere", ha spiegato il Cavaliere a Rainews24, "Se Berlusconi potrà
essere in campo, come io penso, non si sono difficoltà a vincere, sono sicuro
del risultato".
A
Malta Berlusconi ha incontrato diversi leader, tra cui Angela Merkel,
con la quale ha affrontato diversi temi, come le sfide economiche che l'Europa
deve affrontare e il terrorismo. Al centro del vertice di Valletta, del resto,
c'erano i principali temi di attualità internazionale, soprattutto l'emergenza
immigrazione. Ma molti leader avrebbero espresso preoccupazione per il
futuro politico e la stabilità dell'Italia. Ma Berlusconi si sarebbe detto
pronto "ad altri sacrifici per proteggere il mio Paese", rassicurando
così i presenti. Fondamentale per il leader di Forza Italia riunire il
centrodestra e i moderati. "Siamo l'unica alternativa credibile a Grillo e
Pd", avrebbe sottolineato, "Finché ci sono io, non ci sono
problemi".
Ma
non manca un pensiero alle prossime Amministrative. Berlusconi ha infatti
mandato il suo sostegno a Sergio Abramo, candidato sindaco di Catanzaro:
"Confido molto in Voi, nel Vostro
bagaglio di energia, competenza ed entusiasmo", ha scritto, "Dovete
essere i protagonisti del futuro, il volto nuovo e giovane di un movimento
politico che coltiva il sogno di cambiare l’Italia. Da quando sono disceso in
campo nel 1994, lasciando un lavoro che amavo per dedicarmi al mio Paese, il
mio primo impegno è stato quello di rinnovare la politica. Oggi come allora, senza rottamazioni di cui non abbiamo
bisogno, dobbiamo essere capaci di portare nelle istituzioni donne e uomini che
siano espressione della società civile, del lavoro, delle professioni,
dell’impresa, della cultura".
VILLANI EX CAPO GRUPPO PDL REGIONE EMILIA ROMAGNA ASSOLTO!! CONDANNATI TUTTI GLI ALTRI: NESSUN GIORNALE RIPORTA LA NOTIZIA
La condanna è confermata per tutti tranne che per
l’ex presidente Pdl Luigi Giuseppe Villani, assolto. Il denaro, per i
magistrati, è stato speso in modo illegittimo perché i consiglieri non possono
farsi intervistare a pagamento in programmi di informazione condanne a
risarcire l’erario per gli ex capigruppo in Regione Emilia-Romagna nella scorsa
legislatura, in relazione alle cosiddette “interviste a pagamento” in tv. La condanna è confermata
per tutti tranne che per l’ex presidente Pdl Luigi Giuseppe Villani, assolto.
Della sentenza del secondo grado contabile hanno dato notizia quotidiani
locali. I fatti risalgono al triennio 2010-2012 e riguardano Marco
Monari (Pd), Gian Guido Naldi (Sel),
Roberto
Sconciaforni (Fds), Silvia Noé (Udc),
Andrea
Defranceschi (M5S) e Mauro Manfredini (Lega Nord), quest’ultimo nel frattempo
deceduto. La cifra totale supera di poco i 132mila euro, anche se 70mila
erano contestati a Manfredini. Il denaro, per i magistrati, è stato speso in
modo illegittimo perché i consiglieri non possono farsi intervistare a pagamento
in programmi di informazione: la legge prevede il pagamento solo per i messaggi
politici autogestiti, con chiara indicazione sullo schermo. Le
‘comparsate’ dei politici regionali di ogni schieramento in servizi,
trasmissioni e approfondimenti giornalistici su radio e televisioni locali
private venivano pagate dai gruppi in consiglio regionale con i soldi
pubblici, senza che gli spettatori fossero a conoscenza dei contratti
stipulati dai consiglieri con le emittenti. Fatto Quotidiano
PASTICCIO PROVINCE: L’ALLARME, SITUAZIONE DRAMMATICA, MANCANO RISORSE. PARTONO GLI ESPOSTI IN PROCURA. COLPA DI RENZI E DELRIO
