martedì 3 gennaio 2012

PARTE LA STAGIONE CONGRESSUALE DEL PDL A RAVENNA: PER UNIRE IL PARTITO, PER UN RILANCIO DELL’AZIONE POLITICA

BAZZONI: Ho deciso di ricandidarmi a coordinatore provinciale insieme ad una squadra forte e coesa che vede insieme tutti i fondatori del Partito di Berlusconi in Provincia di Ravenna e vanta grandi intelligenze, giovani e donne capaci. Sapremo gestire il Partito che abbiamo creato e radicato e che intendiamo difendere  nella sua natura e nei suoi valori dal pericolo di un ritorno  ai metodi dei vecchi e consunti partiti della prima repubblica; primo fra tutti il deleterio sistema delle correnti.  Siamo in una fase politica turbolenta ed urge la definizione corale di una strategia che ci guidi ad affrontare questo nuovo scenario politico italiano e locale. Ho il preciso dovere di mettere la mia esperienza ed il mio ruolo di Consigliere regionale a sostegno di questo impegnativo passaggio e nella lista che mi sosterrà ci sarà tanto spazio per energie nuove, giovani e donne che spendono la loro passione con rinnovato slancio. Questo congresso sarà il passaggio costituente organizzativo del nostro movimento politico che si richiama al Presidente Berlusconi: un partito  più fortemente radicato nella società e sul territorio. Senza una base profonda nello spirito originario del ‘94 ed una ripresa delle migliori intuizioni berlusconiane, il volontarismo spontaneistico e sporadico non fermerà mai la consumata e massiccia organizzazione della sinistra, così come non la fermerà l’omologazione al loro modello di partito: burocratico, autoritario, clientelare, dal quale qualcuno senza vergogna potrebbe venire suggestionato.  Per la trasformazione profonda dell'Italia, la nostra dovrà essere la lunga marcia per la riconquista di una nuova responsabilità di governo, non per galleggiare ma per cambiare; questa in sintesi è la mia filosofia che condivide in pieno le idee del Presidente Berlusconi e del nostro Segretario Alfano. Anche in Romagna ed a Ravenna questo è il lungo ed impegnativo cammino per una credibile alternativa di governo alle giunte rosse, a partire da Riolo Terme in cui si vota fra pochi mesi. E’ indispensabile un



partito organizzato e capace di scelte strategiche e lungimiranti, che sia unito, che abbandoni le sterili polemiche personalistiche di vecchie stagioni che non devono tornare, che sappia fare “squadra” sull’esempio dei gruppi consiliari che abbiamo formato nelle principali città della  provincia. A Ravenna, Faenza e Lugo la tanta attività e polemica politica che vediamo anche sulla stampa è sempre rivolta a combattere ed incalzare le giunte di sinistra e non a fini distruttivi contro colleghi di partito. Nella nostra azione di questi 10 anni, ed anche prima fin dalla nascita di Forza Italia, ci siamo sempre attenuti alle indicazioni di Berlusconi, alle sue proposte politiche ed alle forme organizzative indicate, prima fra tutte la norma fondamentale di rifuggire il frazionismo e le congreghe personalistiche. Per questo fondamentale motivo noi, che ci siamo sempre richiamati ad un’unità reale e non fittizia del partito attorno a Berlusconi, non possiamo accettare che a Ravenna si sia costituita di fatto una corrente che fa riferimento a vecchie logiche di AN ed a suoi proconsoli locali; una corrente che si riunisce separatamente dal partito, che elabora strategie, raccoglie e lancia candidati, tenta di imporsi nella guida del partito pur essendo una piccola minoranza, anche se rumorosa. Sarà mia preoccupazione costante impedire che questa situazione faccia danni e sgretoli l’azione del partito, proprio ora che, come dicevo, abbiamo finalmente trovato coesione ed unità di intenti nei gruppi dei consigli comunali e la nostra voce si sente più forte giorno dopo giorno.


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