OGNUNO HA IL SUO MONTE DEI PASCHI.
Rispetto al buco del Centro
Scalo Merci Terre Naldi era solo un aperitivo, 3.000.000 di debiti da pagare
con terreno buono espropriato ai cittadini. Un buco che verrà accollato alla
comunità con il passaggio a Ravenna Holding visto che questa alimenta i propri
bilanci con le ricchezze derivate alla fine della filiera dalle tariffe pagate
sempre dai cittadini. Le amministrazioni e le maggioranze di centro sinistra
che hanno governato la città di Faenza hanno lasciato una valanga di debiti che
paghiamo con la quota parte comunale dei soldi dell’IMU mentre lo Stato la sua
quota parte l’ha destinata al Monte dei Paschi di Siena. Le dichiarazione che
abbiamo letto sulla stampa di un assessore di Faenza che dice che se non
faranno lo scalo merci lottizzeranno i terreni. ci lasciano sconcertati. Si è accorto che in città ci sono oltre
tremila appartamenti nuovi invenduti che hanno tra l’altro causato il tracollo
del settore immobiliare, che tante imprese del settore sono state costrette a
lasciare i cantieri incompiuti e i lavoratori a casa perché strangolate dal
Governo Monti che da soldi alle banche e dalle banche che non concedono credito
alle famiglie e alle imprese.
L’assessore farebbe
meglio a mettere a disposizione le risorse provenienti dalle partecipate alle
aziende in crisi e battersi con noi per l’abolizione dell’IMU sulla prima casa
per dare respiro alle famiglie e per ridurla negli altri comparti a favore
delle imprese soprattutto agricole.
Fine della fiera
paghiamo l’IMU per coprire i buchi della sinistra. Ricordiamocelo il 24 e 25
febbraio.
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