Il presidente dell'Upi Variati: "Ci autotuteliamo perché se dovesse succedere una disgrazia le procure devono sapere prima quale è situazione nella quale stiamo operando. Il Sose attesta che alle province mancano 650 milioni sulla spesa corrente. Rivolgersi alla magistratura vuol dire che la politica sta fallendo: non aspettiamo le tragedie per intervenire" Le 76 Province italiane denunciano di “avere le casse vuote” e per cautelarsi rispetto a tragedie che potrebbero essere causate dalla mancata manutenzione, da tre anni, di 3.600 scuole e di 100mila strade, presenteranno da qui a lunedì un esposto cautelativo alle procure della Repubblica, alle Corti dei conti regionali e alle prefetture per “la mancata previsione di un adeguato finanziamento“. È l’ultimo atto della protesta nazionale che le Province stanno promuovendo ormai da giorni dopo i tagli finanziari per finanziare gli 80 euro. “Le Province garantiscono servizi da cui dipende la stessa sicurezza dei cittadini: non aspettiamo le tragedie per intervenire” ha detto il presidente dell’Upi, Achille Variati, denunciando la “situazione drammatica delle province italiane” che offrono servizi essenziali, sulla viabilità e sull’edilizia scolastica, ma “non hanno più risorse per far fronte a questi servizi”. Da qui la decisione dei presidenti di provincia di “autotutelarci perché se dovesse succedere una disgrazia le procure devono sapere prima quale situazione nella quale stiamo operando”. “Vogliamo far sentire la nostra voce perché nessuno possa dire: ‘io non sapevo‘”, ha spiegato Variati. “Abbiamo chiesto un decreto legge urgente per avere risorse indispensabili per poter dare servizi. Proprio oggi – ha aggiunto – il Sose ha consegnato una relazione che attesta che alle province mancano 650 milioni sulla spesa corrente”. “Capisco che se ci si rivolge alla magistratura vuol dire che la politica sta fallendo il proprio compito – ha proseguito il presidente dell’Upi – ma non abbiamo alternative, il nostro è un disperato appello e un’accusa al Governo e al Parlamento che non danno quanto promesso. Dal Governo infatti abbiamo avuto la promessa di un decreto ma sull’entità non vi è alcuna certezza”.
Variati ha lanciato un appello al premier Gentiloni: “Non aspetti una ulteriore disgrazia nel Paese, smettiamola con la demagogia sulle province. I sindaci sono persone concrete e risparmiose, serve un decreto legge urgente per il loro finanziamento”. L’Upi, hanno reso noto Variati e il vicepresidente Carlo Vercellotti, presidente della Provincia di Vercelli, ha organizzato una serie di iniziative dal 22 marzo al 24 marzo, mentre i sindaci pensano ad una grande manifestazione da indire a Roma, “ma speriamo non ce sia bisogno”, ha concluso Variati, se il Governo emanerà il decreto legge.
mercoledì 29 marzo 2017
BERLUSCONI GIOVEDI A MALTA PER IL CONGRESSO DEI POPOLARI: BASTA EGOISMI NAZIONALI E BUROCRAZIA
Berlusconi
ancora centrale. Anche in Europa. A prescindere dalla sentenza della Corte di
Strasburgo. Questo il senso della sua presenza a Malta al prossimo congresso
del Ppe, in programma domani e dopo.
Il
Cavaliere dovrebbe atterrare a La Valletta giovedì mattina, per essere al
tavolo del pranzo con i capi di Stato e di governo popolari. Quindi anche con
quell'Angela Merkel già cancelliera quando nel 2011 Berlusconi fu costretto
alle dimissioni. Tra Merkel e Berlusconi gli attriti passati (tutti ricordano
le risatine tra la cancelliera e l'ex capo dello Stato francese Nicolas Sarkozy
del 23 ottobre 2011 ndr) sono da tempo superati. I due si rincontrarono il 22
ottobre a Madrid, proprio in occasione di un altro congresso del Ppe e si
strinsero la mano durante un faccia a faccia di una buona mezz'ora. Insomma, un
chiarimento a tutto tondo sulle passate incomprensioni.
