sabato 7 gennaio 2012

PERCHE’ L’ASSOCIAZIONE VOLONTARI SOLAROLO NON PUO’ PIU’ SVOLGERE LA SUA ATTIVITA’

BAZZONI INTERROGA LA REGIONE










































Bazzoni , segnala un grave caso che si sta verificando a Solarolo, ma che potrebbe avere un'estensione molto maggiore. L'Associazione Volontari Solarolo non può più di fatto svolgere la sua attività causa il non rinnovo dei contrassegni invalidi che le permettevano di accedere ai luoghi di cura, accompagnando malati, anziani, invalidi e traumatizzati. Chiede alla Regione un intervento urgente, perchè questa forma di volontariato è complementare e necessaria alla sanità pubblica e deve essere favorita.




INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto Consigliere del Gruppo PdL, Gianguido Bazzoni,
premesso
che a Solarolo  (RA) opera da tempo l’Associazione Volontari Solarolo Mons. Giuseppe Babini, regolarmente iscritta al registro regionale, che si occupa di attività in favore di persone con bisogni, in particolare il trasporto di persone ammalate, traumatizzate ed invalide presso ospedali e luoghi di cura per accertamenti e/o terapie;
che l’Associazione dispone di automezzi muniti di speciali accorgimenti per sollevare carrozzelle o far accomodare persone con problemi di deambulazione;
che nel 2011 sono stati effettuati 2370 trasporti per km 51563 a Ravenna, Forlì, Bologna ed in altre province, anche fuori regione e con il 90% di persone anziane;
che per svolgere tale servizio è quasi sempre necessario accedere a zone a traffico limitato e parcheggiare vicino all’ingresso dei luoghi di cura, per cui i mezzi erano stati dotati di contrassegni invalidi, indispensabili allo scopo;
appreso
che, per intervenute interpretazioni legislative, alla scadenza ormai prossima questi contrassegni non verranno rinnovati perché dovrebbero essere “personali”  e non legati al mezzo;
che ovviamente le persone che trasportano, accompagnano ed attendono i bisognosi presso le strutture sanitarie, non sono invalidi e non potrebbero essere titolari di contrassegno;
considerato
che e ciò comporterà la fine dell’attività della suddetta Associazione, non potendo più di fatto conseguire il proprio scopo sociale, con gravissimo danno per la collettività;
che tale problema può non interessare solo l’Associazione di Solarolo, ma colpire tutte le associazioni che nel territorio regionale si occupano di servizi simili;
che comunque sembra non ci siano interpretazioni univoche delle norme e che quella della Polizia Municipale di Solarolo potrebbe essere alquanto più restrittiva del dovuto;
interroga la Giunta regionale per sapere:
se è stata informata di questo problema che si sta creando e che colpisce un settore, quello del volontariato socio-sanitario, che è complementare e necessario alla sanità pubblica;
se non ritiene che l’applicazione letterale, attuata a Solarolo, uccida di fatto il generoso volontariato che anima tante nostre comunità;
se non ritiene di intervenire urgentemente con un’interpretazione, una direttiva, una normazione suppletiva che possa aggirare e superare il grave danno che si sta creando, per ora ai cittadini di Solarolo e probabilmente poi a tutta la regione; Gianguido Bazzoni


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