Il Giornale (Alessandro Sallusti) - Lo scandalo madre di tutti gli scandali sarebbe una bufala. Così ha giurato ieri, in videoconferenza con il tribunale di Milano, l’avvocato inglese Mills, uomo che secondo i pm avrebbe preso soldi da Berlusconi per mentire a suo favore in due processi. Mills ieri non ha avuto alcun dubbio: Berlusconi non lo ha mai pagato, lui si inventò in una primo tempo la storia della «mancia» arrivata dal suo cliente italiano per giustificare al fisco inglese la provenienza di 600mila dollari avuti in nero da altre vie … Chissà se i giudici terranno conto nel decidere la sentenza di questa banale verità: il testimone chiave (già assolto per prescrizione nello stesso processo) smonta la tesi dell’accusa e chiede scusa. In merito non mi farei grandi illusioni. La verità, quando c’è di mezzo Silvio Berlusconi, non è mai quella documentata. Di solito prevale quella costruita a tavolino, anche quando i fatti la negano. Ancora oggi, per esempio, si dice che Berlusconi ha dovuto lasciare altrimenti lo spread non sarebbe sceso. Era una balla, tanto che l’indice maledetto anche con Monti regnante balla sempre attorno alla stessa cifra dei 500 punti. Così come si è detto che era colpa della direzione Minzolini se gli ascolti del Tg1 erano scesi al 21 per cento e che quindi il direttore andava rimosso. Non era vero. Gli ascolti, col nuovo direttore, hanno fatto come lo spread col nuovo premier: assolutamente stabili, anche se nessuno se ne preoccupa più.
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