La
visita di giovedì prossimo ha però un altro significato e peso politico. Con la
sua presenza, Berlusconi conferma di essere ancora in campo e di essere ancora
un interlocutore privilegiato nel consesso internazionale. E questo nonostante
l'ex premier sia ancora in attesa della sentenza degli eurogiudici di
Strasburgo che dovrebbero riabilitarlo definitivamente, rendendogli giustizia e
permettendogli così la candidatura alle prossime elezioni politiche. Nessun discorso
ufficiale per il leader di Forza Italia che preferisce aspettare proprio il
verdetto degli eurogiudici prima di intervenire su un palco. In ogni caso
Berlusconi dirà la sua in occasione del pranzo con gli altri big popolari, non nascondendo le sue critiche a
quest'Europa. Un'Europa che deve cambiare ma dalla quale non si deve e non
si può uscire. E Forza Italia resta ancorata a questa visione: «Siamo
stabilmente nella grande famiglia del Ppe - ripete l'ex premier - Siamo un
partito moderato, alternativo alla sinistra e alleato alla destra. Siamo
critici di questa Europa contraddittoria, poco solidale, troppo burocratica e
alla mercé degli egoismi nazionali ma rimaniamo europeisti». Non a caso Forza
Italia ha espresso, con Antonio Tajani, la prestigiosa figura del presidente
del Parlamento europeo. Berlusconi sarà accompagnato da una folta delegazione
azzurra. Oltre agli eurodeputati, per l'occasione ci saranno anche, in veste di
delegati e ospiti, anche molti
I TROPPO BUONI O…
La vecchia polemica sulla necessità dei corridoi umanitari
per i migranti provenienti dall’Africa è superata. Perché i corridoi umanitari
sono già stati realizzati. Da dicembre dello scorso anno ad oggi, cioè nel giro
di appena quattro mesi, i migranti che hanno usufruito di questi corridoi
umanitari sono stati più di 44mila. Il maltempo invernale, che fino all’anno
scorso frenava l’afflusso dei profughi, è stato bellamente debellato da 14 navi
attrezzate di proprietà delle Ong che hanno assicurato un viaggio tranquillo ai
fuggitivi da fame e guerre raccogliendoli dai barchini dei trafficanti di
persone e depositandoli nei porti italiani. A prima vista sembra una vicenda da
premio Nobel per la solidarietà. Ma 14 navi private che operano quotidianamente
nel Canale di Sicilia e fanno la spola tra le acque antistanti i porti libici e
i moli dei porti italiani costituiscono un fenomeno che non può essere
derubricato ad atto di bontà di privati generosi. Perché queste Organizzazioni
non governative saranno pure guidate da novelli buoni samaritani decisi a
garantirsi il Paradiso, ma quando la bontà costa ai neosamaritani parecchi
milioni al giorno (i costi delle navi sono particolarmente elevati) e rischia
di scaricare sul nostro Paese il costo dell’accoglienza di più di duecentomila
migranti all’anno, è necessario porsi qualche interrogativo oltre il plauso per
una bontà così esasperata e carica di inquietanti e pericolose conseguenze. A
Catania, il Procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro ha aperto un’inchiesta
per scoprire la legalità o meno secondo la legge italiana di questo singolare
fenomeno. Ed è bene che la magistratura metta in chiaro se, ad esempio, esista
un qualche rapporto tra Ong e trafficanti di persone. Ma è fin troppo evidente
come la vicenda non sia una questione esclusivamente giudiziaria. Queste
Organizzazioni non governative introducono nel nostro Paese un flusso di
migranti che incide pesantemente sul bilancio dello Stato al punto da
costringere il nostro Governo a chiedere l’aiuto dell’Unione europea. Cioè
compiono un atto che non essendo stato concordato con le autorità nazionali e,
a quanto pare, neppure con quelle sovranazionali, costituisce una pesante
ingerenza negli affari interni di una nazione sovrana. Nessuno pretende che
l’Italia dichiari guerra alle Ong che fanno traffico di migranti. Ma sapere chi
finanzia queste Organizzazioni e perché sia così interessato ad introdurre
fattori di oggettiva destabilizzazione della società italiana e di quella
europea diventa una necessità assoluta.
