giovedì 12 agosto 2010

FONDAZIONE E BANCA DI ROMAGNA: FURIBONDA LITE FRA EX DEMOCRISTIANI ED EX COMUNISTI?


RIPORTIAMO UN ARTICOLO TRATTO DA FAENZA NOTIZIE

I consiglieri comunali del gruppo "Insieme per cambiare", hanno voluto commentare il recente cambio al vertice della Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza, che ora vede come presidente Alberto Morini al posto dello sfiduciato Pier Giorgio Bettoli. "La città di Faenza, come si è visto dai risultati delle recenti elezioni amministrative comunali, chiede che si proceda ad un rinnovamento nei metodi di governo e negli uomini alla guida delle istituzioni", hanno dichiarato.  "Per dare riscontro alla volontà dei cittadini, le forze politiche della maggioranza - unitamente alle principali associazioni rappresentative del mondo economico - stanno cercando di apportare nuova linfa partecipativa, per affrontare la difficile congiuntura che sta attraversando la nazione e la città. Pertanto, appaiono assolutamente fuori luogo le recenti asserzioni provenienti da personaggi che per anni ed anni hanno avuto posizioni di responsabilità in importanti istituti bancari e finanziari faentini, e che ora lamentano una loro prematura uscita di scena".  "Invero, quanto occorso negli ultimi giorni all'interno di queste istituzioni finanziarie, è quanto la cittadinanza si aspettava quale rinnovamento, nella convinzione che sia questa la strada per assicurare una prospettiva a Faenza ed agli interessi dei propri cittadini. Insieme per Cambiare - concludono - si propone di perseguire il rinnovamento e si opporrà al vizio tutto italico di coloro che vogliono rimaner aggrappati alle poltrone con una idea gattopardesca della politica per la quale tutto cambi perché nulla cambi".

Commenti (5)

Sinceramente non credo che il cambiamento passi attraverso il comportarsi alla stessa maniera dei predecessori, mettendo uomini di fiducia in posizioni di pura nomina politica. L'ex presidente
di "insieme per cambiare", lista dell'attuale sindaco è ora presidente della fondazione, questo è il sistema per dare continuità al modo "italico" di fare politica, non certo per portare il rinnovamento che tanto spesso viene dichiarato essere la reale intenzione di alcune parti. I cambiamenti non necessitano di tante parole e giustificazioni per essere percepiti da chi li osserva, ma solo di fatti che non siano discutibili e opinabili a mio parere.
10/08/2010 - inviato da: Pero
Faenza, nel suo piccolo, e'specchio fedele della triste realtà nazionale.

Quella formidabile classe politica,  che prima liberò dalla feroce dittatura nazifascista il nostro paese e poi lo guidò ad una rinascita economica, finanziaria e culturale,  ha commesso un errore. Per certi versi fatale.  Ovvero non s'e'preoccupata di preparare adeguatamente  una classe dirigente che gli succedesse, anzi l'unico assillo e'stato,  e purtroppo lo e'ancora,  quello di NON volersi ritirare. Questa tragica modalità ha condotto l'Italia sulla soglia del baratro;  governata,  si fa per dire,  da una loggia che ha  come unico punto del programma politico  quello degl'interessi privati  perseguiti con ogni mezzo.  La tristezza e'grande, perché, causa la stoltezza di straordinari statisti che non han saputo esser lungimiranti, ora siam qui a piangere sulle miserie del nostro popolo, così duramente provato da un governo, votato dalla maggioranza degl'italiani!,  che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Toglie giustizia. Toglie istruzione. Toglie dignità'. Toglie tutto!
Faenza tenta di sfuggire a questo massacro.  Eppure,  anche le ultime vicende legate alla Fondazione Banca del Monte  son desolatamente a dimostrarlo. Nessun motivo giustifica  quella così profonda cattiveria manifestata sui giornali  dall'avvocato Baccarini  (servito dal buon ed onesto Bettoli)  verso chi (chiunque sia!) gli ha chiesto, alla soglia degl'ottant'anni, di lasciare il passo ad ultraquarantenni.  Forse il sindaco Malpezzi non sarà il miglior amministratore possibile.
Forse la giunta comunale non sara'il migliore governo possibile. Forse i responsabili delle realtà cittadine non saranno i più abili possibili. Però. Almeno. Incarnano il passaggio generazionale, il quale e'l'unico antidoto contro la salita al potere di quelle frange che, servendosi di subdoli mezzi che annebbiano la mente dei semplici e degl'ingenui, esercitano la gestione governativa  non come un servizio alla comunità, ma come affari personali in atti pubblici.  Coraggio, Malpezzi. Coraggio, Baccarini!  Faenza può continuare a sperare in un futuro  in cui la nostra comunità non si senta divisa, ma che avverta tangibilmente come: le diversità sono invece una ricchezza per tutte le realtà ed  i giovani son incoraggiati da chi ha già percorso un tratto più lungo di strada.
> > ... il coraggio non si manifesta con la forza, ma nella capacità di vedere oltre le montagne ... <
Toro Seduto  azionepolitica@email.it
10/08/2010 - inviato da: lino secchi
Cambio di cricca! Senza dimenticare il cospicuo stipendio di chi ricopre questa carica.(70.000 euro annui?)
10/08/2010 - inviato da: Mario
Ma cosa desideravate, che dopo 16 anni continuasse ancora l'incrostazione di potere che c'era?
Bravo Malpezzi continua così anche in tutti gli altri campi avvelenati dalla cattiva politica delle poltrone.
11/08/2010 - inviato da: Paolo
Ma che 70mila euro annui... meglio informarsi bene prima di parlare oppure si fa a chi la spara più grossa. A parte questo, qualcuno di quelli che critica l'operazione di cambio dei vertici della Fondazione secondo me non conosce neppure lontanamente la realtà delle cose.  Per quasi vent'anni questa istituzione che governa soldi dei cittadini faentini è stata gestita ad uso e consumo di interessi privati con l'avallo della classe politica faentina.  Basta scavare un pò, non molto, per scoprire, solo per fare un esempio, che guarda a caso lo studio dell'Avv. Baccarini in questi anni è diventato lo studio legale della banca di romagna. Un conflitto di interessi colossale che tacitamente è stato accettato come niente fosse. E la dice lunga anche sul perchè questi personaggi (in età da pensione da tempo....) hanno preferito l'umiliazione di farsi cacciare pur di tentare un ultimo disperato e patetico tentativo di rimanere in sella.  Ora, in questa situazione, cosa dovevano fare in alternativa malpezzi & c.?  Chissà perchè nessuno di quelli che critica lo dice.  E non venitemi a dire che se avessero lasciato che tutto continuasse come prima non sarebbero stati subissati di critiche feroci rinfacciandogli lo scarso coraggio, le promesse di cambiamento non mantenute, o peggio la connivenza per interesse...
Avanti così, sono davvero contento. Malpezzi ha dimostrato di avere le palle Per faenza c'è una speranza rispetto allo squallido panorama nazionale.  11/08/2010 - inviato da: Michele
 

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