SPERIAMO NON CI SIA L’AUMENTO DELL’IRPEF REGIONALE
RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE.
Il
Presidente, Matteo Richetti, si è pubblicamente vantato del fatto che l’Assemblea legislativa
della Regione Emilia Romagna ha approvato all’unanimità il progetto di legge di
modifica della norma regionale (L.R. n. 42/1995) sul trattamento indennitario
agli eletti alla carica di consigliere regionale: progetto che prevede una
riduzione del 10% delle indennità di carica e di funzione. Tutte le forze
politiche presenti in Assemblea hanno votato a favore di quel progetto in
quanto, nell’attuale quadro del necessario contenimento della spesa pubblica,
abbiamo ritenuto opportuno compiere uno sforzo inteso a ridurre anche i costi
della politica della nostra regione. Ci aspettavamo, dunque, un comportamento
coerente da parte della giunta regionale di sinistra che governa
l’Emilia-Romagna: invece, ancora una volta, non è stato così. E’ davvero
singolare, infatti, che il progetto di legge non contempli un ridimensionamento
del Gabinetto del Presidente ed una riduzione del numero degli assessori
presenti in Giunta. Invece, paradossalmente, Errani ha preteso che venisse
prevista una nuova figura nel suo organico, quella del sottosegretario alla
Presidenza, e che la Giunta fosse composta da dodici assessori, il numero
massimo di componenti consentito dalla legge. A questo proposito va osservato
che ad un numero così alto di assessori corrisponde un pari numero di apparati,
composti da svariate persone: dotazioni che contribuiscono a fare lievitare
enormemente i costi della Giunta, nel suo insieme. Il Gabinetto del Presidente
della Giunta, che comporta per i contribuenti un costo di parecchie centinaia
di migliaia di euro all’anno, è composto da 14 persone. A queste vanno aggiunte
le 5 persone che lavorano nella segreteria particolare del Presidente e quelle
che si occupano degli affari generali della Presidenza; quest’ultimo è un
numero di persone imprecisato posto
comunque all’interno di uno staff di 45 persone che fanno parte del Servizio
Segreteria della Giunta.
In totale
quindi vi sono in Regione 19 persone che lavorano direttamente ed
esclusivamente per
Errani, alle quali si devono aggiungere le
persone che si occupano degli affari generali della Presidenza. In sostanza, in
Emilia-Romagna si sono ridotti i costi di tutti i rappresentanti del popolo
elettore, tranne quelli sostenuti per stipendiare lo staff di Errani.
Inoltre, il
Presidente della Regione Errani, tramite i suoi uffici, sigla, utilizzando
soldi pubblici, contratti di informazione istituzionale con le
concessionarie dei media; informazione riguardante la pubblicazione dei
Bilanci della Regione, i Bandi, i Concorsi pubblici ed altro. Il vero scopo di questa
informazione istituzionale è però quello di porre in atto una sorta di
campagna elettorale permanente e di condizionare l’informazione dei media
stessi: una forma cioè di finanziamento indiretto dei mezzi d’informazione. Forse
è per questo che alcuni media usano con Errani e la sua Giunta “guanti di
velluto”. Per fortuna però in Italia esistono ancora giornalisti liberi e media
non condizionabili. Fabio Filippi
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