Che aspettano i partiti, non solo di opposizione ma anche
di maggioranza, a sollevare il problema ed a chiedere al Governo di sciogliere
gli interrogativi prima che le Ong samaritane abbiano trasportato in Italia
qualche milione di mine vaganti? Arturo
Diaconale
PD NASCE IL COMITATO PER ORLANDO
Nasce anche nella Romagna Faentina il Comitato a sostegno della
candidatura di Andrea Orlando a segretario del pd per FAENZA: Massimo Isola, Simona Sangiorgi, Andrea Piazza, Mauro Ghetti, Antonio Ricchi, Angelo
Zoli. BRISIGHELLA. Viscardo Baldi, CASOLA VALSENIO. Nicola Iseppi, Marco Unibosi, RIOLO TERME. Valeriano
Solaroli, CASTELBOLOGNESE. Luca
Della Godenza, Jader Dardi, Attilio Della Godenza, Mauro Zani. SOLAROLO. Fabio Anconelli,Alessandro
Carroli, Nicola Dalmonte.
Fanno parte, come coordinatore provinciale, l'onorevole Alberto Pagani, affiancato da Fabio Sbaraglia come referente per il Comune di
Ravenna, Matteo Fantuzzi per la
Bassa Romagna, e Massimiliano Venturiper la comunicazione.
Le attività del comitato sono aperte alle adesioni e ai contributi di tutti gli
interessati: tra i primi ad aderire vi sono stati, il consigliere regionale Mirco
Bagnari, gli ex
parlamentari Widmer Mercatali e Aldo Preda, la presidente del
Consiglio Comunale Livia Molducci,l'assessore
Ouidad Bakkali, i consiglieri comunali Fiorenza
Campidelli eMarco Turchetti, i quattro sindaci della Bassa Romagna
Ranalli (Lugo), Venturi (Alfonsine), Pasi (Fusignano) e Piovaccari (Cotignola).
FAI CERVIA: L’OPERA DELL’ARCH. FILIPPO MONTI
Il
FAI ritiene che solo la conoscenza possa stimolare l'interesse e il desiderio
di contribuire a salvare un bene e impegna tutto il ricavato da offerte e
donazioni in interventi di restauro o recupero .
Quest'anno
a Cervia nelle due giornate sarà possibile visitare il Woodpecker, la
storica discoteca di Milano Marittima degli anni ’60 dalla struttura
avveniristica con la cupola in vetroresina, ideata dall'architetto faentino Filippo
Monti, per anni abbandonata e che recentemente è stata utilizzata
dal’amministrazione comunale per alcuni eventi di rilievo.
Si
potrà accedere all'area grazie alla disponibilità del Comune e degli architetti
dell' Associazione Seigradi e dell' Associazione Magma .
