venerdì 23 dicembre 2011

QUELLA SUI PARCHI E’ UNA LEGGE AUTORITARIA E AFFRETTATA.

CONTINUA LO SPERPERO DEL DENARO PUBBLICO. NON CONTANO LE LEGGI DI BERLUSCONI. I PARCHI SI DIFENDONO DA SOLI SENZA ULTERIORI CONTROLLI E BUROCRATIZZAZIONE.

"La Giunta regionale - commenta il consigliere regionale Gianguido Bazzoni del Pdl in merito all'approvazione della legge di riordino dei parchi - si è dimostrata sorda alle critiche e la maggioranza di sinistra dell'Assemblea legislativa incapace di comprendere le critiche e le proposte che sono pervenute in modo trasversale da enti locali, associazioni di categoria, istituzioni scientifiche, culturali e forze politiche di opposizione; hanno così dimostrato di essere indisponibili a recepire proposte correttive e suggerimenti migliorativi.  Pur avendo avuto un intero anno di tempo per elaborare un progetto di legge equilibrato, la Giunta Errani si è presentata all'ultimo momento con un disegno di legge superficiale e in palese contrasto con le necessità di efficienza, efficacia ed economicità richieste. Eppure la maggioranza non ha voluto accogliere nessuno dei 13 emendamenti presentati dal Popolo della Libertà e dalle altre opposizioni.  Scompaiono i Consorzi parchi e al loro posto verranno creati macro enti denominati 'Ambiti territoriali ottimali per la Biodiversità' che si occuperanno di tutte le aree protette presenti nel loro territorio di pertinenza, indipendentemente dalla forma, dal grado di protezione della natura e di rapporto con le attività umane proprio di ciascuna area. Si tratta, quindi, di aree molto estese con preoccupanti livelli di disomogeneità; la provincia di Ravenna verrà divisa in due, da una parte confluirà nell'area ferrarese del delta del PO e dall'altra nell'area collinare e montana romagnola, che arriverà fino a Cattolica ed a Castel S.Pietro  Questi macro enti causeranno


 nuove forti tensioni con residenti, agricoltori, imprenditori, cacciatori e comunità interessate, che non saranno rappresentati negli organi di gestione Inoltre è stato  accentuato l'aspetto burocratico e vincolistico dei parchi, che ha prodotto la 'museificazione' delle aree protette; in questo modo si sono sommati vincoli a vincoli, proprio in una fase economica in cui tutte le attività soffrono per la crisi e dovrebbero invece essere aiutate. Verrà anche impedita ogni equilibrata fruibilità e valorizzazione economica, cosa sollecitata dalla quasi totalità dei soggetti interessati. Come gruppo PdL e personalmente ci siamo battuti in ogni modo per ostacolare questa scellerata legge, come ho affermato anche nella mia relazione a nome della minoranza; purtroppo chi non vuole intendere non intende e dimostra ancora una volta la faccia feroce con la comunità regionale."

Nessun commento:

Posta un commento