giovedì 26 maggio 2011

IL FAC SVOLTOSI IN UN CLIMA DI TOTALE DISARMO

DA FAENZANET

Il FAC svoltosi in un clima di totale disarmo
Festival addio, non ci mancherai

Nonostante un cielo assolutamente perfetto, il Festival dell'Arte Contemporanea ha raccolto i soliti pochi intimi nella 3 giorni in cui si è svolto a Faenza. Conferenze con una ventina di persone e convegni che per partecipazione erano simili a chiacchierate al bar tra amici, sono il solito menù che fa gridare allo scandalo chi ricorda le tante risorse faentine perse per questa kermesse che può in buona sostanza essere considerata uno spreco. Quante migliori iniziative culturali potevano organizzarsi con lo stesso budget rastrellato per il FAC (risorse pubbliche del MIC e sponsorizzazione locali)?
Le immagini sono di un'eloquenza assoluta: il confronto tra le foto ufficiali del FAC riprese alle inaugurazioni 2010 e 2011 mostra subito come la debacle sia scattata già dal momento clou
 
ma poi le cose sono andate ancora peggio: sabato mattina -foto sotto- ad ascoltare Achille Bonito Oliva di fronte al MIC (su un viale Baccarini per l'occasione interamente bloccato al traffico) erano poche persone mentre ad esempio piazza Nenni straboccava di gente per la Festa della Polizia;
 
al Sarti platea desolatamente semivuota come testimonia l'immagine ripresa dal sito ufficiale della manifestazione
Insomma il dato numerico della partecipazione di pubblico è a dir poco sconfortante. Il coinvolgimento della città più che minimo e se parliamo di ritorno in termini di risonanza viaggiamo davvero verso lo zero assoluto: Google news ha rilevato 4 (quattro!!!) notizie pubblicate su giornali e siti che riguardano Faenza ed il resoconto del Festival dal 20 maggio in poi. Nessuna importante testata nazionale ha seguito l'evento (se togliamo il Carlino che era però partner dell'iniziativa).

C'è ancora da chiedersi perchè questa eredità del passato debba essere cancellata dalla lista dei beneficiari delle risorse economiche manfrede?

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