domenica 26 marzo 2017
BERLUSCONI AI SENIORES; “NO TASSE SU PRIMA CASA, SUCCESSIONI, E POI PENSIONI MINIME A TUTTI
Silvio Berlusconi, parlando ai seniores di Forza Italia riuniti a Villa Gernetto, suona la carica al partito e garantisce: "Confido in Strasburgo. Ma, se anche per assurdo, non potessi candidarmi, sarò comunque in campo per fare la campagna elettorale, Ma, se anche per assurdo, non potessi candidarmi, sarò comunque in campo per fare la campagna elettorale. Sto in campo per senso di responsabilità verso il mio paese, che continuo ad amare, sto in campo per rispetto agli italiani che mi hanno dato negli anni 200 milioni di voti, sto in campo anche per voi, che avete combattuto con me in tutti questi anni le nostre battaglie di libertà. Contate su di me, io ci sarò. D'altronde neppure Renzi e Grillo sono in Parlamento. I sondaggi dicono che sul referendum ho spostato il 5% a favore del No. Farò la stessa cosa in campagna elettorale, proprio come accadde nel 2013".
Il Cav poi ribadisce il programma di Forza Italia: "Vogliamo garantire una pensione minima a 1000 euro per tutti. La pensione alle mamme per dare loro una vecchiaia dignitosa e serena. Vogliamo introdurre un sussidio di compensazione per le famiglie in condizione di povertà assoluta e relativa, una convenzione con i cinema per l'ingresso gratuito agli anziani, viaggi gratuiti per gli anziani in treno in certi giorni della settimana, cure odontoiatriche gratis per gli anziani, molti dei quali non possono permettersi il dentista, e aiuti agli anziani che possiedono un animale domestico".
In merito alle imposte, Berlusconi spiega: "Nel nostro programma prevediamo nessuna tassa sulla prima casa, che per noi è sacra, nessuna tassa sulla successione, che è ricchezza già tassata quando è stata prodotta, nessuna tassa sulla prima auto, che è uno strumento di lavoro, Flat Tax uguale per tutti al 22-24%. Meno non è credibile. E ancora abolizione dell'Irap che l'azienda paga anche quando perde. Le imposte non sono un diritto dello stato, sono il pagamento di servizi. Per questo se lo stato ci chiede 1/3 di quello che guadagniamo lo sentiamo giusto e lo paghiamo volentieri, se invece ci chiede oltre il 60% ci sembra una rapina. Questo non vuol dire ovviamente che le tasse non vanno pagate, significa che vanno ridotte". Poi il leader di Forza Italia aggiunge: "Il Movimento Cinque Stelle può fare qualsiasi figuraccia. Eppure continua ad aumentare i propri voti. Perché? Perché con gli ultimi governi il numero dei poveri è aumentato a dismisura: 15 milioni di italiani sono in condizione di povertà e 4.600.000
TRATTATI DI ROMA: .UN BRISIGHELLESE TRA GLI ULTIMI TESTIMONI VIVENTI. RICORDO DELLA MEMORIA STORICA DI BRISIGHELLA.
Achille
Albonetti a sedere,Velda Raccagni Egisto
Pelliconi e il figlio Pietro
ACHILLE ALBONETTI, partecipe sessant’anni fa alla cerimonia in
Campidoglio per la firma dei Trattati di Roma, che istituirono la Comunità
Europea.
Vive felicitazioni ed apprezzamenti sono rivolti in questi giorni
dalla comunità brisighellese ad ACHILLE ALBONETTI - sindaco dal
1961 al 1971 – insignito del “ Premio Brisighella Dionisio di Naldo” nel
2014 per le sue molteplici attività diplomatiche, politiche ed amministrative
in Italia e all’Estero. Achille Albonetti in rappresentanza dell’EURATOM
nel lo storico 25 marzo 1957 faceva parte della ristretta delegazione italiana
al seguito del Presidente Segni. Unitamente al nostro Presidente, altri cinque
capi di stato fra cui Adenauer e De Gaulle solennemente firmarono i
Trattati che di fatto sancirono la nascita dell’Europa.
Parlando telefonicamente con il Vice Presidente della
“Memoria Storica I Naldi - Gli Spada” Egisto Pelliconi, già suo Assessore
Delegato, Albonetti ha ringraziato per avergli fatto rivivere quei momenti,
e commentando quell’ avvenimento che rimane indelebile nella sua
memoria ha detto “ io c’ero ed ero poco più di un ragazzino“ e “arrivare
a quelle firme – specie fra tedeschi e francesi - fu un vero miracolo”. E con
grande trasporto d’animo ha commentato “sono rimasto l’unico”! A riscontro
delle domande che Pelliconi gli rivolgeva sull’Europa , Albonetti gli
anticipava che nel prossimo numero della rivista “ Affari Esteri” da lui
diretta e che uscirà fra breve, racconterà i particolari di quei colloqui,
degli incontri con De Gaulle ed Adenauer, dei preparativi e della
cerimonia in Campidoglio. Albonetti concludeva ringraziando ancora della
telefonata e rivolgeva un saluto ai vecchi amici, ai brisighellesi tutti ed un
particolare saluto al Sindaco ed ai componenti il Consiglio della “ Memoria
Storica”.
TRATTATO DI ROMA, L’ULTIMO TESTIMONE, ACHILLE ALBONETTI: “LA CEE FIGLIA DEI COLLOQUI SEGRETI SULLA BOMBA ATOMICA EUROPEA“ EX SINDACO BRISIGHELLA
Achille Albonetti indicato dalla freccia
di Diodato Pirone - ROMA Achille Albonetti, novant’anni da un mese, ma con l'energia e la voce di un cinquantenne, è forse l’ultimo testimone vivente della firma del Trattato di Roma per il quale seguì passo passo le trattative da diplomatico esperto di economia e assieme all’ambasciatore Roberto Ducci.
Cosa ricorda di quel giorno? “Fu una cerimonia velocissima: mezz’ora. I leader tecnicamente firmarono dei fogli bianchi perché gli ultimi dettagli scritti non erano ancora pronti. Si trattò di un evento un po’ triste intanto perché fuori pioveva ma soprattutto perché nessuno credeva né nell’Europa né nel Trattato”. Nessuno credeva nell'Europa? “Tre anni prima il parlamento francese aveva fatto saltare la Ced, l’Unione della Difesa. E la Ced significava preparazione dell’unità politica dell’Europa e bomba atomica comune”. Bomba atomica europea?“Sì. Bisogna capire il contesto. Siamo in piena Guerra Fredda e i leader europei volevano impedire a tutti i costi non solo che ritornassero venti di guerra fra gli europei ma che americani e russi scegliessero di affrontarsi sul terreno europeo. La spinta all'Unione europea nasce da un'esigenza politica e di difesa prima che economica”.
Un momento, allora, riavvolgiamo per bene tutto il film. “L'idea di Europa unita nasce politicamente nel dopoguerra dall'incontro di tre grandissimi europeisti: Konrad Adenauer cancelliere tedesco; Robert Schuman premier francese e Alcide de Gasperi, presidente del Consiglio italiano. Tutti e tre erano di rigidi principi cattolici e tutti e tre parlavano in tedesco. Si capivano al volo”. Cosa accedde in concreto? “Nel '51 nacque la Ceca, la Comunità europea del carbone e dell'acciaio. Ma si trattava di un progetto culturalmente vecchio perché carbone e acciaio erano legati alle ragioni dei due conflitti del '14/'18 e del '39/'45. Conflitti convenzionali, ma ormai eravamo nell'era atomica. E infatti subito dopo nacque la Ced, l'Europa della Difesa che significava anche un preludio all'unità politica. Però nel '54 la Ced saltò per via dell'opposizione del parlamento francese. Si trattava della Francia della Quarta Repubblica, debole, con governi che cambiavano in continuazione e che non riusciva a liberarsi dai nodi coloniali rappresentati dal Vietnam e dall'Algeria”. E allora perché nonostante l'alt francese alla Ced
Cosa ricorda di quel giorno? “Fu una cerimonia velocissima: mezz’ora. I leader tecnicamente firmarono dei fogli bianchi perché gli ultimi dettagli scritti non erano ancora pronti. Si trattò di un evento un po’ triste intanto perché fuori pioveva ma soprattutto perché nessuno credeva né nell’Europa né nel Trattato”. Nessuno credeva nell'Europa? “Tre anni prima il parlamento francese aveva fatto saltare la Ced, l’Unione della Difesa. E la Ced significava preparazione dell’unità politica dell’Europa e bomba atomica comune”. Bomba atomica europea?“Sì. Bisogna capire il contesto. Siamo in piena Guerra Fredda e i leader europei volevano impedire a tutti i costi non solo che ritornassero venti di guerra fra gli europei ma che americani e russi scegliessero di affrontarsi sul terreno europeo. La spinta all'Unione europea nasce da un'esigenza politica e di difesa prima che economica”.
Un momento, allora, riavvolgiamo per bene tutto il film. “L'idea di Europa unita nasce politicamente nel dopoguerra dall'incontro di tre grandissimi europeisti: Konrad Adenauer cancelliere tedesco; Robert Schuman premier francese e Alcide de Gasperi, presidente del Consiglio italiano. Tutti e tre erano di rigidi principi cattolici e tutti e tre parlavano in tedesco. Si capivano al volo”. Cosa accedde in concreto? “Nel '51 nacque la Ceca, la Comunità europea del carbone e dell'acciaio. Ma si trattava di un progetto culturalmente vecchio perché carbone e acciaio erano legati alle ragioni dei due conflitti del '14/'18 e del '39/'45. Conflitti convenzionali, ma ormai eravamo nell'era atomica. E infatti subito dopo nacque la Ced, l'Europa della Difesa che significava anche un preludio all'unità politica. Però nel '54 la Ced saltò per via dell'opposizione del parlamento francese. Si trattava della Francia della Quarta Repubblica, debole, con governi che cambiavano in continuazione e che non riusciva a liberarsi dai nodi coloniali rappresentati dal Vietnam e dall'Algeria”. E allora perché nonostante l'alt francese alla Ced
ANCHE A RAVENNA NASCE ARTICOLO 1 – MPD IL PARTITO DI BERSANI ED ERRANI E DI CHI HA LASCIATO IL PD
Anche a Ravenna nasce Articolo 1 – MDP Movimento Democratico e Progressista, il partito di Pierluigi Bersani, Enrico Rossi, Roberto Speranza e Vasco Errani, e di chi ha deciso di uscire dal PD o di lasciare SEL senza entrare nella neonata Sinistra Italiana. Sabato 8 aprile, alle ore 15, all’Hotel Cube di Ravenna (a Fornace Zarattini), la capogruppo al Senato Cecilia Guerra sarà presente al debutto pubblico del nuovo movimento della sinistra. Al nuovo movimento hanno già aderito numerosi ravennati, tra i quali dirigenti e consiglieri comunali usciti dal PD, che hanno già dato vita ai gruppi consigliari in alcuni comuni della nostra provincia.
Ricordiamo in particolare la situazione ravennate, faentina e cervese.
A Ravenna hanno aderito a Articolo 1 - MDP l'ex presidente della Regione Vasco Errani, l'assessore comunale Gianandrea Baroncini e il consigliere comunale Mariella Mantovani. Inoltre hanno lasciato il PD per il nuovo partito diversi segretari di circolo: Natascia Tronconi, Pierangelo Orselli e Giovanni Rocchi. Hanno aderito a MDP anche il segretario dei giovani democratici Domenico Antonio Esposito e l'ex direttore del Comune di Ravenna Carlo Boattini.
A Cervia hanno lasciato il PD per Articolo 1 - MDP sia l'ex consigliere regionale Miro Fiammenghi sia gli ex Sindaci Roberto Zoffoli e Gilberto Coffari.
A Faenza hanno aderito al nuovo gruppo politico l'ex deputato Gabriele Albonetti, e i consiglieri comunali Federica Degli Esposti - già segretaria di zona del PD - e poi Ilaria Visani e Luca Ortolani.
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